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La storia del marchio ''Pento'', almeno nelle sue origini, è abbastanza nebulosa.<ref>i dati qui citati derivano da quanto riportato nei riferimenti, che a loro volta sembrano essere basati sulle ricerche di Stephen Hull pubblicate nel testo ''"The English Fountain Pen Industry"'', che però a quanto pare non sono risolutive.</ref> La produzione di queste penne viene attribuita a ''William J. May'' che nel [[1920]] aveva fondato la ''"[[W. J. May and Co.]]"'', ma almeno dal reperimento di una [[:File:1917-04-Pento-N.36-Safety.jpg|pubblicità italiana]] del [[1917]] sembra che il marchio abbia origini anteriori, e che è noto per la produzione di pennini e per diverse relazioni con la [[Lang]].
 
La storia del marchio ''Pento'', almeno nelle sue origini, è abbastanza nebulosa.<ref>i dati qui citati derivano da quanto riportato nei riferimenti, che a loro volta sembrano essere basati sulle ricerche di Stephen Hull pubblicate nel testo ''"The English Fountain Pen Industry"'', che però a quanto pare non sono risolutive.</ref> La produzione di queste penne viene attribuita a ''William J. May'' che nel [[1920]] aveva fondato la ''"[[W. J. May and Co.]]"'', ma almeno dal reperimento di una [[:File:1917-04-Pento-N.36-Safety.jpg|pubblicità italiana]] del [[1917]] sembra che il marchio abbia origini anteriori, e che è noto per la produzione di pennini e per diverse relazioni con la [[Lang]].
Hull riferisce che nel 1927 la Pento fu liquidata con una notevole perdita.
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Sembra che nel 1927 la Pento cessò l'attività, liquidata con una notevole perdita.
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Stephen Hull registra la produzione di una innovativa penna senza cappuccio, che purtroppo non ebbe successo. Sarebbe probabilmente il primo esempio di capless, ma non ci sono altre testimonianze o documenti a supportare questo dato.
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Le fonti registrano la produzione di una innovativa penna senza cappuccio, che purtroppo non ebbe successo. Sarebbe probabilmente il primo esempio di capless, ma non ci sono altre testimonianze o documenti a supportare questo dato.
 
La voglia di sperimentazione pare comunque confermata dal modello "Sydney", un contagocce con alimentatore doppio, quindi probabilmente ante '20, e con doppio sistema di riempimento, cioè apribile anche in coda, anche se non è facile capire a cosa dovesse servire questa doppia apertura.
 
La voglia di sperimentazione pare comunque confermata dal modello "Sydney", un contagocce con alimentatore doppio, quindi probabilmente ante '20, e con doppio sistema di riempimento, cioè apribile anche in coda, anche se non è facile capire a cosa dovesse servire questa doppia apertura.
  
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