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Per poter eseguire il caricamento della penna è presente una madrevite in metallo, con filettatura particolare (filettatura differenziale), che essendo bloccata non può traslare assialmente, ma può solo ruotare. Quindi, avvitandosi o svitandosi nel corpo del pistone lo porta in sù od in giù creando, quando sale la depressione (carica) e quando scende la pressione (scarica) necessaria a caricare/scaricare l'inchiostro nel serbatoio.
 
Per poter eseguire il caricamento della penna è presente una madrevite in metallo, con filettatura particolare (filettatura differenziale), che essendo bloccata non può traslare assialmente, ma può solo ruotare. Quindi, avvitandosi o svitandosi nel corpo del pistone lo porta in sù od in giù creando, quando sale la depressione (carica) e quando scende la pressione (scarica) necessaria a caricare/scaricare l'inchiostro nel serbatoio.
Per bloccare questa sua traslazione assiale, è presente un fermo che, secondo l'età della penna, può essere un dado esagonale od una piccola ghiera circolare (solitamente in alluminio) bloccati da una spina che li attraversa. Il nostro scopo è di estrarre questa spina passando dalla condizione 1 alla condizione 2 della fig.14
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Per bloccare questa sua traslazione assiale, è presente un fermo che, secondo l'età della penna, può essere un dado esagonale od una piccola ghiera circolare (solitamente in alluminio) bloccati da una spina che li attraversa. Il nostro scopo è di estrarre questa spina passando dalla condizione 1 alla condizione 2 della figura 14.
    
[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-14.jpg|400px|thumb|center|fig.14 - rimozione della spina e tipi di ghiera]]
 
[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-14.jpg|400px|thumb|center|fig.14 - rimozione della spina e tipi di ghiera]]
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Essendo la spina piantata, per scalzarla occorre una azione meccanica che la faccia fuoriuscire dalla sede. A tale scopo potete costruirvi un piccolo punzone che entri nel foro, e con un martelletto picchiettarla piano piano (vedi fig.15). Bisogna tener presente che solitamente la spina esce solo in una posizione: quella inversa a come è stata piantata; per cui se non si muove, provate nell'altro verso. Questo perchè il materiale, quando viene piantato subisce una deformazione plastica, quindi tende ad allargarsi formando una testolina come un chiodo.
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Essendo la spina piantata, per scalzarla occorre una azione meccanica che la faccia fuoriuscire dalla sede. A tale scopo potete costruirvi un piccolo punzone che entri nel foro, e con un martelletto picchiettarla piano piano (vedi figura 15). Bisogna tener presente che solitamente la spina esce solo in una posizione: quella inversa a come è stata piantata; per cui se non si muove, provate nell'altro verso. Questo perché il materiale, quando viene piantato subisce una deformazione plastica, quindi tende ad allargarsi formando una testolina come un chiodo.
    
[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-15.jpg|400px|thumb|center|fig.15 - rimozione meccanica della spina ]]
 
[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-15.jpg|400px|thumb|center|fig.15 - rimozione meccanica della spina ]]
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E' consigliato offrire un buon contrasto durante lo spiantaggio, in modo tale che l'azione sia più efficace, ma soprattutto per evitare di scaricare forze perpendicolari all'asse della madrevite (con il rischio di piegarla). Per fare ciò, si può appoggiare la ghiera su un blocchetto di legno, in modo che la forza dei colpetti si scarichi sulla spina ed in parte sulla ghiera.
 
E' consigliato offrire un buon contrasto durante lo spiantaggio, in modo tale che l'azione sia più efficace, ma soprattutto per evitare di scaricare forze perpendicolari all'asse della madrevite (con il rischio di piegarla). Per fare ciò, si può appoggiare la ghiera su un blocchetto di legno, in modo che la forza dei colpetti si scarichi sulla spina ed in parte sulla ghiera.
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Quando la spina fuoriesce un poco, potete aiutarvi con un paio di pinzette per estrarla. Se questa non dovesse venire perchè troppo dura, potete usare un piccola tronchesina da elettronica (vedi figura 16).
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Quando la spina fuoriesce un poco, potete aiutarvi con un paio di pinzette per estrarla. Se questa non dovesse venire perché troppo dura, potete usare un piccola tronchesina da elettronica (vedi figura 16).
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[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-16.jpg|400px | thumb|center|fig.16 - estrazione della spina ]]
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[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-16.jpg|400px|thumb|center|fig.16 - estrazione della spina ]]
    
Se durante l'estrazione con la tronchesina la spina vi si è deteriorata come nella figura 17, non preoccupatevi. Procuratevi del filo di ottone, di bronzo o di rame dal diametro di 1 mm e tagliatene uno spezzoncino della lunghezza che vi serve.
 
Se durante l'estrazione con la tronchesina la spina vi si è deteriorata come nella figura 17, non preoccupatevi. Procuratevi del filo di ottone, di bronzo o di rame dal diametro di 1 mm e tagliatene uno spezzoncino della lunghezza che vi serve.
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[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-17.jpg|400px | thumb|center|fig.17 - spina deteriorata]]
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[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-17.jpg|400px|thumb|center|fig.17 - spina deteriorata]]
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Giunti a questo punto, tolta la spina, potete far uscire la ghiera di fermo della madrevite (vedi figura 18)
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Giunti a questo punto, tolta la spina, potete far uscire la ghiera di fermo della madrevite (vedi figura 18).
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[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-18.jpg|400px | thumb|center|fig.18 - estrazione della ghiera di fermo ]]
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[[File:Aurora-88K-Black-Smontaggio-18.jpg|400px|thumb|center|fig.18 - estrazione della ghiera di fermo ]]
    
==Estrazione del pistone==  
 
==Estrazione del pistone==  

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