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La nascita di questa azienda origina dalle attività dell'ing. ''Edoardo Russo Webber'', attivo sul mercato italiano della stilografica fin dal [[1916]] come concessionario italiano della [[Parker]], ed in seguito anche della [[Astoria]]. Nel corso degli anni '30 la concessione esclusiva venne però ritirata per motivi non del tutto chiari (è stata avanzata l'ipotesi di una produzione non autorizzata di modelli [[Parker]] in Italia commissionati alla [[Omas]]), ed egli si associò a Virginio Mengoni, proprietario di un affermato negozio di cartoleria di Milano, dando vita al marchio [[Saratoga]].  
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La nascita di questa azienda origina dalle attività dell'ing. ''Edoardo Russo Webber'', attivo sul mercato italiano della stilografica fin dal [[1916]] come concessionario italiano della [[Parker]], ed in seguito anche della [[Astoria]], della quale registrò i marchi in Italia ({{Marchio|27479}}, {{Marchio|27562}} e {{Marchio|27563}}). Nel corso degli anni '30 la concessione esclusiva venne però ritirata per motivi non del tutto chiari (è stata avanzata l'ipotesi di una produzione non autorizzata di modelli [[Parker]] in Italia commissionati alla [[Omas]]), ed egli si associò a Virginio [[Mengoni]], proprietario di un affermato negozio di cartoleria di Milano, dando vita al marchio [[Saratoga]].  
    
La produzione iniziale della [[Saratoga]], introdotta sul mercato nel [[1936]], prevedeva tre modelli di qualità, chiaramente ispirati alla [[Vacumatic]] della [[Parker]], denominati ''Maxima'', ''Medium'' e ''Standard''. I modelli usavano un sistema di [[caricamento a sfiatatoio]] analogo a quello del modello imitato, ed erano realizzati in celluloide semitrasparente, che da qualcuno viene attribuita alla [[Omas]] essendo le celluloidi e la lavorazione analoghe a quelle usate per i modelli [[Minerva Classica]].<ref>al solito non esiste nessuna documentazione certa di una tale relazione, che aleggia su molti marchi.</ref> Si trattava di modelli di alta qualità, con pennino in oro bicolore e clip a freccia, che ebbero un buon successo.
 
La produzione iniziale della [[Saratoga]], introdotta sul mercato nel [[1936]], prevedeva tre modelli di qualità, chiaramente ispirati alla [[Vacumatic]] della [[Parker]], denominati ''Maxima'', ''Medium'' e ''Standard''. I modelli usavano un sistema di [[caricamento a sfiatatoio]] analogo a quello del modello imitato, ed erano realizzati in celluloide semitrasparente, che da qualcuno viene attribuita alla [[Omas]] essendo le celluloidi e la lavorazione analoghe a quelle usate per i modelli [[Minerva Classica]].<ref>al solito non esiste nessuna documentazione certa di una tale relazione, che aleggia su molti marchi.</ref> Si trattava di modelli di alta qualità, con pennino in oro bicolore e clip a freccia, che ebbero un buon successo.
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Agli inizi degli anni '40 la società fra Webber e Mengoni si sciolse, presumibilmente nel [[1941]], quando Webber registrò a suo nome il marchio [[Saratoga]] ({{Marchio|64297}}), in precedenza ({{Marchio|63047}}) registrato insieme a Mengoni, ed ebbe anche termine la produzione delle penne da parte di [[Omas]]. Il primo continuò a produrre stilografiche, affidandosi a produttori di minor pregio con un corrispondente calo di qualità delle penne. Nel dopoguerra produsse altre penne, marcate ''Saratoga-Webber'', con [[caricamento a stantuffo]]. La produzione andò avanti con modelli a [[pennino coperto]], chiara imitazione delle [[Parker 51]], molto simili agli analoghi prodotti della [[Radius]]. Esistono tracce dell'uso del marchio almeno fino al 1973 nel rinnovo della registrazione dello stesso.
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Agli inizi degli anni '40 la società fra Webber e Mengoni si sciolse, presumibilmente nel [[1941]], quando Webber registrò a suo nome il marchio [[Saratoga]] ({{Marchio|64297}}), in precedenza ({{Marchio|63047}}) registrato insieme a Mengoni, ed ebbe anche termine la produzione delle penne da parte di [[Omas]]. Edoardo Russo Webber continuò a produrre stilografiche, affidandosi a produttori di minor pregio con un corrispondente calo di qualità delle penne. Nel dopoguerra produsse altre penne, marcate ''Saratoga-Webber'', con [[caricamento a stantuffo]]. La produzione andò avanti con modelli a [[pennino coperto]], chiara imitazione delle [[Parker 51]], molto simili agli analoghi prodotti della [[Radius]]. Esistono tracce dell'uso del marchio [[Saratoga]] almeno fino al 1973 nel rinnovo della registrazione dello stesso.
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Anche Mengoni continuò una sua produzione di penne, marchiate in questo caso ''Saratoga's'', sempre di bassa qualità e rivolte al mercato economico, prodotte presumibilmente nel distretto di [[Settimo Torinese]], con stilofori e modelli con [[caricamento a stantuffo]]. L'attività proseguì fino al [[1957]], anno di chiusura delle attività della azienda di Mengoni.  
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Anche Mengoni continuò una sua produzione di penne, marchiate in questo caso ''Saratoga's'', sempre di bassa qualità e rivolte al mercato economico, prodotte presumibilmente nel distretto di [[Settimo Torinese]], con stilofori e modelli con [[caricamento a stantuffo]]. L'attività proseguì fino al [[1957]], anno di chiusura delle attività della azienda di [[Mengoni]].  
    
===Riferimenti esterni===
 
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