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| La [[Kaweco]] raggiunse l'apice delle sue dimensioni agli inizi degli anni '20, quando diventò il primo produttore della Germania, con vendite intorno ai 130000 pezzi l'anno. Nel 1924 l'azienda dava impiego a circa 1200 persone, ma già nel 1925 si iniziarono ad avvertire i primi sintomi della crisi, con l'azienda che perdeva terreno rispetto alle rivali [[Soennecken]] e [[Montblanc]]. Inoltre in quello stesso periodo nacquero nei dintorni di Heidelberg una serie di aziende concorrenti come la [[Reform]] e la ''KWG'', ed altre vennnero fondate dai migliori tecnici dell'azienda che se ne andavano per creare delle ditte proprie, come i fratelli Böhler con la [[Osmia]] o come Heinrich Hebborn, che nel 1925 acquisì la filiale di Colonia di cui era direttore per fondare la [[Luxor]]. | | La [[Kaweco]] raggiunse l'apice delle sue dimensioni agli inizi degli anni '20, quando diventò il primo produttore della Germania, con vendite intorno ai 130000 pezzi l'anno. Nel 1924 l'azienda dava impiego a circa 1200 persone, ma già nel 1925 si iniziarono ad avvertire i primi sintomi della crisi, con l'azienda che perdeva terreno rispetto alle rivali [[Soennecken]] e [[Montblanc]]. Inoltre in quello stesso periodo nacquero nei dintorni di Heidelberg una serie di aziende concorrenti come la [[Reform]] e la ''KWG'', ed altre vennnero fondate dai migliori tecnici dell'azienda che se ne andavano per creare delle ditte proprie, come i fratelli Böhler con la [[Osmia]] o come Heinrich Hebborn, che nel 1925 acquisì la filiale di Colonia di cui era direttore per fondare la [[Luxor]]. |
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− | [[Image:Logo-Kaweco-Old.svg|thumb|Vecchio logo Kaweco|120px|Il logo utilizzato dalla [[Kaweco]] prima del fallimento del 1929.]] | + | [[Image:Logo-Kaweco-Old.svg|thumb|Vecchio logo Kaweco|150px|Il logo utilizzato dalla [[Kaweco]] prima del fallimento del 1929.]] |
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| La concorrenza iniziò a farsi sempre più agguerrita e le vendite della [[Kaweco]], che restava ancorata alla produzione di penne in ebanite nera con caricamento [[safety]], persero sempre più terreno rispetto agli altri produttori che iniziarono ad introdurre modelli colorati in celluloide e con caricamenti più sofisticati. In particolare le esportazioni, che erano state un punto di forza dell'azienda, crollarono a picco di fronte alla concorrenza dei produttori americani. | | La concorrenza iniziò a farsi sempre più agguerrita e le vendite della [[Kaweco]], che restava ancorata alla produzione di penne in ebanite nera con caricamento [[safety]], persero sempre più terreno rispetto agli altri produttori che iniziarono ad introdurre modelli colorati in celluloide e con caricamenti più sofisticati. In particolare le esportazioni, che erano state un punto di forza dell'azienda, crollarono a picco di fronte alla concorrenza dei produttori americani. |
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| Nel 1926 l'azienda adottò ufficialmente il nome [[Kaweco]] al posto dell'originale ''Heidelberger Federhalterfabrik'', e vennero introdotti nuovi modelli con caricamento a [[pulsante di fondo]], inoltre venne ampliata la serie [[Omega]] introducendo modelli a levetta. Il materiale però era sempre l'ebanite nera, che ormai era definitivamente associata con l'idea di arretratezza. Senza una strategia di rilancio la situazione continuò a peggiorare, vi fu prima una riduzione di capitali, ma incalzata dai creditori, l'azienda fece bancarotta ed il 24 maggio del 1929 venne posta in liquidazione forzata. | | Nel 1926 l'azienda adottò ufficialmente il nome [[Kaweco]] al posto dell'originale ''Heidelberger Federhalterfabrik'', e vennero introdotti nuovi modelli con caricamento a [[pulsante di fondo]], inoltre venne ampliata la serie [[Omega]] introducendo modelli a levetta. Il materiale però era sempre l'ebanite nera, che ormai era definitivamente associata con l'idea di arretratezza. Senza una strategia di rilancio la situazione continuò a peggiorare, vi fu prima una riduzione di capitali, ma incalzata dai creditori, l'azienda fece bancarotta ed il 24 maggio del 1929 venne posta in liquidazione forzata. |
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− | [[Image:Logo-KWG.svg|thumb|Logo KWG|120px|left|Il logo utilizzato dalla ''Badische Federhalterfabrik Knust, Woringen & Grube'' prima dell'acquisizione della [[Kaweco]].]] | + | [[Image:Logo-KWG.svg|thumb|Logo KWG|150px|left|Il logo utilizzato dalla ''Badische Federhalterfabrik Knust, Woringen & Grube'' prima dell'acquisizione della [[Kaweco]].]] |
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| In quel periodo la [[KWG]] era alla ricerca di un marchio che sostituisse il poco attraente [[Arumia]], ed iniziarono i contatti con Max Sauter, il liquidatore della [[Kaweco]]. Dopo mesi di negoziati il 31 settembre del 1929, la [[KWG]] acquistò il marchio e cambiò nome in ''Kaweco Badische Füllhalterfabrik, Woringen & Grube'', venne anche introdotto per l'occasione (su suggerimento dello stesso Sauter) anche il nuovo logo della [[Kaweco]], fusione dei loghi delle due azienda. L'accordo prevedeva la cessione del marchio, gli stock di merce e i contratti di vendita, ma non gli edifici, che restarono a disposizione dei debitori; anche riguardo gli impianti produttivi vennero acquisiti pochi macchinari, essendo la gran parte di questi, dedicati alla produzione di penne rientranti, diventati obsoleti. | | In quel periodo la [[KWG]] era alla ricerca di un marchio che sostituisse il poco attraente [[Arumia]], ed iniziarono i contatti con Max Sauter, il liquidatore della [[Kaweco]]. Dopo mesi di negoziati il 31 settembre del 1929, la [[KWG]] acquistò il marchio e cambiò nome in ''Kaweco Badische Füllhalterfabrik, Woringen & Grube'', venne anche introdotto per l'occasione (su suggerimento dello stesso Sauter) anche il nuovo logo della [[Kaweco]], fusione dei loghi delle due azienda. L'accordo prevedeva la cessione del marchio, gli stock di merce e i contratti di vendita, ma non gli edifici, che restarono a disposizione dei debitori; anche riguardo gli impianti produttivi vennero acquisiti pochi macchinari, essendo la gran parte di questi, dedicati alla produzione di penne rientranti, diventati obsoleti. |
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− | [[Image:Logo-Kaweco.svg|thumb|Logo Kaweco|120px|right|Il logo utilizzato della [[Kaweco]] dopo l'acquisizione da parte della ''Badische Federhalterfabrik Knust, Woringen & Grube'']] | + | [[Image:Logo-Kaweco.svg|thumb|Logo Kaweco|150px|right|Il logo utilizzato della [[Kaweco]] dopo l'acquisizione da parte della ''Badische Federhalterfabrik Knust, Woringen & Grube'']] |
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| La nuova [[Kaweco]] cercò di dare un taglio netto con il passato, i vecchi modelli vennero tolti dal mercato, quelli presenti nella rete di distribuzione richiamati e sostituiti, o ricomprati e distrutti, e si cercò anche di bloccarne la riparazione. I modelli [[safety]] tradizionali vennero rinnovati con un cappuccio a testa piatta realizzati in ebanite nera (400, 401, 402, 404, 406) o fiammata (500, 501, 502, 504, 506). I modelli [[Arumia]] con caricamento a [[pulsante di fondo]] della serie "U" vennero ripresentati a marchio [[Kaweco]] come [[Meisterklasse|Kaweco Meisterklasse]], negli stessi colori. La linea [[Colleg]] venne mantenuta come [[Colleg-Extra]] e divenne una vera e propria linea di prodotti più economici, rivolta all'uso scolastico. Le nuove penne erano di dimensioni, pregio e costo inferiore, ma questo fu di aiuto all'azienda in un periodo di forte crisi economica. | | La nuova [[Kaweco]] cercò di dare un taglio netto con il passato, i vecchi modelli vennero tolti dal mercato, quelli presenti nella rete di distribuzione richiamati e sostituiti, o ricomprati e distrutti, e si cercò anche di bloccarne la riparazione. I modelli [[safety]] tradizionali vennero rinnovati con un cappuccio a testa piatta realizzati in ebanite nera (400, 401, 402, 404, 406) o fiammata (500, 501, 502, 504, 506). I modelli [[Arumia]] con caricamento a [[pulsante di fondo]] della serie "U" vennero ripresentati a marchio [[Kaweco]] come [[Meisterklasse|Kaweco Meisterklasse]], negli stessi colori. La linea [[Colleg]] venne mantenuta come [[Colleg-Extra]] e divenne una vera e propria linea di prodotti più economici, rivolta all'uso scolastico. Le nuove penne erano di dimensioni, pregio e costo inferiore, ma questo fu di aiuto all'azienda in un periodo di forte crisi economica. |