http://www.fountainpen.it/api.php?action=feedcontributions&user=Maylota&feedformat=atomFountainPen - Contributi utente [it]2024-03-28T13:45:36ZContributi utenteMediaWiki 1.35.4http://www.fountainpen.it/index.php?title=Maki-e&diff=180733Maki-e2023-01-25T12:56:15Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>[[Image:Maki-e.jpg|thumb|Decorazione ''Maki-e''.]]<br />
<br />
Il ''Maki-e'' (蒔絵, letteralmente ''pittura scintillante'') è una lavorazione tradizionale (origina nel periodo [http://en.wikipedia.org/wiki/Heian_Period Heian]) della pittura in lacca giapponese, in cui questa viene decorata con disegni ottenuti aggiungendo polveri metalliche di vario colore durante la laccatura di un oggetto. <br />
<br />
L'uso della resina dell'albero di lacca per creare una vernice da applicare agli oggetti è nota in Cina e Giappone fin dal 7000 AC. La lacca viene tradizionalmente ricavata dalla resina della ''Rhus verniciflua'', che contiene un ingrediente attivo denominato ''urushiol''. Essendo questo materiale velenoso al contatto fintanto che non si è completamente seccato la verniciatura in lacca ha sempre richiesto una notevole maestria. <br />
<br />
[[File:Pilot-Ogival-MakiE-Lever-Foglie-Insetti-Open.jpg|thumb|left|Una [[Pilot]] in ''Maki-e'']]<br />
<br />
Le caratteristiche della lacca giapponese sono una notevole durezza e restistenza alle sollecitazioni meccaniche, oltre ad una notevole stabilità chimica; la lavorazione del ''Maki-e'' poi è particolarmente complessa perché richiede di inserire della polvere durante la posa della lacca, prima che questa si secchi, per farlo occorrono grandi capacità manuali, una enorme maestria tecnica e molti anni di pratica. Questo la rende una decorazione difficile da realizzare e per questo estremamente costosa.<br />
<br />
Il ''Maki-e'' nacque come decorazione per gli oggetti casalinghi usati dai nobili della corte imperiale, ma divenne simbolo di ricchezza e stato sociale, venendo adottata dai ceti più elevati. E' stata per prima la [[Pilot]] ad utilizzare questa tecnica avanzata per decorare una penna stilografica nella seconda metà degli anni '20, presto seguita dagli altri produttori giapponesi. <br />
<br />
Per la particolare difficoltà della decorazione, ed il grande valore artistico che in certi casi essa può avere, le penne in ''Maki-e'' sono fra gli oggetti più ricercati (e più cari) che si possono incontrare nel mondo del collezionismo di penne stilografiche.<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Maki-e] La pagina di Wikipedia sul ''Maki-e''<br />
* [http://it.wikipedia.org/wiki/Lacca] Pagina di Wikipedia sulla lacca<br />
* [https://web.archive.org/web/20080518100851/http://www.lionandpen.com/MakieRat.html] Articolo sui pennelli e la qualità del ''Maki-e''<br />
* [https://www.britannica.com/art/maki-e] Pagina di Encyclopedia Britannica su Maki-e<br />
* [https://www.britannica.com/art/togidashi-maki-e] Pagina di Encyclopedia Britannica su Togidashi Maki-e<br />
* [https://www.britannica.com/art/raden] Pagina di Encyclopedia Britannica su Raden<br />
* [https://www.britannica.com/art/hiramaki-e] Pagina di Encyclopedia Britannica su Hiramaki-e<br />
* [https://www.britannica.com/art/fundamiji] Pagina di Encyclopedia Britannica su Fundamiji Maki-e<br />
* [https://www.britannica.com/art/ro-iro] Pagina di Encyclopedia Britannica su rō-iro Maki-e<br />
<br />
[[Category:Vocabolario]]<br />
[[Categoria:Tecnica]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Swan&diff=175830Swan2022-05-10T00:21:23Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[Immagine:Logo-Swan.jpg|center|400px|Logo ]]<br />
<br />
Le origini della ''Swan'' (si è scelto di identificarla con il suo marchio più famoso, ma il nome dell'azienda era ''Mabie, Todd & Co.'') risalgono al [[1843]], quando l'azienda venne fondata a New York, eppure la ditta è più nota come uno dei principali produttori inglesi di penne stilografiche. Tutto questo è dovuto al fatto che l'azienda originale americana si trovò in difficoltà e nel 1915 venne acquistata dalla ben più florida filiale inglese. Da allora l'azienda divenne il più importante dei produttori inglesi, tanto che promuoveva i suoi prodotti come ''la penna dell'impero britannico''.<br />
<br />
Nel suo periodo di maggiore splendore la ''Swan'' si contraddistinse come uno dei principali produttori a livello mondiale, continuando la produzione anche nella sede americana. L'azienda vantava anche numerose innovazioni nel campo dei sistemi di caricamento, e produceva penne di alta qualità. Come gli altri produttori di stilografiche subì il declino dovuto all'affermarsi della penna a sfera, tanto che nel [[1952]] venne acquisita dalla ''Biro Pens'', e negli anni '60 la produzione di stilografiche cessò definitivamente.{{Infobox_Marca|Swan}}{{BrandData|Founder=John Mabie, Henry Todd|Place=New York|Date=1843|ProdDate=1878|Country=UK|Fullname=Mabie, Todd and Co.}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La ''Swan'' venne fondata nel [[1843]] a New York da ''John Mabie'' ed ''Henry Todd'' che unirono le rispettive attività nella produzione di cannucce per pennini e custodie per matite ed altri articoli da scrittura.. Nel [[1854]] ''John Mabie'' brevettò ({{Cite patent|US|11762}}) un nuovo meccanismo telescopico per le matite meccaniche, all'avanguardia rispetto a tutta la concorrenza. Questa produzione iniziale era caratterizzata da lavorazioni artigianali in metalli preziosi, qualificandosi più come gioielleria che come produzione industriale. <br />
<br />
Nel [[1873]], ritiratosi in pensione ''John Mabie'', gli subentrò il figlio ''George W. Mabie'', e si unì all'azienda ''Jonhatan Sprague Bard'', proprietario della ''Bard Brothers'', una azienda attiva nel campo della produzione di pennini. I tre dettero vita alla ''Mabie, Todd & Bard'' (che però non assorbì la ''Bard Brothers''). In questo periodo la ''Swan'' era uno dei principali produttori di pennini, cannucce e combinazioni di cannucce e matite, distinguendosi per l'eleganza delle lavorazioni e la raffinatezza dei suoi prodotti. <br />
<br />
La produzione di penne stilografiche iniziò soltanto nel [[1878]], in conseguenza all'ingresso nell'azienda di ''William Washington Stewart'', dal cui lavoro scaturì il primo di una numerosa serie di brevetti, depositato il 28 aprile dello stesso anno. La prima penna prodotta dalla ''Swan'', denominata ''[[Calligraphic]]'', e basata sul lavoro di ''William W. Stewart'' (brevetto {{Cite patent|US|206200}}), era una penna con cannuccia in ebanite e pennino oro dotata con alimentatore di tipo ''[[overfeed]]''. <br />
<br />
[[Image:1919-Swan-Eyedropper.jpg|thumb|Pubblicità di modelli ''[[overfeed]]''.]]<br />
<br />
Le [[Modelli iniziali Swan|prime stilografiche]] prodotte dalla ''Swan'' erano tutte con [[caricamento a contagocce]] e dotate in genere di alimentatore inferiore e superiore e di cappuccio ad incastro. Il materiale utilizzato era l'[[ebanite]], decorata sia con [[BCHR|cesellature]] che con bande metalliche, anche se le lavorazioni più interessanti sono quelle dei modelli [[overlay|rivestiti]], realizzati sia in metallo placcato che in oro e argento, con decorazioni a filigrana o con incisioni meccaniche, sicuramente fra le più elaborate ed eleganti dell'epoca. Il nome ''Swan'' venne introdotto come marchio di fabbrica per le stilografiche a partire all'incirca dal [[1890]],<ref>secondo quanto riportato da David Nishimura, [http://www.vintagepens.com/Mabie_Todd_Swan.shtml qui].</ref> come simbolo di grazia ed eleganza, e veniva utilizzato per le penne di fascia più alta. <br />
<br />
Nel [[1884]] venne creata una filiale inglese ed iniziò l'esportazione in Gran Bretagna. In questo periodo vennero create una serie di innovazioni come un dispositivo di bloccaggio per il cappuccio ad incastro, ma le penne rimasero sempre con [[caricamento a contagocce]] e senza particolari innovazioni tecniche. Erano però funzionali, ed estremamente raffinate nelle decorazioni. Questo contribuì al successo dell'azienda, specie in Inghilterra dove questa diventò leader di mercato, tanto che all'inizio del 1900 il nome ''Swan'' era usato in modo generico indicare le stilografiche. <br />
<br />
Nel [[1905]] furono aperti dei nuovi uffici a Londra, in High Holborn 79 e 80, diretti da ''Albert Kasan Watts'', vero artefice del successo dell'azienda in Inghilterra. Nel [[1906]] ''Jonhatan Sprague Bard'' si ritirò dall'azienda che l'anno successivo venne registrata come società di capitali con il nome di ''Mabie, Todd & Co.'' con la maggioranza in mano di ''George Mabie''.<ref>il nome ''Mabie, Todd & Bard'' compare almeno fino alla prima parte del [[1907]], come testimoniato da [[:File:1907-02-Swan-Pen.jpg|questa pubblicità]].</ref> Nel [[1909]] la filiale inglese iniziò la produzione localmente, pur continuando ad importare i pennini dall'America. <br />
<br />
Nel [[1910]] venne introdotto un cappuccio a vite che garantisse contro le perdite ed un nuovo alimentatore a scaletta, la penna con cappuccio a vite dal [[1911]] venne chiamata [[Safety Screw Cap]] e marcata come tale sul corpo, l'alimentatore a scaletta venne denominato [[Ladder feed]] (''conduit echelle'' nelle pubblicità francesi). Venne anche realizzato un meccanismo di caricamento che non richiedeva lo smontaggio del gruppo pennino, e consentiva l'immissione dell'inchiostro attraverso l'iniezione in una piccola apertura chiusa da un tappo accessibile rimuovendo l'alimentatore inferiore, ed una penna, denominata ''Inksight'', dotata di finestrelle trasparenti in vetro nel corpo che consentivano di controllare il livello dell'inchiostro. Queste innovazioni comunque non riscossero un successo significativo e vennero in seguito abbandonate. <br />
<br />
[[File:Swan-Pen-1513-Black-Open.jpg|thumb|left|Una ''Swan'' 1513.]]<br />
<br />
In questo periodo però iniziò il declino della casa madre, che non seppe adottare una strategia di promozione efficace, non effettuando, al contrario dei suoi concorrenti, pubblicità su tutto il territorio nazionale. Al contrario sotto la direzione di ''Albert Watts'' la filiale inglese riuscì ad espandersi effettuando campagne promozionali in tutta l'Inghilterra ed anche nell'Europa continentale, formando una azienda indipendente nel [[1914]]. Questo fece sì che nel [[1915]], ritirandosi dagli affari, ''George Mabie'' vendesse impianti, marchio e diritti alla ''Mabie, Todd & Co. Ltd.'' inglese creata da ''Albert Watts''. Gli uffici londinesi divennero la nuova sede legale, e venne aperta una fabbrica ai numeri 319-329 di Weston Street, a Bermondsey. La produzione comunque venne proseguita anche negli impianti americani. <br />
<br />
[[Image:192x-Swan-2x2-Models.jpg|thumb|Pubblicità dei modelli 242 e 292.]]<br />
<br />
Nonostante i grandi cambiamenti societari ed il fatto che le ''Swan'' restassero fra le più interessanti per la qualità e la bellezza dei modelli [[overlay|rivestiti]], le penne restarono molto convenzionali sul piano tecnico. Nel [[1915]] venne lanciato un modello con fermaglio rivettato e nel [[1920]]<ref>si è preso l'anno riportato da Steve Hull nel suo libro ''"The English fountain pen industry 1875 - 1975"'', anche se in [http://dirck.delint.ca/beta/?page_id=1343 questa pagina] si parla del 1915 circa.</ref> venne introdotto il primo modello dotato di riempimento automatico con [[caricamento a levetta]] denominato ''"[[Swan Self Filling Pen]]"'' (ed in seguito ''"[[Swan Self-Filler]]"''), pur mantenendo la produzione del classico [[caricamento a contagocce]]. Le penne inoltre continuavano anche ad essere importate dagli Stati Uniti, e sono stati trovati esemplari recanti la dicitura ''Made in USA During War''. Durante la guerra venne anche prodotto un modello a [[caricamento a contagocce|contagocce]], noto come ''[[Trench Pen]]'', che aveva un sul fondello un comparto per tenere delle pastiglie di inchiostro da far sciogliere nell'acqua (come in seguito farà la [[Aurora]] con la [[Etiopia]]).<br />
<br />
Nel dopoguerra, dopo un aumento di capitali deciso il 31 dicembre del [[1919]], la sede dell'azienda venne spostata in Oxford Street, ai numeri 133-135 in una sede denominate in alcune pubblicità come ''Swan House''. Venne ripresa la produzione, mantenendo ancora modelli [[caricamento a contagocce|a contagocce]] e [[safety]]. In questo stesso periodo venne anche introdotta la linea economica ''[[Blackbird]]'', che negli Stati Uniti era stata commercializzata durante la guerra. <br />
<br />
Nel [[1923]], in risposta alla tendenza inaugurata dalla [[Sheaffer]] con il suo ''[[White dot]]'' venne lanciato il modello [[Eternal]] chiamato così per la garanzia a vita che veniva fornita con la penna. La [[Eternal]] era una penna in [[ebanite]] di ottima qualità, dotata di [[caricamento a levetta]] e prodotta in diverse dimensioni (ed in particolare con pennini nelle misure 4 e 6, denominate 44 e 46), caratterizzata stilisticamente dalla presenza di molteplici verette anche in testa al cappuccio. <br />
<br />
[[Image:1929-12-Swan-Eternal.jpg|thumb|left|Pubblicità del modello [[Eternal]] del 1929.]]<br />
<br />
Nel [[1927]] la produzione venne convertita alla [[celluloide]], inizialmente di colori verde e blu, ma nel [[1930]] la gamma di colori fu estesa, con colori come il corallo, il verde nilo, il lavanda, il mandarino, il blu lapislazzulo. Questi colori vivaci, e l'uso massiccio di decorazioni con verette e anelli, rendono le penne in celluloide prodotte dalla ''Swan'' fra le più belle ed originali dell'epoca. Nonostante il ritardo con cui l'azienda si adattava alle nuove tendenze, la sua predominanza sul mercato inglese permaneva, frutto di una accurata politica di marketing non interrotta neanche dalla morte di Watts, avvenuta nel [[1926]].<br />
<br />
Nel [[1932]] l'azienda lanciò sul mercato un nuovo sistema di caricamento denominato ''[[leverless]]'' proprio per l'assenza di una levetta. Il meccanismo si basava sempre sulla compressione di un sacchetto di gomma ma questa avveniva grazie alla rotazione del fondello che agiva su una camma interna alla penna che ruotando strizzava il serbatoio. Il vantaggio di una forma più elegante veniva però pagato al prezzo di una minore capacità di inchiostro. <br />
<br />
In questo periodo, pur mantenendo una produzione americana a New York, dove la fabbrica originale resterà in attività, con numeri sempre più ridotti, fino al [[1941]], la produzione dell'azienda cancellò progressivamente ogni accenno alle sue origini statunitensi, utilizzando il marchio ''Swan'' con l'incisione ''Swan Pen'' sul corpo delle penne e qualificandosi con lo slogan ''The pen of the British Empire'', ed anche con ''Prodotta in Inghilterra con capitali inglesi da manodopera inglese''. <br />
<br />
Alla fine del [[1933]], inizio del [[1934]] venne effettuata una ristilizzazione dei modelli, con forme più affusolate e compatte, e vennero fondate una serie di filiali estere sia in Europa che in Australia. Nel [[1935]], seguendo come sempre con un certo ritardo le tendenze del mercato, anche la ''Swan'' lanciò il suo modello con corpo semi-trasparente per il controllo del livello dell'inchiostro, la [[Visofil]], dotato di un [[Caricamento#Visofil|omonimo]] sistema di caricamento particolarmente complesso, n-sima rielaborazione di quello della [[Vacumatic]].<br />
<br />
da finire<br />
<br />
{{CronoMarca|Swan}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://www.mabietoddpenlists.co.uk/] Sito di John Brindle dedicato alla marca<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/MabieTodd/MabieTodd.htm] Pagina della marca sul sito di Jim Mamoulides<br />
* [http://www.vintagepens.com/Mabie_Todd_Swan.shtml] Pagina della marca sul sito di David Nishimura<br />
* [http://www.vintagepens.com/Swan_leverless.shtml] Pagina sul modello [[Swan Leverless|Leverless]] sul sito di David Nishimura<br />
* [https://www.penexchange.de/forum_en/viewtopic.php?f=10&t=6332] Discussione sulla storia della marca<br />
* [http://dirck.delint.ca/beta/?page_id=1295] Breve storia dell'azienda sul sito di Dirck de Lint<br />
* [http://dirck.delint.ca/beta/?page_id=1343] Altra pagina sul sito di Dirck de Lint<br />
* [http://web.archive.org/web/20081227221743/http://www.penbid.com/Auction/showarticle.asp?art_id=6] Storia della Mabie Todd<br />
* [http://www.freewebs.com/mabie-todd/] Sito sulla marca, poche informazioni qualche foto<br />
* [https://web.archive.org/web/20111002083115/http://www.pensandwatches.com:80/_pages/pen_company_photos/mabie_todd_fountain_pens.htm] Voce sul sito dismesso di Pen&Watches, qualche informazione.<br />
* [http://www.penpractice.com/page9.html] Pagina sul modello [[Visofil]]<br />
* [https://web.archive.org/web/20120321154704/http://members.multimania.co.uk:80/andrewbrooks86/mabie-todd_swan.htm] Alcune informazioni su un sito dismesso<br />
* [https://web.archive.org/web/20141217120630/http://www.mabie-todd.com/] Vecchio sito (attualmente usato da una scuola giapponese)<br />
* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?/topic/202894-swan-mabie-todd-question/] Discussione sulla marca<br />
* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/topic/267560-review-the-swan-pen-the-fountain-pen-used-by-professor-james-moriarty-revisited/] Altra discussione sulla marca<br />
* [https://pencollectorsofamerica.org/reference-library/mabie-todd/] Cataloghi della Mabie Todd sul sito della Pen Collectors of America<br />
* [http://oldfrog.free.fr/Stylos/Swan%20Chart.pdf] Elenco di numeri usati nella produzione inglese<br />
* [https://thefountainpencommunity.activeboard.com/t13532022/mabie-todd-catalogs/] Alcuni cataloghi su una board<br />
* [http://plumahispana.blogspot.com/2015/03/gaviota.html] Articolo sulla produzione spagnola a marchio [[Gaviota]]<br />
* [https://www.fountainpennetwork.com/forum/topic/326637-mystery-pen-a-swan-blackbird/#comments] Discussione sugli ultimi modelli Blackbird prodotti prima della chiusura.<br />
<br />
==Note==<br />
<references/><br />
{{CategorizeBrand|U.S.A.|Inghilterra}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Waterman_CF&diff=148829Waterman CF2021-11-12T18:11:40Z<p>Maylota: /* Storia */</p>
<hr />
<div>[[File:Waterman-CF-Black-ChromeCap-Capped.jpg|thumb|Una ''"CF"'']]<br />
=Storia=<br />
<br />
Il modello [[CF]], oppure [[Waterman CF|C/F]] come spesso viene scritto, abbreviazione che sta per ''Cartidge Filler'' venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Waterman]] nel [[Production started::1954]].<br />
<br />
Non è nota la data precisa di termine di produzione negli Stati Uniti. La produzione in Francia è invece continuata fino al [[Production ended::1985]].<ref>Fonte: Lambrou, Andreas (2003). Fountain Pens of the World. New York: Philip Wilson Publisher. ISBN 0-302-00668-0.</ref>, rendendolo uno dei modelli più longevi di Waterman.<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
[[File:Waterman-CF-Patent.jpg|thumb|Brevetto della [[CF]] ]]<br />
La penna è dotata di una sofisticata costruzione della sezione (brevetto {{Cite patent|US|2987044}}) con il pennino parzialmente incassato che si inserisce nel motivo decorativo della sezione. Il cappuccio è a scatto.<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Il corpo è in resina plastica, a ci sono varie varianti anche in metallo e lacca, specie per il cappuccio che presenta diverse realizzazioni, dal metallo spazzolato a quello laminato. <br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
La penna viene considerata il primo modello di successo penna con [[caricamento a cartuccia]], ma questo non è corretto, e non perché esistono molti precursori dotati di caricamento a cartuccia, originanti persino alla fine del 1800. La ''CF'' infatti viene spesso indicata come la prima stilografica dotata di cartuccia di inchiostro in plastica facilmente intercambiabile, e considerata la prima penna "moderna" con questo caricamento. Ma se si vanno a considerare le date dei brevetti quello della ''CF'', il {{Cite patent|US|2802448}}, è del [[1954]], mentre quello della [[Duo-Cart]], il {{Cite patent|US|2961999}} è antecedente ed origina al [[1953]]. Pertanto, nonostante la [[Waterman]] avesse una storia pregressa nell'uso del [[caricamento a cartuccia]] (in vetro) ben precedente a quella della [[Aurora]], il primato della creazione della prima penna a cartuccia di inchiostro in plastica va a quest'ultima.<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
Una variante produttiva è quella relativa ai fori sul collarino metallico che copre la parte posteriore della sezione a protezione del beccuccio di foratura delle cartucce, che nella prima versione erano tondi, e quadrati nelle versioni successive. Le versioni successive hanno anche un alimentatore modificato.<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = --<br />
|Lunghezza = --<br />
|open=<br />
|cap=<br />
|posted=<br />
|d_section=<br />
|d_cap=<br />
|d_body=<br />
|weight=<br />
|w_body=<br />
|w_cap=<br />
}}<br />
{{TabEnd}}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Waterman CF}}<br />
<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?p=304417#p304417] Discussione sul forum, con indicazione delle versioni<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/cf.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [https://vintagepens.com/Waterman_CF.shtml] Articolo sul sito di David Nishimura<br />
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=24457&start=30] Discussione sullo smontaggio, e foto di particolari del pennino<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
<br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Waterman|Waterman CF}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Waterman]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Parker_51&diff=147680Parker 512021-10-11T11:02:24Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[File:Parker-51-DoveGray-Capped-Box.jpg|thumb|Una ''51'', nel colore ''Dove Gray'']]<br />
=Storia=<br />
<br />
[[File:1942-11-Parker-51-Cordovan.jpg|thumb|Pubblicità del 1942]]<br />
<br />
Il modello ''Parker 51'' venne introdotto sul mercato da [[Produced by::Parker]] nel 1941 a partire dal prezzo iniziale di $12.50 per la versione base, usato per le altre penne di fascia alta dell'azienda. Ma anche se il lancio mondiale avvenne nel 1941, la realizzazione della penna era stata terminata nel [[Production started::1939]], in occasione del 51-simo anniversario di fondazione della ditta, da cui deriva il nome ad essa assegnato. Prima del lancio ufficiale la penna venne immessa preliminarmente sul mercato nei Caraibi e nel Sud-America (Colombia e Venezuela), e dall'agosto al novembre 1940 in alcuni negozi scelti degli Stati Uniti (Chicago, Philadelphia e Champaign), per vedere il lancio ufficiale nel gennaio del 1941 a San Francisco.<ref>si sono riprese le date ed i luoghi come riportati su http://www.parker51.com/history.html.</ref><br />
<br />
La ''Parker 51'' è stata probabilmente il modello di stilografica di maggior successo mai realizzato, e costituisce un vero punto di svolta soprattutto sul piano stilistico, con il passaggio ad una concezione modernista e utilitarista della stilografica. Anche il nome segnò un cambio di tendenza dell'azienda, che da allora ricominciò ad usare dei numeri per identificare i propri modelli, cosa che non aveva più fatto dal 1910, e risolse con questo il problema di dover aver un nome significativo in tutte le lingue.<br />
<br />
Si accredita la ''51'' di essere stato un modello rivoluzionario avendo introdotto novità come il pennino coperto ed il cappuccio in metallo ad incastro, ma in realtà non esiste una primogenitura assoluta in nessuna di queste caratteristiche. Si tratta invece di una penna in cui la [[Parker]] riuscì a fare sintesi delle tendenze tecniche e stilistiche del momento, sfruttando le innovazioni tecnologiche e dei materiali ponendosi con questo all'avanguardia rispetto a tutta la produzione contemporanea con un modello che proprio per questa sintesi risultò essere rivoluzionario. <br />
<br />
Alla penna venne affiancato anche un inchiostro dedicato, sviluppato dall'azienda in concomitanza con il lancio della penna stessa, i cui componenti danneggiavano la [[celluloide]] e che viene indicato come una dei motivi per la scelta della [[lucite]]. L'inchiostro, chiamato a sua volta ''[[Parker 51 Ink]]'', aveva caratteristiche innovative; oltre alla rapidità di essiccamento, che si era tradotta sul design della nuova stilografica con l'originale soluzione del pennino coperto. L'inchiostro vantava un'alta impermeabilità, notevole resistenza alla luce e brillantezza dei colori ed era prodotto nelle quattro tonalità: ''India black'', ''Tunis blue'', ''China red'', ''Pan American green''. Ebbe comunque vita breve, proprio a causa della sua aggressività che portava a danneggiare le penne per cui venne dismesso abbastanza rapidamente.<ref>la data di dismissione non è nota, ma, come si può verificare su [[:File:1946-01-Parker-51.jpg|questa scansione]], viene menzionato almeno fino al 1946.</ref><br />
<br />
La ''Parker 51'' ha subito diverse evoluzioni nel corso della sua storia trentennale, la prima avvenne quasi immediatamente come conseguenza dell'entrata in guerra degli Stati Uniti, e comportò un cambiamento quasi immediato, la penna infatti passò da un fondello con una terminazione decorata da un ''[[jewel]]'' analogo a quello del cappuccio, ad un fondello affusolato per diminuire l'uso di parti metalliche. Queste versioni iniziali con due ''[[jewel]]'', denominate ''first year'' dato che la loro produzione durò all'incirca per un anno,<ref>il cambiamento viene spesso indicato come avvenuto il primo anno, ma la data è appunto indicativa e non ci sono riferimenti certi, David Nishimura fa una [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/1941_51s.shtml analisi dettagliata] della problematica, e ritiene che la produzione sia proseguita anche nel 1942 forse anche oltre.</ref> sono piuttosto rare e per questo molto ricercate. <br />
<br />
Le successive versioni restano sostanzialmente identiche a quelle del primo anno, con il sistema di caricamento ereditato dalle [[Vacumatic]] ''[[speedline]]'' e l'unica differenza di un fondello affusolato. Le penne sono in genere databili grazie al [[codice di datazione Parker|codice]] adottato dalla [[Parker]], che per alcuni modelli presenta la particolarità di riportare una ''T'' prima dell'anno, associata probabilmente all'uso di parti prodotte in Canada nello stabilimento di Toronto.<ref>seguendo David Nishimura, che la propone in questo [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/Parker_date_codes.shtml dettagliato articolo], questa sembra l'ipotesi più ragionevole, l'indicazione che queste penne siano di produzione canadese si scontra sul fatto che sono marcate ''Made in USA''.</ref> <br />
<br />
Con la produzione iniziata in tempo di guerra, il successo iniziale non fu enorme, ma alla fine della guerra la penna, promossa come ''years ahead of its time'' iniziò a riscuotere un successo straordinario. La versione iniziale della ''51'' restò la stessa fino all'introduzione, nel 1948, della cosiddetta ''Mark I'', che vide una serie di cambiamenti tecnici ed estetici, con la modifica della clip con l'eliminazione del ''[[blue diamond]]'' ed il passaggio al sistema [[aerometric]] per il caricamento. Questa è la versione più comune, ed ancora oggi si trova facilmente e costituisce una delle penne più robuste e durature mai costruite. Poco prima, nel 1947, venne introdotta una versione più piccola denominata ''Demi'', offerta al pubblico femminile. <br />
<br />
All'incirca alla metà degli anni '60 venne introdotta una nuova revisione stilistica e tecnica, denominata ''Mark II'', con un diverso fondello, che riassunse le forme tronco-coniche della versione del primo anno, e con modifiche al sistema di caricamento. La terza revisione ed ultima revisione, denominata ''mark III'' avvenne circa nel 1969. <br />
<br />
La penna è restata in produzione ufficialmente fino al [[Production ended::1972]], ma è comune trovare produzioni successive, specie provenienti dall'Argentina, dove gli apparati produttivi abbandonati vennero riutilizzati per continuare la produzione.<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La [[51]] è considerata una delle penne più innovative mai prodotte, introducendo una lunga serie di novità. La penna infatti venne realizzata, per poter essere utilizzata con il nuovo inchiostro ad essiccazione rapida, a pennino coperto, una modalità costruttiva totalmente diversa da tutte le altre penne presenti allora sul mercato. In realtà la [[Stylomine]] aveva brevettato una forma di pennino coperto fin dal 1932 ({{Cite patent|FR|750689}}) e deteneva un secondo brevetto per una penna a pennino coperto del 1938 ({{Cite patent|FR|850525}}), che mettono in discussione la primogenitura dei brevetti di Russell T. Wing ({{Cite patent|US|2187528}}) e Marlin S. Baker ({{Cite patent|US|2223541}}), anche se non sono noti modelli effettivamente prodotti dall'azienda francese dotati di queste caratteristiche prima del 1941.<br />
<br />
La penna inoltre introdusse un funzionale cappuccio metallico chiuso ad incastro, anche in questo caso non si tratta di per sé di una novità assoluta, in quanto la [[Sheaffer]] nel 1937 aveva già introdotto con la [[Crest]] la prima penna con cappuccio in metallo e corpo in materiale plastico, mentre l'uso della chiusura a incastro origina fin dai primi anni della produzione delle penne stilografiche. L'originalità dell'innovazione sta nell'aver sfruttato gli avanzamenti tecnici per realizzare una chiusura ad incastro sicura e robusta, grazie ad un anello di ritenzione in metallo ed ad un sistema di frizione interno al cappuccio, che risolveva sia il problema della tenuta del cappuccio che quello delle rotture dei bordi dello stesso.<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Fra le molte novità introdotte dalla [[51]] si cita spesso il materiale utilizzato per il corpo della penna, la [[Lucite]]. In realtà questa era già stata usata fin dal 1939 dalla [[Waterman]] per la [[Hundred Year]]. Il cappuccio della penna venne realizzato invece in metallo, dal semplice acciaio (cromato, spazzolato e satinato, il cosiddetto ''[[Lustraloy]]''), al laminato oro, all'argento e all'oro massiccio, con alcune versioni realizzate con lavorazioni ad incisione anche molto complesse. Nel 1949 venne realizzata anche la versione ''[[Flighter]]'' realizzata anche col corpo completamente in acciaio. <br />
<br />
Sulle penne del primo anno di produzione si trovano anche ''[[jewel]]'' in alluminio, che vengono considerati originali, si assiste ad una loro progressiva sostituzione (presumibilmente a causa della scarsità del materiale usato a fini bellici) con versioni di plastica, a partire da quelli presenti sui cappucci.<ref>David Nishimura riporta nella [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/1941_51s.shtml sua analisi] di questa versione il ritrovamento di confezioni nuove con il ''[[jewel]]'' in alluminio sul fondello ed in plastica sul cappuccio.</ref><br />
<br />
Con l'introduzione della versione ''Mark III'' nel 1969 il corpo della penna non venne più realizzato in [[lucite]] ma in una plastica modellabile ad iniezione, che induce una maggiore facilità del fusto a graffiarsi e assottigliarsi.<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
Le versioni della [[51]] fino al 1948 utilizzavano lo stesso meccanismo di caricamento usato dalla [[Vacumatic]], nella versione ''[[Speedline]]''. Nel 1946 viene introdotto una variante dotata di una sorta di [[spoon filler]] azionata da un fondello simile a quello della ''[[Speedline]]'' ma ad azione singola. Il sistema venne realizzato con il collare della filettatura per il fondello in plastica rossa, che si dimostrò scarsamente resistente e venne sostituita da una versione in alluminio anodizzato, sempre colorato di rosso, per distinguerlo da quello ordinario, e per questo motivo questi modelli vengono chiamati ''[[Red band filler]]''. Il sistema non ebbe un gran successo e venne dismesso nel 1947 per l'estrema difficoltà di riparazione.<br />
<br />
Nel 1948, come parte della revisione della penna che corrisponde all'introduzione della cosiddetta ''Mark I'', venne introdotto il sistema di riempimento [[Aerometric filler]], inizialmente chiamato ''[[Foto-fill filler]]'', che rimase utilizzato fino al 1969. Il sistema, chiamato nel suo insieme anche ''[[Aero-metric Ink System]]'',<ref>in una pubblicità come [[:File:1950-Parker-51-Signet.jpg|questa]] si fa riferimento con questo nome al complesso del caricamento e dell'alimentatore della nuova penna, e con ''[[Foto-fill filler]]'' solo al sistema di caricamento.</ref> è una combinazione di un sistema a sfiatatoio e [[sleeve filler]] in cui la penna viene caricata con la pressione tramite una barra laterale del serbatoio costituito da un sacchetto in polivinile (PVC), materiale denominato dall'azienda ''[[Pli-glass]]'', che le consentiva di dichiarare che la penna non conteneva parti in gomma.<br />
<br />
Nel 1969, con l'introduzione della revisione denominata ''Mark III'', il sistema [[aerometric]] venne sostituito da una variante più semplice, con la parte metallica ridotta ad un cilindro che avvolge solo in parte il serbatoio e ne segue il profilo, terminando con la leva per il caricamento.<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
Fino all'introduzione, nel 1947, della versione ''Demi'', la ''Parker 51'' è stata prodotta in un'unica misura, che poi venne denominata ''regular'', non esistono versioni di grande dimensione. Un'altra caratteristica mantenuta per tutto l'arco della produzione è l'uso per tutta la penna eccetto il cappuccio, di materiale monocolore per tutta la penna. Non ne sono state proposte versioni screziate, striate, perlate, come per le sue contemporanee. Unica eccezione a questa regola sono le versioni ''[[Flighter]]'' e ''[[Signet]]'' col corpo in metallo (rispettivamente satinato e dorato).<br />
<br />
La prima versione della ''Parker 51'', quella che viene denominata ''first year'' è identificabile da alcune caratteristiche specifiche. La più rilevante, che identifica immediatamente la penna è il fondello dotato di ''[[jewel]]''. Si ritiene che le prime versioni siano state realizzata con il meccanismo di carica ed il collare per la filettatura sui cui si innesta il fondello in alluminio, sostituito in seguito dalla plastica.<br />
<br />
Alcune penne riportano l'incisione della marchiatura ''Parker 51 - Made in USA'' su una sola linea anziché due. <br />
<br />
La prima revisione significativa è denominata ''Mark I'', sono gli esemplari più diffusi; hanno il cappuccio con fermaglio a freccia semplice, senza ''[[Blue diamond]]'' e senza la marca della penna indicata in rilievo. Il fusto della è penna intero, senza il fondello a vite tipico dei modelli precedenti con [[caricamento Vacumatic]]. Il gruppo serbatoio in metallo ha un tappo terminale in plastica nera<br />
<br />
I primi modelli ''Slender'' (Demi di seconda generazione) avevano lo stesso tappo nero sul terminale del gruppo serbatoio in metallo, come le versioni standard. Il modello ''Slender'' (la ''Demi'' di seconda generazione) aveva invece il terminale più economico introdotto con la [[Parker 61]].<br />
<br />
La versione denominata ''Mark Ia'' nasce alla fine degli anni Cinquanta, il forellino di aerazione del fusto venne spostato dalla sommità dello stesso lungo il fianco della penna, a circa due terzi di distanza dal cerchietto di chiusura metallico.<br />
<br />
Nell'ottobre del 1949 venne immesssa sul mercato la versione ''[[Flighter]]'' della ''51'', la prima penna con corpo e cappuccio interamente in acciaio prodotta dalla [[Parker]]. In seguito vennero prodotte delle versioni ''[[Flighter]]'' anche per i modelli [[Parker 61|61]], [[Parker 75|75]], Sonnet ed altri.<br />
<br />
La versione ''Mark II'' nasce a partire dalla metà degli anni Sessanta, quando venne fatta una ristilizzazione della 51 sulla falsariga della [[Parker 61|61]]. Il cappuccio era simile a quello della [[Parker 61|61]], ma la clip era sempre quella standard. Il fusto invece aveva un terminale piatto e non più stondato, culminante con una profilatura conica che richiamava il design delle prime versioni con il ''[[jewel]]'' terminale. Anche il gruppo serbatoio all'interno della penna, presentava un terminale conico in metallo al posto del tappo in plastica nero del modello precedente.<br />
<br />
La versione denominata ''Mark III'' venne introdotta nel 1969 circa. La nuova versione era simile alla precedente ma la clip sul cappuccio non era più parte integrante dell'anello di chiusura che contiene il ''[[jewel]]'', bensì era un elemento a sé stante ed era più lunga rispetto a quella dei modelli passati. La sommità del cappuccio era più affusolata e di minor diametro rispetto alla versione precedente e l'anello di chiusura del fermaglio era avvitato sul cappuccio da una vite che contenente anche il ''jewel'', come nella [[Parker 75]]; tuttavia alcune Mark III sono state trovate con ancora il vecchio fermaglio delle ''Mark II''.<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
A parte il cappuccio in metallo la ''Parker 51'' si contraddistingue per la monocromaticità del materiale utilizzato per il resto della penna. I colori sono stati però numerosi. Al 1942 sono citati: ''India Black'', ''Cordovan Brown'', ''Blue Cedar'', ''Dove Gray''. Al 1943 sono citati: ''Black'', ''Blue-Cedar'', ''Dove Gray''. Al 1944 sono citati: ''Black'', ''Blue Cedar'', ''Dove Gray'', ''Cordovan Brown''. Al 1946 sono citati: ''Black'', ''Blue Cedar'', ''Dove Gray'', ''Cordovan Brown''.<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
La [[51]] presenta un particolare [[pennino coperto]] che ne costituisce una delle caratteristiche distintive e che da allora darà il via ad un innumerevole serie di imitazioni e varianti sul tema adottate dagli altri produttori. I pennini del primo anno (1941) sono caratterizzati dal non portare nessun tipo di marchiatura (né misura, né data, né marca). <br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = 51 Vac<br />
|Lunghezza = 13,8 cm<br />
|open= 13 cm<br />
|cap= 6,3 cm<br />
|posted= 14,9 cm<br />
|d_section= 9,5 mm<br />
|d_cap= 12,3 mm<br />
|d_body= 11,8 mm<br />
|weight= 18 g<br />
|w_body= 9 g<br />
|w_cap= 7 g<br />
}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = 51 Aero<br />
|Lunghezza = 13,2 cm<br />
|open= 12,1 cm<br />
|cap= 6,4 cm<br />
|posted= 14,4 cm<br />
|d_section= 9 mm<br />
|d_cap= 12 mm<br />
|d_body= 11 mm<br />
|weight= 21 g<br />
|w_body= 13 g<br />
|w_cap= 8 g<br />
}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = 51 Demi<br />
|Lunghezza = 12,7 cm<br />
|open= 11,8 cm<br />
|cap=5,9 cm<br />
|posted=14,3 cm<br />
|d_section=9,0 mm<br />
|d_cap=12,0 mm<br />
|d_body=10,9 mm<br />
|weight= 18 g<br />
|w_body=10 g<br />
|w_cap=8 g<br />
}}<br />
{{TabEnd}}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Parker 51}}<br />
<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.parker51.com/] Sito dedicato al modelli<br />
* [https://web.archive.org/web/20160316152737/http://www.rickconner.net/penoply/park.04.html] Pagina sul sito dismesso Penoply<br />
* [https://web.archive.org/web/20180127010627/http://www.rickconner.net/penspotters/parker.51.html] Pagina sul sito dismesso Penspotters<br />
* [http://www.vintagepens.com/Parker_51.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/51.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Parker/Parker51FantasyPart1.htm] Primo articolo sul modello su PenHero<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Parker/Parker51FantasyPart2.htm] Secondo articolo sul modello su PenHero<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Parker/Parker51FantasyPart3.htm] Terzo articolo sul modello su PenHero<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Parker_51] Pagina su wikipedia<br />
* [https://web.archive.org/web/20141018234206/http://www.pentrace.net/penbase/Data_Returns/full_article.asp?id=468] Articolo sul sito dismesso di Pentrace<br />
* [https://web.archive.org/web/20150419065352/http://www.pendemonium.com/a_parker_gallery.htm] Una galleria di pubblicità sul sito dismesso Pendemonium<br />
* [https://web.archive.org/web/20120429184116/http://www.stylophilesonline.com/12-04/12flighter.htm] Un articolo sul sito dismesso Stylophiles<br />
* [https://web.archive.org/web/20090301211920/http://www.pencollectors.com/pennant/fall00/shakehand.html] "Who is that Man" L'uomo dietro la 51 dal sito dismesso Pencollectors<br />
* [https://web.archive.org/web/20080222040125/http://www.mkpens.co.uk/parker51_profile.htm] Profilo del modello sul sito dismesso di un venditore<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Parker|Parker 51}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Parker]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Waterman_CF&diff=146766Waterman CF2021-09-14T16:09:10Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[File:Waterman-CF-Black-ChromeCap-Capped.jpg|thumb|Una ''"CF"'']]<br />
=Storia=<br />
<br />
Il modello [[CF]], oppure [[Waterman CF|C/F]] come spesso viene scritto, abbreviazione che sta per ''Cartidge Filler'' venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Waterman]] nel [[Production started::1954]].<br />
<br />
{{TerminazioneIgnota|1969|come indicativa della fine degli anni '60}}<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
[[File:Waterman-CF-Patent.jpg|thumb|Brevetto della [[CF]] ]]<br />
La penna è dotata di una sofisticata costruzione della sezione (brevetto {{Cite patent|US|2987044}}) con il pennino parzialmente incassato che si inserisce nel motivo decorativo della sezione. Il cappuccio è a scatto.<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Il corpo è in resina plastica, a ci sono varie varianti anche in metallo e lacca, specie per il cappuccio che presenta diverse realizzazioni, dal metallo spazzolato a quello laminato. <br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
La penna viene considerata il primo modello di successo penna con [[caricamento a cartuccia]], ma questo non è corretto, e non perché esistono molti precursori dotati di caricamento a cartuccia, originanti persino alla fine del 1800. La ''CF'' infatti viene spesso indicata come la prima stilografica dotata di cartuccia di inchiostro in plastica facilmente intercambiabile, e considerata la prima penna "moderna" con questo caricamento. Ma se si vanno a considerare le date dei brevetti quello della ''CF'', il {{Cite patent|US|2802448}}, è del [[1954]], mentre quello della [[Duo-Cart]], il {{Cite patent|US|2961999}} è antecedente ed origina al [[1953]]. Pertanto, nonostante la [[Waterman]] avesse una storia pregressa nell'uso del [[caricamento a cartuccia]] (in vetro) ben precedente a quella della [[Aurora]], il primato della creazione della prima penna a cartuccia di inchiostro in plastica va a quest'ultima.<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
Una variante produttiva è quella relativa ai fori sul collarino metallico che copre la parte posteriore della sezione a protezione del beccuccio di foratura delle cartucce, che nella prima versione erano tondi, e quadrati nelle versioni successive. Le versioni successive hanno anche un alimentatore modificato.<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = --<br />
|Lunghezza = --<br />
|open=<br />
|cap=<br />
|posted=<br />
|d_section=<br />
|d_cap=<br />
|d_body=<br />
|weight=<br />
|w_body=<br />
|w_cap=<br />
}}<br />
{{TabEnd}}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Waterman CF}}<br />
<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?p=304417#p304417] Discussione sul forum, con indicazione delle versioni<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/cf.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [https://vintagepens.com/Waterman_CF.shtml] Articolo sul sito di David Nishimura<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
<br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Waterman|Waterman CF}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Waterman]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Waterman_CF&diff=146765Waterman CF2021-09-14T16:03:38Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[File:Waterman-CF-Black-ChromeCap-Capped.jpg|thumb|Una ''"CF"'']]<br />
=Storia=<br />
<br />
Il modello [[CF]], oppure [[Waterman CF|C/F]] come spesso viene scritto, abbreviazione che sta per ''Cartidge Filler'' venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Waterman]] nel [[Production started::1954]].<br />
<br />
{{TerminazioneIgnota|1969|come indicativa della fine degli anni '60}}<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
[[File:Waterman-CF-Patent.jpg|thumb|Brevetto della [[CF]] ]]<br />
La penna è dotata di una sofisticata costruzione della sezione (brevetto {{Cite patent|US|2987044}}) con il pennino parzialmente incassato che si inserisce nel motivo decorativo della sezione. Il cappuccio è a scatto.<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Il corpo è in resina plastica, a ci sono varie varianti anche in metallo e lacca, specie per il cappuccio che presenta diverse realizzazioni, dal metallo spazzolato a quello laminato. <br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
La penna viene considerata il primo modello di successo penna con [[caricamento a cartuccia]], ma questo non è corretto, e non perché esistono molti precursori dotati di caricamento a cartuccia, originanti persino alla fine del 1800. La ''CF'' infatti viene spesso indicata come la prima stilografica dotata di cartuccia di inchiostro in plastica facilmente intercambiabile, e considerata la prima penna "moderna" con questo caricamento. Ma se si vanno a considerare le date dei brevetti quello della ''CF'', il {{Cite patent|US|2802448}}, è del [[1954]], mentre quello della [[Duo-Cart]], il {{Cite patent|US|2961999}} è antecedente ed origina al [[1953]]. Pertanto, nonostante la [[Waterman]] avesse una storia pregressa nell'uso del [[caricamento a cartuccia]] (in vetro) ben precedente a quella della [[Aurora]], il primato della creazione della prima penna a cartuccia di inchiostro in plastica va a quest'ultima.<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
Una variante produttiva è quella relativa ai fori sul collarino metallico che copre la parte posteriore della sezione a protezione del beccuccio di foratura delle cartucce, che nella prima versione erano tondi, e quadrati nelle versioni successive. Le versioni successive hanno anche un alimentatore modificato.<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = --<br />
|Lunghezza = --<br />
|open=<br />
|cap=<br />
|posted=<br />
|d_section=<br />
|d_cap=<br />
|d_body=<br />
|weight=<br />
|w_body=<br />
|w_cap=<br />
}}<br />
{{TabEnd}}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Waterman CF}}<br />
<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?p=304417#p304417] Discussione sul forum, con indicazione delle versioni<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/cf.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
<br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Waterman|Waterman CF}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Waterman]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Ausili_chimici_di_pulizia&diff=146572Ausili chimici di pulizia2021-09-07T17:16:33Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>Si sono raccolti in questa pagina una serie di riferimenti alle discussioni sul [http://forum.fountainpen.it forum] attinenti i vari mezzi chimici (detergenti ed altro) che possono essere utili nella pulizia delle penne.<br />
<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=2782] Candeggina<br />
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=11146] Candeggina su punte pennino (danni)<br />
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=11297] Candeggina su Baystate Blue<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=5423] Puliforn (tipo Fornet)<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=50&t=4748] Altro detergente, caustico<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=3795#p50766] Ancora detergente caustico<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=3790] Ammoniaca<br />
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=22968] Sgrassatori domestici commerciali<br />
<br />
[[Category:Manutenzione]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Ausili_chimici_di_pulizia&diff=146571Ausili chimici di pulizia2021-09-07T17:13:05Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>Si sono raccolti in questa pagina una serie di riferimenti alle discussioni sul [http://forum.fountainpen.it forum] attinenti i vari mezzi chimici (detergenti ed altro) che possono essere utili nella pulizia delle penne.<br />
<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=2782] Candeggina<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=5423] Puliforn (tipo Fornet)<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=50&t=4748] Altro detergente, caustico<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=3795#p50766] Ancora detergente caustico<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=3790] Ammoniaca<br />
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=22968] Sgrassatori domestici commerciali<br />
<br />
[[Category:Manutenzione]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Parker_VS&diff=144919Parker VS2021-07-16T13:02:08Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>=Storia=<br />
<br />
Il modello ''VS'' venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Parker]] nel [[Production started::1947]], e la produzione cessò all'incirca nel [[Production ended::1949]].<ref>per entrambe le date si è fatto riferimento all'[http://www.richardspens.com/ref/profiles/vs.htm articolo] di Richard Binder.</ref><br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
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}}<br />
{{TabEnd}}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Parker VS}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/vs.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [https://parkerpens.net/parkervs.html] Profilo sul sito Parkerpens.net<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Parker|Parker VS}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Parker]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Analisi_ed_aggiustamento_del_pennino&diff=142274Analisi ed aggiustamento del pennino2021-03-02T07:49:58Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>Il [[pennino]], ed in particolare la sua punta, è l'interfaccia tra l'inchiostro del serbatoio ed il foglio di carta. E' fondamentale che esso, per le sensazioni tattili, uditive e visive che ci restituisce, sia sempre al meglio delle sue complesse caratteristiche geometriche.<br />
<br />
"Adottando" una stilografica che ha già avuto una sua vita, spesso scopriamo qualche difetto nella scrittura. Se, nonostante una corretta, paziente ed accurata [[Manutenzione#Pulizia|pulizia]], i difetti di scrittura persistono, il pennino potrebbe esserne il responsabile.<br />
<br />
In questi appunti, cercheremo di approfondirne la conoscenza, cercando di capire come dovrebbe essere la sua geometria per operare al meglio delle sue possibilità e per darci delle piacevoli sensazioni di scrittura. Non verranno considerati problemi quali rotture o deformazioni permanenti, ovvero caratteristiche che indichino palesemente e manifestamente dove sia il problema di scrittura.<br />
<br />
Tenete presente che, se la penna funziona già bene dopo una buona pulizia, non è necessario volerla riparare a tutti i costi. Soprattutto ricordatevi che, se la penna è nuova, gode di una sua garanzia, pertanto non agite sul pennino anche se ha un palese difetto rimediabile: sfruttate la garanzia!<br />
<br />
==Nomenclatura relativa al pennino==<br />
<br />
Nella fig. 1 possiamo vedere le due tipologie di pennino più note e diffuse: a sinistra un pennino rigido, oggi più comune, a destra un pennino flessibile. <br />
Le differenze più evidenti sono nella lunghezza del taglio, più corto nel rigido e più lungo nel flessibile, nelle ali più avanti nel rigido e più arretrate nel flessibile.<br />
Le linee di colore arancio, sono state inserite per guidare l'occhio nella comparazione dei due tipi.<br />
<br />
[[File:Nomenclatura-Pennini.jpg|600px|center|thumb|Fig. 1 - nomenclatura dei pennini e confronto tra rigido e flessibile]]<br />
<br />
Al fine di facilitare la comprensione, non solo di questo documento ma di eventuali discussioni sul [http://forum.fountainpen.it forum], diremo che per convenzione il pennino viene sempre considerato nella posizione rappresentata in figura, e cioè visto dall'alto.<br />
<br />
===Parti costituenti il pennino===<br />
<br />
Vedremo ora una rapida descrizione delle parti costituenti il [[pennino]]; riferendoci alla fig. 1 e partendo dall'alto verso il basso troveremo:<br />
<br />
====Materiale di riporto====<br />
<br />
Solitamente la terminazione del pennino (punta) presenta un ispessimento che ha due funzioni principali: garantire la durata dello stesso all'azione abrasiva che nasce dallo sfregamento sulla fibra della carta ed una maggiore gradevolezza data da un'impronta rotondeggiante. Esistono diversi materiali di riporto. <br />
Nei casi più economici si ha un "ripiegamento" su se stesso del materiale di base, mentre nei pennini di maggior pregio abbiamo un vero e proprio riporto di materiali duri (saldatura). Il più comune è l'iridio (in realtà, dagli anni '30, è una lega di iridio, osmio, rutenio e piccole parti di altri materiali). La punta può presentare diverse caratteristiche che sono visibili [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=5608 qui]<br />
<br />
==== Taglio tra i rebbi ====<br />
<br />
Consente di convogliare l'inchiostro dall'alimentatore alla punta del pennino grazie al fenomeno della capillarità. Nella sua forma funzionalmente corretta parte dal foro di sfiato con una certa larghezza che va restringendosi verso la punta stessa (vedi anche la sezione: [[Analisi ed aggiustamento del pennino#Conformazione del taglio tra i rebbi|conformazione del taglio tra i rebbi]]).<br />
<br />
====Rebbi====<br />
Ai lati del taglio troviamo i [[rebbi]]: sinistro e destro. Sono le due parti che, grazie al particolare taglio rotondo della loro parte esterna, consentono al pennino un'azione ammortizzante (proprio grazie alla flessibilità data dalla forma) durante la scrittura.<br />
<br />
====Ali====<br />
<br />
Indicano le parti laterali del pennino dove, al termine dei rebbi, la geometria prende la forma semicircolare che restringendosi, giunge fino alla coda del pennino.<br />
<br />
====Foro di sfiato====<br />
<br />
Si trova sopra al canale di portata dell'inchiostro presente nell'alimentatore. Ha anche una funzione meccanica: interrompere il [[taglio]] tra i rebbi con una forma (circolare, a cuoricino etc.) che non propaghi le tensioni dovute alle flessioni dei rebbi verso il corpo, minimizzando così eventuali crepe e/o rotture. Alcuni pennini ne sono sprovvisti (circa il 2%), ma solitamente si tratta di pennini in acciaio e quindi a basso rischio di rottura <br />
<br />
====Incisione====<br />
<br />
Come lascia intuire il termine, l'incisione solitamente riporta il marchio del costruttore del pennino ed eventualmente le sue caratteristiche (585, 14Kt, etc. etc.)<br />
<br />
====Corpo====<br />
<br />
La parte centrale del pennino, quella che solitamente è solo strutturale e non partecipa direttamente alle fasi di inchiostratura/scrittura.<br />
<br />
====Coda====<br />
Parte terminale del pennino che viene inserita (insieme all'alimentatore) nella [[sezione]] per una penna stilografica ed in una [[cannuccia]] per un pennino da intinzione.<br />
<br />
==Allineamento delle punte==<br />
<br />
La prima cosa da osservare, quando un pennino "gratta", è l'allineamento delle sue punte.<br />
Per fare questo dobbiamo munirci di una buona [[ottiche|lente]] ed osservare le punte del pennino come spiegato nel paragrafo precedente.<br />
<br />
===Punte allineate===<br />
<br />
Un pennino con le punte correttamente allineate deve presentarsi come in fig. 2.<br />
<br />
[[File:Geometria-Pennini-Allineamento-Punte-Corretto.jpg|400px|center|thumb|Fig. 2 - Allineamento delle punte corretto]]<br />
<br />
Le due punte si presentano allineate e leggermente separate dal taglio (indicativamente da 2/100 a 3/100 di mm).<br />
Osservando il pennino (non inchiostrato e asciutto) in controluce si deve vedere un po' di spazio.<br />
<br />
Il taglio presente tra le punte consente all'inchiostro di passare attraverso ad esse e di fluire sulla carta. Modificando questa luce tra le punte potremmo ottenere:<br />
* un aumento di flusso aumentando la luce (compatibilmente alla possibilità che l'alimentatore riesca comunque a fornire un flusso adeguato),<br />
* una diminuzione di flusso diminuendo la luce (in questo caso la portata dell'alimentatore è ininfluente).<br />
<br />
=== Punte disassate ===<br />
<br />
Se le punte si presentano come in fig. 3 avremo una delle due punte disassata rispetto all'altra, in pratica una sarà più alta dell'altra.<br />
<br />
[[File:Geometria-Pennini-Punte-Alternate.jpg|400px|center|thumb|Fig. 3 - Punte disassate]]<br />
<br />
In questo caso, scrivendo sentiremo che il pennino non scorre perfettamente sulla carta, ma tenderà ad impuntarsi producendo il classico "grattio". Noterete che la penna gratta solo eseguendo certi tratti, esattamente quelli che comportano il movimento del pennino nella direzione indicata dalla freccia.<br />
<br />
Rimettere a posto questa situazione è abbastanza semplice ed alla portata di tutti. Usando un dito, occorre spingere la punta più in alto del pennino verso il basso (ovvero verso l'alimentatore), avendo la cura di supportare l'alimentatore ponendo un altro dito sotto ad esso come in fig. 4.<br />
<br />
[[File:Allineamento-Pennino-Disassato.jpg|400px|center|thumb|Fig. 4 - Allineamento punte disassate]]<br />
<br />
Naturalmente conviene procedere per iterazioni successive al fine di non ribaltare la situazione. Premete delicatamente il rebbio più alto verso l'alimentatore e controllate il risultato. Se l'azione non è stata risolutiva, ripetete fino a raggiungere l'allineamento delle punte.<br />
<br />
Perché premiamo il rebbio più alto verso il basso e non facciamo il contrario? Perché non conviene mai allontanare i rebbi dal contatto con l'alimentatore. Allontanare i rebbi dall'alimentatore comporta un flusso d'inchiostro discontinuo o nullo.<br />
L'inchiostro fluisce verso le punte per la legge di coesione (e quindi di tensione superficiale e capillarità) che si viene a creare tra alimentatore e pennino<br />
<br />
===Punte aperte verso l'alto===<br />
<br />
Quando le punte si presentano aperte verso l'alto ([http://www.richardspens.com/ Richard Binder] le definisce ''"Grand Canyon Slit"'') come in fig. 5, la causa può essere principalmente dovuta ad un problema di fabbricazione o di rimontaggio del pennino in una sezione ovalizzata.<br />
<br />
[[File:Geometria-Pennini-Punte-Aperte-Alto.jpg|400px|center|thumb|Fig. 5 - Punte aperte verso l'alto]]<br />
<br />
In questo caso, rimettere a posto le punte, pur non essendo estremamente complicato è comunque una operazione non agevole poiché presuppone lo smontaggio del pennino. Naturalmente questo vale per tutti quei pennini che sono a sé stanti e che non sono parte integrante della sezione. Questo vuol dire che <u>non</u> dovete smontare assolutamente i pennini inglobati nella sezione tipo: [[Sheaffer]] [[PFM]], [[Sheaffer Imperial|Imperial]], [[Parker T1]], [[Parker]] Falcon, [[Pilot]] [[Murex]], etc.<br />
Il modo di procedere è il seguente: riferendosi alla fig. 6, occorre prendere le ali del pennino e ruotarle verso l'alto (come in fig. 6-1),<br />
<br />
[[File:Correzione-Pennino-Aperto-In-Alto.jpg|600px|center|thumb|Fig. 6 - Correzione delle punte aperte verso l'alto]]<br />
<br />
in modo da "invertire" il difetto sulle punte (fig. 6-2); rilasciarle e verificare l'allineamento. Se l'allineamento non è raggiunto, ripetere l'operazione. Come sempre occorre procedere per piccoli passi (leggi deformazioni) al fine di evitare di ribaltare il problema. Questo finché le punte si presenteranno allineate (fig. 6-3).<br />
Eventualmente, prima di reinserire il pennino e l'alimentatore nella sezione, verificate con un calibro se quest'ultima è ovalizzata. Nel caso lo sia, scegliete la parte più larga quale verso di inserzione come in fig. 7.<br />
<br />
[[File:Geometria-Pennini-Sezione-Ovalizzata.jpg|400px|center|thumb|Fig. 7 - Inserimento pennino in sezione ovalizzata]]<br />
<br />
Non è un dogma, ma a livello puramente teorico, se inserite il pennino nella parte più stretta della [[sezione]] ovalizzata (fig. 7-1) rischiate di ricreare il problema in quanto il pennino per "accomodarsi" dovrà chiudere un poco le ali e conseguentemente aprire le punte. Sempre a livello teorico, questo non accade inserendola nella parte più larga (fig. 7-2).<br />
Nel disegno le sezioni ovalizzate sono state volutamente esasperate per rendere il concetto, in realtà stiamo parlando di qualche decimo di millimetro.<br />
<br />
Cosa accade se non correggiamo questo difetto? In pratica, non molto. Se il pennino è uno [[stub]] potremmo avere qualche falsa partenza; negli altri casi la pressione che eserciteremo sulle punte per scrivere, riuscirà a divaricarle quel tanto che basta a consentire all'inchiostro un flusso sufficiente.<br />
<br />
Quando smontiamo pennino ed alimentatore da una sezione circolare (e quindi senza posizione fissa), consiglierei di "segnare" sulla sezione la posizione del pennino (magari con un pezzetto di scotch o analogo). In tal modo non indurremo delle variabili dovute ad eventuali ovalizzazioni rimontandolo e lo ritroveremo con le punte correttamente allineate.<br />
<br />
===Punte aperte verso il basso===<br />
<br />
Quando le punte si presentano aperte verso il basso ([http://www.richardspens.com/ Richard Binder] le definisce: ''"Inverted Grand Canyon Slit"'') come in fig. 8, la causa può essere principalmente dovuta ad un pennino economico. E' comunque un problema che qualunque pennino potrebbe presentare.<br />
<br />
[[File:Geometria-Pennini-Punte-Aperte-Basso.jpg|400px|center|thumb|Fig. 8 - Punte aperte verso il basso]]<br />
<br />
Anche in questo caso, come per il precedente, la soluzione ottimale prevede lo smontaggio del pennino ove possibile.<br />
Il modo di procedere è il seguente: riferendosi alla fig. 9, occorre prendere le ali del pennino e ruotarle verso il basso (fig. 9-1)<br />
<br />
[[File:Correzione-Pennini-Aperti-In-Basso.jpg|600px|center|thumb|Fig. 9 - Correzione delle punte aperte verso il basso]]<br />
<br />
in modo da "invertire" il difetto sulle punte (fig. 9-2); rilasciarle e verificare l'allineamento. Se l'allineamento non è raggiunto, ripetere l'operazione. Come per la situazione precedente, occorre procedere con attenzione ed a piccoli passi (leggi deformazioni) al fine di non ritrovarsi in una condizione di punte aperte verso l'alto. Quando rilasciando la pressione sulle ali, ed il pennino si presenta come in fig. 9-3 avrete raggiunto lo scopo. <br />
In alternativa, non potendo o non essendo comodo smontare il pennino, si può provare a stringere un poco lo spazio tra i [[rebbi]]. <br />
Questo potrebbe ridurre un poco il flusso. Se lo si riduce troppo, allora conviene smontare il pennino ed agire sulle ali come indicato sopra.<br />
<br />
==Come esaminare l'allineamento delle punte==<br />
<br />
Una volta allineate le punte occorre controllare se quanto fatto ha avuto un buon esito in relazione alla posizione di scrittura. Il modo migliore per fare questa verifica è quella di osservarle nel modo corretto, come rappresentato in fig. 10.<br />
<br />
[[File:Osservazione-Allineamento-Punte.jpg|600px|center|thumb|Fig.10 - Esaminare le punte in modo corretto]]<br />
<br />
Come possiamo vedere, nel primo e nel secondo caso, la verifica non è corretta. Il modo corretto di osservare l'allineamento delle punte è quello di mettere la penna di fronte a noi con una inclinazione di circa 50-60°.<br />
<br />
Perché questo è il modo corretto? Perché, quando noi scriviamo, non utilizziamo la penna in verticale od in orizzontale, ma la teniamo inclinata. L'angolo che si forma tra la punta del pennino e la carta è statisticamente attorno ai 55°, ma se Voi scrivete con angoli inferiori o superiori dovrete tenerne conto e fare le verifiche con questi angoli (non è il caso di usare un goniometro... diciamo che deve essere una cosa indicativa!).<br />
Quindi la porzione di punta che a noi interessa verificare è proprio quella a contatto della carta. <br />
<br />
Non sempre le punte hanno esattamente la stessa forma e di conseguenza, benché si presentino allineate, non è detto che tocchino la carta insieme. Il materiale di riporto può avere, per costruzione o per precedenti utilizzi, delle lievi diversità di forma.<br />
<br />
Se questo accade, allora bisogna correggere l'allineamento in modo tale che le punte si presentino allineate all'angolo di scrittura a voi congeniale e che tocchino il foglio contemporaneamente. Come spiegato precedentemente occorre abbassare la punta più distante dall'alimentatore.<br />
<br />
Agendo in questo modo, "accorderete" il pennino (precedentemente allineato), alle vostre reali necessità, che sono appunto legate all'angolo con il quale impugnate la penna.<br />
<br />
==Conformazione del taglio tra i rebbi==<br />
<br />
Il funzionamento delle penne stilografiche si basa su un'azione capillare per fare arrivare l'inchiostro dall'alimentatore alla punta del pennino e da lì sulla carta. L'azione capillare tende a portare un liquido sulla parte più stretta della fessura (taglio tra i rebbi) e quindi dal foro di sfiato del pennino alle punte. Una fessura ideale è rastremata dal foro di sfiato (più larga) alla punta (più stretta) come in fig. 11-1.<br />
<br />
[[File:Geometria-Pennini-Conformazione-Taglio-Rebbi.jpg|800px|center|thumb|Fig. 11 - Conformazione del taglio tra i rebbi]]<br />
<br />
Occorre tenere presente che, anche se nell'ordine di qualche centesimo, tra le punte ci deve essere sempre della luce. Due punte che sono in intimo contatto danno un flusso scarso e false partenze. Per ovviare a questo, si possono aprire leggermente le punte con l'ausilio di uno spessimetro o con la lama di un taglierino (il cosiddetto [[nib flossing]]). Ovviamente l'azione deve sempre essere effettuata per passi successivi e dopo ogni prova, occorre provare il flusso del pennino, ed è normalmente da evitare nei pennini antichi o ad alto titolo d'oro, per i rischi di danneggiamento del pennino.<ref>si consulti quanto scrive al riguardo su [http://vintagepensblog.blogspot.com/2017/07/nibs-flossing-and-shims.html questa pagina] David Nishimura.</ref><br />
<br />
Normalmente le lamelle di acciaio dello spessimetro sono ottenute per tranciatura, quindi possono presentare una bava tagliente su uno dei due bordi. In questo caso provvedete alla rimozione con carta abrasiva con grana 1000-1500. <br />
<br />
Se non rimuovete la parte tagliente, danneggerete sicuramente e permanentemente le superfici che verranno bagnate dall'inchiostro. Questo è particolarmente vero nel caso di spessimetro d'acciaio (duro) e pennino d'oro (morbido).<br />
<br />
Non è improbabile che dopo una maldestra operazione di allargamento, si osservino delle inestetiche tacche sul [[taglio]], quindi prendetevi il tempo e la pazienza necessari per realizzare le manovre al meglio. <br />
<br />
I pennini economici a volte hanno una fessura che non è stretta in cima/larga in fondo, ma parallela come in fig. 12-2. In questo caso, l'azione capillare è presente ma incerta, anche perché ogni piccola pressione tende a divaricare i bordi. Il liquido potrebbe essere richiamato verso la punta ma potrebbe anche non farlo ed il flusso di conseguenza sarà inaffidabile. Inoltre, se la fessura è troppo larga il flusso sarà maggiore (molto bagnato) mentre se la penna viene tenuta con pennino verso l'alto, quest'ultimo può perdere la continuità di flusso generando false partenze. In questo caso si può provare a correggere il problema incrociando le punte dei [[rebbi]] in modo simile a quando si incrociano le dita.<br />
L'azione avviene così: con le dita, portate la punta sinistra sopra la destra. Poi ripetete l'operazione invertendo: punta destra sopra la sinistra.<br />
Ovviamente, se potete smontare il pennino, l'operazione sarà più agevole e precisa.<br />
<br />
Infine, quando si presenta una fessura con rastrematura inversa (larga sulle punte e stretta verso il foro di sfiato) come in fig. 11-3, l'inchiostro non raggiungerà le punte. Come detto sopra, l'azione capillare tende a portare un liquido verso la parte più stretta, ed in questo caso non è la punta ma il foro di sfiato. <br />
Un pennino con una fessura come questa, ovviamente non può affatto portare inchiostro sulla punta.<br />
Come sopra, l'azione correttiva è quella di stringere leggermente i rebbi.<br />
<br />
Riassumendo:<br /><br />
<br />
* il taglio deve presentarsi più largo in prossimità del foro di sfiato e più stretto sulle punte;<br />
* le punte non devono essere a contatto, ma avere qualche centesimo di spazio: osservate in controluce ci deve passare aria; <br />
* se il taglio è parallelo e questo dà problemi di alimentazione, conviene tentare di stringere un poco le punte;<br />
* se il taglio si presenta più aperto sulle punte che sul foro di sfiato e non c'è flusso verso il pennino occorre stringere un poco le punte;<br />
* se il flusso è troppo scarso si può tentare di aprire un poco il taglio verso le punte;<br />
* se il flusso è troppo abbondante si può tentare di chiudere un poco le punte.<br />
<br />
Tutte queste operazioni devono essere fatte con molta calma e senza fretta. Provate a variare la geometria, poi provate la penna e se non vi soddisfa modificate nuovamente un poco la geometria e riprovate la penna finché trovate la soluzione che vi soddisfa.<br />
Da ricordare: se state "lavorando" su un pennino F, non potrete ottenere lo stesso tratto di un M od un B. In questo caso è meglio non toccare il pennino, ma cambiarlo.<br />
Naturalmente, alla fine delle operazioni dovrete ricontrollare se l'allineamento tra le punte è stato rispettato ed eventualmente agire di conseguenza.<br />
<br />
==Conclusioni==<br />
<br />
Come avrete capito, mettere a punto un pennino affinché abbia un corretto flusso ed una buona scorrevolezza non è una operazione difficile, ma neppure immediata. Variando un parametro spesso si possono peggiorare altri parametri, ma con il tempo, l'esperienza e soprattutto l'osservazione e la pazienza potrete giungere ad ottimi risultati.<br />
<br />
Ovviamente non abbiamo volutamente parlato del "[[nib grinding]]", ovvero di quell'azione di "lavorazione" delle punte con carte abrasive (es. [[:File:Micromesh-Sheets.jpg|micromesh]]) od altri mezzi. Lavorare il materiale di riporto con mezzi abrasivi, modifica si la conformazione delle punte con risultati evidenti sul tratto e sulla scorrevolezza, ma rimuove del materiale, e a differenza da quanto si vede fare in rete, non è così immediato ottenere dei buoni risultati.<br />
<br />
'''Se volete sperimentare questa tecnica, fatelo su penne per le quali non nutrite un valore affettivo e che abbiano un basso valore economico.'''<br />
<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=19&t=7778] discussione sul forum.<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/nibs/beginners.htm] alcuni suggerimenti sugli errori da evitare nell'aggiustamento di un pennino dal sito di Richard Binder.<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
[[Category:Riparazioni]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sailor&diff=142146Sailor2021-02-22T22:13:29Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[Immagine:Sailor-Logo.svg|center|400px|Logo Sailor]]<br />
<br />
La [[Sailor]] è uno dei più antichi produttori giapponese di penne stilografiche, ed anche se non è il più antico è senz'altro quello che è rimasto continuamente in attività per più tempo. L'azienda infatti nacque nel 1911 per la produzione di munizioni per la marina militare, ma diventò presto una delle maggiori aziende produttrici di penne stilografiche del Giappone. Ancora oggi è presente sul mercato come azienda indipendente. <br />
<br />
Da sempre una caratteristica distintiva della [[Sailor]] è stata quella della qualità dei suoi pennini, a tutt'oggi fra i migliori (se non i migliori) disponibili sul mercato. L'azienda, pur non essendosi distinta per particolari innovazioni ed avendo spesso seguito le tendenze stilistiche introdotte da altri ha sempre prodotto penne di qualità indiscutibile e che niente avevano da invidiare ai prodotti dei concorrenti, superandole talvolta proprio per la qualità dei propri pennini.{{Infobox_Marca|Sailor}}{{BrandData|Founder=Kyugoro Sakata|Place=Koze|Date=1911|Country=JP|Fullname=Sakata Seisakusho Co}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La [[Sailor]] venne fondata nel [[1911]] a Koze, una città portuale nella regione di Hiroshima da ''Kyugoro Sakata'' con il nome di ''Sakata Seisakusho Co.'' L'azienda produceva inizialmente munizioni per la marina ma si dice che Sakata, entrato in contatto con una stilografica che gli venne mostrata da un marinaio inglese decise di produrre lui stesso quell'oggetto. Inizialmente, forse per rendere omaggio a chi aveva dato l'idea, l'azienda adottò un logo costituito da un marinaio seduto su un'ancora. <br />
<br />
Le prime penne create dall'azienda erano con [[caricamento a contagocce]], e restarono tali fino a ben oltre gli anni '20, nonostante il [[caricamento a levetta]] fosse ben noto, per i problemi connessi al degrado dei sacchetti di gomma che nel clima umido e caldo del Giappone era particolarmente forte. Le penne erano prevalentemente modelli [[flat top]] abbastanza simili alle [[Duofold]], recanti il logo del marinaio sull'ancora e la scritta ''Sailor'' in inglese. Negli anni venti, imitando la [[Sheaffer]] per la sua garanzia [[Lifetime]], venne anche introdotto un pallino rosso sul cappuccio per indicare la garanzia a vita. <br />
<br />
Durante il periodo bellico, non è chiaro se per motivazioni patriottiche o per altri motivi, la scritta inglese venne sostituita dalla traslitterazione in katakana (l'alfabeto fonetico giapponese). Dopo la guerra venne ripresa l'ordinaria scritta in inglese. <br />
<br />
Nel periodo post bellico, a partire dal [[1948]] fino al [[1956]], venne anche realizzata una interessante produzione di penne in [[celluloide]] realizzate in colori estremamente vividi e con una grandissima varietà di lavorazioni. Nel [[1948]] venne introdotto il modello [[Parley Line]] una delle penne più ricercate per la sua linea futuristica che richiama la grafica delle avventure spaziali dell'epoca.<br />
<br />
Un altro modello interessante è la [[Sailor Magna]] della metà degli anni '60, dotata di una carenatura d'acciaio che copre parzialmente il pennino. <br />
<br />
Un modello particolarmente interessante, e molto innovativo rispetto al resto della produzione dell'azienda, è la [[Trident]], immessa sul mercato nel [[1983]]. Si tratta di una penna unica nel suo genere (vedi brevetto {{Cite patent|US|D281512}}) perché realizzata con tre pennini sovrapposti a piramide che consentono una scrittura in qualunque direzione ed angolo. Nonostante la sua particolarità, la penna soffre di una relativa facilità di occlusione, che la rendeva poco usabile. Per questo è stata prodotta per poco tempo ed oggi è abbastanza ricercata dai collezionisti. <br />
<br />
L'azienda è sempre rimasta attiva nella produzione di stilografiche, pur non essendo caratterizzata per la produzione di linee particolarmente originali, seguendo in genere le tendenze stilistiche dettate da altro, ha sempre potuto contare il suo maggiore punto di forza, la qualità dei pennini e il perfetto funzionamento delle sue penne, che la rendono ancora oggi uno dei principali produttori presenti sul mercato.<br />
<br />
{{CronoMarca|Sailor}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [https://en.sailor.co.jp/company/our-history/] Brevissima storia dal sito ufficiale<br />
* [https://web.archive.org/web/20050501152004/http://www.pentrace.net/penbase/Data_Returns/full_article.asp?id=307&tname=Ron+Dutcher+on+Pens] Articolo su Pen Trace (archive.org)<br />
* [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653990214.html] [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653989979.html] [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653987751.html] [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653989775.html] Cataloghi produzione Sailor anni 40 (sito Giapponese)<br />
* [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653650434.html] Codici colore pennini Sailor pre-belliche (sito Giapponese)<br />
* [http://www.stutler.cc/pens/trident/trident.html] Articolo sulla [[Trident]]<br />
<br />
==Note==<br />
<references/><br />
<br />
{{CategorizeBrand|Giappone}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sailor&diff=142145Sailor2021-02-22T21:37:57Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[Immagine:Sailor-Logo.svg|center|400px|Logo Sailor]]<br />
<br />
La [[Sailor]] è uno dei più antichi produttori giapponese di penne stilografiche, ed anche se non è il più antico è senz'altro quello che è rimasto continuamente in attività per più tempo. L'azienda infatti nacque nel 1911 per la produzione di munizioni per la marina militare, ma diventò presto una delle maggiori aziende produttrici di penne stilografiche del Giappone. Ancora oggi è presente sul mercato come azienda indipendente. <br />
<br />
Da sempre una caratteristica distintiva della [[Sailor]] è stata quella della qualità dei suoi pennini, a tutt'oggi fra i migliori (se non i migliori) disponibili sul mercato. L'azienda, pur non essendosi distinta per particolari innovazioni ed avendo spesso seguito le tendenze stilistiche introdotte da altri ha sempre prodotto penne di qualità indiscutibile e che niente avevano da invidiare ai prodotti dei concorrenti, superandole talvolta proprio per la qualità dei propri pennini.{{Infobox_Marca|Sailor}}{{BrandData|Founder=Kyugoro Sakata|Place=Koze|Date=1911|Country=JP|Fullname=Sakata Seisakusho Co}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La [[Sailor]] venne fondata nel [[1911]] a Koze, una città portuale nella regione di Hiroshima da ''Kyugoro Sakata'' con il nome di ''Sakata Seisakusho Co.'' L'azienda produceva inizialmente munizioni per la marina ma si dice che Sakata, entrato in contatto con una stilografica che gli venne mostrata da un marinaio inglese decise di produrre lui stesso quell'oggetto. Inizialmente, forse per rendere omaggio a chi aveva dato l'idea, l'azienda adottò un logo costituito da un marinaio seduto su un'ancora. <br />
<br />
Le prime penne create dall'azienda erano con [[caricamento a contagocce]], e restarono tali fino a ben oltre gli anni '20, nonostante il [[caricamento a levetta]] fosse ben noto, per i problemi connessi al degrado dei sacchetti di gomma che nel clima umido e caldo del Giappone era particolarmente forte. Le penne erano prevalentemente modelli [[flat top]] abbastanza simili alle [[Duofold]], recanti il logo del marinaio sull'ancora e la scritta ''Sailor'' in inglese. Negli anni venti, imitando la [[Sheaffer]] per la sua garanzia [[Lifetime]], venne anche introdotto un pallino rosso sul cappuccio per indicare la garanzia a vita. <br />
<br />
Durante il periodo bellico, non è chiaro se per motivazioni patriottiche o per altri motivi, la scritta inglese venne sostituita dalla traslitterazione in katakana (l'alfabeto fonetico giapponese). Dopo la guerra venne ripresa l'ordinaria scritta in inglese. <br />
<br />
Nel periodo post bellico, a partire dal [[1948]] fino al [[1956]], venne anche realizzata una interessante produzione di penne in [[celluloide]] realizzate in colori estremamente vividi e con una grandissima varietà di lavorazioni. Nel [[1948]] venne introdotto il modello [[Parley Line]] una delle penne più ricercate per la sua linea futuristica che richiama la grafica delle avventure spaziali dell'epoca.<br />
<br />
Un altro modello interessante è la [[Sailor Magna]] della metà degli anni '60, dotata di una carenatura d'acciaio che copre parzialmente il pennino. <br />
<br />
Un modello particolarmente interessante, e molto innovativo rispetto al resto della produzione dell'azienda, è la [[Trident]], immessa sul mercato nel [[1983]]. Si tratta di una penna unica nel suo genere (vedi brevetto {{Cite patent|US|D281512}}) perché realizzata con tre pennini sovrapposti a piramide che consentono una scrittura in qualunque direzione ed angolo. Nonostante la sua particolarità, la penna soffre di una relativa facilità di occlusione, che la rendeva poco usabile. Per questo è stata prodotta per poco tempo ed oggi è abbastanza ricercata dai collezionisti. <br />
<br />
L'azienda è sempre rimasta attiva nella produzione di stilografiche, pur non essendo caratterizzata per la produzione di linee particolarmente originali, seguendo in genere le tendenze stilistiche dettate da altro, ha sempre potuto contare il suo maggiore punto di forza, la qualità dei pennini e il perfetto funzionamento delle sue penne, che la rendono ancora oggi uno dei principali produttori presenti sul mercato.<br />
<br />
{{CronoMarca|Sailor}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [https://en.sailor.co.jp/company/our-history/] Brevissima storia dal sito ufficiale<br />
* [https://web.archive.org/web/20050501152004/http://www.pentrace.net/penbase/Data_Returns/full_article.asp?id=307&tname=Ron+Dutcher+on+Pens] Articolo su Pen Trace (archive.org)<br />
* [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653990214.html] [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653989979.html] [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653987751.html] [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653989775.html] Sito Giapponese con alcuni cataloghi risalenti agli anni 40<br />
* [http://www.stutler.cc/pens/trident/trident.html] Articolo sulla [[Trident]]<br />
<br />
==Note==<br />
<references/><br />
<br />
{{CategorizeBrand|Giappone}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sailor&diff=142144Sailor2021-02-22T21:36:26Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[Immagine:Sailor-Logo.svg|center|400px|Logo Sailor]]<br />
<br />
La [[Sailor]] è uno dei più antichi produttori giapponese di penne stilografiche, ed anche se non è il più antico è senz'altro quello che è rimasto continuamente in attività per più tempo. L'azienda infatti nacque nel 1911 per la produzione di munizioni per la marina militare, ma diventò presto una delle maggiori aziende produttrici di penne stilografiche del Giappone. Ancora oggi è presente sul mercato come azienda indipendente. <br />
<br />
Da sempre una caratteristica distintiva della [[Sailor]] è stata quella della qualità dei suoi pennini, a tutt'oggi fra i migliori (se non i migliori) disponibili sul mercato. L'azienda, pur non essendosi distinta per particolari innovazioni ed avendo spesso seguito le tendenze stilistiche introdotte da altri ha sempre prodotto penne di qualità indiscutibile e che niente avevano da invidiare ai prodotti dei concorrenti, superandole talvolta proprio per la qualità dei propri pennini.{{Infobox_Marca|Sailor}}{{BrandData|Founder=Kyugoro Sakata|Place=Koze|Date=1911|Country=JP|Fullname=Sakata Seisakusho Co}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La [[Sailor]] venne fondata nel [[1911]] a Koze, una città portuale nella regione di Hiroshima da ''Kyugoro Sakata'' con il nome di ''Sakata Seisakusho Co.'' L'azienda produceva inizialmente munizioni per la marina ma si dice che Sakata, entrato in contatto con una stilografica che gli venne mostrata da un marinaio inglese decise di produrre lui stesso quell'oggetto. Inizialmente, forse per rendere omaggio a chi aveva dato l'idea, l'azienda adottò un logo costituito da un marinaio seduto su un'ancora. <br />
<br />
Le prime penne create dall'azienda erano con [[caricamento a contagocce]], e restarono tali fino a ben oltre gli anni '20, nonostante il [[caricamento a levetta]] fosse ben noto, per i problemi connessi al degrado dei sacchetti di gomma che nel clima umido e caldo del Giappone era particolarmente forte. Le penne erano prevalentemente modelli [[flat top]] abbastanza simili alle [[Duofold]], recanti il logo del marinaio sull'ancora e la scritta ''Sailor'' in inglese. Negli anni venti, imitando la [[Sheaffer]] per la sua garanzia [[Lifetime]], venne anche introdotto un pallino rosso sul cappuccio per indicare la garanzia a vita. <br />
<br />
Durante il periodo bellico, non è chiaro se per motivazioni patriottiche o per altri motivi, la scritta inglese venne sostituita dalla traslitterazione in katakana (l'alfabeto fonetico giapponese). Dopo la guerra venne ripresa l'ordinaria scritta in inglese. <br />
<br />
Nel periodo post bellico, a partire dal [[1948]] fino al [[1956]], venne anche realizzata una interessante produzione di penne in [[celluloide]] realizzate in colori estremamente vividi e con una grandissima varietà di lavorazioni. Nel [[1948]] venne introdotto il modello [[Parley Line]] una delle penne più ricercate per la sua linea futuristica che richiama la grafica delle avventure spaziali dell'epoca.<br />
<br />
Un altro modello interessante è la [[Sailor Magna]] della metà degli anni '60, dotata di una carenatura d'acciaio che copre parzialmente il pennino. <br />
<br />
Un modello particolarmente interessante, e molto innovativo rispetto al resto della produzione dell'azienda, è la [[Trident]], immessa sul mercato nel [[1983]]. Si tratta di una penna unica nel suo genere (vedi brevetto {{Cite patent|US|D281512}}) perché realizzata con tre pennini sovrapposti a piramide che consentono una scrittura in qualunque direzione ed angolo. Nonostante la sua particolarità, la penna soffre di una relativa facilità di occlusione, che la rendeva poco usabile. Per questo è stata prodotta per poco tempo ed oggi è abbastanza ricercata dai collezionisti. <br />
<br />
L'azienda è sempre rimasta attiva nella produzione di stilografiche, pur non essendo caratterizzata per la produzione di linee particolarmente originali, seguendo in genere le tendenze stilistiche dettate da altro, ha sempre potuto contare il suo maggiore punto di forza, la qualità dei pennini e il perfetto funzionamento delle sue penne, che la rendono ancora oggi uno dei principali produttori presenti sul mercato.<br />
<br />
{{CronoMarca|Sailor}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [https://en.sailor.co.jp/company/our-history/] Brevissima storia dal sito ufficiale<br />
* [https://web.archive.org/web/20050501152004/http://www.pentrace.net/penbase/Data_Returns/full_article.asp?id=307&tname=Ron+Dutcher+on+Pens] Articolo su Pen Trace (archive.org)<br />
* [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653990214.html] [https://ameblo.jp/kamisama-samasama/entry-12653989979.html] Sito Giapponese con alcuni cataloghi risalenti agli anni 40<br />
* [http://www.stutler.cc/pens/trident/trident.html] Articolo sulla [[Trident]]<br />
<br />
==Note==<br />
<references/><br />
<br />
{{CategorizeBrand|Giappone}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sailor&diff=142143Sailor2021-02-21T16:52:52Z<p>Maylota: </p>
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<div>[[Immagine:Sailor-Logo.svg|center|400px|Logo Sailor]]<br />
<br />
La [[Sailor]] è uno dei più antichi produttori giapponese di penne stilografiche, ed anche se non è il più antico è senz'altro quello che è rimasto continuamente in attività per più tempo. L'azienda infatti nacque nel 1911 per la produzione di munizioni per la marina militare, ma diventò presto una delle maggiori aziende produttrici di penne stilografiche del Giappone. Ancora oggi è presente sul mercato come azienda indipendente. <br />
<br />
Da sempre una caratteristica distintiva della [[Sailor]] è stata quella della qualità dei suoi pennini, a tutt'oggi fra i migliori (se non i migliori) disponibili sul mercato. L'azienda, pur non essendosi distinta per particolari innovazioni ed avendo spesso seguito le tendenze stilistiche introdotte da altri ha sempre prodotto penne di qualità indiscutibile e che niente avevano da invidiare ai prodotti dei concorrenti, superandole talvolta proprio per la qualità dei propri pennini.{{Infobox_Marca|Sailor}}{{BrandData|Founder=Kyugoro Sakata|Place=Koze|Date=1911|Country=JP|Fullname=Sakata Seisakusho Co}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La [[Sailor]] venne fondata nel [[1911]] a Koze, una città portuale nella regione di Hiroshima da ''Kyugoro Sakata'' con il nome di ''Sakata Seisakusho Co.'' L'azienda produceva inizialmente munizioni per la marina ma si dice che Sakata, entrato in contatto con una stilografica che gli venne mostrata da un marinaio inglese decise di produrre lui stesso quell'oggetto. Inizialmente, forse per rendere omaggio a chi aveva dato l'idea, l'azienda adottò un logo costituito da un marinaio seduto su un'ancora. <br />
<br />
Le prime penne create dall'azienda erano con [[caricamento a contagocce]], e restarono tali fino a ben oltre gli anni '20, nonostante il [[caricamento a levetta]] fosse ben noto, per i problemi connessi al degrado dei sacchetti di gomma che nel clima umido e caldo del Giappone era particolarmente forte. Le penne erano prevalentemente modelli [[flat top]] abbastanza simili alle [[Duofold]], recanti il logo del marinaio sull'ancora e la scritta ''Sailor'' in inglese. Negli anni venti, imitando la [[Sheaffer]] per la sua garanzia [[Lifetime]], venne anche introdotto un pallino rosso sul cappuccio per indicare la garanzia a vita. <br />
<br />
Durante il periodo bellico, non è chiaro se per motivazioni patriottiche o per altri motivi, la scritta inglese venne sostituita dalla traslitterazione in katakana (l'alfabeto fonetico giapponese). Dopo la guerra venne ripresa l'ordinaria scritta in inglese. <br />
<br />
Nel periodo post bellico, a partire dal [[1948]] fino al [[1956]], venne anche realizzata una interessante produzione di penne in [[celluloide]] realizzate in colori estremamente vividi e con una grandissima varietà di lavorazioni. Nel [[1948]] venne introdotto il modello [[Parley Line]] una delle penne più ricercate per la sua linea futuristica che richiama la grafica delle avventure spaziali dell'epoca.<br />
<br />
Un altro modello interessante è la [[Sailor Magna]] della metà degli anni '60, dotata di una carenatura d'acciaio che copre parzialmente il pennino. <br />
<br />
Un modello particolarmente interessante, e molto innovativo rispetto al resto della produzione dell'azienda, è la [[Trident]], immessa sul mercato nel [[1983]]. Si tratta di una penna unica nel suo genere (vedi brevetto {{Cite patent|US|D281512}}) perché realizzata con tre pennini sovrapposti a piramide che consentono una scrittura in qualunque direzione ed angolo. Nonostante la sua particolarità, la penna soffre di una relativa facilità di occlusione, che la rendeva poco usabile. Per questo è stata prodotta per poco tempo ed oggi è abbastanza ricercata dai collezionisti. <br />
<br />
L'azienda è sempre rimasta attiva nella produzione di stilografiche, pur non essendo caratterizzata per la produzione di linee particolarmente originali, seguendo in genere le tendenze stilistiche dettate da altro, ha sempre potuto contare il suo maggiore punto di forza, la qualità dei pennini e il perfetto funzionamento delle sue penne, che la rendono ancora oggi uno dei principali produttori presenti sul mercato.<br />
<br />
{{CronoMarca|Sailor}}<br />
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==Riferimenti esterni==<br />
* [https://en.sailor.co.jp/company/our-history/] Brevissima storia dal sito ufficiale<br />
* [https://web.archive.org/web/20050501152004/http://www.pentrace.net/penbase/Data_Returns/full_article.asp?id=307&tname=Ron+Dutcher+on+Pens] Articolo su Pen Trace (archive.org)<br />
* [http://www.stutler.cc/pens/trident/trident.html] Articolo sulla [[Trident]]<br />
==Note==<br />
<references/><br />
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{{CategorizeBrand|Giappone}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Montblanc&diff=142114Montblanc2021-02-19T23:31:13Z<p>Maylota: </p>
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<div>[[Immagine:Logo-Montblanc.svg|center|500px|Logo della Montblanc]]<br />
<br />
<br />
La [[Montblanc]] nasce nel 1908, ed è una delle marche più famose nel mondo della stilografica, ed una delle ditte storiche tedesche rimasta ininterrottamente in attività fino ai nostri giorni. Oggi è considerata il produttore di maggior successo ed è leader indiscusso nella vendita di penne stilografiche, di cui si ritiene detenga circa l'80% del mercato.<br />
<br />
Benché la [[Montblanc]] si sia contraddistinta nella sua storia come uno dei migliori produttori di penne stilografiche, per l'assoluta qualità dei prodotti e la perfezione tecnica delle sue penne, oggi è una delle marche più controverse e fra le meno stimate dai collezionisti. La scelta di dedicarsi al mercato dei prodotti di lusso ha portato infatti a costi molto alti, per delle stilografiche talvolta di qualità discutibile, il cui unico pregio per molti sembra ormai essere solo quello del prestigio del marchio.<ref>ovviamente le opinioni ed i gusti possono variare ed ognuno ha i suoi, tanto da ispirare addirittura un [http://vote.sparklit.com/poll.spark/620681 sondaggio], ma una buona analisi delle differenze fra un modello recente ed uno antico si possono trovare [https://web.archive.org/web/20150327090910/http://www.rickconner.net/penoply/mb.3.html qui], e le opinioni riportate nella [https://web.archive.org/web/20030422094554/http://www.rickconner.net/penoply/mb.0.html pagina] dedicata all'azienda dallo stesso autore hanno influenzato abbastanza quelle qui esposte.</ref>{{Infobox_Marca|Montblanc}}{{BrandData|Founder=August Eberstein, Alfred Nehemias, Claus-Johannes Voss|Date=1908|Place=Hamburg|Country=DE|Fullname=Simplo Filler Pen Co. GmbH}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La [[Montblanc]] nasce<ref>ci sono varie versioni della storia, la più accurata pare quella, riportata nei riferimenti precedenti, riferita dai testimoni diretti.</ref> dall'attività di un inventore, l'ingegnere ''August Eberstein'' che aveva lavorato per la [[Moore]],<ref>o più precisamente, secondo quanto riportato in [http://kamakurapens.invisionzone.com/index.php?showtopic=1812 questa discussione], per la ''American Fountain Pen Co.'', vero nome dell'azienda produttrice del marchio [[Moore]].</ref> che intorno al [[1906]] iniziò a produrre penne stilografiche insieme ad un uomo d'affari, ''Alfred Nehemias''. Costoro in cerca di capitali si unirono a ''Claus-Johannes Voss'', ex titolare di un negozio di cartoleria che aveva deciso di cambiare mestiere e si era trasferito ad Amburgo, ma dato che questi non aveva fondi sufficienti per dare avvio all'impresa a loro si unì ''Max Koch'', un bancario che aveva una certa disponibilità per via di una eredità. <br />
<br />
L'accordo iniziale prevedeva che Voss e Koch fornissero un finanziamento di 50000 marchi cadauno mentre Nehemias e Eberstein avrebbero fornito le competenze tecniche, i brevetti ed il copyright relativo al design delle penne; Koch si impegnava inoltre a fornire entro sei mesi altri 50000 marchi. Nel marzo del [[1908]] venne così fondata la ''Simplo Filler Pen Company'', con soci Nehemias, Koch e Eberstein, mentre Voss restava in secondo piano. L'attività iniziò con Eberstein che curava la produzione e Nehemias la commercializzazione, mentre Voss curava le finanze dell'azienda ed assisteva Nehemias.<br />
<br />
La gestione di ufficio dell'azienda era stata demandata a Koch che però a causa di uno stile di vita dispendioso non fu capace di fornire l'ulteriore finanziamento promesso. Non ritenendolo neanche all'altezza dei compiti di gestione assegnatigli Voss iniziò a cercare un altro possibile finanziatore, trovandolo in ''Christian Lausen''. Questo portò ad uno scontro legale con Koch, che lasciò l'azienda, che diventò una società di capitali lo stesso anno della fondazione.<br />
<br />
[[Image:RougeEtNoir-Slider-Capped.jpg|thumb|Una [[Rouge et Noir]] con scatola originale]]<br />
<br />
Gli anni iniziali furono comunque molto turbolenti, nel [[1909]] Eberstein fuggì negli USA<ref>il dato non è sicuro, è certo invece che negli anni successivi sia tornato in attività in Inghilterra, con un brevetto ({{Cite patent|GB|191129078}}) usato dalla [[Lang Pen Company]].</ref> per evitare di essere perseguito per il furto dei fondi dell'azienda. Questo lasciò l'azienda senza direttore della produzione, incarico che venne affidato allora a ''Georg Ilgner'', che era considerato il più capace fra fra gli impiegati. L'anno successivo Nehemias morì per un attacco di cuore, lasciando l'azienda senza direttore commerciale e con la necessità di restituire le sue quote alla vedova. Questo segnò l'ingresso di ''Wilhelm Dziambor'' che assunse anche la direzione commerciale dell'azienda, qualche anno più tardi, nel [[1913]], nell'ambito di una ristrutturazione dell'azienda ne diventò uno dei proprietari insieme a Voss e Lausen. E' a queste tre persone che viene pertanto attribuito il ruolo di veri fondatori ed artefici del successo dell'azienda.<br />
<br />
La [[Modelli_iniziali_Montblanc|produzione iniziale]] della [[Montblanc]] era concentrata su penne rientranti (le cosiddette ''[[Safety]]''), che nonostante fossero delle semplici imitazioni<ref>in particolare i primi modelli, come quello della [[Rouge et Noir]] della fotografia riportata, usavano lo stesso caricamento [[Non-Leakable]] usato dalla [[Moore]] per cui Eberstein aveva lavorato.</ref> delle produzioni di altre aziende ottennero un buon successo. Il primo modello commercializzato estensivamente fu la [[Rouge et Noir]] nel [[1909]], una rientrante in ebanite nera caratterizzata dalla testina del cappuccio realizzata in ebanite rossa, da cui derivava il nome. La [[Rouge et Noir]] era realizzata in due versioni (corta e lunga) ed in quattro misure (2, 4, 6 e 7) corrispondenti alle misure del pennino. Oltre alla [[Rouge et Noir]] vennero prodotte una penna con [[caricamento a contagocce]], denominata [[Simplo]] e la [[Montblanc Diplomat|Diplomat]] un altro modello di [[safety]] con cappuccio molto corto nelle misure 2, 4 e 6. <br />
<br />
Nel [[1910]] la penna venne ristilizzata e migliorata e venne lanciato sul mercato un secondo modello con la testa del cappuccio bianca anziché rossa. Secondo quanto riportato dalla figlia di Voss<ref>il riferimento è in [http://web.archive.org/web/20090611013338/http://www.montblanc-pens.com/montblancpens.html questo articolo], ormai disponibile solo sull'Internet Archive.</ref> pare che il nome della nuova penna sia stato ideato da Carl Shalk durante una partita a carte; questi osservandola disse qualcosa come: ''Perché non chiamarla Montblanc? Dopo tutto anche quello è nero in basso e bianco in cima ed è il più grande fra i suoi simili''. Da allora il nome [[Montblanc]] venne registrato ed usato dall'azienda per promuovere i propri prodotti, preso come simbolo di una qualità superiore a quella di tutti gli altri. <br />
<br />
Nel [[1914]]<ref>il sito ufficiale della [[Montblanc]] riporta il [[1913]], ma altre fonti, citate fra i riferimenti, riportano questa data; data la scarsa affidabilità di un sito che riporta una [[Montblanc 14x|149]] come esempio di [[Meisterstück]] alla data del [[1924]], si è deciso di dare più credito alle altre fonti.</ref> il cappuccio venne modificato e da completamente bianco venne trasformato inserendovi una decorazione a forma di una stella a sei punte stilizzata, per ottenere una maggiore somiglianza con la vetta del Monte Bianco. Questo diventò poi il logo ufficiale della [[Montblanc]]. Nello stesso periodo, e fino al [[1921]], restò in produzione anche la [[Rouge et Noir]], che assunse anch'essa sul cappuccio la stessa decorazione con la stella a sei punte, ma di colore rosso. <br />
<br />
[[File:Montblanc-No.6-Safety-Short-Capped.jpg|thumb|left|Una [[rientrante]] misura 6]]<br />
[[Image:Montblanc-InkBottle.jpg|thumb|Una boccetta in ebanite per caricare le [[rientranti]]]]<br />
<br />
Negli anni iniziali la produzione della [[Montblanc]] si concentrò sulla realizzazione di penne [[rientranti]] che a tutt'oggi vengono ritenute le migliori mai realizzate per qualità e raffinatezza tecnica. Alle misure iniziali si aggiunsero altre misure, dalle microscopiche 00 e 0 alla gigantesca 12, passando per la 1 e la 10. Inoltre oltre che in ebanite nera le penna venivano realizzate anche in ebanite fiammata, le penne riportavano la scritta [[Montblanc]] sul corpo. Inoltre i modelli intermedi (dalla misura 1 alla 6) vennero realizzati anche in forma sfaccettata ottagonale, e costituiscono forse il primo esempio di penna faccettata una buona decina di anni in anticipo sulla [[Doric]]. <br />
<br />
Durante la prima guerra mondiale l'azienda dovette affrontare un ovvio periodo di difficoltà. Nel [[1914]] la ragione sociale venne modificata ''Simplo Fullfeder GmBH''. La produzione proseguì normalmente per oltre un anno, poi le risorse iniziarono a scarseggiare e le forze dell'azienda vennero rivolta alla produzione bellica. Dopo la guerra la produzione venne ripresa a pieno ritmo, ed in particolare a partire dal [[1919]] venne creata una divisione volta alla produzione dei pennini (che in precedenza venivano acquistati dagli USA o dall'Inghilterra), la cui direzione venne affidata Ernst Rösler, marito della figlia di Voss. Quando nel [[1921]] Ilgner lasciò la [[Montblanc]] per fondare la [[Astoria]] Rösler lo sostituì assumendo la direzione tecnica dell'azienda.<br />
<br />
Una delle chiavi del successo dell'azienda fu comunque una grande avvedutezza nelle strategie commerciali. Dziambor avvertì da subito il valore del marchio e lo promosse a livello internazionale, l'uso del logo con la stella a sei punte è dovuto a lui. Creò da subito un dipartimento pubblicitario assumendo una disegnatrice, Grete Gross, proveniente dal movimento della [http://it.wikipedia.org/wiki/Bauhaus Bauhaus], che seppe ideare molte strategie commerciali innovative, come l'uso di aerei con il marchio o quello di auto dotate di una gigantesca penna sul tetto, che venivano fatte girare per la città. Nel [[1919]], ad opera dei fratelli Stöffhaas, nacque anche il primo negozio dedicato esclusivamente alla commercializzazione di prodotti [[Montblanc]], un'altra forma di promozione che vedeva la presenza di articoli esclusivi (si trovano ancora penne con questo marchio). <br />
<br />
[[Immagine:1926-Montblanc-Catalog-p01.jpg|thumb|200px|left|Prima pagina di un catalogo [[Montblanc]] del 1926]]<br />
<br />
Tutte le penne create nel primo periodo di attività dell'azienda fino al [[1924]] vennero sempre realizzate senza clip; i fermagli infatti potevano essere acquistati a parte ed inseriti ad incastro sul cappuccio. Ne erano disponibili diverse versioni, in acciaio o argento, sia di forma elementare che con decorazioni sofisticate (come quelle a forma di serpente, riutilizzata in una edizione limitata moderna) a forma di animali, e alcuni di questi sono di grandissimo interesse collezionistico. <br />
<br />
Fino al [[1921]] l'azienda produsse esclusivamente penne con caricamento [[safety]], in quell'anno venne introdotto il [[caricamento a levetta]], che restò in produzione fino al [[1929]]. In questo periodo l'azienda continuò a sperimentare vari sistemi di caricamento, compreso un sistema a [[siringa rovesciata]]. Degno di nota è invece un [[caricamento pneumatico]], detto ''[[compressor]]'', sostanzialmente identico a quello della [[Chilton]], utilizzato per pochi anni e mai comparso sui cataloghi, che venne brevettato nel [[1923]] ({{Cite_patent|DE|400356}}), ma restò in produzione solo dal [[1924]] al [[1929]], e venne distribuito solo in misura minore, per lo più in Francia. <br />
<br />
Nel [[1924]] la produzione venne riorganizzata, venne introdotta una clip a pallina (in seguito modificata in una goccia per la troppa somiglianza con quella della [[Duofold]]) e venne introdotto per la prima volta il marchio ''[[Meisterstück]]'' (capolavoro), che caratterizzava le penne di prima qualità, fornite di garanzia a vita. Le nuove penne vennero prodotte in tre versioni la [[Montblanc Meisterstück|25]], la [[Montblanc Meisterstück|35]] e la [[Montblanc Meisterstück|45]], così chiamate secondo il loro prezzo in marchi. Le stesse penne vennero presentate anche sul mercato estero con il nome ''Masterpiece'' in Inghilterra e USA, ''Chef d'Oeuvre'' in Francia e ''Capolavoro'' in Italia. Le nuove penne erano garantite a vita e presentavano l'incisione del numero 4810 (altezza del Monte Bianco) e della scritta ''Montblanc Meisterstück'' sul cappuccio. <br />
<br />
Le penne vennero prodotte utilizzando i sistemi di caricamento disponibili, e si affiancarono ai modelli precedenti. Inizialmente prodotte solo in ebanite nera o rossa (versioni in ebanite fiammata sono considerate di rarità eccezionale), a partire dal [[1928]] vennero anche realizzate in celluloide, nei colori blu (lapis) e verde giada (molto rari) e nel classico nero e perla (anch'esso comunque poco comune). A partire nel [[1929]] l'azienda dismise i vari sistemi di caricamento alternativi al [[safety]] per passare al [[pulsante di fondo]], questo venne utilizzato insieme ad una versione migliorata, il cosiddetto ''[[push-knob]]'', adottato per le penne di fascia più alta, in cui il fondello non viene rimosso ma solo svitato e poi usato per comprimere il serbatoio.<br />
<br />
[[Image:Meisterstuck-Button-Coral-20-Open.jpg|thumb|Una [[Meisterstück 20]] in [[RHR|ebanite rossa]] ]]<br />
<br />
Nel [[1930]] la linea [[Montblanc Meisterstück|Meisterstück]] venne riorganizzata e prodotta in quattro modelli, [[Montblanc Meisterstück|20]], la [[Montblanc Meisterstück|25]] e la [[Montblanc Meisterstück|30]] e [[Montblanc Meisterstück|40]], corrispondenti rispettivamente alle precedenti misure 2, 4, 6 e 8. A queste venne affiancata una seconda linea, di qualità inferiore e senza garanzia a vita, a cui vennero assegnati i numeri 12.5, 15, 17.5 e 19.75, con le stesse misure precedenti, a cui si affiancava il modello 11.5 di misura 1. Nel [[1932]] venne introdotta una terza linea di penne economiche denominata [[III]] e prodotta in tre versioni, denominate A, B e C. <br />
<br />
[[Immagine:1938-Montblanc-Catalog-p01.jpg|thumb|left|200px|Catalogo [[Montblanc]] del 1938]]<br />
<br />
Nel [[1934]] l'azienda cambiò definitivamente nome in ''Montblanc-Simplo GmbH'' e vennero prodotti i primi modelli a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]], l'anno successivo tutta la produzione venne riorganizzata, i vecchi modelli vennero messi fuori produzione e venne introdotto uno nuovo [[Numerazione Montblanc|schema di numerazione]] su tre cifre, in cui la prima cifra indicava la fascia di prezzo (1 per la alta, 2 per la media e 3 per la economica), la seconda il tipo di caricamento e la terza la misura del pennino. Lo stesso anno venne anche introdotto il sofisticato sistema [[caricamento a stantuffo|stantuffo telescopico]] che, utilizzando un meccanismo molto più corto, consentiva una maggiore capacità di inchiostro.<br />
<br />
Le nuove penne assunsero una forma più squadrata sul cappuccio, che era a cima piatta, con caricamento [[safety]] (associato alla cifra 0), ''[[push-knob]]'' (associato alla cifra 2) e a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]] (associato alla cifra 3). Le penne vennero prodotte in diverse dimensioni a seconda della misura dei pennini che erano 2, 4 e 6, con l'eccezione della serie di lusso per la quale erano disponibili anche le misure 8 e 9. Le versioni di lusso furono le uniche a mantenere la dicitura ''Meisterstück''.<br />
<br />
Le nuove penne vennero realizzate prevalentemente in celluloide nera ma i modelli a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]] presentavano una sezione trasparente (inizialmente dipinta a righe sull'interno) per la visualizzazione del livello di inchiostro. Vennero comunque usati, specie per le versioni economiche, varianti in colori diversi, come il verde o il blu marmorizzati, la celluloide grigio platino ed il perla; solo le [[safety]] vennero prodotte esclusivamente nel colore nero. Per la serie ''Meisterstück'' vennero anche adottate delle lettere aggiunte ai numeri per denotare ulteriormente le finiture, la lettera "S" per le versioni cesellate, la lettera "G" per le versioni lisce, la lettera "E" per la cesellatura a rose, le lettere "PL" per la celluloide striata grigio platino e la lettera "P" per il color perla.<br />
<br />
[[Immagine:1949-Montblanc-24x.jpg|thumb|right|200px|Pubblicità [[Montblanc]] del 1949]]<br />
[[File:Montblanc-L139G-Open.jpg|thumb|left|Una [[Montblanc 139]] ]]<br />
<br />
Di particolare interesse era poi il meccanismo a [[caricamento a stantuffo|stantuffo telescopico]] inventato dalla [[Luxor]] che la [[Montblanc]] aveva perfezionato, dotato di parti in ebanite e con sezioni di ottone fra guaina e la manopola. grazie al quale, per le sue ridotte dimensioni, si poteva costruire una penna dotata di un serbatoio di grandi dimensioni; la [[Montblanc 139|139]] è probabilmente la penna con [[caricamento a stantuffo]] con la più ampia capacità di inchiostro. Negli anni successivi gli altri sistemi di caricamento vennero progressivamente abbandonati e la produzione si concentrò soltanto sul [[caricamento a stantuffo]]. <br />
<br />
Durante la guerra l'azienda continuò a produrre principalmente per il governo, la carenza di materie prime e di oro fece rimuovere le verette metalliche sui cappucci ed utilizzare pennini in acciaio e palladio, anche il meccanismo dello stantuffo venne prodotto in metallo anziché in ottone, con problemi di deterioramento causati dal contatto con l'inchiostro. Nel [[1944]], durante un bombardamento, la fabbrica della [[Montblanc]] venne quasi completamente distrutta, e la produzione venne riavviata soltanto a partire dal 1946.<br />
<br />
[[Image:194x-Montblanc-Brochure-p01.jpg|thumb|left|Una pubblicità fine anni '40]]<br />
<br />
Nel [[1948]] la produzione venne totalmente riorganizzata, tutte le serie precedenti vennero dismesse, ad eccezione della [[Montblanc 139|139]] che restò in produzione fino al [[1952]]. Venne introdotta una nuova serie di punta, la [[Montblanc 14x|140]], che venne a costituire la nuova linea ''Meisterstück'', con quella linea affusolata che ancora oggi viene mantenuta in produzione. La numerazione riprendeva quella degli anni trenta, utilizzando l'ultima cifra del modello per indicare la misura del pennino, mentre il caricamento era esclusivamente a stantuffo. Inizialmente vennero prodotti soltanto i modelli [[Montblanc 14x|142]], [[Montblanc 14x|144]] e [[Montblanc 14x|146]]. <br />
<br />
[[File:Montblanc-146-GreenStriped-Open.jpg|thumb|Una [[Montblanc 14x|146]] in celluloide striata]]<br />
<br />
Alla nuova linea ''Meisterstück'' vennero aggiunte le due linee: la [[Montblanc 24x|240]], di fascia media, e più tardi la [[Montblanc 34x|340]], economica. La prima venne affiancata alle precedenti [[Montblanc 23x|232]] e [[Montblanc 23x|234]] con i modelli [[Montblanc 24x|244]] e [[Montblanc 24x|246]] che assunsero una forma più affusolata, con la testa del cappuccio tonda, piatta o leggermente conica e una clip scalettata. La serie economica venne prodotta solo nelle misure [[Montblanc 34x|342]] e [[Montblanc 34x|344]] in forme simili alla serie [[Montblanc 14x|140]] ma più piccole, e solo in un secondo tempo (dal 1951). Nel 1952 questi stessi modelli, rimarchiati come [[Montblanc 34x|Monterosa]], vennero riproposti per il mercato studentesco. <br />
<br />
Nel [[1950]] la serie media venne ristilizzata, la punta del cappuccio diventò di forma arrotondata e venne introdotta una clip a forma di spatola (chiamata dai collezionisti ''[[spaten clip]]''), venne introdotto anche la versione [[Montblanc 24x|242]]. Nel 1952 venne introdotto il modello di punta dell'azienda, la [[Montblanc 149|149]], che andò a sostituire la [[Montblanc 139|139]]. Questo stesso anno vennero introdotte le linee di lusso [[Montblanc 64x|64x]] e [[Montblanc 74x|74x]], anch'esse marchiate ''Meisterstück''. La prima era in celluloide con cappuccio in metallo laminato o in oro e la seconda completamente in metallo laminato o in oro. Queste linee vennero proposte soltanto con pennini di misura 2 e 4.<br />
<br />
[[File:1953-Montblanc-25x.jpg|thumb|left|Pubblicità della serie [[Montblanc 25x|25x]]]]<br />
<br />
Nel [[1954]] iniziarono ad essere introdotti i primi modelli in resina termoplastica, la serie [[Montblanc 25x|250]] sostituì la precedente [[Montblanc 24x|240]], mantenendo le tre misure 2, 4 e 6, ma adottando un nuovo pennino alato denominato ''wing'' (o ''flügelfeder''). La penna adottava un cappuccio con due verette, di cui una più larga andava ad estendersi fino al bordo, ed una chiusura ad incastro. Venne anche introdotta la serie [[Montblanc 26x|260]] con pennino tradizionale (ma solo nelle misure 2 e 4) e cappuccio a vite. Questo stesso anno le versioni in oro delle serie [[Montblanc 64x|640]] e [[Montblanc 74x|740]] vennero dismesse.<br />
<br />
Nel [[1954]] la serie [[Montblanc 34x|34x]] venne ristilizzata, con un pennino più aperto, forme più affusolate ed una sola veretta sul cappuccio. Nel [[1958]] vennero effettuati altri cambiamenti, per i modelli di punta la dicitura ''Montblanc'' ed il numero vennero incisi sulla vera di mezzo del cappuccio, i modelli delle serie [[Montblanc 64x|640]] e [[Montblanc 74x|740]] assunsero il pennino alato, ed i modelli [[Montblanc 25x|252]], [[Montblanc 25x|254]], [[Montblanc 34x|342]], [[Montblanc 34x|344]] vennero prodotti nei colori verde, grigio e rosso, mentre la finestra trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro perse il precedente colore bluastro.<br />
<br />
Nel [[1959]] tutte le serie ed i modelli precedenti vennero dismessi per passare alla esclusiva produzione di penne in resina plastica, con la sola eccezione della [[Montblanc 149|149]], che è restata in produzione con modifiche minori fino ai nostri giorni. Le nuove penne erano identificate da un codice a due cifre, la cui seconda indicava la misura del pennino, disponibile solo nelle misure 2 e 4. La prima cifra indicava la serie, e come in precedenza i numeri 1, 2 e 3 vennero associati rispettivamente alle serie di lusso, media ed economica. Le penne erano prodotte in resina termoplastica nera, con forme più sottile e linee diritte, con pennini ad ali semicoperti, chiaramente influenzati dallo stile della [[Parker 51]] e della [[Triumph Pen|Triumph]]. <br />
<br />
Ai modelli di lusso in resina termoplastica, che montavano pennini in oro a 18 carati, vennero affiancati modelli con cappuccio in metallo placcato oro, identificati con la cifra 7, modelli completamente in metallo, identificati dalla cifra 8 e metalli interamente realizzati in oro, identificati dalla cifra 9. I modelli economici vennero realizzati anche con pennino in acciaio (identificati dall'aggiunta della lettera "S") e con [[caricamento a cartuccia]] (identificati dalla lettera "P").<br />
<br />
La [[Montblanc]] riuscì a superare la rivoluzione della penna a sfera nel conservativo mercato europeo, l'azienda non produsse direttamente penne a sfera fino al [[1957]], appoggiandosi alla [http://en.wikipedia.org/wiki/Ballograf Ballograf] per la produzione. Negli anni '60 e '70 la produzione, come per tutte i produttori di stilografiche, subì un progressivo declino a causa della rivoluzione creata dall'introduzione della penna a sfera usa e getta. La [[Montblanc]] continuò a produrre modelli in resina plastica di scarso interesse, senza innovazioni, stilistiche o tecniche, degne di nota.<br />
<br />
Nel [[1977]] la [http://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Dunhill Dunhill], che fino allora deteneva una quota di minoranza dell'azienda, acquisì l'azionariato di maggioranza e negli anni successivi ottenne il completo controllo della [[Montblanc]]. A causa di questo l'azienda cessò la produzione dei modelli economici per concentrarsi sulla fascia alta ed alla promozione del marchio come distintivo di lusso. Oggi l'azienda è parte del gruppo [http://en.wikipedia.org/wiki/Richemont Richemont] ed ha ampliato la sua produzione ad orologi, profumi, pelletteria ed altri beni di lusso.<br />
<br />
{{CronoMarca|Montblanc}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://www.fountainpen.de] Sito di collezionisti tedeschi, con molte informazioni<br />
* [http://web.archive.org/web/20130115160419/http://www.maxpens.de/] Sito di un riparatore, una miniera di foto<br />
* [http://montblanc.parkerpens.org/montblanc.html] Una storia dei modelli prodotti dalla Montblanc<br />
* [http://web.archive.org/web/20090611013338/http://www.montblanc-pens.com/montblancpens.html] Un articolo molto interessante sulla storia dell'azienda riportata della figlia di Voss<br />
* [http://web.archive.org/web/20110829190836/http://www.azpens.com/AZPens/Reference.html] Sito di un collezionista americano, moltissime informazioni<br />
* [http://www.enter-net.de/auktion/artikel/meister122-129_e.htm] Pagina sui modelli a [[pulsante di fondo]]<br />
* [http://www.enter-net.de/auktion/artikel/mb30er_e.htm] Pagina sui modelli degli anni '30<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Montblanc_%28pens%29] La voce Montblanc su Wikipedia<br />
* [https://web.archive.org/web/20150323115307/http://www.rickconner.net/penspotters/montblanc.html] Articolo sulla Montblanc<br />
* [https://web.archive.org/web/20120305104527/http://www.rickconner.net/penoply/mb.0.html] Altro articolo sulla Montblanc<br />
* [http://www.montblanc.com] Sito ufficiale della Montblanc Writing Instruments<br />
* [http://kamakurapens.invisionzone.com/index.php?showtopic=1812] Storia di August Eberstein, uno dei fondatori e dell'origine della stella, ormai non più raggiungibile<br />
* [https://web.archive.org/web/20190411212316/http://estilograficavintage.com/montblancesp.html] Sito sulla produzione spagnola, molto interessante<br />
* [https://www.vintagemontblancpens.com/copy-of-pen-reviews] Una serie di recensioni ordinate cronologicamente<br />
<br />
==Note==<br />
<references/><br />
<br />
{{CategorizeBrand|Germania}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Montblanc&diff=142113Montblanc2021-02-19T23:14:17Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[Immagine:Logo-Montblanc.svg|center|500px|Logo della Montblanc]]<br />
<br />
<br />
La [[Montblanc]] nasce nel 1908, ed è una delle marche più famose nel mondo della stilografica, ed una delle ditte storiche tedesche rimasta ininterrottamente in attività fino ai nostri giorni. Oggi è considerata il produttore di maggior successo ed è leader indiscusso nella vendita di penne stilografiche, di cui si ritiene detenga circa l'80% del mercato.<br />
<br />
Benché la [[Montblanc]] si sia contraddistinta nella sua storia come uno dei migliori produttori di penne stilografiche, per l'assoluta qualità dei prodotti e la perfezione tecnica delle sue penne, oggi è una delle marche più controverse e fra le meno stimate dai collezionisti. La scelta di dedicarsi al mercato dei prodotti di lusso ha portato infatti a costi molto alti, per delle stilografiche talvolta di qualità discutibile, il cui unico pregio per molti sembra ormai essere solo quello del prestigio del marchio.<ref>ovviamente le opinioni ed i gusti possono variare ed ognuno ha i suoi, tanto da ispirare addirittura un [http://vote.sparklit.com/poll.spark/620681 sondaggio], ma una buona analisi delle differenze fra un modello recente ed uno antico si possono trovare [https://web.archive.org/web/20150327090910/http://www.rickconner.net/penoply/mb.3.html qui], e le opinioni riportate nella [https://web.archive.org/web/20030422094554/http://www.rickconner.net/penoply/mb.0.html pagina] dedicata all'azienda dallo stesso autore hanno influenzato abbastanza quelle qui esposte.</ref>{{Infobox_Marca|Montblanc}}{{BrandData|Founder=August Eberstein, Alfred Nehemias, Claus-Johannes Voss|Date=1908|Place=Hamburg|Country=DE|Fullname=Simplo Filler Pen Co. GmbH}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La [[Montblanc]] nasce<ref>ci sono varie versioni della storia, la più accurata pare quella, riportata nei riferimenti precedenti, riferita dai testimoni diretti.</ref> dall'attività di un inventore, l'ingegnere ''August Eberstein'' che aveva lavorato per la [[Moore]],<ref>o più precisamente, secondo quanto riportato in [http://kamakurapens.invisionzone.com/index.php?showtopic=1812 questa discussione], per la ''American Fountain Pen Co.'', vero nome dell'azienda produttrice del marchio [[Moore]].</ref> che intorno al [[1906]] iniziò a produrre penne stilografiche insieme ad un uomo d'affari, ''Alfred Nehemias''. Costoro in cerca di capitali si unirono a ''Claus-Johannes Voss'', ex titolare di un negozio di cartoleria che aveva deciso di cambiare mestiere e si era trasferito ad Amburgo, ma dato che questi non aveva fondi sufficienti per dare avvio all'impresa a loro si unì ''Max Koch'', un bancario che aveva una certa disponibilità per via di una eredità. <br />
<br />
L'accordo iniziale prevedeva che Voss e Koch fornissero un finanziamento di 50000 marchi cadauno mentre Nehemias e Eberstein avrebbero fornito le competenze tecniche, i brevetti ed il copyright relativo al design delle penne; Koch si impegnava inoltre a fornire entro sei mesi altri 50000 marchi. Nel marzo del [[1908]] venne così fondata la ''Simplo Filler Pen Company'', con soci Nehemias, Koch e Eberstein, mentre Voss restava in secondo piano. L'attività iniziò con Eberstein che curava la produzione e Nehemias la commercializzazione, mentre Voss curava le finanze dell'azienda ed assisteva Nehemias.<br />
<br />
La gestione di ufficio dell'azienda era stata demandata a Koch che però a causa di uno stile di vita dispendioso non fu capace di fornire l'ulteriore finanziamento promesso. Non ritenendolo neanche all'altezza dei compiti di gestione assegnatigli Voss iniziò a cercare un altro possibile finanziatore, trovandolo in ''Christian Lausen''. Questo portò ad uno scontro legale con Koch, che lasciò l'azienda, che diventò una società di capitali lo stesso anno della fondazione.<br />
<br />
[[Image:RougeEtNoir-Slider-Capped.jpg|thumb|Una [[Rouge et Noir]] con scatola originale]]<br />
<br />
Gli anni iniziali furono comunque molto turbolenti, nel [[1909]] Eberstein fuggì negli USA<ref>il dato non è sicuro, è certo invece che negli anni successivi sia tornato in attività in Inghilterra, con un brevetto ({{Cite patent|GB|191129078}}) usato dalla [[Lang Pen Company]].</ref> per evitare di essere perseguito per il furto dei fondi dell'azienda. Questo lasciò l'azienda senza direttore della produzione, incarico che venne affidato allora a ''Georg Ilgner'', che era considerato il più capace fra fra gli impiegati. L'anno successivo Nehemias morì per un attacco di cuore, lasciando l'azienda senza direttore commerciale e con la necessità di restituire le sue quote alla vedova. Questo segnò l'ingresso di ''Wilhelm Dziambor'' che assunse anche la direzione commerciale dell'azienda, qualche anno più tardi, nel [[1913]], nell'ambito di una ristrutturazione dell'azienda ne diventò uno dei proprietari insieme a Voss e Lausen. E' a queste tre persone che viene pertanto attribuito il ruolo di veri fondatori ed artefici del successo dell'azienda.<br />
<br />
La [[Modelli_iniziali_Montblanc|produzione iniziale]] della [[Montblanc]] era concentrata su penne rientranti (le cosiddette ''[[Safety]]''), che nonostante fossero delle semplici imitazioni<ref>in particolare i primi modelli, come quello della [[Rouge et Noir]] della fotografia riportata, usavano lo stesso caricamento [[Non-Leakable]] usato dalla [[Moore]] per cui Eberstein aveva lavorato.</ref> delle produzioni di altre aziende ottennero un buon successo. Il primo modello commercializzato estensivamente fu la [[Rouge et Noir]] nel [[1909]], una rientrante in ebanite nera caratterizzata dalla testina del cappuccio realizzata in ebanite rossa, da cui derivava il nome. La [[Rouge et Noir]] era realizzata in due versioni (corta e lunga) ed in quattro misure (2, 4, 6 e 7) corrispondenti alle misure del pennino. Oltre alla [[Rouge et Noir]] vennero prodotte una penna con [[caricamento a contagocce]], denominata [[Simplo]] e la [[Montblanc Diplomat|Diplomat]] un altro modello di [[safety]] con cappuccio molto corto nelle misure 2, 4 e 6. <br />
<br />
Nel [[1910]] la penna venne ristilizzata e migliorata e venne lanciato sul mercato un secondo modello con la testa del cappuccio bianca anziché rossa. Secondo quanto riportato dalla figlia di Voss<ref>il riferimento è in [http://web.archive.org/web/20090611013338/http://www.montblanc-pens.com/montblancpens.html questo articolo], ormai disponibile solo sull'Internet Archive.</ref> pare che il nome della nuova penna sia stato ideato da Carl Shalk durante una partita a carte; questi osservandola disse qualcosa come: ''Perché non chiamarla Montblanc? Dopo tutto anche quello è nero in basso e bianco in cima ed è il più grande fra i suoi simili''. Da allora il nome [[Montblanc]] venne registrato ed usato dall'azienda per promuovere i propri prodotti, preso come simbolo di una qualità superiore a quella di tutti gli altri. <br />
<br />
Nel [[1914]]<ref>il sito ufficiale della [[Montblanc]] riporta il [[1913]], ma altre fonti, citate fra i riferimenti, riportano questa data; data la scarsa affidabilità di un sito che riporta una [[Montblanc 14x|149]] come esempio di [[Meisterstück]] alla data del [[1924]], si è deciso di dare più credito alle altre fonti.</ref> il cappuccio venne modificato e da completamente bianco venne trasformato inserendovi una decorazione a forma di una stella a sei punte stilizzata, per ottenere una maggiore somiglianza con la vetta del Monte Bianco. Questo diventò poi il logo ufficiale della [[Montblanc]]. Nello stesso periodo, e fino al [[1921]], restò in produzione anche la [[Rouge et Noir]], che assunse anch'essa sul cappuccio la stessa decorazione con la stella a sei punte, ma di colore rosso. <br />
<br />
[[File:Montblanc-No.6-Safety-Short-Capped.jpg|thumb|left|Una [[rientrante]] misura 6]]<br />
[[Image:Montblanc-InkBottle.jpg|thumb|Una boccetta in ebanite per caricare le [[rientranti]]]]<br />
<br />
Negli anni iniziali la produzione della [[Montblanc]] si concentrò sulla realizzazione di penne [[rientranti]] che a tutt'oggi vengono ritenute le migliori mai realizzate per qualità e raffinatezza tecnica. Alle misure iniziali si aggiunsero altre misure, dalle microscopiche 00 e 0 alla gigantesca 12, passando per la 1 e la 10. Inoltre oltre che in ebanite nera le penna venivano realizzate anche in ebanite fiammata, le penne riportavano la scritta [[Montblanc]] sul corpo. Inoltre i modelli intermedi (dalla misura 1 alla 6) vennero realizzati anche in forma sfaccettata ottagonale, e costituiscono forse il primo esempio di penna faccettata una buona decina di anni in anticipo sulla [[Doric]]. <br />
<br />
Durante la prima guerra mondiale l'azienda dovette affrontare un ovvio periodo di difficoltà. Nel [[1914]] la ragione sociale venne modificata ''Simplo Fullfeder GmBH''. La produzione proseguì normalmente per oltre un anno, poi le risorse iniziarono a scarseggiare e le forze dell'azienda vennero rivolta alla produzione bellica. Dopo la guerra la produzione venne ripresa a pieno ritmo, ed in particolare a partire dal [[1919]] venne creata una divisione volta alla produzione dei pennini (che in precedenza venivano acquistati dagli USA o dall'Inghilterra), la cui direzione venne affidata Ernst Rösler, marito della figlia di Voss. Quando nel [[1921]] Ilgner lasciò la [[Montblanc]] per fondare la [[Astoria]] Rösler lo sostituì assumendo la direzione tecnica dell'azienda.<br />
<br />
Una delle chiavi del successo dell'azienda fu comunque una grande avvedutezza nelle strategie commerciali. Dziambor avvertì da subito il valore del marchio e lo promosse a livello internazionale, l'uso del logo con la stella a sei punte è dovuto a lui. Creò da subito un dipartimento pubblicitario assumendo una disegnatrice, Grete Gross, proveniente dal movimento della [http://it.wikipedia.org/wiki/Bauhaus Bauhaus], che seppe ideare molte strategie commerciali innovative, come l'uso di aerei con il marchio o quello di auto dotate di una gigantesca penna sul tetto, che venivano fatte girare per la città. Nel [[1919]], ad opera dei fratelli Stöffhaas, nacque anche il primo negozio dedicato esclusivamente alla commercializzazione di prodotti [[Montblanc]], un'altra forma di promozione che vedeva la presenza di articoli esclusivi (si trovano ancora penne con questo marchio). <br />
<br />
[[Immagine:1926-Montblanc-Catalog-p01.jpg|thumb|200px|left|Prima pagina di un catalogo [[Montblanc]] del 1926]]<br />
<br />
Tutte le penne create nel primo periodo di attività dell'azienda fino al [[1924]] vennero sempre realizzate senza clip; i fermagli infatti potevano essere acquistati a parte ed inseriti ad incastro sul cappuccio. Ne erano disponibili diverse versioni, in acciaio o argento, sia di forma elementare che con decorazioni sofisticate (come quelle a forma di serpente, riutilizzata in una edizione limitata moderna) a forma di animali, e alcuni di questi sono di grandissimo interesse collezionistico. <br />
<br />
Fino al [[1921]] l'azienda produsse esclusivamente penne con caricamento [[safety]], in quell'anno venne introdotto il [[caricamento a levetta]], che restò in produzione fino al [[1929]]. In questo periodo l'azienda continuò a sperimentare vari sistemi di caricamento, compreso un sistema a [[siringa rovesciata]]. Degno di nota è invece un [[caricamento pneumatico]], detto ''[[compressor]]'', sostanzialmente identico a quello della [[Chilton]], utilizzato per pochi anni e mai comparso sui cataloghi, che venne brevettato nel [[1923]] ({{Cite_patent|DE|400356}}), ma restò in produzione solo dal [[1924]] al [[1929]], e venne distribuito solo in misura minore, per lo più in Francia. <br />
<br />
Nel [[1924]] la produzione venne riorganizzata, venne introdotta una clip a pallina (in seguito modificata in una goccia per la troppa somiglianza con quella della [[Duofold]]) e venne introdotto per la prima volta il marchio ''[[Meisterstück]]'' (capolavoro), che caratterizzava le penne di prima qualità, fornite di garanzia a vita. Le nuove penne vennero prodotte in tre versioni la [[Montblanc Meisterstück|25]], la [[Montblanc Meisterstück|35]] e la [[Montblanc Meisterstück|45]], così chiamate secondo il loro prezzo in marchi. Le stesse penne vennero presentate anche sul mercato estero con il nome ''Masterpiece'' in Inghilterra e USA, ''Chef d'Oeuvre'' in Francia e ''Capolavoro'' in Italia. Le nuove penne erano garantite a vita e presentavano l'incisione del numero 4810 (altezza del Monte Bianco) e della scritta ''Montblanc Meisterstück'' sul cappuccio. <br />
<br />
Le penne vennero prodotte utilizzando i sistemi di caricamento disponibili, e si affiancarono ai modelli precedenti. Inizialmente prodotte solo in ebanite nera o rossa (versioni in ebanite fiammata sono considerate di rarità eccezionale), a partire dal [[1928]] vennero anche realizzate in celluloide, nei colori blu (lapis) e verde giada (molto rari) e nel classico nero e perla (anch'esso comunque poco comune). A partire nel [[1929]] l'azienda dismise i vari sistemi di caricamento alternativi al [[safety]] per passare al [[pulsante di fondo]], questo venne utilizzato insieme ad una versione migliorata, il cosiddetto ''[[push-knob]]'', adottato per le penne di fascia più alta, in cui il fondello non viene rimosso ma solo svitato e poi usato per comprimere il serbatoio.<br />
<br />
[[Image:Meisterstuck-Button-Coral-20-Open.jpg|thumb|Una [[Meisterstück 20]] in [[RHR|ebanite rossa]] ]]<br />
<br />
Nel [[1930]] la linea [[Montblanc Meisterstück|Meisterstück]] venne riorganizzata e prodotta in quattro modelli, [[Montblanc Meisterstück|20]], la [[Montblanc Meisterstück|25]] e la [[Montblanc Meisterstück|30]] e [[Montblanc Meisterstück|40]], corrispondenti rispettivamente alle precedenti misure 2, 4, 6 e 8. A queste venne affiancata una seconda linea, di qualità inferiore e senza garanzia a vita, a cui vennero assegnati i numeri 12.5, 15, 17.5 e 19.75, con le stesse misure precedenti, a cui si affiancava il modello 11.5 di misura 1. Nel [[1932]] venne introdotta una terza linea di penne economiche denominata [[III]] e prodotta in tre versioni, denominate A, B e C. <br />
<br />
[[Immagine:1938-Montblanc-Catalog-p01.jpg|thumb|left|200px|Catalogo [[Montblanc]] del 1938]]<br />
<br />
Nel [[1934]] l'azienda cambiò definitivamente nome in ''Montblanc-Simplo GmbH'' e vennero prodotti i primi modelli a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]], l'anno successivo tutta la produzione venne riorganizzata, i vecchi modelli vennero messi fuori produzione e venne introdotto uno nuovo [[Numerazione Montblanc|schema di numerazione]] su tre cifre, in cui la prima cifra indicava la fascia di prezzo (1 per la alta, 2 per la media e 3 per la economica), la seconda il tipo di caricamento e la terza la misura del pennino. Lo stesso anno venne anche introdotto il sofisticato sistema [[caricamento a stantuffo|stantuffo telescopico]] che, utilizzando un meccanismo molto più corto, consentiva una maggiore capacità di inchiostro.<br />
<br />
Le nuove penne assunsero una forma più squadrata sul cappuccio, che era a cima piatta, con caricamento [[safety]] (associato alla cifra 0), ''[[push-knob]]'' (associato alla cifra 2) e a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]] (associato alla cifra 3). Le penne vennero prodotte in diverse dimensioni a seconda della misura dei pennini che erano 2, 4 e 6, con l'eccezione della serie di lusso per la quale erano disponibili anche le misure 8 e 9. Le versioni di lusso furono le uniche a mantenere la dicitura ''Meisterstück''.<br />
<br />
Le nuove penne vennero realizzate prevalentemente in celluloide nera ma i modelli a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]] presentavano una sezione trasparente (inizialmente dipinta a righe sull'interno) per la visualizzazione del livello di inchiostro. Vennero comunque usati, specie per le versioni economiche, varianti in colori diversi, come il verde o il blu marmorizzati, la celluloide grigio platino ed il perla; solo le [[safety]] vennero prodotte esclusivamente nel colore nero. Per la serie ''Meisterstück'' vennero anche adottate delle lettere aggiunte ai numeri per denotare ulteriormente le finiture, la lettera "S" per le versioni cesellate, la lettera "G" per le versioni lisce, la lettera "E" per la cesellatura a rose, le lettere "PL" per la celluloide striata grigio platino e la lettera "P" per il color perla.<br />
<br />
[[Immagine:1949-Montblanc-24x.jpg|thumb|right|200px|Pubblicità [[Montblanc]] del 1949]]<br />
[[File:Montblanc-L139G-Open.jpg|thumb|left|Una [[Montblanc 139]] ]]<br />
<br />
Di particolare interesse era poi il meccanismo a [[caricamento a stantuffo|stantuffo telescopico]] inventato dalla [[Luxor]] che la [[Montblanc]] aveva perfezionato, dotato di parti in ebanite e con sezioni di ottone fra guaina e la manopola. grazie al quale, per le sue ridotte dimensioni, si poteva costruire una penna dotata di un serbatoio di grandi dimensioni; la [[Montblanc 139|139]] è probabilmente la penna con [[caricamento a stantuffo]] con la più ampia capacità di inchiostro. Negli anni successivi gli altri sistemi di caricamento vennero progressivamente abbandonati e la produzione si concentrò soltanto sul [[caricamento a stantuffo]]. <br />
<br />
Durante la guerra l'azienda continuò a produrre principalmente per il governo, la carenza di materie prime e di oro fece rimuovere le verette metalliche sui cappucci ed utilizzare pennini in acciaio e palladio, anche il meccanismo dello stantuffo venne prodotto in metallo anziché in ottone, con problemi di deterioramento causati dal contatto con l'inchiostro. Nel [[1944]], durante un bombardamento, la fabbrica della [[Montblanc]] venne quasi completamente distrutta, e la produzione venne riavviata soltanto a partire dal 1946.<br />
<br />
[[Image:194x-Montblanc-Brochure-p01.jpg|thumb|left|Una pubblicità fine anni '40]]<br />
<br />
Nel [[1948]] la produzione venne totalmente riorganizzata, tutte le serie precedenti vennero dismesse, ad eccezione della [[Montblanc 139|139]] che restò in produzione fino al [[1952]]. Venne introdotta una nuova serie di punta, la [[Montblanc 14x|140]], che venne a costituire la nuova linea ''Meisterstück'', con quella linea affusolata che ancora oggi viene mantenuta in produzione. La numerazione riprendeva quella degli anni trenta, utilizzando l'ultima cifra del modello per indicare la misura del pennino, mentre il caricamento era esclusivamente a stantuffo. Inizialmente vennero prodotti soltanto i modelli [[Montblanc 14x|142]], [[Montblanc 14x|144]] e [[Montblanc 14x|146]]. <br />
<br />
[[File:Montblanc-146-GreenStriped-Open.jpg|thumb|Una [[Montblanc 14x|146]] in celluloide striata]]<br />
<br />
Alla nuova linea ''Meisterstück'' vennero aggiunte le due linee: la [[Montblanc 24x|240]], di fascia media, e più tardi la [[Montblanc 34x|340]], economica. La prima venne affiancata alle precedenti [[Montblanc 23x|232]] e [[Montblanc 23x|234]] con i modelli [[Montblanc 24x|244]] e [[Montblanc 24x|246]] che assunsero una forma più affusolata, con la testa del cappuccio tonda, piatta o leggermente conica e una clip scalettata. La serie economica venne prodotta solo nelle misure [[Montblanc 34x|342]] e [[Montblanc 34x|344]] in forme simili alla serie [[Montblanc 14x|140]] ma più piccole, e solo in un secondo tempo (dal 1951). Nel 1952 questi stessi modelli, rimarchiati come [[Montblanc 34x|Monterosa]], vennero riproposti per il mercato studentesco. <br />
<br />
Nel [[1950]] la serie media venne ristilizzata, la punta del cappuccio diventò di forma arrotondata e venne introdotta una clip a forma di spatola (chiamata dai collezionisti ''[[spaten clip]]''), venne introdotto anche la versione [[Montblanc 24x|242]]. Nel 1952 venne introdotto il modello di punta dell'azienda, la [[Montblanc 149|149]], che andò a sostituire la [[Montblanc 139|139]]. Questo stesso anno vennero introdotte le linee di lusso [[Montblanc 64x|64x]] e [[Montblanc 74x|74x]], anch'esse marchiate ''Meisterstück''. La prima era in celluloide con cappuccio in metallo laminato o in oro e la seconda completamente in metallo laminato o in oro. Queste linee vennero proposte soltanto con pennini di misura 2 e 4.<br />
<br />
[[File:1953-Montblanc-25x.jpg|thumb|left|Pubblicità della serie [[Montblanc 25x|25x]]]]<br />
<br />
Nel [[1954]] iniziarono ad essere introdotti i primi modelli in resina termoplastica, la serie [[Montblanc 25x|250]] sostituì la precedente [[Montblanc 24x|240]], mantenendo le tre misure 2, 4 e 6, ma adottando un nuovo pennino alato denominato ''wing'' (o ''flügelfeder''). La penna adottava un cappuccio con due verette, di cui una più larga andava ad estendersi fino al bordo, ed una chiusura ad incastro. Venne anche introdotta la serie [[Montblanc 26x|260]] con pennino tradizionale (ma solo nelle misure 2 e 4) e cappuccio a vite. Questo stesso anno le versioni in oro delle serie [[Montblanc 64x|640]] e [[Montblanc 74x|740]] vennero dismesse.<br />
<br />
Nel [[1954]] la serie [[Montblanc 34x|34x]] venne ristilizzata, con un pennino più aperto, forme più affusolate ed una sola veretta sul cappuccio. Nel [[1958]] vennero effettuati altri cambiamenti, per i modelli di punta la dicitura ''Montblanc'' ed il numero vennero incisi sulla vera di mezzo del cappuccio, i modelli delle serie [[Montblanc 64x|640]] e [[Montblanc 74x|740]] assunsero il pennino alato, ed i modelli [[Montblanc 25x|252]], [[Montblanc 25x|254]], [[Montblanc 34x|342]], [[Montblanc 34x|344]] vennero prodotti nei colori verde, grigio e rosso, mentre la finestra trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro perse il precedente colore bluastro.<br />
<br />
Nel [[1959]] tutte le serie ed i modelli precedenti vennero dismessi per passare alla esclusiva produzione di penne in resina plastica, con la sola eccezione della [[Montblanc 149|149]], che è restata in produzione con modifiche minori fino ai nostri giorni. Le nuove penne erano identificate da un codice a due cifre, la cui seconda indicava la misura del pennino, disponibile solo nelle misure 2 e 4. La prima cifra indicava la serie, e come in precedenza i numeri 1, 2 e 3 vennero associati rispettivamente alle serie di lusso, media ed economica. Le penne erano prodotte in resina termoplastica nera, con forme più sottile e linee diritte, con pennini ad ali semicoperti, chiaramente influenzati dallo stile della [[Parker 51]] e della [[Triumph Pen|Triumph]]. <br />
<br />
Ai modelli di lusso in resina termoplastica, che montavano pennini in oro a 18 carati, vennero affiancati modelli con cappuccio in metallo placcato oro, identificati con la cifra 7, modelli completamente in metallo, identificati dalla cifra 8 e metalli interamente realizzati in oro, identificati dalla cifra 9. I modelli economici vennero realizzati anche con pennino in acciaio (identificati dall'aggiunta della lettera "S") e con [[caricamento a cartuccia]] (identificati dalla lettera "P").<br />
<br />
La [[Montblanc]] riuscì a superare la rivoluzione della penna a sfera nel conservativo mercato europeo, l'azienda non produsse direttamente penne a sfera fino al [[1957]], appoggiandosi alla [http://en.wikipedia.org/wiki/Ballograf Ballograf] per la produzione. Negli anni '60 e '70 la produzione, come per tutte i produttori di stilografiche, subì un progressivo declino a causa della rivoluzione creata dall'introduzione della penna a sfera usa e getta. La [[Montblanc]] continuò a produrre modelli in resina plastica di scarso interesse, senza innovazioni, stilistiche o tecniche, degne di nota.<br />
<br />
Nel [[1977]] la [http://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Dunhill Dunhill], che fino allora deteneva una quota di minoranza dell'azienda, acquisì l'azionariato di maggioranza e negli anni successivi ottenne il completo controllo della [[Montblanc]]. A causa di questo l'azienda cessò la produzione dei modelli economici per concentrarsi sulla fascia alta ed alla promozione del marchio come distintivo di lusso. Oggi l'azienda è parte del gruppo [http://en.wikipedia.org/wiki/Richemont Richemont] ed ha ampliato la sua produzione ad orologi, profumi, pelletteria ed altri beni di lusso.<br />
<br />
{{CronoMarca|Montblanc}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://www.fountainpen.de] Sito di collezionisti tedeschi, con molte informazioni<br />
* [http://web.archive.org/web/20130115160419/http://www.maxpens.de/] Sito di un riparatore, una miniera di foto<br />
* [http://montblanc.parkerpens.org/montblanc.html] Una storia dei modelli prodotti dalla Montblanc<br />
* [http://web.archive.org/web/20090611013338/http://www.montblanc-pens.com/montblancpens.html] Un articolo molto interessante sulla storia dell'azienda riportata della figlia di Voss<br />
* [http://web.archive.org/web/20110829190836/http://www.azpens.com/AZPens/Reference.html] Sito di un collezionista americano, moltissime informazioni<br />
* [http://www.enter-net.de/auktion/artikel/meister122-129_e.htm] Pagina sui modelli a [[pulsante di fondo]]<br />
* [http://www.enter-net.de/auktion/artikel/mb30er_e.htm] Pagina sui modelli degli anni '30<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Montblanc_%28pens%29] La voce Montblanc su Wikipedia<br />
* [https://web.archive.org/web/20150323115307/http://www.rickconner.net/penspotters/montblanc.html] Articolo sulla Montblanc<br />
* [https://web.archive.org/web/20120305104527/http://www.rickconner.net/penoply/mb.0.html] Altro articolo sulla Montblanc<br />
* [http://www.montblanc.com] Sito ufficiale della Montblanc Writing Instruments<br />
* [http://kamakurapens.invisionzone.com/index.php?showtopic=1812] Storia di August Eberstein, uno dei fondatori e dell'origine della stella, ormai non più raggiungibile<br />
* [http://estilograficavintage.com/montblancesp.html] Sito sulla produzione spagnola, molto interessante<br />
* [https://www.vintagemontblancpens.com/copy-of-pen-reviews] Una serie di recensioni ordinate cronologicamente<br />
<br />
==Note==<br />
<references/><br />
<br />
{{CategorizeBrand|Germania}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Montblanc&diff=142112Montblanc2021-02-19T23:11:47Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>[[Immagine:Logo-Montblanc.svg|center|500px|Logo della Montblanc]]<br />
<br />
<br />
La [[Montblanc]] nasce nel 1908, ed è una delle marche più famose nel mondo della stilografica, ed una delle ditte storiche tedesche rimasta ininterrottamente in attività fino ai nostri giorni. Oggi è considerata il produttore di maggior successo ed è leader indiscusso nella vendita di penne stilografiche, di cui si ritiene detenga circa l'80% del mercato.<br />
<br />
Benché la [[Montblanc]] si sia contraddistinta nella sua storia come uno dei migliori produttori di penne stilografiche, per l'assoluta qualità dei prodotti e la perfezione tecnica delle sue penne, oggi è una delle marche più controverse e fra le meno stimate dai collezionisti. La scelta di dedicarsi al mercato dei prodotti di lusso ha portato infatti a costi molto alti, per delle stilografiche talvolta di qualità discutibile, il cui unico pregio per molti sembra ormai essere solo quello del prestigio del marchio.<ref>ovviamente le opinioni ed i gusti possono variare ed ognuno ha i suoi, tanto da ispirare addirittura un [http://vote.sparklit.com/poll.spark/620681 sondaggio], ma una buona analisi delle differenze fra un modello recente ed uno antico si possono trovare [https://web.archive.org/web/20150327090910/http://www.rickconner.net/penoply/mb.3.html qui], e le opinioni riportate nella [https://web.archive.org/web/20030422094554/http://www.rickconner.net/penoply/mb.0.html pagina] dedicata all'azienda dallo stesso autore hanno influenzato abbastanza quelle qui esposte.</ref>{{Infobox_Marca|Montblanc}}{{BrandData|Founder=August Eberstein, Alfred Nehemias, Claus-Johannes Voss|Date=1908|Place=Hamburg|Country=DE|Fullname=Simplo Filler Pen Co. GmbH}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La [[Montblanc]] nasce<ref>ci sono varie versioni della storia, la più accurata pare quella, riportata nei riferimenti precedenti, riferita dai testimoni diretti.</ref> dall'attività di un inventore, l'ingegnere ''August Eberstein'' che aveva lavorato per la [[Moore]],<ref>o più precisamente, secondo quanto riportato in [http://kamakurapens.invisionzone.com/index.php?showtopic=1812 questa discussione], per la ''American Fountain Pen Co.'', vero nome dell'azienda produttrice del marchio [[Moore]].</ref> che intorno al [[1906]] iniziò a produrre penne stilografiche insieme ad un uomo d'affari, ''Alfred Nehemias''. Costoro in cerca di capitali si unirono a ''Claus-Johannes Voss'', ex titolare di un negozio di cartoleria che aveva deciso di cambiare mestiere e si era trasferito ad Amburgo, ma dato che questi non aveva fondi sufficienti per dare avvio all'impresa a loro si unì ''Max Koch'', un bancario che aveva una certa disponibilità per via di una eredità. <br />
<br />
L'accordo iniziale prevedeva che Voss e Koch fornissero un finanziamento di 50000 marchi cadauno mentre Nehemias e Eberstein avrebbero fornito le competenze tecniche, i brevetti ed il copyright relativo al design delle penne; Koch si impegnava inoltre a fornire entro sei mesi altri 50000 marchi. Nel marzo del [[1908]] venne così fondata la ''Simplo Filler Pen Company'', con soci Nehemias, Koch e Eberstein, mentre Voss restava in secondo piano. L'attività iniziò con Eberstein che curava la produzione e Nehemias la commercializzazione, mentre Voss curava le finanze dell'azienda ed assisteva Nehemias.<br />
<br />
La gestione di ufficio dell'azienda era stata demandata a Koch che però a causa di uno stile di vita dispendioso non fu capace di fornire l'ulteriore finanziamento promesso. Non ritenendolo neanche all'altezza dei compiti di gestione assegnatigli Voss iniziò a cercare un altro possibile finanziatore, trovandolo in ''Christian Lausen''. Questo portò ad uno scontro legale con Koch, che lasciò l'azienda, che diventò una società di capitali lo stesso anno della fondazione.<br />
<br />
[[Image:RougeEtNoir-Slider-Capped.jpg|thumb|Una [[Rouge et Noir]] con scatola originale]]<br />
<br />
Gli anni iniziali furono comunque molto turbolenti, nel [[1909]] Eberstein fuggì negli USA<ref>il dato non è sicuro, è certo invece che negli anni successivi sia tornato in attività in Inghilterra, con un brevetto ({{Cite patent|GB|191129078}}) usato dalla [[Lang Pen Company]].</ref> per evitare di essere perseguito per il furto dei fondi dell'azienda. Questo lasciò l'azienda senza direttore della produzione, incarico che venne affidato allora a ''Georg Ilgner'', che era considerato il più capace fra fra gli impiegati. L'anno successivo Nehemias morì per un attacco di cuore, lasciando l'azienda senza direttore commerciale e con la necessità di restituire le sue quote alla vedova. Questo segnò l'ingresso di ''Wilhelm Dziambor'' che assunse anche la direzione commerciale dell'azienda, qualche anno più tardi, nel [[1913]], nell'ambito di una ristrutturazione dell'azienda ne diventò uno dei proprietari insieme a Voss e Lausen. E' a queste tre persone che viene pertanto attribuito il ruolo di veri fondatori ed artefici del successo dell'azienda.<br />
<br />
La [[Modelli_iniziali_Montblanc|produzione iniziale]] della [[Montblanc]] era concentrata su penne rientranti (le cosiddette ''[[Safety]]''), che nonostante fossero delle semplici imitazioni<ref>in particolare i primi modelli, come quello della [[Rouge et Noir]] della fotografia riportata, usavano lo stesso caricamento [[Non-Leakable]] usato dalla [[Moore]] per cui Eberstein aveva lavorato.</ref> delle produzioni di altre aziende ottennero un buon successo. Il primo modello commercializzato estensivamente fu la [[Rouge et Noir]] nel [[1909]], una rientrante in ebanite nera caratterizzata dalla testina del cappuccio realizzata in ebanite rossa, da cui derivava il nome. La [[Rouge et Noir]] era realizzata in due versioni (corta e lunga) ed in quattro misure (2, 4, 6 e 7) corrispondenti alle misure del pennino. Oltre alla [[Rouge et Noir]] vennero prodotte una penna con [[caricamento a contagocce]], denominata [[Simplo]] e la [[Montblanc Diplomat|Diplomat]] un altro modello di [[safety]] con cappuccio molto corto nelle misure 2, 4 e 6. <br />
<br />
Nel [[1910]] la penna venne ristilizzata e migliorata e venne lanciato sul mercato un secondo modello con la testa del cappuccio bianca anziché rossa. Secondo quanto riportato dalla figlia di Voss<ref>il riferimento è in [http://web.archive.org/web/20090611013338/http://www.montblanc-pens.com/montblancpens.html questo articolo], ormai disponibile solo sull'Internet Archive.</ref> pare che il nome della nuova penna sia stato ideato da Carl Shalk durante una partita a carte; questi osservandola disse qualcosa come: ''Perché non chiamarla Montblanc? Dopo tutto anche quello è nero in basso e bianco in cima ed è il più grande fra i suoi simili''. Da allora il nome [[Montblanc]] venne registrato ed usato dall'azienda per promuovere i propri prodotti, preso come simbolo di una qualità superiore a quella di tutti gli altri. <br />
<br />
Nel [[1914]]<ref>il sito ufficiale della [[Montblanc]] riporta il [[1913]], ma altre fonti, citate fra i riferimenti, riportano questa data; data la scarsa affidabilità di un sito che riporta una [[Montblanc 14x|149]] come esempio di [[Meisterstück]] alla data del [[1924]], si è deciso di dare più credito alle altre fonti.</ref> il cappuccio venne modificato e da completamente bianco venne trasformato inserendovi una decorazione a forma di una stella a sei punte stilizzata, per ottenere una maggiore somiglianza con la vetta del Monte Bianco. Questo diventò poi il logo ufficiale della [[Montblanc]]. Nello stesso periodo, e fino al [[1921]], restò in produzione anche la [[Rouge et Noir]], che assunse anch'essa sul cappuccio la stessa decorazione con la stella a sei punte, ma di colore rosso. <br />
<br />
[[File:Montblanc-No.6-Safety-Short-Capped.jpg|thumb|left|Una [[rientrante]] misura 6]]<br />
[[Image:Montblanc-InkBottle.jpg|thumb|Una boccetta in ebanite per caricare le [[rientranti]]]]<br />
<br />
Negli anni iniziali la produzione della [[Montblanc]] si concentrò sulla realizzazione di penne [[rientranti]] che a tutt'oggi vengono ritenute le migliori mai realizzate per qualità e raffinatezza tecnica. Alle misure iniziali si aggiunsero altre misure, dalle microscopiche 00 e 0 alla gigantesca 12, passando per la 1 e la 10. Inoltre oltre che in ebanite nera le penna venivano realizzate anche in ebanite fiammata, le penne riportavano la scritta [[Montblanc]] sul corpo. Inoltre i modelli intermedi (dalla misura 1 alla 6) vennero realizzati anche in forma sfaccettata ottagonale, e costituiscono forse il primo esempio di penna faccettata una buona decina di anni in anticipo sulla [[Doric]]. <br />
<br />
Durante la prima guerra mondiale l'azienda dovette affrontare un ovvio periodo di difficoltà. Nel [[1914]] la ragione sociale venne modificata ''Simplo Fullfeder GmBH''. La produzione proseguì normalmente per oltre un anno, poi le risorse iniziarono a scarseggiare e le forze dell'azienda vennero rivolta alla produzione bellica. Dopo la guerra la produzione venne ripresa a pieno ritmo, ed in particolare a partire dal [[1919]] venne creata una divisione volta alla produzione dei pennini (che in precedenza venivano acquistati dagli USA o dall'Inghilterra), la cui direzione venne affidata Ernst Rösler, marito della figlia di Voss. Quando nel [[1921]] Ilgner lasciò la [[Montblanc]] per fondare la [[Astoria]] Rösler lo sostituì assumendo la direzione tecnica dell'azienda.<br />
<br />
Una delle chiavi del successo dell'azienda fu comunque una grande avvedutezza nelle strategie commerciali. Dziambor avvertì da subito il valore del marchio e lo promosse a livello internazionale, l'uso del logo con la stella a sei punte è dovuto a lui. Creò da subito un dipartimento pubblicitario assumendo una disegnatrice, Grete Gross, proveniente dal movimento della [http://it.wikipedia.org/wiki/Bauhaus Bauhaus], che seppe ideare molte strategie commerciali innovative, come l'uso di aerei con il marchio o quello di auto dotate di una gigantesca penna sul tetto, che venivano fatte girare per la città. Nel [[1919]], ad opera dei fratelli Stöffhaas, nacque anche il primo negozio dedicato esclusivamente alla commercializzazione di prodotti [[Montblanc]], un'altra forma di promozione che vedeva la presenza di articoli esclusivi (si trovano ancora penne con questo marchio). <br />
<br />
[[Immagine:1926-Montblanc-Catalog-p01.jpg|thumb|200px|left|Prima pagina di un catalogo [[Montblanc]] del 1926]]<br />
<br />
Tutte le penne create nel primo periodo di attività dell'azienda fino al [[1924]] vennero sempre realizzate senza clip; i fermagli infatti potevano essere acquistati a parte ed inseriti ad incastro sul cappuccio. Ne erano disponibili diverse versioni, in acciaio o argento, sia di forma elementare che con decorazioni sofisticate (come quelle a forma di serpente, riutilizzata in una edizione limitata moderna) a forma di animali, e alcuni di questi sono di grandissimo interesse collezionistico. <br />
<br />
Fino al [[1921]] l'azienda produsse esclusivamente penne con caricamento [[safety]], in quell'anno venne introdotto il [[caricamento a levetta]], che restò in produzione fino al [[1929]]. In questo periodo l'azienda continuò a sperimentare vari sistemi di caricamento, compreso un sistema a [[siringa rovesciata]]. Degno di nota è invece un [[caricamento pneumatico]], detto ''[[compressor]]'', sostanzialmente identico a quello della [[Chilton]], utilizzato per pochi anni e mai comparso sui cataloghi, che venne brevettato nel [[1923]] ({{Cite_patent|DE|400356}}), ma restò in produzione solo dal [[1924]] al [[1929]], e venne distribuito solo in misura minore, per lo più in Francia. <br />
<br />
Nel [[1924]] la produzione venne riorganizzata, venne introdotta una clip a pallina (in seguito modificata in una goccia per la troppa somiglianza con quella della [[Duofold]]) e venne introdotto per la prima volta il marchio ''[[Meisterstück]]'' (capolavoro), che caratterizzava le penne di prima qualità, fornite di garanzia a vita. Le nuove penne vennero prodotte in tre versioni la [[Montblanc Meisterstück|25]], la [[Montblanc Meisterstück|35]] e la [[Montblanc Meisterstück|45]], così chiamate secondo il loro prezzo in marchi. Le stesse penne vennero presentate anche sul mercato estero con il nome ''Masterpiece'' in Inghilterra e USA, ''Chef d'Oeuvre'' in Francia e ''Capolavoro'' in Italia. Le nuove penne erano garantite a vita e presentavano l'incisione del numero 4810 (altezza del Monte Bianco) e della scritta ''Montblanc Meisterstück'' sul cappuccio. <br />
<br />
Le penne vennero prodotte utilizzando i sistemi di caricamento disponibili, e si affiancarono ai modelli precedenti. Inizialmente prodotte solo in ebanite nera o rossa (versioni in ebanite fiammata sono considerate di rarità eccezionale), a partire dal [[1928]] vennero anche realizzate in celluloide, nei colori blu (lapis) e verde giada (molto rari) e nel classico nero e perla (anch'esso comunque poco comune). A partire nel [[1929]] l'azienda dismise i vari sistemi di caricamento alternativi al [[safety]] per passare al [[pulsante di fondo]], questo venne utilizzato insieme ad una versione migliorata, il cosiddetto ''[[push-knob]]'', adottato per le penne di fascia più alta, in cui il fondello non viene rimosso ma solo svitato e poi usato per comprimere il serbatoio.<br />
<br />
[[Image:Meisterstuck-Button-Coral-20-Open.jpg|thumb|Una [[Meisterstück 20]] in [[RHR|ebanite rossa]] ]]<br />
<br />
Nel [[1930]] la linea [[Montblanc Meisterstück|Meisterstück]] venne riorganizzata e prodotta in quattro modelli, [[Montblanc Meisterstück|20]], la [[Montblanc Meisterstück|25]] e la [[Montblanc Meisterstück|30]] e [[Montblanc Meisterstück|40]], corrispondenti rispettivamente alle precedenti misure 2, 4, 6 e 8. A queste venne affiancata una seconda linea, di qualità inferiore e senza garanzia a vita, a cui vennero assegnati i numeri 12.5, 15, 17.5 e 19.75, con le stesse misure precedenti, a cui si affiancava il modello 11.5 di misura 1. Nel [[1932]] venne introdotta una terza linea di penne economiche denominata [[III]] e prodotta in tre versioni, denominate A, B e C. <br />
<br />
[[Immagine:1938-Montblanc-Catalog-p01.jpg|thumb|left|200px|Catalogo [[Montblanc]] del 1938]]<br />
<br />
Nel [[1934]] l'azienda cambiò definitivamente nome in ''Montblanc-Simplo GmbH'' e vennero prodotti i primi modelli a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]], l'anno successivo tutta la produzione venne riorganizzata, i vecchi modelli vennero messi fuori produzione e venne introdotto uno nuovo [[Numerazione Montblanc|schema di numerazione]] su tre cifre, in cui la prima cifra indicava la fascia di prezzo (1 per la alta, 2 per la media e 3 per la economica), la seconda il tipo di caricamento e la terza la misura del pennino. Lo stesso anno venne anche introdotto il sofisticato sistema [[caricamento a stantuffo|stantuffo telescopico]] che, utilizzando un meccanismo molto più corto, consentiva una maggiore capacità di inchiostro.<br />
<br />
Le nuove penne assunsero una forma più squadrata sul cappuccio, che era a cima piatta, con caricamento [[safety]] (associato alla cifra 0), ''[[push-knob]]'' (associato alla cifra 2) e a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]] (associato alla cifra 3). Le penne vennero prodotte in diverse dimensioni a seconda della misura dei pennini che erano 2, 4 e 6, con l'eccezione della serie di lusso per la quale erano disponibili anche le misure 8 e 9. Le versioni di lusso furono le uniche a mantenere la dicitura ''Meisterstück''.<br />
<br />
Le nuove penne vennero realizzate prevalentemente in celluloide nera ma i modelli a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]] presentavano una sezione trasparente (inizialmente dipinta a righe sull'interno) per la visualizzazione del livello di inchiostro. Vennero comunque usati, specie per le versioni economiche, varianti in colori diversi, come il verde o il blu marmorizzati, la celluloide grigio platino ed il perla; solo le [[safety]] vennero prodotte esclusivamente nel colore nero. Per la serie ''Meisterstück'' vennero anche adottate delle lettere aggiunte ai numeri per denotare ulteriormente le finiture, la lettera "S" per le versioni cesellate, la lettera "G" per le versioni lisce, la lettera "E" per la cesellatura a rose, le lettere "PL" per la celluloide striata grigio platino e la lettera "P" per il color perla.<br />
<br />
[[Immagine:1949-Montblanc-24x.jpg|thumb|right|200px|Pubblicità [[Montblanc]] del 1949]]<br />
[[File:Montblanc-L139G-Open.jpg|thumb|left|Una [[Montblanc 139]] ]]<br />
<br />
Di particolare interesse era poi il meccanismo a [[caricamento a stantuffo|stantuffo telescopico]] inventato dalla [[Luxor]] che la [[Montblanc]] aveva perfezionato, dotato di parti in ebanite e con sezioni di ottone fra guaina e la manopola. grazie al quale, per le sue ridotte dimensioni, si poteva costruire una penna dotata di un serbatoio di grandi dimensioni; la [[Montblanc 139|139]] è probabilmente la penna con [[caricamento a stantuffo]] con la più ampia capacità di inchiostro. Negli anni successivi gli altri sistemi di caricamento vennero progressivamente abbandonati e la produzione si concentrò soltanto sul [[caricamento a stantuffo]]. <br />
<br />
Durante la guerra l'azienda continuò a produrre principalmente per il governo, la carenza di materie prime e di oro fece rimuovere le verette metalliche sui cappucci ed utilizzare pennini in acciaio e palladio, anche il meccanismo dello stantuffo venne prodotto in metallo anziché in ottone, con problemi di deterioramento causati dal contatto con l'inchiostro. Nel [[1944]], durante un bombardamento, la fabbrica della [[Montblanc]] venne quasi completamente distrutta, e la produzione venne riavviata soltanto a partire dal 1946.<br />
<br />
[[Image:194x-Montblanc-Brochure-p01.jpg|thumb|left|Una pubblicità fine anni '40]]<br />
<br />
Nel [[1948]] la produzione venne totalmente riorganizzata, tutte le serie precedenti vennero dismesse, ad eccezione della [[Montblanc 139|139]] che restò in produzione fino al [[1952]]. Venne introdotta una nuova serie di punta, la [[Montblanc 14x|140]], che venne a costituire la nuova linea ''Meisterstück'', con quella linea affusolata che ancora oggi viene mantenuta in produzione. La numerazione riprendeva quella degli anni trenta, utilizzando l'ultima cifra del modello per indicare la misura del pennino, mentre il caricamento era esclusivamente a stantuffo. Inizialmente vennero prodotti soltanto i modelli [[Montblanc 14x|142]], [[Montblanc 14x|144]] e [[Montblanc 14x|146]]. <br />
<br />
[[File:Montblanc-146-GreenStriped-Open.jpg|thumb|Una [[Montblanc 14x|146]] in celluloide striata]]<br />
<br />
Alla nuova linea ''Meisterstück'' vennero aggiunte le due linee: la [[Montblanc 24x|240]], di fascia media, e più tardi la [[Montblanc 34x|340]], economica. La prima venne affiancata alle precedenti [[Montblanc 23x|232]] e [[Montblanc 23x|234]] con i modelli [[Montblanc 24x|244]] e [[Montblanc 24x|246]] che assunsero una forma più affusolata, con la testa del cappuccio tonda, piatta o leggermente conica e una clip scalettata. La serie economica venne prodotta solo nelle misure [[Montblanc 34x|342]] e [[Montblanc 34x|344]] in forme simili alla serie [[Montblanc 14x|140]] ma più piccole, e solo in un secondo tempo (dal 1951). Nel 1952 questi stessi modelli, rimarchiati come [[Montblanc 34x|Monterosa]], vennero riproposti per il mercato studentesco. <br />
<br />
Nel [[1950]] la serie media venne ristilizzata, la punta del cappuccio diventò di forma arrotondata e venne introdotta una clip a forma di spatola (chiamata dai collezionisti ''[[spaten clip]]''), venne introdotto anche la versione [[Montblanc 24x|242]]. Nel 1952 venne introdotto il modello di punta dell'azienda, la [[Montblanc 149|149]], che andò a sostituire la [[Montblanc 139|139]]. Questo stesso anno vennero introdotte le linee di lusso [[Montblanc 64x|64x]] e [[Montblanc 74x|74x]], anch'esse marchiate ''Meisterstück''. La prima era in celluloide con cappuccio in metallo laminato o in oro e la seconda completamente in metallo laminato o in oro. Queste linee vennero proposte soltanto con pennini di misura 2 e 4.<br />
<br />
[[File:1953-Montblanc-25x.jpg|thumb|left|Pubblicità della serie [[Montblanc 25x|25x]]]]<br />
<br />
Nel [[1954]] iniziarono ad essere introdotti i primi modelli in resina termoplastica, la serie [[Montblanc 25x|250]] sostituì la precedente [[Montblanc 24x|240]], mantenendo le tre misure 2, 4 e 6, ma adottando un nuovo pennino alato denominato ''wing'' (o ''flügelfeder''). La penna adottava un cappuccio con due verette, di cui una più larga andava ad estendersi fino al bordo, ed una chiusura ad incastro. Venne anche introdotta la serie [[Montblanc 26x|260]] con pennino tradizionale (ma solo nelle misure 2 e 4) e cappuccio a vite. Questo stesso anno le versioni in oro delle serie [[Montblanc 64x|640]] e [[Montblanc 74x|740]] vennero dismesse.<br />
<br />
Nel [[1954]] la serie [[Montblanc 34x|34x]] venne ristilizzata, con un pennino più aperto, forme più affusolate ed una sola veretta sul cappuccio. Nel [[1958]] vennero effettuati altri cambiamenti, per i modelli di punta la dicitura ''Montblanc'' ed il numero vennero incisi sulla vera di mezzo del cappuccio, i modelli delle serie [[Montblanc 64x|640]] e [[Montblanc 74x|740]] assunsero il pennino alato, ed i modelli [[Montblanc 25x|252]], [[Montblanc 25x|254]], [[Montblanc 34x|342]], [[Montblanc 34x|344]] vennero prodotti nei colori verde, grigio e rosso, mentre la finestra trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro perse il precedente colore bluastro.<br />
<br />
Nel [[1959]] tutte le serie ed i modelli precedenti vennero dismessi per passare alla esclusiva produzione di penne in resina plastica, con la sola eccezione della [[Montblanc 149|149]], che è restata in produzione con modifiche minori fino ai nostri giorni. Le nuove penne erano identificate da un codice a due cifre, la cui seconda indicava la misura del pennino, disponibile solo nelle misure 2 e 4. La prima cifra indicava la serie, e come in precedenza i numeri 1, 2 e 3 vennero associati rispettivamente alle serie di lusso, media ed economica. Le penne erano prodotte in resina termoplastica nera, con forme più sottile e linee diritte, con pennini ad ali semicoperti, chiaramente influenzati dallo stile della [[Parker 51]] e della [[Triumph Pen|Triumph]]. <br />
<br />
Ai modelli di lusso in resina termoplastica, che montavano pennini in oro a 18 carati, vennero affiancati modelli con cappuccio in metallo placcato oro, identificati con la cifra 7, modelli completamente in metallo, identificati dalla cifra 8 e metalli interamente realizzati in oro, identificati dalla cifra 9. I modelli economici vennero realizzati anche con pennino in acciaio (identificati dall'aggiunta della lettera "S") e con [[caricamento a cartuccia]] (identificati dalla lettera "P").<br />
<br />
La [[Montblanc]] riuscì a superare la rivoluzione della penna a sfera nel conservativo mercato europeo, l'azienda non produsse direttamente penne a sfera fino al [[1957]], appoggiandosi alla [http://en.wikipedia.org/wiki/Ballograf Ballograf] per la produzione. Negli anni '60 e '70 la produzione, come per tutte i produttori di stilografiche, subì un progressivo declino a causa della rivoluzione creata dall'introduzione della penna a sfera usa e getta. La [[Montblanc]] continuò a produrre modelli in resina plastica di scarso interesse, senza innovazioni, stilistiche o tecniche, degne di nota.<br />
<br />
Nel [[1977]] la [http://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Dunhill Dunhill], che fino allora deteneva una quota di minoranza dell'azienda, acquisì l'azionariato di maggioranza e negli anni successivi ottenne il completo controllo della [[Montblanc]]. A causa di questo l'azienda cessò la produzione dei modelli economici per concentrarsi sulla fascia alta ed alla promozione del marchio come distintivo di lusso. Oggi l'azienda è parte del gruppo [http://en.wikipedia.org/wiki/Richemont Richemont] ed ha ampliato la sua produzione ad orologi, profumi, pelletteria ed altri beni di lusso.<br />
<br />
{{CronoMarca|Montblanc}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://www.fountainpen.de] Sito di collezionisti tedeschi, con molte informazioni<br />
* [http://web.archive.org/web/20130115160419/http://www.maxpens.de/] Sito di un riparatore, una miniera di foto<br />
* [http://montblanc.parkerpens.org/montblanc.html] Una storia dei modelli prodotti dalla Montblanc<br />
* [http://web.archive.org/web/20090611013338/http://www.montblanc-pens.com/montblancpens.html] Un articolo molto interessante sulla storia dell'azienda riportata della figlia di Voss<br />
* [http://web.archive.org/web/20110829190836/http://www.azpens.com/AZPens/Reference.html] Sito di un collezionista americano, moltissime informazioni<br />
* [http://www.enter-net.de/auktion/artikel/meister122-129_e.htm] Pagina sui modelli a [[pulsante di fondo]]<br />
* [http://www.enter-net.de/auktion/artikel/mb30er_e.htm] Pagina sui modelli degli anni '30<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Montblanc_%28pens%29] La voce Montblanc su Wikipedia<br />
* [http://www.rickconner.net/penspotters/montblanc.html] Articolo sulla Montblanc<br />
* [http://www.rickconner.net/penoply/mb.0.html] Altro articolo sulla Montblanc<br />
* [http://www.montblanc.com] Sito ufficiale della Montblanc Writing Instruments<br />
* [http://kamakurapens.invisionzone.com/index.php?showtopic=1812] Storia di August Eberstein, uno dei fondatori e dell'origine della stella, ormai non più raggiungibile<br />
* [http://estilograficavintage.com/montblancesp.html] Sito sulla produzione spagnola, molto interessante<br />
* [https://www.vintagemontblancpens.com/copy-of-pen-reviews] Una serie di recensioni ordinate cronologicamente<br />
==Note==<br />
<references/><br />
<br />
{{CategorizeBrand|Germania}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer&diff=142089Sheaffer2021-02-18T07:46:06Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
[[Immagine:Logo-Sheaffer.svg|center|300px|Logo Sheaffer]]<br />
<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è uno dei pochi produttori storici di stilografiche americane rimasto continuativamente in attività fino ai nostri giorni. La ditta venne iniziò la produzione nel 1912 a Fort Madison, Iowa, da ''Walter A. Sheaffer'' ed è stata uno dei principali produttori di penne stilografiche americane. Ad oggi è ancora attiva come fabbrica di penne. Acquisita nel 1997 dalla [http://en.wikipedia.org/wiki/BIC_Corporation BIC Corporation] è stata venduta nel 2014 alla [https://en.wikipedia.org/wiki/A._T._Cross_Company A. T. Cross Company].<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è sempre stata una delle aziende più innovative nello sviluppo della penna stilografica, introducendo molte novità sia nei materiali che nei sistemi di caricamento, e ha sempre prodotto penne di ottima qualità e funzionamento impeccabile. L'unico campo in cui forse non ha brillato allo stesso livello degli altri è forse quello dell'innovazione stilistica, in cui comunque ha saputo fare la sua parte introducendo novità significative. Avendo stabilito le sue fortune in tempi in cui la superiorità tecnologica era una caratteristica vincente, ed avendo saputo mantenere alti livelli di qualità ed innovazione, la ''Sheaffer'' si è sempre trovata ai vertici del mercato, ed è pertanto annoverata a pieno diritto fra le [[Big Four]].{{Infobox_Marca|Sheaffer}}{{BrandData|Founder=Walter A. Sheaffer|Place=Fort Madison|Date=1913|ProdDate=1912|Country=US|Fullname=W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La ''W. A. Sheaffer Pen Company'' nasce nel [[1912]] ad opera di ''Walter A. Sheaffer'', che nel [[1907]] aveva inventato un meccanismo di [[caricamento a levetta]],<ref>la primogenitura dell'invenzione è posta seriamente in questione, vedi ad esempio [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/pen_myths.shtml questo articolo], per la presenza di altri brevetti preesistenti (come il {{Cite patent|US|726495}} usato in seguito dalla [[Waterman]]), che consentirono infatti ai concorrenti di mettere sul mercato penne con lo stesso meccanismo.</ref> brevettato ({{Cite patent|US|896861}}) nell'agosto dell'anno successivo. ''Walter A. Sheaffer'' era un gioielliere, e per creare l'azienda investì tutti i suoi risparmi. I [[Modelli iniziali Sheaffer|primi modelli]] vennero prodotti nel [[1912]], ma l'azienda venne fondata ufficialmente il 1 gennaio [[1913]] con il nome di ''W. A. Sheaffer Pen Company''. La attività dell'azienda iniziò con un capitale di partenza di 35000$ e con sette dipendenti che lavoravano nel retrobottega della gioielleria.<br />
<br />
I primi anni dell'azienda si basarono sul successo delle stilografiche dotate del nuovo [[caricamento a levetta]], che diventerà un classico e verrà copiato da gran parte dei concorrenti, in particolare da [[Waterman]], che riuscirono ad eludere il brevetto e creare i loro modelli introducendo delle varianti rispetto al sistema utilizzato dalla ''Sheaffer''. Nonostante il proliferare delle imitazioni, ed a riprova forse della scarsa utilità di questo tipo di protezione, la ''Sheaffer'', che arrivò per prima sul mercato con il nuovo sistema di caricamento, ebbe un grande successo e questo pose le basi per il suo successivo sviluppo.<br />
<br />
Nel [[1917]] vennero creati gli impianti di Morrison Plow Works, che consentirono alla ''Sheaffer'' di produrre direttamente i pennini delle sue penne, che fino ad allora acquisiva da fornitori esterni. La scelta della qualità è sempre stata una delle caratteristiche dell'azienda e questa si rifletteva anche nei suoi pennini, tanto che nel [[1920]] la ''Sheaffer'' introdusse una garanzia a vita, detta ''[[Lifetime]]'', per le sue penne di fascia più alta, garantendo il pennino per tutta la vita dell'acquirente. <br />
<br />
[[Image:1927-10-Sheaffer-Lifetime-JadeGreen.jpg|thumb|Pubblicità dei primi modelli in celluloide degli anni '20]]<br />
<br />
Le [[Lifetime Flattop|nuove penne]] con garanzia ''[[Lifetime]]'', nonostante fossero più costose di quelle della concorrenza, si rivelarono un successo, arrivando in cima alla classifica delle vendite. La loro qualità infatti valeva il maggior prezzo e questo venne percepito correttamente dagli acquirenti, tanto che anche le altre marche corsero ai ripari, introducendo garanzie analoghe. Dal [[1924]] questa garanzia venne contraddistinta tramite la presenza sulla penna di un pallino bianco, il ''"[[White Dot]]®"'', che da allora è diventato il simbolo distintivo di questa marca, e che si trova anche sui modelli attuali. <br />
<br />
[[Immagine:Skrip.jpg|thumb|left|Skrip® Ink]]<br />
<br />
Nel [[1922]] la compagnia iniziò la produzione di una propria linea di inchiostri. Dopo aver effettuato molte ricerche venne lanciata la nuova linea chiamata ''[[Skrip Ink|Skrip® Ink]]'', che si dimostrò immediatamente essere di ottima qualità tanto che esso viene prodotto ancora oggi con lo stesso marchio, restando uno dei migliori inchiostri in circolazione.<br />
<br />
Dopo la creazione del meccanismo a levetta la ''Sheaffer'' viene spesso citata nella storia della stilografica per essere stata la prima marca ad avere introdotto su larga scala, a partire dal [[1924]], l'uso della [[celluloide]] come materiale di costruzione delle penne. In realtà questo non è vero ed il merito di questa innovazione andrebbe attribuito più propriamente alla [[LeBoeuf]], che, seguita dalla [[Conway Stewart]] è stata la prima a produrre penne con questo materiale. Non si può però negare che grazie all'uso della [[celluloide]], che le permise di creare penne colorate, la ''Sheaffer'' ebbe un grande successo battendo sul tempo le altre [[Big Four]]. Fino ad allora le penne erano quasi esclusivamente di [[ebanite]] che consente delle colorazioni molto limitate. Il primo modello, di colore verde giada (o ''Jade Green''), cui presto seguì il ''Pearl & Black'', fece scalpore. Grazie a questo successo nel [[1925]] la ''Sheaffer'' riuscì a catturare quasi un quarto del mercato delle penne degli Stati Uniti.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Lifetime-Flattop-1V-Os-PearlBlack-Posted.jpg|thumb|Un modello ''[[flat top]]'' ]]<br />
<br />
Benché le caratteristiche distintive della ''Sheaffer'' siano sempre state l'innovazione tecnica e la qualità costruttiva, essa è stata capace anche di introdurre grandi innovazioni stilistiche. Nel [[1929]] infatti la ditta lanciò la [[Balance]], che abbandonava il modello classico di penna cilindrica (il cosiddetto ''[[Flattop]]'') per assumere una forma affusolata che costituiva una assoluta novità. L'innovazione, accompagnata anche dall'introduzione di nuovi colori, fu un altro grande successo e segnò l'inizio dello stile ''[[Streamlined]]'' adottato poi anche da tutte le altre marche.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Balance-Lever-Md-GreyRedVein-Open.jpg|thumb|left|Una [[Balance]] ]]<br />
<br />
Per tutti gli anni successivi la produzione della ''Sheaffer'' non incontrò novità stilistiche significative, con semplici modifiche alla forma della clip ed introduzioni di nuovi colori come i vari marmorizzati e striati, ed una serie di migliorie tecniche, come il pennino ''[[Feathertouch]]'' del 31, o la creazione, nel [[1940]], della [[Defender]] con clip corta passata sopra il cappuccio (brevetto {{Cite patent|US|D123485}}) realizzata per soddisfare i [[military clip|regolamenti militari]]. Nel [[1934]] venne anche creata la linea economica [[Wasp]] che rimase in produzione circa fino al 1940.<br />
<br />
Nel [[1935]], per rispondere al successo della [[Vacumatic]] della [[Parker]], la ''Sheaffer'' introdusse un'altra innovazione tecnica, il caricamento a [[siringa rovesciata]], denominato ''[[Vacuum-Fil]]''. Benché questo fosse presente nelle [[Onoto]] fin dall'inizio del secolo, fino ad allora non aveva avuto alcun successo negli Stati Uniti. La ''Sheaffer'' ne brevettò una sua versione (brevetto {{Cite patent|US|1926405}}) nel [[1933]], e lo introdusse sul mercato nelle sue linee economiche nel [[1934]] (usando anche il marchio omonimo). L'uso di questo sistema di caricamento, che consentiva di rendere il corpo della penna trasparente, fu ampiamente promosso per le sua capacità permettere la visione del livello dell'inchiostro.<br />
<br />
[[Image:1944-Sheaffer-Triumph-Green.jpg|thumb|Pubblicità del modello [[Triumph Pen|Triumph]] degli anni '40]]<br />
<br />
Nel [[1937]] venne introdotto il nuovo modello [[Crest]] con cappuccio metallico, ma una seconda innovazione stilistica di grande rilievo avvenne nel [[1942]] con la realizzazione della [[Triumph Pen|Triumph]] caratterizzata dall'omonimo pennino conico, che proseguiva direttamente la linea affusolata della penna, e che, nonostante la forte concorrenza della [[51]] della [[Parker]], ebbe un buon successo. <br />
<br />
Durante la seconda guerra mondiale come gran parte delle industrie americane, la ''Sheaffer'' partecipò alla produzione di armi. Dopo la guerra la produzione riprese ed anche la ''Sheaffer'' partecipò alla corsa verso il nuovo fenomeno della penna a sfera. Lo sviluppo delle penne stilografiche comunque non venne interrotto, venne introdotto il nuovo modello [[Tuckaway]], dalla caratteristica clip e la ditta iniziò a produrre penne in resina plastica, il nuovo materiale portato alla ribalta dalla [[51]], che andò a sostituire progressivamente la celluloide.<br />
<br />
Negli anni seguenti la ''Sheaffer'' continuò la sua attività innovativa introducendo nel [[1949]] un nuovo sistema di caricamento a depressione, il ''[[Caricamento#Touchdown|Touchdown]]'', su tutte le sue nuove penne, l'anno successivo vide il lancio della linea [[TM]] (da ''Thin Model''), chiamata così per la sua forma slanciata, caratterizzata da un corpo molto sottile. Questa divenne comunque più conosciuta nel successivo modello [[Snorkel Pen]] ottenuto dal nome del nuovo sistema di caricamento, lo ''[[Caricamento#snorkel|Snorkel]]'', introdotto nel [[1952]], uno dei più sofisticati mai creati, che consentiva di caricare la penna attraverso un tubicino (lo ''Snorkel'' appunto).<br />
<br />
Negli anni successivi la ''Sheaffer'' ha continuato ad essere protagonista nel mondo delle penne, dando vita ad altri modelli di successo, come la [[PFM]] a [[pennino intarsiato]] del [[1959]], e molti altri modelli minori, entrando anche sul mercato delle penne a sfera con buoni risultati. Questo le ha consentito di restare attiva sul mercato ed anche se passando da cambi di proprietà ed acquisizioni da parte di grandi conglomerati, resta una delle poche marche storiche di stilografiche attiva ancora oggi.<br />
<br />
{{ListaModelli|Sheaffer}}<br />
<br />
{{CronoMarca|Sheaffer}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://www.sheaffer.com/] Sito ufficiale della Sheaffer<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Sheaffer] La Sheaffer su Wikipedia<br />
* [https://drive.google.com/file/d/1Xx3a0oPWybPyEQhPNUxhtecl4MQZr2jd/view] Dettagliato documento sulla storia della Sheaffer fino al 1952 (dalla [https://pencollectorsofamerica.org/reference-library/sheaffer/ Reference Library] della PCA)<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/Sheaffer.htm] PenHero.com: PenGallery: Sheaffer<br />
* [https://web.archive.org/web/20060323153049/http://www.penlovers.com/index.cfm?t=collections&s=sheaffer] Pen Lovers: Sheaffer Collection<br />
* [https://web.archive.org/web/20150323053037/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagine sulle snorkel<br />
* [http://www.sheaffertarga.com/index.html] Sito dedicato al modello targa<br />
* [https://web.archive.org/web/20141108010831/http://www.rickconner.net/penoply/sh.0.html] Pagina su penoply<br />
* [https://web.archive.org/web/20160304172630/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.html] Pagina su penspotters<br />
* [https://web.archive.org/web/20080207104122/http://www.pendemonium.com/pens_sheaffer_dates.htm] Piccola cronologia<br />
* [https://web.archive.org/web/20131003170154/http://www.sheafferflattops.com/] Blog sui modelli [[flat top]]<br />
* [http://dirck.delint.ca/beta/?page_id=6959] "Family Album", uno strumento utile per identificare i vari modelli Sheaffer<br />
<br />
==Note==<br />
<references/><br />
{{CategorizeBrand|U.S.A.}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Tuckaway&diff=142088Tuckaway2021-02-18T07:34:41Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>=Storia=<br />
[[File:1945-Sheaffer-Crest-Tuckaway-Red-Set.jpg|thumb|Una pubblicità del 1945.]]<br />
<br />
Il modello [[Tuckaway]] venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1940]], e rimase in produzione all'incirca fino al [[Production ended::1950]].<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La caratteristica principale di questi modelli è l'assenza della clip in alcune versioni, o l'uso di una clip minuscola a forma di ovale allargato a goccia.<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Le prime versioni vennero prodotte, come le altre penne dello stesso periodo realizzate dalla [[Sheaffer]], in [[celluloide]] rigata semitrasparente di diversi colori. In seguito, con il passaggio alla [[resina plastica]], venne utilizzato materiale, abbinato anche, a seconda delle versioni, a cappuccio in metallo. Le finiture erano in metallo laminato in oro, il pennino in oro a 14 carati. <br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
Il sistema di caricamento utilizzato era, almeno per le versioni iniziali, la versione della [[Sheaffer]] del classico sistema a [[siringa rovesciata]] usato a suo tempo dalla [[Onoto]].<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
La versione ''[[Lifetime]]'' senza clip con pennino ''[[Triumph Nib]]'' e banda larga era commercializzata al costo di $12.50. <br />
<br />
Le [[Tuckaway]] prodotte in plastica seguono la convenzione adottata dalla [[Sheaffer]] per identificare le diverse versioni dei suoi modelli per tipo di pennino, livello di finiture e valore dei materiali secondo quanto riportato nella tabella seguente.<br />
<br />
{| class="wikitable" style="width:100%;" border="1" cellpadding="3"<br />
|-<br />
!width="10%" | Nome <br />
!width="15%" | Corpo<br />
!width="15%" | Cappuccio<br />
!width="15%" | Banda<br />
!width="15%" | Pennino<br />
!width="7%" | Prezzo<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Statesman|Statesman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 1.5 cm<br />
| Aperto 14K bicolore<br />
| <br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Valiant|Valiant]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| ''Triumph'' 14K bicolore<br />
| 12.50 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sentinel|Sentinel]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| ''Triumph'' 14K bicolore<br />
| 15.00 $<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
I colori citati in [[:File:1945-Sheaffer-Tuckaway-Valiant.jpg|una pubblicità]] del 1945 sono: ''Golden Brown'', ''Marine Green'', ''Carmine'', ''Gray Pearl'', ''Black''.<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
I pennini erano gli speciali pennini conici denominati inizialmente ''[[Triumph Nib]]'' ed in seguito ''[[Lifetime Point]]'', in versione però generalmente più tozza rispetto ai modelli di dimensioni normali.<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = 875<br />
|Lunghezza = --<br />
|open=<br />
|cap=<br />
|posted=<br />
|d_section=<br />
|d_cap=<br />
|d_body=<br />
|weight=<br />
|w_body=<br />
|w_cap=<br />
|note=wire band<br />
}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = 1250<br />
|Lunghezza =<br />
|open=<br />
|cap=<br />
|posted=<br />
|d_section=<br />
|d_cap=<br />
|d_body=<br />
|weight=<br />
|w_body=<br />
|w_cap=<br />
|note=banda di circa 6 mm sul fondo del cappuccio<br />
}}<br />
{{TabEnd}}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Tuckaway}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/tuckaway.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [https://drive.google.com/file/d/1SQF9BMGh8WijlrzS8Rade5I9J839nxpm/view] Brochure del Gennaio 1942 focalizzata sul nuovo pennino Triumph (dalla [https://pencollectorsofamerica.org/reference-library/sheaffer/ Reference Library] della PCA)<br />
* [http://dirck.delint.ca/beta/?page_id=3028] Altro sito con informazioni storiche sul modello<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Tuckaway}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Geha&diff=142034Geha2021-02-16T15:47:40Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div><noinclude><translate><!--T:1--><br />
{{Infobox_Marca|Geha}}</noinclude><br />
[[File:1958-10-Geha-Invoice-Front.jpg|thumb|upright|Una fattura del 1958]]<br />
<br />
<!--T:2--><br />
L'azienda venne fondata nel [[1918]] ad Hannover da Heinrich e Conrad Hartmann, il nome è l'abbreviazione di ''Gebrüder-Hartmann'' (fratelli Hartmann). L'azienda nacque specializzandosi nella produzione di materiale da cartoleria, in particolare carta, blocchi, carte copiative nastri, diventando negli anni '20 uno dei leader di mercato nella vendite postali di cancelleria.<br />
<br />
<!--T:3--><br />
La ''Geha'' entrò nel mercato delle penne stilografiche nel [[1950]], con la produzione di penne economiche rivolte al mercato studentesco. Le penne degli anni '50 erano dotate di [[caricamento a stantuffo]], ed equipaggiate con uno speciale serbatoio di inchiostro che consentiva di mantenere una riserva di emergenza. In seguito i modelli passarono al [[caricamento a cartuccia]], mantenendo la riserva di inchiostro grazie all'uso di due cartucce separate, come per la [[Duo-Cart]] dell'[[Aurora]]. Negli anni '60 vennero prodotti modelli con [[inlaid nib|pennino intarsiato]] simili a quelli della [[Sheaffer]].<br />
<br />
==Riferimenti esterni== <!--T:4--><br />
* [https://de.wikipedia.org/wiki/Geha-Werke] Pagina di Wikipedia Germania sull'azienda<br />
* [https://geha.de/geha/Pulsar/en_EU.CMS.display.285./company] Breve storia sul sito aziendale<br />
* [http://www.ruettinger-web.de/geha-startseite.html] Sito dedicato a Geha (in Tedesco)<br />
<noinclude><br />
{{BrandData|Founder=Heinrich Hartmann, Conrad Hartmann|Place=Hannover|Date=1918|ProdDate=1950|Country=DE}}<br />
<br />
<!--T:5--><br />
{{CategorizeBrand|Germania|Secondary brand}}<br />
</translate></noinclude></div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Skyboy&diff=142027Skyboy2021-02-16T10:04:52Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>==Storia==<br />
<br />
Il modello [[Skyboy]] venne introdotto dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1940]] circa, nel periodo in cui ci fu una grande attenzione alle novità dei viaggi aerei e tutti i produttori americani investirono massicciamente nella promozione di penne in grado di funzionare correttamente anche in presenza di condizioni di variazione di pressione. <br />
<br />
{{TerminazioneIgnota|1945}}<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La caratteristica più rilevante di questo modello è la presunta capacità di non risentire delle variazioni di pressione relative agli sbalzi atmosferici legati ai viaggi aerei. Viene citato al proposito l'uso del nuovo alimentatore [[Flo-rite]].<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
I modelli di questa serie sono caratterizzati da una clip con l'incisione ''SKYBOY'' disposta longitudinalmente sul fermaglio. Sono presenti modelli ordinari in stile [[Balance]] e modelli con [[military clip|clip militare]] montata al di sopra del cappuccio ({{Cite patent|US|D123485}}).<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| ??<br />
| ??<br />
| Corpo e cappuccio celluloide, clip militare<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Skyboy}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?/topic/114018-sheaffer-skyboy/] Discussione Skyboy su FPN<br />
* [https://www.fountainpennetwork.com/forum/topic/343135-sheaffers-military-clip-pens-from-wwii-era/] Discussione Military clips con alcune pubblicità Skyboy su FPN<br />
* [http://munsonpens.wordpress.com/2008/03/21/sheaffer-skyboy-surprise/] Sito con descrizione componenti interne Skyboy<br />
* [https://parkersheaffer.com/sheaffers-skyboy/] Profilo Sheaffer's Skyboy su parkersheaffer.com<br />
* [http://fountainpenboard.com/forum/index.php?/topic/2280-sheaffer-military-balances/] Discussione Military clips e Skyboy su FPnuts<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Skyboy}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Skyboy&diff=142026Skyboy2021-02-16T09:39:38Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>==Storia==<br />
<br />
Il modello [[Skyboy]] venne introdotto dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1940]] circa, nel periodo in cui ci fu una grande attenzione alle novità dei viaggi aerei e tutti i produttori americani investirono massicciamente nella promozione di penne in grado di funzionare correttamente anche in presenza di condizioni di variazione di pressione. <br />
<br />
{{TerminazioneIgnota|1945}}<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La caratteristica più rilevante di questo modello è la presunta capacità di non risentire delle variazioni di pressione relative agli sbalzi atmosferici legati ai viaggi aerei. Viene citato al proposito l'uso del nuovo alimentatore [[Flo-rite]].<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
I modelli di questa serie sono caratterizzati da una clip con l'incisione ''SKYBOY'' disposta longitudinalmente sul fermaglio. Sono presenti modelli ordinari in stile [[Balance]] e modelli con [[military clip|clip militare]] montata al di sopra del cappuccio ({{Cite patent|US|D123485}}).<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| ??<br />
| ??<br />
| Corpo e cappuccio celluloide, clip militare<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Skyboy}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?/topic/114018-sheaffer-skyboy/] Discussione Skyboy su FPN<br />
* [https://www.fountainpennetwork.com/forum/topic/343135-sheaffers-military-clip-pens-from-wwii-era/] Discussione Military clips con alcune pubblicità Skyboy su FPN<br />
* [http://munsonpens.wordpress.com/2008/03/21/sheaffer-skyboy-surprise/] Sito con descrizione componenti interne Skyboy<br />
* [http://fountainpenboard.com/forum/index.php?/topic/2280-sheaffer-military-balances/] Discussione Military clips e Skyboy su FPnuts<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Skyboy}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Skyboy&diff=142025Skyboy2021-02-16T09:38:29Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>==Storia==<br />
<br />
Il modello [[Skyboy]] venne introdotto dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1940]] circa, nel periodo in cui ci fu una grande attenzione alle novità dei viaggi aerei e tutti i produttori americani investirono massicciamente nella promozione di penne in grado di funzionare correttamente anche in presenza di condizioni di variazione di pressione. <br />
<br />
{{TerminazioneIgnota|1945}}<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La caratteristica più rilevante di questo modello è la presunta capacità di non risentire delle variazioni di pressione relative agli sbalzi atmosferici legati ai viaggi aerei. Viene citato al proposito l'uso del nuovo alimentatore [[Flo-rite]].<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
I modelli di questa serie sono caratterizzati da una clip con l'incisione ''SKYBOY'' disposta longitudinalmente sul fermaglio. Sono presenti modelli ordinari in stile [[Balance]] e modelli con [[military clip|clip militare]] montata al di sopra del cappuccio ({{Cite patent|US|D123485}}).<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| ??<br />
| ??<br />
| Corpo e cappuccio celluloide, clip militare<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Skyboy}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?/topic/114018-sheaffer-skyboy/] Discussione sulla Skyboy su FPN<br />
* [https://www.fountainpennetwork.com/forum/topic/343135-sheaffers-military-clip-pens-from-wwii-era/] Discussione su Military clip con alcune pubblicità Skyboy su FPN<br />
* [http://munsonpens.wordpress.com/2008/03/21/sheaffer-skyboy-surprise/] Sito con descrizione componenti interne Skyboy<br />
* [http://fountainpenboard.com/forum/index.php?/topic/2280-sheaffer-military-balances/] Discussione su Military clips e Skyboy su FPnuts<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Skyboy}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Tuckaway&diff=142023Tuckaway2021-02-16T07:12:10Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>=Storia=<br />
[[File:1945-Sheaffer-Crest-Tuckaway-Red-Set.jpg|thumb|Una pubblicità del 1945.]]<br />
<br />
Il modello [[Tuckaway]] venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1940]], e rimase in produzione all'incirca fino al [[Production ended::1950]].<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La caratteristica principale di questi modelli è l'assenza della clip in alcune versioni, o l'uso di una clip minuscola a forma di ovale allargato a goccia.<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Le prime versioni vennero prodotte, come le altre penne dello stesso periodo realizzate dalla [[Sheaffer]], in [[celluloide]] rigata semitrasparente di diversi colori. In seguito, con il passaggio alla [[resina plastica]], venne utilizzato materiale, abbinato anche, a seconda delle versioni, a cappuccio in metallo. Le finiture erano in metallo laminato in oro, il pennino in oro a 14 carati. <br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
Il sistema di caricamento utilizzato era, almeno per le versioni iniziali, la versione della [[Sheaffer]] del classico sistema a [[siringa rovesciata]] usato a suo tempo dalla [[Onoto]].<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
La versione ''[[Lifetime]]'' senza clip con pennino ''[[Triumph Nib]]'' e banda larga era commercializzata al costo di $12.50. <br />
<br />
Le [[Tuckaway]] prodotte in plastica seguono la convenzione adottata dalla [[Sheaffer]] per identificare le diverse versioni dei suoi modelli per tipo di pennino, livello di finiture e valore dei materiali secondo quanto riportato nella tabella seguente.<br />
<br />
{| class="wikitable" style="width:100%;" border="1" cellpadding="3"<br />
|-<br />
!width="10%" | Nome <br />
!width="15%" | Corpo<br />
!width="15%" | Cappuccio<br />
!width="15%" | Banda<br />
!width="15%" | Pennino<br />
!width="7%" | Prezzo<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Statesman|Statesman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 1.5 cm<br />
| Aperto 14K bicolore<br />
| <br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Valiant|Valiant]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| ''Triumph'' 14K bicolore<br />
| 12.50 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sentinel|Sentinel]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| ''Triumph'' 14K bicolore<br />
| 15.00 $<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
I colori citati in [[:File:1945-Sheaffer-Tuckaway-Valiant.jpg|una pubblicità]] del 1945 sono: ''Golden Brown'', ''Marine Green'', ''Carmine'', ''Gray Pearl'', ''Black''.<br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
I pennini erano gli speciali pennini conici denominati inizialmente ''[[Triumph Nib]]'' ed in seguito ''[[Lifetime Point]]'', in versione però generalmente più tozza rispetto ai modelli di dimensioni normali.<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = 875<br />
|Lunghezza = --<br />
|open=<br />
|cap=<br />
|posted=<br />
|d_section=<br />
|d_cap=<br />
|d_body=<br />
|weight=<br />
|w_body=<br />
|w_cap=<br />
|note=wire band<br />
}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = 1250<br />
|Lunghezza =<br />
|open=<br />
|cap=<br />
|posted=<br />
|d_section=<br />
|d_cap=<br />
|d_body=<br />
|weight=<br />
|w_body=<br />
|w_cap=<br />
|note=banda di circa 6 mm sul fondo del cappuccio<br />
}}<br />
{{TabEnd}}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Tuckaway}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/tuckaway.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [https://drive.google.com/file/d/1SQF9BMGh8WijlrzS8Rade5I9J839nxpm/view] Brochure del Gennaio 1942 focalizzata sul nuovo pennino Triumph (dalla [https://pencollectorsofamerica.org/reference-library/sheaffer/ Reference Library] della PCA)<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Tuckaway}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer&diff=142022Sheaffer2021-02-16T06:58:16Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
[[Immagine:Logo-Sheaffer.svg|center|300px|Logo Sheaffer]]<br />
<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è uno dei pochi produttori storici di stilografiche americane rimasto continuativamente in attività fino ai nostri giorni. La ditta venne iniziò la produzione nel 1912 a Fort Madison, Iowa, da ''Walter A. Sheaffer'' ed è stata uno dei principali produttori di penne stilografiche americane. Ad oggi è ancora attiva come fabbrica di penne. Acquisita nel 1997 dalla [http://en.wikipedia.org/wiki/BIC_Corporation BIC Corporation] è stata venduta nel 2014 alla A. T. Cross Company.<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è sempre stata una delle aziende più innovative nello sviluppo della penna stilografica, introducendo molte novità sia nei materiali che nei sistemi di caricamento, e ha sempre prodotto penne di ottima qualità e funzionamento impeccabile. L'unico campo in cui forse non ha brillato allo stesso livello degli altri è forse quello dell'innovazione stilistica, in cui comunque ha saputo fare la sua parte introducendo novità significative. Avendo stabilito le sue fortune in tempi in cui la superiorità tecnologica era una caratteristica vincente, ed avendo saputo mantenere alti livelli di qualità ed innovazione, la ''Sheaffer'' si è sempre trovata ai vertici del mercato, ed è pertanto annoverata a pieno diritto fra le [[Big Four]].{{Infobox_Marca|Sheaffer}}{{BrandData|Founder=Walter A. Sheaffer|Place=Fort Madison|Date=1913|ProdDate=1912|Country=US|Fullname=W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La ''W. A. Sheaffer Pen Company'' nasce nel [[1912]] ad opera di ''Walter A. Sheaffer'', che nel [[1907]] aveva inventato un meccanismo di [[caricamento a levetta]],<ref>la primogenitura dell'invenzione è posta seriamente in questione, vedi ad esempio [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/pen_myths.shtml questo articolo], per la presenza di altri brevetti preesistenti (come il {{Cite patent|US|726495}} usato in seguito dalla [[Waterman]]), che consentirono infatti ai concorrenti di mettere sul mercato penne con lo stesso meccanismo.</ref> brevettato ({{Cite patent|US|896861}}) nell'agosto dell'anno successivo. ''Walter A. Sheaffer'' era un gioielliere, e per creare l'azienda investì tutti i suoi risparmi. I [[Modelli iniziali Sheaffer|primi modelli]] vennero prodotti nel [[1912]], ma l'azienda venne fondata ufficialmente il 1 gennaio [[1913]] con il nome di ''W. A. Sheaffer Pen Company''. La attività dell'azienda iniziò con un capitale di partenza di 35000$ e con sette dipendenti che lavoravano nel retrobottega della gioielleria.<br />
<br />
I primi anni dell'azienda si basarono sul successo delle stilografiche dotate del nuovo [[caricamento a levetta]], che diventerà un classico e verrà copiato da gran parte dei concorrenti, in particolare da [[Waterman]], che riuscirono ad eludere il brevetto e creare i loro modelli introducendo delle varianti rispetto al sistema utilizzato dalla ''Sheaffer''. Nonostante il proliferare delle imitazioni, ed a riprova forse della scarsa utilità di questo tipo di protezione, la ''Sheaffer'', che arrivò per prima sul mercato con il nuovo sistema di caricamento, ebbe un grande successo e questo pose le basi per il suo successivo sviluppo.<br />
<br />
Nel [[1917]] vennero creati gli impianti di Morrison Plow Works, che consentirono alla ''Sheaffer'' di produrre direttamente i pennini delle sue penne, che fino ad allora acquisiva da fornitori esterni. La scelta della qualità è sempre stata una delle caratteristiche dell'azienda e questa si rifletteva anche nei suoi pennini, tanto che nel [[1920]] la ''Sheaffer'' introdusse una garanzia a vita, detta ''[[Lifetime]]'', per le sue penne di fascia più alta, garantendo il pennino per tutta la vita dell'acquirente. <br />
<br />
[[Image:1927-10-Sheaffer-Lifetime-JadeGreen.jpg|thumb|Pubblicità dei primi modelli in celluloide degli anni '20]]<br />
<br />
Le [[Lifetime Flattop|nuove penne]] con garanzia ''[[Lifetime]]'', nonostante fossero più costose di quelle della concorrenza, si rivelarono un successo, arrivando in cima alla classifica delle vendite. La loro qualità infatti valeva il maggior prezzo e questo venne percepito correttamente dagli acquirenti, tanto che anche le altre marche corsero ai ripari, introducendo garanzie analoghe. Dal [[1924]] questa garanzia venne contraddistinta tramite la presenza sulla penna di un pallino bianco, il ''"[[White Dot]]®"'', che da allora è diventato il simbolo distintivo di questa marca, e che si trova anche sui modelli attuali. <br />
<br />
[[Immagine:Skrip.jpg|thumb|left|Skrip® Ink]]<br />
<br />
Nel [[1922]] la compagnia iniziò la produzione di una propria linea di inchiostri. Dopo aver effettuato molte ricerche venne lanciata la nuova linea chiamata ''[[Skrip Ink|Skrip® Ink]]'', che si dimostrò immediatamente essere di ottima qualità tanto che esso viene prodotto ancora oggi con lo stesso marchio, restando uno dei migliori inchiostri in circolazione.<br />
<br />
Dopo la creazione del meccanismo a levetta la ''Sheaffer'' viene spesso citata nella storia della stilografica per essere stata la prima marca ad avere introdotto su larga scala, a partire dal [[1924]], l'uso della [[celluloide]] come materiale di costruzione delle penne. In realtà questo non è vero ed il merito di questa innovazione andrebbe attribuito più propriamente alla [[LeBoeuf]], che, seguita dalla [[Conway Stewart]] è stata la prima a produrre penne con questo materiale. Non si può però negare che grazie all'uso della [[celluloide]], che le permise di creare penne colorate, la ''Sheaffer'' ebbe un grande successo battendo sul tempo le altre [[Big Four]]. Fino ad allora le penne erano quasi esclusivamente di [[ebanite]] che consente delle colorazioni molto limitate. Il primo modello, di colore verde giada (o ''Jade Green''), cui presto seguì il ''Pearl & Black'', fece scalpore. Grazie a questo successo nel [[1925]] la ''Sheaffer'' riuscì a catturare quasi un quarto del mercato delle penne degli Stati Uniti.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Lifetime-Flattop-1V-Os-PearlBlack-Posted.jpg|thumb|Un modello ''[[flat top]]'' ]]<br />
<br />
Benché le caratteristiche distintive della ''Sheaffer'' siano sempre state l'innovazione tecnica e la qualità costruttiva, essa è stata capace anche di introdurre grandi innovazioni stilistiche. Nel [[1929]] infatti la ditta lanciò la [[Balance]], che abbandonava il modello classico di penna cilindrica (il cosiddetto ''[[Flattop]]'') per assumere una forma affusolata che costituiva una assoluta novità. L'innovazione, accompagnata anche dall'introduzione di nuovi colori, fu un altro grande successo e segnò l'inizio dello stile ''[[Streamlined]]'' adottato poi anche da tutte le altre marche.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Balance-Lever-Md-GreyRedVein-Open.jpg|thumb|left|Una [[Balance]] ]]<br />
<br />
Per tutti gli anni successivi la produzione della ''Sheaffer'' non incontrò novità stilistiche significative, con semplici modifiche alla forma della clip ed introduzioni di nuovi colori come i vari marmorizzati e striati, ed una serie di migliorie tecniche, come il pennino ''[[Feathertouch]]'' del 31, o la creazione, nel [[1940]], della [[Defender]] con clip corta passata sopra il cappuccio (brevetto {{Cite patent|US|D123485}}) realizzata per soddisfare i [[military clip|regolamenti militari]]. Nel [[1934]] venne anche creata la linea economica [[Wasp]] che rimase in produzione circa fino al 1940.<br />
<br />
Nel [[1935]], per rispondere al successo della [[Vacumatic]] della [[Parker]], la ''Sheaffer'' introdusse un'altra innovazione tecnica, il caricamento a [[siringa rovesciata]], denominato ''[[Vacuum-Fil]]''. Benché questo fosse presente nelle [[Onoto]] fin dall'inizio del secolo, fino ad allora non aveva avuto alcun successo negli Stati Uniti. La ''Sheaffer'' ne brevettò una sua versione (brevetto {{Cite patent|US|1926405}}) nel [[1933]], e lo introdusse sul mercato nelle sue linee economiche nel [[1934]] (usando anche il marchio omonimo). L'uso di questo sistema di caricamento, che consentiva di rendere il corpo della penna trasparente, fu ampiamente promosso per le sua capacità permettere la visione del livello dell'inchiostro.<br />
<br />
[[Image:1944-Sheaffer-Triumph-Green.jpg|thumb|Pubblicità del modello [[Triumph Pen|Triumph]] degli anni '40]]<br />
<br />
Nel [[1937]] venne introdotto il nuovo modello [[Crest]] con cappuccio metallico, ma una seconda innovazione stilistica di grande rilievo avvenne nel [[1942]] con la realizzazione della [[Triumph Pen|Triumph]] caratterizzata dall'omonimo pennino conico, che proseguiva direttamente la linea affusolata della penna, e che, nonostante la forte concorrenza della [[51]] della [[Parker]], ebbe un buon successo. <br />
<br />
Durante la seconda guerra mondiale come gran parte delle industrie americane, la ''Sheaffer'' partecipò alla produzione di armi. Dopo la guerra la produzione riprese ed anche la ''Sheaffer'' partecipò alla corsa verso il nuovo fenomeno della penna a sfera. Lo sviluppo delle penne stilografiche comunque non venne interrotto, venne introdotto il nuovo modello [[Tuckaway]], dalla caratteristica clip e la ditta iniziò a produrre penne in resina plastica, il nuovo materiale portato alla ribalta dalla [[51]], che andò a sostituire progressivamente la celluloide.<br />
<br />
Negli anni seguenti la ''Sheaffer'' continuò la sua attività innovativa introducendo nel [[1949]] un nuovo sistema di caricamento a depressione, il ''[[Caricamento#Touchdown|Touchdown]]'', su tutte le sue nuove penne, l'anno successivo vide il lancio della linea [[TM]] (da ''Thin Model''), chiamata così per la sua forma slanciata, caratterizzata da un corpo molto sottile. Questa divenne comunque più conosciuta nel successivo modello [[Snorkel Pen]] ottenuto dal nome del nuovo sistema di caricamento, lo ''[[Caricamento#snorkel|Snorkel]]'', introdotto nel [[1952]], uno dei più sofisticati mai creati, che consentiva di caricare la penna attraverso un tubicino (lo ''Snorkel'' appunto).<br />
<br />
Negli anni successivi la ''Sheaffer'' ha continuato ad essere protagonista nel mondo delle penne, dando vita ad altri modelli di successo, come la [[PFM]] a [[pennino intarsiato]] del [[1959]], e molti altri modelli minori, entrando anche sul mercato delle penne a sfera con buoni risultati. Questo le ha consentito di restare attiva sul mercato ed anche se passando da cambi di proprietà ed acquisizioni da parte di grandi conglomerati, resta una delle poche marche storiche di stilografiche attiva ancora oggi.<br />
<br />
{{ListaModelli|Sheaffer}}<br />
<br />
{{CronoMarca|Sheaffer}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://www.sheaffer.com/] Sito ufficiale della Sheaffer<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Sheaffer] La Sheaffer su Wikipedia<br />
* [https://drive.google.com/file/d/1Xx3a0oPWybPyEQhPNUxhtecl4MQZr2jd/view] Dettagliato documento sulla storia della Sheaffer fino al 1952 (dalla [https://pencollectorsofamerica.org/reference-library/sheaffer/ Reference Library] della PCA)<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/Sheaffer.htm] PenHero.com: PenGallery: Sheaffer<br />
* [https://web.archive.org/web/20060323153049/http://www.penlovers.com/index.cfm?t=collections&s=sheaffer] Pen Lovers: Sheaffer Collection<br />
* [https://web.archive.org/web/20150323053037/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagine sulle snorkel<br />
* [http://www.sheaffertarga.com/index.html] Sito dedicato al modello targa<br />
* [https://web.archive.org/web/20141108010831/http://www.rickconner.net/penoply/sh.0.html] Pagina su penoply<br />
* [https://web.archive.org/web/20160304172630/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.html] Pagina su penspotters<br />
* [https://web.archive.org/web/20080207104122/http://www.pendemonium.com/pens_sheaffer_dates.htm] Piccola cronologia<br />
* [https://web.archive.org/web/20131003170154/http://www.sheafferflattops.com/] Blog sui modelli [[flat top]]<br />
<br />
==Note==<br />
<references/><br />
{{CategorizeBrand|U.S.A.}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer_PFM&diff=142021Sheaffer PFM2021-02-16T00:22:39Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[Image:Sheaffer-PFM-III-Black-Extracted.jpg|thumb|Una [[PFM]] III nera]]<br />
=Storia=<br />
[[Image:1960-05-Sheaffer-PFM-et-al.jpg|thumb|Una pubblicità del 1960]]<br />
<br />
Il modello [[PFM]] venne introdotto dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1959]], ed uscì di produzione all'incirca nel [[Production ended::1968]].<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], essa venne lanciata in grande stile promuovendone il particolarissimo pennino, denominato ''[[Inlaid nib]]'' per la sua caratteristica di essere dotato di ali inserite ad intarsio sulla sezione della penna, che da allora divenne una delle caratteristiche distintive della produzione di questa azienda. <br />
<br />
Nonostante le sue notevoli caratteristiche la [[PFM]] non riscosse un grande successo, pertanto è una penna relativamente rara e comunque molto ricercata. A partire dal [[1962]] la produzione viene limitata ai modelli versione III e V.<ref>per le date il riferimento è tratto dall'articolo di Sam Marshall, ''Snorkels and PFMs'', pubblicato su ''The PENnant XVI/2'' (estate 2002), pp. 11-15.</ref><br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], è l'unico modello, eccettuata la precedente [[Snorkel Pen]] a fare uso del caricamento [[snorkel filler|snorkel]]. Inoltre è la prima penna della [[Sheaffer]] ad adottare il pennino intarsiato denominato ''[[Inlaid nib]]''.<ref>per questo pennino erano stati depositati due brevetti negli USA, il {{USPTO Patent|D0188265}} ed il {{USPTO Patent|D0188266}}, rispettivamente per pennino e blocco pennino.</ref> <br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Tutte le [[PFM]] conosciute hanno il corpo realizzato in [[Resina plastica|plastica ad iniezione]], verosimilmente simile o uguale a quella della [[Snorkel Pen]] mentre il cappuccio, a seconda della versione, può essere realizzato anch'esso in plastica o in metallo con varie finiture a seconda dei diversi modelli. Sono citate versioni di lusso con corpo e cappuccio in oro, ma non sono noti esemplari effettivamente prodotti delle stesse.<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
La [[PFM]] è il secondo ed unico modello della [[Sheaffer]] che fa uso del particolarissimo e sofisticato caricamento [[snorkel filler|snorkel]], ma date le maggiori dimensioni della penna, questo è ovviamente diverso da quello delle [[Snorkel Pen]]. Il principio di funzionamento comunque, differenza di dimensioni del meccanismo a parte, è identico, il sistema consente il caricamento senza sporcare il pennino e presenta una capacità analoga a quella di un [[caricamento a levetta]].<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
La [[PFM]] venne prodotta in cinque versioni ordinarie, a cui si fa riferimento normalmente con i corrispondenti progressivi numeri romani, come illustrato [[PFM#Dimensioni|più avanti]]. I prezzi partivano dai $10 della ''I'' fino ai $25 della ''V'', se abbinate alla rispettiva matita, l'intervallo di prezzi era fra $14.95$ e $35. E' nota inoltre una versione ''[[Autograph]]'' con banda sul cappuccio e fermaglio in oro.<br />
<br />
Sono citate da ''Fountain Pens and Pencils, The Golden age of Writing Instruments'', di George Fischler e Stuart Schneider altre tre versioni, di cui comunque non compare traccia nei cataloghi dell'azienda, denominate rispettivamente ''VI'', ''VII'' e ''VIII'', rispettivamente con corpo in metallo dorato, con cappuccio in oro e totalmente in oro. Di queste però non sono note versioni esistenti, anche se Richard Binder riporta notizia, datagli da Gordon Brown e David Isaacson di una penna in oro 9k con marcatura europea venduta ad un asta a Londra per circa 3600 sterline. <br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
A parte le finiture in nickel o oro del cappuccio, i colori del corpo della [[PFM]] sono stati prodotti in solo cinque colori, ed in particolare ''black'', ''blue'', ''burgundy'', ''green'', e ''grey''. I più rari sono il ''blue'', il ''green'', ed il ''grey'', ma di questi di gran lunga il più raro è il ''grey'', non citato nei cataloghi e prodotto soltanto per un anno. E' nota anche la produzione di una versione ''[[demonstrator]]'' in plastica trasparente (nella sola versione ''III'') che non è stata comunque mai commercializzata. <br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| ''I''<br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''II'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio con clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''III'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''IV'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio laminato con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
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| ''V'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''autograph'' <br />
| 5" 3/8<br />
| <br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|PFM}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/pfm.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferPFM.htm] Pagina sul sito Penhero<br />
* [https://web.archive.org/web/20150301160353/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.pfm.html] Pagina sul sito dismesso Penspotters<br />
* [http://www.vintagepens.com/Sheaffer_PFM.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura<br />
* [https://drive.google.com/file/d/1OdLXrosGK8ruo7LgX88UsYVoUnSUOOaF/view] Brochure del 1959 (dalla [https://pencollectorsofamerica.org/reference-library/sheaffer/ Reference Library] della PCA)<br />
* [https://www.youtube.com/watch?v=Nw_PVEvEmRM] [https://www.youtube.com/watch?v=18O-3Fq66Sg] Due pubblicità televisive USA, 1959<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|PFM}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer_PFM&diff=142020Sheaffer PFM2021-02-15T23:58:13Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[Image:Sheaffer-PFM-III-Black-Extracted.jpg|thumb|Una [[PFM]] III nera]]<br />
=Storia=<br />
[[Image:1960-05-Sheaffer-PFM-et-al.jpg|thumb|Una pubblicità del 1960]]<br />
<br />
Il modello [[PFM]] venne introdotto dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1959]], ed uscì di produzione all'incirca nel [[Production ended::1968]].<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], essa venne lanciata in grande stile promuovendone il particolarissimo pennino, denominato ''[[Inlaid nib]]'' per la sua caratteristica di essere dotato di ali inserite ad intarsio sulla sezione della penna, che da allora divenne una delle caratteristiche distintive della produzione di questa azienda. <br />
<br />
Nonostante le sue notevoli caratteristiche la [[PFM]] non riscosse un grande successo, pertanto è una penna relativamente rara e comunque molto ricercata. A partire dal [[1962]] la produzione viene limitata ai modelli versione III e V.<ref>per le date il riferimento è tratto dall'articolo di Sam Marshall, ''Snorkels and PFMs'', pubblicato su ''The PENnant XVI/2'' (estate 2002), pp. 11-15.</ref><br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], è l'unico modello, eccettuata la precedente [[Snorkel Pen]] a fare uso del caricamento [[snorkel filler|snorkel]]. Inoltre è la prima penna della [[Sheaffer]] ad adottare il pennino intarsiato denominato ''[[Inlaid nib]]''.<ref>per questo pennino erano stati depositati due brevetti negli USA, il {{USPTO Patent|D0188265}} ed il {{USPTO Patent|D0188266}}, rispettivamente per pennino e blocco pennino.</ref> <br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Tutte le [[PFM]] conosciute hanno il corpo realizzato in [[Resina plastica|plastica ad iniezione]], verosimilmente simile o uguale a quella della [[Snorkel Pen]] mentre il cappuccio, a seconda della versione, può essere realizzato anch'esso in plastica o in metallo con varie finiture a seconda dei diversi modelli. Sono citate versioni di lusso con corpo e cappuccio in oro, ma non sono noti esemplari effettivamente prodotti delle stesse.<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
La [[PFM]] è il secondo ed unico modello della [[Sheaffer]] che fa uso del particolarissimo e sofisticato caricamento [[snorkel filler|snorkel]], ma date le maggiori dimensioni della penna, questo è ovviamente diverso da quello delle [[Snorkel Pen]]. Il principio di funzionamento comunque, differenza di dimensioni del meccanismo a parte, è identico, il sistema consente il caricamento senza sporcare il pennino e presenta una capacità analoga a quella di un [[caricamento a levetta]].<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
La [[PFM]] venne prodotta in cinque versioni ordinarie, a cui si fa riferimento normalmente con i corrispondenti progressivi numeri romani, come illustrato [[PFM#Dimensioni|più avanti]]. I prezzi partivano dai $10 della ''I'' fino ai $25 della ''V'', se abbinate alla rispettiva matita, l'intervallo di prezzi era fra $14.95$ e $35. E' nota inoltre una versione ''[[Autograph]]'' con banda sul cappuccio e fermaglio in oro.<br />
<br />
Sono citate da ''Fountain Pens and Pencils, The Golden age of Writing Instruments'', di George Fischler e Stuart Schneider altre tre versioni, di cui comunque non compare traccia nei cataloghi dell'azienda, denominate rispettivamente ''VI'', ''VII'' e ''VIII'', rispettivamente con corpo in metallo dorato, con cappuccio in oro e totalmente in oro. Di queste però non sono note versioni esistenti, anche se Richard Binder riporta notizia, datagli da Gordon Brown e David Isaacson di una penna in oro 9k con marcatura europea venduta ad un asta a Londra per circa 3600 sterline. <br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
A parte le finiture in nickel o oro del cappuccio, i colori del corpo della [[PFM]] sono stati prodotti in solo cinque colori, ed in particolare ''black'', ''blue'', ''burgundy'', ''green'', e ''grey''. I più rari sono il ''blue'', il ''green'', ed il ''grey'', ma di questi di gran lunga il più raro è il ''grey'', non citato nei cataloghi e prodotto soltanto per un anno. E' nota anche la produzione di una versione ''[[demonstrator]]'' in plastica trasparente (nella sola versione ''III'') che non è stata comunque mai commercializzata. <br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| ''I''<br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''II'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio con clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''III'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''IV'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio laminato con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''V'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''autograph'' <br />
| 5" 3/8<br />
| <br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|PFM}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/pfm.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferPFM.htm] Pagina sul sito Penhero<br />
* [https://web.archive.org/web/20150301160353/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.pfm.html] Pagina sul sito dismesso Penspotters<br />
* [http://www.vintagepens.com/Sheaffer_PFM.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura<br />
* [https://drive.google.com/file/d/1OdLXrosGK8ruo7LgX88UsYVoUnSUOOaF/view] Brochure del 1959 (dalla [https://pencollectorsofamerica.org/reference-library/sheaffer/ Reference Library] della PCA)<br />
* [https://www.youtube.com/watch?v=18O-3Fq66Sg] Pubblicità televisiva USA 1959<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|PFM}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer&diff=142019Sheaffer2021-02-15T23:40:50Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
[[Immagine:Logo-Sheaffer.svg|center|300px|Logo Sheaffer]]<br />
<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è uno dei pochi produttori storici di stilografiche americane rimasto continuativamente in attività fino ai nostri giorni. La ditta venne iniziò la produzione nel 1912 a Fort Madison, Iowa, da ''Walter A. Sheaffer'' ed è stata uno dei principali produttori di penne stilografiche americane. Ad oggi è ancora attiva come fabbrica di penne. Acquisita nel 1997 dalla [http://en.wikipedia.org/wiki/BIC_Corporation BIC Corporation] è stata venduta nel 2014 alla A. T. Cross Company.<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è sempre stata una delle aziende più innovative nello sviluppo della penna stilografica, introducendo molte novità sia nei materiali che nei sistemi di caricamento, e ha sempre prodotto penne di ottima qualità e funzionamento impeccabile. L'unico campo in cui forse non ha brillato allo stesso livello degli altri è forse quello dell'innovazione stilistica, in cui comunque ha saputo fare la sua parte introducendo novità significative. Avendo stabilito le sue fortune in tempi in cui la superiorità tecnologica era una caratteristica vincente, ed avendo saputo mantenere alti livelli di qualità ed innovazione, la ''Sheaffer'' si è sempre trovata ai vertici del mercato, ed è pertanto annoverata a pieno diritto fra le [[Big Four]].{{Infobox_Marca|Sheaffer}}{{BrandData|Founder=Walter A. Sheaffer|Place=Fort Madison|Date=1913|ProdDate=1912|Country=US|Fullname=W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La ''W. A. Sheaffer Pen Company'' nasce nel [[1912]] ad opera di ''Walter A. Sheaffer'', che nel [[1907]] aveva inventato un meccanismo di [[caricamento a levetta]],<ref>la primogenitura dell'invenzione è posta seriamente in questione, vedi ad esempio [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/pen_myths.shtml questo articolo], per la presenza di altri brevetti preesistenti (come il {{Cite patent|US|726495}} usato in seguito dalla [[Waterman]]), che consentirono infatti ai concorrenti di mettere sul mercato penne con lo stesso meccanismo.</ref> brevettato ({{Cite patent|US|896861}}) nell'agosto dell'anno successivo. ''Walter A. Sheaffer'' era un gioielliere, e per creare l'azienda investì tutti i suoi risparmi. I [[Modelli iniziali Sheaffer|primi modelli]] vennero prodotti nel [[1912]], ma l'azienda venne fondata ufficialmente il 1 gennaio [[1913]] con il nome di ''W. A. Sheaffer Pen Company''. La attività dell'azienda iniziò con un capitale di partenza di 35000$ e con sette dipendenti che lavoravano nel retrobottega della gioielleria.<br />
<br />
I primi anni dell'azienda si basarono sul successo delle stilografiche dotate del nuovo [[caricamento a levetta]], che diventerà un classico e verrà copiato da gran parte dei concorrenti, in particolare da [[Waterman]], che riuscirono ad eludere il brevetto e creare i loro modelli introducendo delle varianti rispetto al sistema utilizzato dalla ''Sheaffer''. Nonostante il proliferare delle imitazioni, ed a riprova forse della scarsa utilità di questo tipo di protezione, la ''Sheaffer'', che arrivò per prima sul mercato con il nuovo sistema di caricamento, ebbe un grande successo e questo pose le basi per il suo successivo sviluppo.<br />
<br />
Nel [[1917]] vennero creati gli impianti di Morrison Plow Works, che consentirono alla ''Sheaffer'' di produrre direttamente i pennini delle sue penne, che fino ad allora acquisiva da fornitori esterni. La scelta della qualità è sempre stata una delle caratteristiche dell'azienda e questa si rifletteva anche nei suoi pennini, tanto che nel [[1920]] la ''Sheaffer'' introdusse una garanzia a vita, detta ''[[Lifetime]]'', per le sue penne di fascia più alta, garantendo il pennino per tutta la vita dell'acquirente. <br />
<br />
[[Image:1927-10-Sheaffer-Lifetime-JadeGreen.jpg|thumb|Pubblicità dei primi modelli in celluloide degli anni '20]]<br />
<br />
Le [[Lifetime Flattop|nuove penne]] con garanzia ''[[Lifetime]]'', nonostante fossero più costose di quelle della concorrenza, si rivelarono un successo, arrivando in cima alla classifica delle vendite. La loro qualità infatti valeva il maggior prezzo e questo venne percepito correttamente dagli acquirenti, tanto che anche le altre marche corsero ai ripari, introducendo garanzie analoghe. Dal [[1924]] questa garanzia venne contraddistinta tramite la presenza sulla penna di un pallino bianco, il ''"[[White Dot]]®"'', che da allora è diventato il simbolo distintivo di questa marca, e che si trova anche sui modelli attuali. <br />
<br />
[[Immagine:Skrip.jpg|thumb|left|Skrip® Ink]]<br />
<br />
Nel [[1922]] la compagnia iniziò la produzione di una propria linea di inchiostri. Dopo aver effettuato molte ricerche venne lanciata la nuova linea chiamata ''[[Skrip Ink|Skrip® Ink]]'', che si dimostrò immediatamente essere di ottima qualità tanto che esso viene prodotto ancora oggi con lo stesso marchio, restando uno dei migliori inchiostri in circolazione.<br />
<br />
Dopo la creazione del meccanismo a levetta la ''Sheaffer'' viene spesso citata nella storia della stilografica per essere stata la prima marca ad avere introdotto su larga scala, a partire dal [[1924]], l'uso della [[celluloide]] come materiale di costruzione delle penne. In realtà questo non è vero ed il merito di questa innovazione andrebbe attribuito più propriamente alla [[LeBoeuf]], che, seguita dalla [[Conway Stewart]] è stata la prima a produrre penne con questo materiale. Non si può però negare che grazie all'uso della [[celluloide]], che le permise di creare penne colorate, la ''Sheaffer'' ebbe un grande successo battendo sul tempo le altre [[Big Four]]. Fino ad allora le penne erano quasi esclusivamente di [[ebanite]] che consente delle colorazioni molto limitate. Il primo modello, di colore verde giada (o ''Jade Green''), cui presto seguì il ''Pearl & Black'', fece scalpore. Grazie a questo successo nel [[1925]] la ''Sheaffer'' riuscì a catturare quasi un quarto del mercato delle penne degli Stati Uniti.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Lifetime-Flattop-1V-Os-PearlBlack-Posted.jpg|thumb|Un modello ''[[flat top]]'' ]]<br />
<br />
Benché le caratteristiche distintive della ''Sheaffer'' siano sempre state l'innovazione tecnica e la qualità costruttiva, essa è stata capace anche di introdurre grandi innovazioni stilistiche. Nel [[1929]] infatti la ditta lanciò la [[Balance]], che abbandonava il modello classico di penna cilindrica (il cosiddetto ''[[Flattop]]'') per assumere una forma affusolata che costituiva una assoluta novità. L'innovazione, accompagnata anche dall'introduzione di nuovi colori, fu un altro grande successo e segnò l'inizio dello stile ''[[Streamlined]]'' adottato poi anche da tutte le altre marche.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Balance-Lever-Md-GreyRedVein-Open.jpg|thumb|left|Una [[Balance]] ]]<br />
<br />
Per tutti gli anni successivi la produzione della ''Sheaffer'' non incontrò novità stilistiche significative, con semplici modifiche alla forma della clip ed introduzioni di nuovi colori come i vari marmorizzati e striati, ed una serie di migliorie tecniche, come il pennino ''[[Feathertouch]]'' del 31, o la creazione, nel [[1940]], della [[Defender]] con clip corta passata sopra il cappuccio (brevetto {{Cite patent|US|D123485}}) realizzata per soddisfare i [[military clip|regolamenti militari]]. Nel [[1934]] venne anche creata la linea economica [[Wasp]] che rimase in produzione circa fino al 1940.<br />
<br />
Nel [[1935]], per rispondere al successo della [[Vacumatic]] della [[Parker]], la ''Sheaffer'' introdusse un'altra innovazione tecnica, il caricamento a [[siringa rovesciata]], denominato ''[[Vacuum-Fil]]''. Benché questo fosse presente nelle [[Onoto]] fin dall'inizio del secolo, fino ad allora non aveva avuto alcun successo negli Stati Uniti. La ''Sheaffer'' ne brevettò una sua versione (brevetto {{Cite patent|US|1926405}}) nel [[1933]], e lo introdusse sul mercato nelle sue linee economiche nel [[1934]] (usando anche il marchio omonimo). L'uso di questo sistema di caricamento, che consentiva di rendere il corpo della penna trasparente, fu ampiamente promosso per le sua capacità permettere la visione del livello dell'inchiostro.<br />
<br />
[[Image:1944-Sheaffer-Triumph-Green.jpg|thumb|Pubblicità del modello [[Triumph Pen|Triumph]] degli anni '40]]<br />
<br />
Nel [[1937]] venne introdotto il nuovo modello [[Crest]] con cappuccio metallico, ma una seconda innovazione stilistica di grande rilievo avvenne nel [[1942]] con la realizzazione della [[Triumph Pen|Triumph]] caratterizzata dall'omonimo pennino conico, che proseguiva direttamente la linea affusolata della penna, e che, nonostante la forte concorrenza della [[51]] della [[Parker]], ebbe un buon successo. <br />
<br />
Durante la seconda guerra mondiale come gran parte delle industrie americane, la ''Sheaffer'' partecipò alla produzione di armi. Dopo la guerra la produzione riprese ed anche la ''Sheaffer'' partecipò alla corsa verso il nuovo fenomeno della penna a sfera. Lo sviluppo delle penne stilografiche comunque non venne interrotto, venne introdotto il nuovo modello [[Tuckaway]], dalla caratteristica clip e la ditta iniziò a produrre penne in resina plastica, il nuovo materiale portato alla ribalta dalla [[51]], che andò a sostituire progressivamente la celluloide.<br />
<br />
Negli anni seguenti la ''Sheaffer'' continuò la sua attività innovativa introducendo nel [[1949]] un nuovo sistema di caricamento a depressione, il ''[[Caricamento#Touchdown|Touchdown]]'', su tutte le sue nuove penne, l'anno successivo vide il lancio della linea [[TM]] (da ''Thin Model''), chiamata così per la sua forma slanciata, caratterizzata da un corpo molto sottile. Questa divenne comunque più conosciuta nel successivo modello [[Snorkel Pen]] ottenuto dal nome del nuovo sistema di caricamento, lo ''[[Caricamento#snorkel|Snorkel]]'', introdotto nel [[1952]], uno dei più sofisticati mai creati, che consentiva di caricare la penna attraverso un tubicino (lo ''Snorkel'' appunto).<br />
<br />
Negli anni successivi la ''Sheaffer'' ha continuato ad essere protagonista nel mondo delle penne, dando vita ad altri modelli di successo, come la [[PFM]] a [[pennino intarsiato]] del [[1959]], e molti altri modelli minori, entrando anche sul mercato delle penne a sfera con buoni risultati. Questo le ha consentito di restare attiva sul mercato ed anche se passando da cambi di proprietà ed acquisizioni da parte di grandi conglomerati, resta una delle poche marche storiche di stilografiche attiva ancora oggi.<br />
<br />
{{ListaModelli|Sheaffer}}<br />
<br />
{{CronoMarca|Sheaffer}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://www.sheaffer.com/] Sito ufficiale della Sheaffer<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Sheaffer] La Sheaffer su Wikipedia<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/Sheaffer.htm] PenHero.com: PenGallery: Sheaffer<br />
* [https://web.archive.org/web/20060323153049/http://www.penlovers.com/index.cfm?t=collections&s=sheaffer] Pen Lovers: Sheaffer Collection<br />
* [https://web.archive.org/web/20150323053037/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagine sulle snorkel<br />
* [http://www.sheaffertarga.com/index.html] Sito dedicato al modello targa<br />
* [https://web.archive.org/web/20141108010831/http://www.rickconner.net/penoply/sh.0.html] Pagina su penoply<br />
* [https://web.archive.org/web/20160304172630/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.html] Pagina su penspotters<br />
* [https://web.archive.org/web/20080207104122/http://www.pendemonium.com/pens_sheaffer_dates.htm] Piccola cronologia<br />
* [https://web.archive.org/web/20131003170154/http://www.sheafferflattops.com/] Blog sui modelli [[flat top]]<br />
==Note==<br />
<references/><br />
{{CategorizeBrand|U.S.A.}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer&diff=142018Sheaffer2021-02-15T23:30:00Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
[[Immagine:Logo-Sheaffer.svg|center|300px|Logo Sheaffer]]<br />
<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è uno dei pochi produttori storici di stilografiche americane rimasto continuativamente in attività fino ai nostri giorni. La ditta venne iniziò la produzione nel 1912 a Fort Madison, Iowa, da ''Walter A. Sheaffer'' ed è stata uno dei principali produttori di penne stilografiche americane. Ad oggi è ancora attiva come fabbrica di penne, ed è proprietà della [http://en.wikipedia.org/wiki/BIC_Corporation BIC Corporation].<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è sempre stata una delle aziende più innovative nello sviluppo della penna stilografica, introducendo molte novità sia nei materiali che nei sistemi di caricamento, e ha sempre prodotto penne di ottima qualità e funzionamento impeccabile. L'unico campo in cui forse non ha brillato allo stesso livello degli altri è forse quello dell'innovazione stilistica, in cui comunque ha saputo fare la sua parte introducendo novità significative. Avendo stabilito le sue fortune in tempi in cui la superiorità tecnologica era una caratteristica vincente, ed avendo saputo mantenere alti livelli di qualità ed innovazione, la ''Sheaffer'' si è sempre trovata ai vertici del mercato, ed è pertanto annoverata a pieno diritto fra le [[Big Four]].{{Infobox_Marca|Sheaffer}}{{BrandData|Founder=Walter A. Sheaffer|Place=Fort Madison|Date=1913|ProdDate=1912|Country=US|Fullname=W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La ''W. A. Sheaffer Pen Company'' nasce nel [[1912]] ad opera di ''Walter A. Sheaffer'', che nel [[1907]] aveva inventato un meccanismo di [[caricamento a levetta]],<ref>la primogenitura dell'invenzione è posta seriamente in questione, vedi ad esempio [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/pen_myths.shtml questo articolo], per la presenza di altri brevetti preesistenti (come il {{Cite patent|US|726495}} usato in seguito dalla [[Waterman]]), che consentirono infatti ai concorrenti di mettere sul mercato penne con lo stesso meccanismo.</ref> brevettato ({{Cite patent|US|896861}}) nell'agosto dell'anno successivo. ''Walter A. Sheaffer'' era un gioielliere, e per creare l'azienda investì tutti i suoi risparmi. I [[Modelli iniziali Sheaffer|primi modelli]] vennero prodotti nel [[1912]], ma l'azienda venne fondata ufficialmente il 1 gennaio [[1913]] con il nome di ''W. A. Sheaffer Pen Company''. La attività dell'azienda iniziò con un capitale di partenza di 35000$ e con sette dipendenti che lavoravano nel retrobottega della gioielleria.<br />
<br />
I primi anni dell'azienda si basarono sul successo delle stilografiche dotate del nuovo [[caricamento a levetta]], che diventerà un classico e verrà copiato da gran parte dei concorrenti, in particolare da [[Waterman]], che riuscirono ad eludere il brevetto e creare i loro modelli introducendo delle varianti rispetto al sistema utilizzato dalla ''Sheaffer''. Nonostante il proliferare delle imitazioni, ed a riprova forse della scarsa utilità di questo tipo di protezione, la ''Sheaffer'', che arrivò per prima sul mercato con il nuovo sistema di caricamento, ebbe un grande successo e questo pose le basi per il suo successivo sviluppo.<br />
<br />
Nel [[1917]] vennero creati gli impianti di Morrison Plow Works, che consentirono alla ''Sheaffer'' di produrre direttamente i pennini delle sue penne, che fino ad allora acquisiva da fornitori esterni. La scelta della qualità è sempre stata una delle caratteristiche dell'azienda e questa si rifletteva anche nei suoi pennini, tanto che nel [[1920]] la ''Sheaffer'' introdusse una garanzia a vita, detta ''[[Lifetime]]'', per le sue penne di fascia più alta, garantendo il pennino per tutta la vita dell'acquirente. <br />
<br />
[[Image:1927-10-Sheaffer-Lifetime-JadeGreen.jpg|thumb|Pubblicità dei primi modelli in celluloide degli anni '20]]<br />
<br />
Le [[Lifetime Flattop|nuove penne]] con garanzia ''[[Lifetime]]'', nonostante fossero più costose di quelle della concorrenza, si rivelarono un successo, arrivando in cima alla classifica delle vendite. La loro qualità infatti valeva il maggior prezzo e questo venne percepito correttamente dagli acquirenti, tanto che anche le altre marche corsero ai ripari, introducendo garanzie analoghe. Dal [[1924]] questa garanzia venne contraddistinta tramite la presenza sulla penna di un pallino bianco, il ''"[[White Dot]]®"'', che da allora è diventato il simbolo distintivo di questa marca, e che si trova anche sui modelli attuali. <br />
<br />
[[Immagine:Skrip.jpg|thumb|left|Skrip® Ink]]<br />
<br />
Nel [[1922]] la compagnia iniziò la produzione di una propria linea di inchiostri. Dopo aver effettuato molte ricerche venne lanciata la nuova linea chiamata ''[[Skrip Ink|Skrip® Ink]]'', che si dimostrò immediatamente essere di ottima qualità tanto che esso viene prodotto ancora oggi con lo stesso marchio, restando uno dei migliori inchiostri in circolazione.<br />
<br />
Dopo la creazione del meccanismo a levetta la ''Sheaffer'' viene spesso citata nella storia della stilografica per essere stata la prima marca ad avere introdotto su larga scala, a partire dal [[1924]], l'uso della [[celluloide]] come materiale di costruzione delle penne. In realtà questo non è vero ed il merito di questa innovazione andrebbe attribuito più propriamente alla [[LeBoeuf]], che, seguita dalla [[Conway Stewart]] è stata la prima a produrre penne con questo materiale. Non si può però negare che grazie all'uso della [[celluloide]], che le permise di creare penne colorate, la ''Sheaffer'' ebbe un grande successo battendo sul tempo le altre [[Big Four]]. Fino ad allora le penne erano quasi esclusivamente di [[ebanite]] che consente delle colorazioni molto limitate. Il primo modello, di colore verde giada (o ''Jade Green''), cui presto seguì il ''Pearl & Black'', fece scalpore. Grazie a questo successo nel [[1925]] la ''Sheaffer'' riuscì a catturare quasi un quarto del mercato delle penne degli Stati Uniti.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Lifetime-Flattop-1V-Os-PearlBlack-Posted.jpg|thumb|Un modello ''[[flat top]]'' ]]<br />
<br />
Benché le caratteristiche distintive della ''Sheaffer'' siano sempre state l'innovazione tecnica e la qualità costruttiva, essa è stata capace anche di introdurre grandi innovazioni stilistiche. Nel [[1929]] infatti la ditta lanciò la [[Balance]], che abbandonava il modello classico di penna cilindrica (il cosiddetto ''[[Flattop]]'') per assumere una forma affusolata che costituiva una assoluta novità. L'innovazione, accompagnata anche dall'introduzione di nuovi colori, fu un altro grande successo e segnò l'inizio dello stile ''[[Streamlined]]'' adottato poi anche da tutte le altre marche.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Balance-Lever-Md-GreyRedVein-Open.jpg|thumb|left|Una [[Balance]] ]]<br />
<br />
Per tutti gli anni successivi la produzione della ''Sheaffer'' non incontrò novità stilistiche significative, con semplici modifiche alla forma della clip ed introduzioni di nuovi colori come i vari marmorizzati e striati, ed una serie di migliorie tecniche, come il pennino ''[[Feathertouch]]'' del 31, o la creazione, nel [[1940]], della [[Defender]] con clip corta passata sopra il cappuccio (brevetto {{Cite patent|US|D123485}}) realizzata per soddisfare i [[military clip|regolamenti militari]]. Nel [[1934]] venne anche creata la linea economica [[Wasp]] che rimase in produzione circa fino al 1940.<br />
<br />
Nel [[1935]], per rispondere al successo della [[Vacumatic]] della [[Parker]], la ''Sheaffer'' introdusse un'altra innovazione tecnica, il caricamento a [[siringa rovesciata]], denominato ''[[Vacuum-Fil]]''. Benché questo fosse presente nelle [[Onoto]] fin dall'inizio del secolo, fino ad allora non aveva avuto alcun successo negli Stati Uniti. La ''Sheaffer'' ne brevettò una sua versione (brevetto {{Cite patent|US|1926405}}) nel [[1933]], e lo introdusse sul mercato nelle sue linee economiche nel [[1934]] (usando anche il marchio omonimo). L'uso di questo sistema di caricamento, che consentiva di rendere il corpo della penna trasparente, fu ampiamente promosso per le sua capacità permettere la visione del livello dell'inchiostro.<br />
<br />
[[Image:1944-Sheaffer-Triumph-Green.jpg|thumb|Pubblicità del modello [[Triumph Pen|Triumph]] degli anni '40]]<br />
<br />
Nel [[1937]] venne introdotto il nuovo modello [[Crest]] con cappuccio metallico, ma una seconda innovazione stilistica di grande rilievo avvenne nel [[1942]] con la realizzazione della [[Triumph Pen|Triumph]] caratterizzata dall'omonimo pennino conico, che proseguiva direttamente la linea affusolata della penna, e che, nonostante la forte concorrenza della [[51]] della [[Parker]], ebbe un buon successo. <br />
<br />
Durante la seconda guerra mondiale come gran parte delle industrie americane, la ''Sheaffer'' partecipò alla produzione di armi. Dopo la guerra la produzione riprese ed anche la ''Sheaffer'' partecipò alla corsa verso il nuovo fenomeno della penna a sfera. Lo sviluppo delle penne stilografiche comunque non venne interrotto, venne introdotto il nuovo modello [[Tuckaway]], dalla caratteristica clip e la ditta iniziò a produrre penne in resina plastica, il nuovo materiale portato alla ribalta dalla [[51]], che andò a sostituire progressivamente la celluloide.<br />
<br />
Negli anni seguenti la ''Sheaffer'' continuò la sua attività innovativa introducendo nel [[1949]] un nuovo sistema di caricamento a depressione, il ''[[Caricamento#Touchdown|Touchdown]]'', su tutte le sue nuove penne, l'anno successivo vide il lancio della linea [[TM]] (da ''Thin Model''), chiamata così per la sua forma slanciata, caratterizzata da un corpo molto sottile. Questa divenne comunque più conosciuta nel successivo modello [[Snorkel Pen]] ottenuto dal nome del nuovo sistema di caricamento, lo ''[[Caricamento#snorkel|Snorkel]]'', introdotto nel [[1952]], uno dei più sofisticati mai creati, che consentiva di caricare la penna attraverso un tubicino (lo ''Snorkel'' appunto).<br />
<br />
Negli anni successivi la ''Sheaffer'' ha continuato ad essere protagonista nel mondo delle penne, dando vita ad altri modelli di successo, come la [[PFM]] a [[pennino intarsiato]] del [[1959]], e molti altri modelli minori, entrando anche sul mercato delle penne a sfera con buoni risultati. Questo le ha consentito di restare attiva sul mercato ed anche se passando da cambi di proprietà ed acquisizioni da parte di grandi conglomerati, resta una delle poche marche storiche di stilografiche attiva ancora oggi.<br />
<br />
{{ListaModelli|Sheaffer}}<br />
<br />
{{CronoMarca|Sheaffer}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://www.sheaffer.com/] Sito ufficiale della Sheaffer<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Sheaffer] La Sheaffer su Wikipedia<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/Sheaffer.htm] PenHero.com: PenGallery: Sheaffer<br />
* [https://web.archive.org/web/20060323153049/http://www.penlovers.com/index.cfm?t=collections&s=sheaffer] Pen Lovers: Sheaffer Collection<br />
* [https://web.archive.org/web/20150323053037/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagine sulle snorkel<br />
* [http://www.sheaffertarga.com/index.html] Sito dedicato al modello targa<br />
* [https://web.archive.org/web/20141108010831/http://www.rickconner.net/penoply/sh.0.html] Pagina su penoply<br />
* [https://web.archive.org/web/20160304172630/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.html] Pagina su penspotters<br />
* [https://web.archive.org/web/20080207104122/http://www.pendemonium.com/pens_sheaffer_dates.htm] Piccola cronologia<br />
* [https://web.archive.org/web/20131003170154/http://www.sheafferflattops.com/] Blog sui modelli [[flat top]]<br />
==Note==<br />
<references/><br />
{{CategorizeBrand|U.S.A.}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer&diff=142017Sheaffer2021-02-15T23:26:31Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
[[Immagine:Logo-Sheaffer.svg|center|300px|Logo Sheaffer]]<br />
<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è uno dei pochi produttori storici di stilografiche americane rimasto continuativamente in attività fino ai nostri giorni. La ditta venne iniziò la produzione nel 1912 a Fort Madison, Iowa, da ''Walter A. Sheaffer'' ed è stata uno dei principali produttori di penne stilografiche americane. Ad oggi è ancora attiva come fabbrica di penne, ed è proprietà della [http://en.wikipedia.org/wiki/BIC_Corporation BIC Corporation].<br />
<br />
La ''Sheaffer'' è sempre stata una delle aziende più innovative nello sviluppo della penna stilografica, introducendo molte novità sia nei materiali che nei sistemi di caricamento, e ha sempre prodotto penne di ottima qualità e funzionamento impeccabile. L'unico campo in cui forse non ha brillato allo stesso livello degli altri è forse quello dell'innovazione stilistica, in cui comunque ha saputo fare la sua parte introducendo novità significative. Avendo stabilito le sue fortune in tempi in cui la superiorità tecnologica era una caratteristica vincente, ed avendo saputo mantenere alti livelli di qualità ed innovazione, la ''Sheaffer'' si è sempre trovata ai vertici del mercato, ed è pertanto annoverata a pieno diritto fra le [[Big Four]].{{Infobox_Marca|Sheaffer}}{{BrandData|Founder=Walter A. Sheaffer|Place=Fort Madison|Date=1913|ProdDate=1912|Country=US|Fullname=W. A. Sheaffer Pen Company}}<br />
== Storia ==<br />
<br />
La ''W. A. Sheaffer Pen Company'' nasce nel [[1912]] ad opera di ''Walter A. Sheaffer'', che nel [[1907]] aveva inventato un meccanismo di [[caricamento a levetta]],<ref>la primogenitura dell'invenzione è posta seriamente in questione, vedi ad esempio [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/pen_myths.shtml questo articolo], per la presenza di altri brevetti preesistenti (come il {{Cite patent|US|726495}} usato in seguito dalla [[Waterman]]), che consentirono infatti ai concorrenti di mettere sul mercato penne con lo stesso meccanismo.</ref> brevettato ({{Cite patent|US|896861}}) nell'agosto dell'anno successivo. ''Walter A. Sheaffer'' era un gioielliere, e per creare l'azienda investì tutti i suoi risparmi. I [[Modelli iniziali Sheaffer|primi modelli]] vennero prodotti nel [[1912]], ma l'azienda venne fondata ufficialmente il 1 gennaio [[1913]] con il nome di ''W. A. Sheaffer Pen Company''. La attività dell'azienda iniziò con un capitale di partenza di 35000$ e con sette dipendenti che lavoravano nel retrobottega della gioielleria.<br />
<br />
I primi anni dell'azienda si basarono sul successo delle stilografiche dotate del nuovo [[caricamento a levetta]], che diventerà un classico e verrà copiato da gran parte dei concorrenti, in particolare da [[Waterman]], che riuscirono ad eludere il brevetto e creare i loro modelli introducendo delle varianti rispetto al sistema utilizzato dalla ''Sheaffer''. Nonostante il proliferare delle imitazioni, ed a riprova forse della scarsa utilità di questo tipo di protezione, la ''Sheaffer'', che arrivò per prima sul mercato con il nuovo sistema di caricamento, ebbe un grande successo e questo pose le basi per il suo successivo sviluppo.<br />
<br />
Nel [[1917]] vennero creati gli impianti di Morrison Plow Works, che consentirono alla ''Sheaffer'' di produrre direttamente i pennini delle sue penne, che fino ad allora acquisiva da fornitori esterni. La scelta della qualità è sempre stata una delle caratteristiche dell'azienda e questa si rifletteva anche nei suoi pennini, tanto che nel [[1920]] la ''Sheaffer'' introdusse una garanzia a vita, detta ''[[Lifetime]]'', per le sue penne di fascia più alta, garantendo il pennino per tutta la vita dell'acquirente. <br />
<br />
[[Image:1927-10-Sheaffer-Lifetime-JadeGreen.jpg|thumb|Pubblicità dei primi modelli in celluloide degli anni '20]]<br />
<br />
Le [[Lifetime Flattop|nuove penne]] con garanzia ''[[Lifetime]]'', nonostante fossero più costose di quelle della concorrenza, si rivelarono un successo, arrivando in cima alla classifica delle vendite. La loro qualità infatti valeva il maggior prezzo e questo venne percepito correttamente dagli acquirenti, tanto che anche le altre marche corsero ai ripari, introducendo garanzie analoghe. Dal [[1924]] questa garanzia venne contraddistinta tramite la presenza sulla penna di un pallino bianco, il ''"[[White Dot]]®"'', che da allora è diventato il simbolo distintivo di questa marca, e che si trova anche sui modelli attuali. <br />
<br />
[[Immagine:Skrip.jpg|thumb|left|Skrip® Ink]]<br />
<br />
Nel [[1922]] la compagnia iniziò la produzione di una propria linea di inchiostri. Dopo aver effettuato molte ricerche venne lanciata la nuova linea chiamata ''[[Skrip Ink|Skrip® Ink]]'', che si dimostrò immediatamente essere di ottima qualità tanto che esso viene prodotto ancora oggi con lo stesso marchio, restando uno dei migliori inchiostri in circolazione.<br />
<br />
Dopo la creazione del meccanismo a levetta la ''Sheaffer'' viene spesso citata nella storia della stilografica per essere stata la prima marca ad avere introdotto su larga scala, a partire dal [[1924]], l'uso della [[celluloide]] come materiale di costruzione delle penne. In realtà questo non è vero ed il merito di questa innovazione andrebbe attribuito più propriamente alla [[LeBoeuf]], che, seguita dalla [[Conway Stewart]] è stata la prima a produrre penne con questo materiale. Non si può però negare che grazie all'uso della [[celluloide]], che le permise di creare penne colorate, la ''Sheaffer'' ebbe un grande successo battendo sul tempo le altre [[Big Four]]. Fino ad allora le penne erano quasi esclusivamente di [[ebanite]] che consente delle colorazioni molto limitate. Il primo modello, di colore verde giada (o ''Jade Green''), cui presto seguì il ''Pearl & Black'', fece scalpore. Grazie a questo successo nel [[1925]] la ''Sheaffer'' riuscì a catturare quasi un quarto del mercato delle penne degli Stati Uniti.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Lifetime-Flattop-1V-Os-PearlBlack-Posted.jpg|thumb|Un modello ''[[flat top]]'' ]]<br />
<br />
Benché le caratteristiche distintive della ''Sheaffer'' siano sempre state l'innovazione tecnica e la qualità costruttiva, essa è stata capace anche di introdurre grandi innovazioni stilistiche. Nel [[1929]] infatti la ditta lanciò la [[Balance]], che abbandonava il modello classico di penna cilindrica (il cosiddetto ''[[Flattop]]'') per assumere una forma affusolata che costituiva una assoluta novità. L'innovazione, accompagnata anche dall'introduzione di nuovi colori, fu un altro grande successo e segnò l'inizio dello stile ''[[Streamlined]]'' adottato poi anche da tutte le altre marche.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Balance-Lever-Md-GreyRedVein-Open.jpg|thumb|left|Una [[Balance]] ]]<br />
<br />
Per tutti gli anni successivi la produzione della ''Sheaffer'' non incontrò novità stilistiche significative, con semplici modifiche alla forma della clip ed introduzioni di nuovi colori come i vari marmorizzati e striati, ed una serie di migliorie tecniche, come il pennino ''[[Feathertouch]]'' del 31, o la creazione, nel [[1940]], della [[Defender]] con clip corta passata sopra il cappuccio (brevetto {{Cite patent|US|D123485}}) realizzata per soddisfare i [[military clip|regolamenti militari]]. Nel [[1934]] venne anche creata la linea economica [[Wasp]] che rimase in produzione circa fino al 1940.<br />
<br />
Nel [[1935]], per rispondere al successo della [[Vacumatic]] della [[Parker]], la ''Sheaffer'' introdusse un'altra innovazione tecnica, il caricamento a [[siringa rovesciata]], denominato ''[[Vacuum-Fil]]''. Benché questo fosse presente nelle [[Onoto]] fin dall'inizio del secolo, fino ad allora non aveva avuto alcun successo negli Stati Uniti. La ''Sheaffer'' ne brevettò una sua versione (brevetto {{Cite patent|US|1926405}}) nel [[1933]], e lo introdusse sul mercato nelle sue linee economiche nel [[1934]] (usando anche il marchio omonimo). L'uso di questo sistema di caricamento, che consentiva di rendere il corpo della penna trasparente, fu ampiamente promosso per le sua capacità permettere la visione del livello dell'inchiostro.<br />
<br />
[[Image:1944-Sheaffer-Triumph-Green.jpg|thumb|Pubblicità del modello [[Triumph Pen|Triumph]] degli anni '40]]<br />
<br />
Nel [[1937]] venne introdotto il nuovo modello [[Crest]] con cappuccio metallico, ma una seconda innovazione stilistica di grande rilievo avvenne nel [[1942]] con la realizzazione della [[Triumph Pen|Triumph]] caratterizzata dall'omonimo pennino conico, che proseguiva direttamente la linea affusolata della penna, e che, nonostante la forte concorrenza della [[51]] della [[Parker]], ebbe un buon successo. <br />
<br />
Durante la seconda guerra mondiale come gran parte delle industrie americane, la ''Sheaffer'' partecipò alla produzione di armi. Dopo la guerra la produzione riprese ed anche la ''Sheaffer'' partecipò alla corsa verso il nuovo fenomeno della penna a sfera. Lo sviluppo delle penne stilografiche comunque non venne interrotto, venne introdotto il nuovo modello [[Tuckaway]], dalla caratteristica clip e la ditta iniziò a produrre penne in resina plastica, il nuovo materiale portato alla ribalta dalla [[51]], che andò a sostituire progressivamente la celluloide.<br />
<br />
Negli anni seguenti la ''Sheaffer'' continuò la sua attività innovativa introducendo nel [[1949]] un nuovo sistema di caricamento a depressione, il ''[[Caricamento#Touchdown|Touchdown]]'', su tutte le sue nuove penne, l'anno successivo vide il lancio della linea [[TM]] (da ''Thin Model''), chiamata così per la sua forma slanciata, caratterizzata da un corpo molto sottile. Questa divenne comunque più conosciuta nel successivo modello [[Snorkel Pen]] ottenuto dal nome del nuovo sistema di caricamento, lo ''[[Caricamento#snorkel|Snorkel]]'', introdotto nel [[1952]], uno dei più sofisticati mai creati, che consentiva di caricare la penna attraverso un tubicino (lo ''Snorkel'' appunto).<br />
<br />
Negli anni successivi la ''Sheaffer'' ha continuato ad essere protagonista nel mondo delle penne, dando vita ad altri modelli di successo, come la [[PFM]] a [[pennino intarsiato]] del [[1959]], e molti altri modelli minori, entrando anche sul mercato delle penne a sfera con buoni risultati. Questo le ha consentito di restare attiva sul mercato ed anche se passando da cambi di proprietà ed acquisizioni da parte di grandi conglomerati, resta una delle poche marche storiche di stilografiche attiva ancora oggi.<br />
<br />
{{ListaModelli|Sheaffer}}<br />
<br />
{{CronoMarca|Sheaffer}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://www.sheaffer.com/] Sito ufficiale della Sheaffer<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Sheaffer] La Sheaffer su Wikipedia<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/Sheaffer.htm] PenHero.com: PenGallery: Sheaffer<br />
* [https://web.archive.org/web/20060323153049/http://www.penlovers.com/index.cfm?t=collections&s=sheaffer] Pen Lovers: Sheaffer Collection<br />
* [https://web.archive.org/web/20150323053037/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagine sulle snorkel<br />
* [http://www.sheaffertarga.com/index.html] Sito dedicato al modello targa<br />
* [https://web.archive.org/web/20141108010831/http://www.rickconner.net/penoply/sh.0.html] Pagina su penoply<br />
* [https://web.archive.org/web/20160304172630/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.html] Pagina su penspotters<br />
* [http://www.pendemonium.com/pens_sheaffer_dates.htm] Piccola cronologia<br />
* [http://www.sheafferflattops.com/] Blog sui modelli [[flat top]]<br />
==Note==<br />
<references/><br />
{{CategorizeBrand|U.S.A.}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Waterman&diff=142012Waterman2021-02-15T23:05:49Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>[[Immagine:Logo-Waterman.jpg|center|400px|Logo Waterman]]<br />
<br />
<br />
La [[Waterman]] è tutt'oggi uno dei maggiori produttori di penne stilografiche. La ditta venne fondata nel [[1883]] a New York City da ''Lewis Edson Waterman'', ed è uno dei pochi produttori storici che è sopravvissuto, anche se in maniera indiretta, fino ai nostri giorni. Attualmente la compagnia opera con il nome di ''Waterman S.A.'' ed è di proprietà della [http://en.wikipedia.org/wiki/Sanford_%28writing_products%29 Sanford], una divisione della [http://en.wikipedia.org/wiki/Newell_Rubbermaid Newell Rubbermaid] che possiede anche la [[Parker]].<br />
<br />
Se si escludono i primi anni di vita, la [[Waterman]] ha sempre mantenuto un approccio molto conservativo, che la ha vista privilegiare la tradizione nei confronti dell'innovazione sia per quanto riguarda lo stile che la tecnologia, pur mantenendo sempre una qualità di altissimo livello. Però, anche a causa di questo approccio tradizionalista, dopo il periodo d'oro durato fino agli anni '20, la [[Waterman]] è stata incapace di adeguarsi alle tendenze del mercato, sul quale ha iniziato a perdere progressivamente terreno, restando sempre più indietro rispetto alle più dinamiche concorrenti [[Parker]], [[Sheaffer]] ed [[Eversharp]], insieme alle quali rientra a pieno titolo nelle [[Big Four]].{{Infobox_Marca|Waterman}}{{BrandData|Founder=Lewis E. Waterman|Date=1883|Place=New York|Country=US}}<br />
== Storia ==<br />
[[Image:Waterman pen.jpg|thumb|Fabbrica della [[Waterman]] a Manhattan]]<br />
La storia della penna stilografica è profondamente legata alla storia della [[Waterman]], tanto che in molti considerano il suo fondatore ''Lewis Edson Waterman'', l'inventore di questo oggetto di scrittura. In realtà questa è una pretesa eccessiva, ma bisogna senz'altro riconoscere che agli albori della penna stilografica la [[Waterman]] è stata all'avanguardia nella produzione industriale, nella promozione e nella diffusione di questo oggetto sul mercato internazionale.<br />
<br />
La compagnia venne fondata nel [[1883]] a New York. Si narra che tutto abbia avuto origine dal malfunzionamento di una penna stilografica appena acquistata che fece perdere a ''Lewis Waterman'', che allora lavorava come assicuratore, un lucroso contatto, macchiandolo di inchiostro per via di una perdita. Invece di arrabbiarsi il fondatore si sarebbe interessato al funzionamento di quell'oggetto, individuando la soluzione al principale problema dello stesso, quello di un regolare afflusso di inchiostro al pennino: così sarebbe stato inventato il primo alimentatore multicanale moderno.<br />
<br />
[[Image:1897-02-Waterman-Ideal.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Waterman]] del 1897]]<br />
<br />
In realtà questa storia della ''macchia di inchiostro'' (cui spesso si fa rifermento con il nome di ''[[ink blot]]''), per quanto riportata acriticamente da molti libri sulle stilografiche, risulta essere totalmente falsa. Infatti è ormai certo<ref>la storia sembra apparire per la prima volta nel [[1921]], ma venne ripresa in pompa magna nel [[1934]] in occasione della celebrazione, con un anno di ritardo, del cinquantesimo anniversario della nascita dell'azienda, ma non ve ne è traccia in una storia originale sull'azienda, costruita con fonti di prima mano, pubblicata nel [[1904]]. Per una analisi dettagliata si può fare riferimento a [http://www.vintagepens.com/ink_blot.htm questo articolo] di David Nishimura.</ref> che non si tratta altro che di una di una storiella successiva, diffusa ad arte dal reparto marketing dell'azienda. Ma anche se in realtà la macchia di inchiostro non c'è mai stata, resta il fatto che un alimentatore ispirato agli stessi principi di quello brevettato da ''Lewis Edson Waterman'' resta tutt'oggi, inalterato nei suoi principi costitutivi, il cuore di ogni penna stilografica.<br />
<br />
I primi anni di attività della [[Waterman]] in realtà restano piuttosto oscuri: la novità essenziale fu appunto quella di aver introdotto, nel [[1883]], il primo alimentatore multicanale, dotato di incisioni per favorire il flusso dell'inchiostro grazie alla capillarità, per il quale ''Lewis Waterman'' aveva ottenuto anche, nel [[1884]], il primo brevetto ({{Cite patent|US|293545}}) dell'azienda. E' stato grazie alla funzionalità di questa innovazione che le prime stilografiche, prodotte prima ancora della fondazione ufficiale della compagnia nel [[1888]], riscossero un grande successo, su cui si è basata la fortuna iniziale dell'azienda. A questo si aggiunse da subito una grande capacità nel saper industrializzare la produzione ed investire fortemente in innovazione promozione.<br />
<br />
Dopo la morte nel [[1901]] del fondatore, la guida dell'azienda passò al nipote, ''Frank D. Waterman'', che si può considerare il vero autore del successo internazionale dell'azienda. Egli infatti dette avvio ad una politica di espansione a livello mondiale, creando filiali in tutto il mondo, che rese la [[Waterman]] il più grande produttore mondiale di penne stilografiche ed il leader incontrastato del mercato per tutto l'inizio del secolo.<br />
<br />
[[File:Waterman-42-Overlay-TestaFaraone-Aperta.jpg|thumb|Una [[Waterman]] rivestita]]<br />
<br />
La [[Modelli iniziali Waterman|produzione iniziale]] era costituita principalmente da penne di [[ebanite]] nera (liscia o con qualche incisione meccanica) dotate di pennino d'oro, e come la gran parte delle penne dell'epoca erano dotate di [[caricamento a contagocce]], in cui, svitando il gruppo pennino, si accedeva al corpo della penna che fungeva da serbatoio. In questo primo periodo, in cui le forme ed i meccanismi di caricamento erano sostanzialmente sempre gli stessi, i diversi modelli venivano identificati esclusivamente in base al numero indicante la misura del pennino.<br />
<br />
[[Image:Waterman-42-Overlay-Continentale-Capped.jpg|thumb|Una [[Waterman 42|42]] [[safety]] con rivestimento ''continentale'']]<br />
<br />
All'inizio del secolo, fino a tutti gli anni '10, la [[Waterman]] si contraddistinse per un grande sforzo nella ricerca di innovazioni tecniche: viene introdotta la clip sul cappuccio (la ''[[Clip-Cap]]''), e vennero sperimentati diversi meccanismi di caricamento alternativi al contagocce. In questo periodo la [[Waterman]] si distinse per aver industrializzato uno dei più classici sistemi di caricamento, il ''[[Safety]]'' in cui con un meccanismo a vite si fa rientrare il pennino all'interno della corpo della penna che funge da serbatoio. La [[Waterman]] fu forse la prima azienda ad esportare [[Waterman 4x|una linea]] di penne ''[[rientranti]]'', presto imitata da molte altre aziende (specialmente in Europa, dove queste conobbero una grande diffusione). <br />
<br />
[[Image:1923-04-Waterman-Ideal.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Waterman]] degli anni '20]]<br />
<br />
Nel [[1903]] venne introdotto un particolare meccanismo a pompa denominato ''[[pump filler]]'', questo venne sostituito nel [[1910]] dallo ''[[sleeve filler]]'', mentre per un anno, dal [[1913]] al [[1914]] venne realizzato un originale ''[[coin filler]]''. A tutti questi sistemi subentrò comunque, nel [[1915]], il [[caricamento a levetta]], introdotto per primo dalla [[Sheaffer]], ma che la [[Waterman]] riuscì a copiare, eludendo il brevetto della concorrente grazie ad un precedente brevetto ({{Cite patent|US|726495}}) per una realizzazione diversa.<br />
<br />
Sempre nei primi anni 1900 vennero introdotti nuovi modelli contraddistinti da diverse forme del cappuccio e della penna, per identificare i quali la [[Waterman]] creò un apposito [[Waterman Standard Numbering System|sistema di numerazione standard]] composto per lo più da tre cifre, in cui le centinaia indicavano il tipo di finitura (ed era assente per le penne normali) le decine il tipo di cappuccio, mentre le unità continuavano ad indicare la dimensione del pennino. In questo modo si aveva un numero che veniva impresso sul fondo della penna per identificarne immediatamente le caratteristiche.<br />
<br />
In breve tempo però, a causa dell'introduzione di nuovi sistemi di caricamento e alla realizzazione di nuovi cappucci a vite anziché ad incastro, l'uso della stessa cifra delle decine per indicare penne anche molto diverse iniziò mostrare i suoi limiti, potendo confidare per l'identificazione dei vari modelli solo sull'uso di una folta schiera di suffissi, che venivano aggiunti alla normale numerazione. Il sistema divenne rapidamente confuso, tanto che nel [[1917]] la [[Waterman]] riformulò completamente il suo [[Numerazione Waterman|sistema di numerazione]], ampliando il significato della cifra delle centinaia, ed usando la cifra delle decine per indicare il sistema di riempimento mantenendo nelle unità, come sempre, la misura del pennino. Questo sistema restò in voga sostanzialmente inalterato per tutti i modelli prodotti dalla [[Waterman]] fino al [[1927]], quando venne introdotta la [[Waterman Ripple|Ripple]].<br />
<br />
[[Image:Waterman-52-BCHR-Open.jpg|thumb|right|Una [[Waterman 52]] ]]<br />
<br />
L'inizio del '900 fu il periodo d'oro della [[Waterman]], in cui l'azienda dominava il mercato restando costantemente ai vertici delle vendite, diventando il punto di riferimento per tutti gli altri produttori di penne stilografiche, che cercavano di farsi spazio sul mercato introducendo soluzioni innovative. Serie come le [[Waterman 5x|52]] in ebanite nera, rossa o fiammata, o le [[Waterman 452|452]] rivestite in argento, sono dei classici e rappresentano il vertice del mondo della stilografica di quegli anni.<br />
<br />
Ma dopo questo periodo d'oro iniziale la [[Waterman]] non si è più distinta (con una eccezione) per aver contribuito negli con grandi innovazioni alla storia della stilografica. Il successo della ditta infatti è sempre stato dettato dalle caratteristiche di qualità ed affidabilità delle sue penne. Per questo approccio molto conservativo, che la portava a privilegiare la tradizione piuttosto che l'innovazione, dopo gli anni '20 la [[Waterman]] vide progressivamente erodersi le sue quote di mercato, iniziando a restare indietro rispetto alle emergenti [[Parker]], [[Sheaffer]] ed [[Eversharp]].<br />
<br />
Questo atteggiamento iniziò a causare i suoi effetti negativi a partire dal [[1922]], con l'introduzione della [[Duofold]] da parte della [[Parker]], che lanciò la moda delle penne di grandi dimensioni. La [[Waterman]] continuò a centrare la sua produzione sui vecchi modelli a contagocce, pur possedendo un ottimo sistema di caricamento a levetta, e le sue quote di mercato iniziarono a declinare inesorabilmente facendole perdere il primo posto nelle vendite.<br />
<br />
[[Image:192x-Waterman-94-HR.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Waterman]] degli anni '20]]<br />
<br />
La situazione peggiorò ulteriormente negli anni seguenti, con l'entrata in scena della [[Sheaffer]] con le sue penne in [[celluloide]], presto seguita dalla [[Parker]] che adottò lo stesso materiale per le [[Duofold]]. La [[Waterman]] si limitò ad introdurre una nuova lavorazione dell'ebanite (detta ''[[Rippled]]'') come variante della tradizionale versione ''[[mottled|fiammata]]'' colore rosso/nero, ma in breve scivolò al terzo posto nella classifica delle vendite.<br />
<br />
Nel [[1925]] ''Frank Waterman'' si presentò alle elezioni a sindaco di New York, ma perse in un <br />
acceso scontro<ref>la storia è riportata con maggiori dettagli in [https://web.archive.org/web/20100609185834/http://www.kamakurapens.com/Archive/WatermanScandals.html questo articolo].</ref> con il democratico [http://en.wikipedia.org/wiki/Jimmy_Walker James J. Walker], questo però non fu senza conseguenze per la [[Waterman]] che per la prima volta dalla fondazione si trovò ad avere un bilancio in perdita a causa delle ingenti risorse utilizzate per la campagna elettorale.<br />
<br />
[[Image:Waterman-56-Ripple-Capped.jpg|thumb|Mod. [[Waterman 56|56]] in [[ebanite]] [[rippled]] ]]<br />
<br />
L'atteggiamento conservatore della [[Waterman]] proseguì nonostante la perdita di quote di mercato; solo nel [[1927]], con la creazione della [[Waterman Ripple|Ripple]] realizzata solo con la [[rippled|omonima]] ebanite, la ditta produsse un nuovo modello di penna pensato per cercare di competere con la [[Duofold]], adottando anche per la prima volta un nuovo [[Waterman Nib Color Code|codice di colori]] per l'identificazione dei pennini, che fino ad allora, pur essendo presenti in oltre un centinaio di versioni diverse, venivano identificati unicamente per il numero che ne indicava le dimensioni.<br />
<br />
[[Image:1927-09-Waterman-Ripple.jpg|thumb|Pubblicità delle [[Waterman Ripple|Ripple]] del 1927]]<br />
<br />
Nonostante la [[Waterman Ripple|Ripple]] sia qualitativamente un'ottima penna, non poteva reggere la concorrenza delle stilografiche in [[celluloide]] (che era stata adottata da tutti gli altri grandi produttori), per i grandi vantaggi in termini di robustezza e di possibilità di colorazione che il nuovo materiale offriva. La [[Waterman]] restò invece ostinatamente legata all'uso dell'[[ebanite]], forse anche per i forti legami con la Day Rubber Company di Seymour, arrivando a sviluppare dei modelli in una particolare [[ebanite|ebanite colorata]], che però non riscossero un grande successo (non potendo avere quel materiale una lucentezza paragonabile alla [[celluloide]]).<br />
<br />
Solo nel [[1929]], con l'introduzione della [[Patrician]], la [[Waterman]] si decise a produrre una penna in [[celluloide]], ottenendo uno dei modelli più rari e ricercati dai collezionisti, in particolare per la presenza di colori di grande impatto come l'''Onyx'' o il ''Moss Agathe''. La penna però, nonostante fosse di altissima qualità (probabilmente la più bella penna prodotta dalla [[Waterman]]) non ebbe un grande successo di vendite (causa della relativa rarità della stessa), per via del costo piuttosto elevato e dell'uscita in coincidenza con il periodo della grande depressione.<br />
<br />
Negli anni successivi la produzione di penne proseguì sempre seguendo l'approccio tradizionalista dell'azienda, che vide la nascita di nuovi modelli in [[celluloide]] come la serie [[Waterman 94]] o la [[Lady Patricia]], versione per signore della [[Patrician]] non dotati di particolari innovazioni. Nel [[1933]] anche i modelli [[Waterman No. 7|No. 7]] e [[Waterman No. 5|No. 5]] vennero prodotti in celluloide (in questo caso nera) e ad essi venne affiancata anche una nuova serie economica [[Waterman 32|32]] in celluloide colorata.<br />
<br />
L'azienda restò sempre molto legata al sistema di [[caricamento a levetta]], e rispose di nuovo in ritardo alle nuove tendenze del mercato. Al successo dei nuovi sistemi di caricamento che consentivano di realizzare delle penne trasparenti, avviato dalla [[Vacumatic]] della [[Parker]], rispose solo nel [[1935]] introducendo il modello [[Ink-Vue]], che resta praticamente l'unico modello storico di rilievo ad adottare un caricamento diverso dalla classica levetta. Di questo stesso periodo è la produzione dei modelli economici [[Junior]] (molto simili alla [[Waterman 32|32]]).<br />
<br />
Una delle poche innovazioni dell'azienda fu l'introduzione, nel [[1939]] della [[Hundred Year]], caratterizzata dall'uso della [[lucite]] come nuovo materiale e da linee molto più moderne realizzate dal disegnatore industriale [http://en.wikipedia.org/wiki/John_Vassos John Vassos] (design {{Cite patent|US|D118872}}), ma la penna rimase ancorata al [[caricamento a levetta]]. Per quanto interessante la penna arrivò forse in anticipo sui tempi e venne completamente oscurata dall'enorme successo della [[Parker 51]] di due anni dopo. Di nuovo l'azienda seguì in ritardo la nuova tendenza del [[pennino coperto]], cui ripose solo nel [[1945]] con la [[Taperite]].<br />
<br />
Il passaggio alla produzione in plastica proseguì con una serie di varianti della serie [[Taperite]] realizzate negli anni successivi, ma senza raggiungere nessun risultato significativo; il declino dell'azienda proseguì inesorabile negli anni successivi, ed essa subì, come tutti gli altri principali produttori dell'epoca, la grande crisi degli anni '50. La compagnia originale americana venne liquidata nel [[1954]], e gli impianti produttivi vennero ceduti alla BIC nel [[1959]] per produrre penne a sfera. <br />
<br />
Con la chiusura degli impianti produttivi americani, restarono comunque in piedi le filiali inglesi e francesi, e la [[Waterman]] sarebbe così del tutto scomparsa se non fosse stata per le capacità imprenditoriali di ''Jules Fagard'', che fin dal [[1926]] aveva creato una filiale francese sostanzialmente autonoma. Fagard, titolare della produzione delle matite meccaniche marchiate ''[[JiF]]'' non solo aveva commercializzato con successo le penne della [[Waterman]] abbinandole alle proprie matite, ma aveva creato stabilimenti di produzione in Francia e realizzato versioni specifiche per il mercato europeo (sono di particolare interesse collezionistico le ''[[Safety]]'' realizzate con [[overlay|rivestimenti]] ornamentali in metalli preziosi). Per questo motivo in Francia la produzione [[Waterman]] era diffusa principalmente con il marchio ''[[JiF]]-Waterman''. <br />
<br />
[[Image:1938-10-Waterman-Cartridge.jpg|thumb|left|Pubblicità del caricamento a cartuccia]]<br />
<br />
E' proprio dalla filiale francese che viene l'ultima innovazione legata al marchio [[Waterman]]. Nel [[1936]] venne sviluppata una prima versione pratica del riempimento a cartuccia, inizialmente realizzata in vetro, e commercializzata in Europa con [[Waterman Cartridge|versioni modificate]] delle penne originali. Da questa innovazione, ulteriormente sviluppata, nacque nel [[1953]] l'ultimo modello storico di grande successo della [[Waterman]], la [[Waterman CF|CF]] (sigla che sta appunto per ''Cartridge Filler'') che di nuovo venne prodotta in Francia. Con la creazione della prima stilografica a cartucce di plastica usa e getta venne introdotto sul mercato quello che è ormai il più comune meccanismo di caricamento delle stilografiche moderne, la ''[[JiF]]-Waterman'', dopo oltre 30 anni, riportò il marchio all'apice dell'innovazione, ma questo non bastò a risollevare un'azienda ormai morente. <br />
<br />
La produzione proseguì negli anni successivi fuori dagli Stati Uniti con la [[X-pen]], una imitazione (ma più semplice e destinata alla produzione economica) della [[Parker 61]]. La ''[[JiF]]-Waterman'' (oggi divisione della [http://en.wikipedia.org/wiki/Newell_Rubbermaid Newell Rubbermaid]) continuò a prosperare sul mercato europeo, prima sotto la guida di ''Jules Fagard'', ed ancor di più, dopo la sua morte, sotto la direzione della sua vedova Elsa. L'azienda passò sostanzialmente indenne il periodo della seconda guerra mondiale, e sopravvisse anche alla crisi della penna a sfera degli anni '60 continuando la produzione anche dopo il fallimento della ditta madre. Nel [[1971]] la ''[[JiF]]-Waterman'' acquisì definitivamente dal barone Bich il marchio [[Waterman]], e continua ad operare ancora oggi come '''Waterman S.A.''', producendo penne in tutte le fasce di prezzo, che si distinguono in particolare per le lavorazioni in metallo e lacca.<br />
<br />
{{CronoMarca|Waterman}}<br />
<br />
==Riferimenti esterni==<br />
* [http://dirck.delint.ca/beta/?page_id=630] Una storia dell'azienda sul sito Ravens March di Dirck de Lint<br />
* [http://www.vintagepens.com/Waterman_self-fillers.shtml] Articolo sui sistemi di caricamento delle prime [[Waterman]].<br />
* [http://web.archive.org/web/20101004142750/http://www.stylophilesonline.com/11-05/11vint.htm] Articolo sulle ''[[overlay]]'' degli anni '30.<br />
* [http://captainchang.com/pens/waterman.html] Altro articolo sulle origini, con varie foto.<br />
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Waterman_pens] Pagina sulla Waterman su Wikipedia.<br />
* [https://web.archive.org/web/20131103150937/http://www.vintagewatermanpens.co.uk/] Sito dedicato alla [[Waterman]], per lo più per la vendita ma con parecchie immagini interessanti.<br />
* [https://web.archive.org/web/20150428103938/http://www.rickconner.net/penspotters/waterman.html] Articolo sulla [[Waterman]] su ''Penspotters''.<br />
* [https://web.archive.org/web/20160416011001/http://www.rickconner.net/penoply/wa.0.html] Articolo sulla [[Waterman]] su ''Penoply''.<br />
* [http://www.waterman.com/en/content/9-the-heritage] Storia sul sito ufficiale dell'azienda, con la solita bufala dell'[[ink blot]].<br />
<br />
==Note==<br />
<references/><br />
{{CategorizeBrand|U.S.A.}}</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Touchdown&diff=142007Touchdown2021-02-14T15:18:26Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>[[Image:Sheaffer-TouchDown-Sovereign-Green-Open.jpg|thumb|Una ''Touchdown'']]<br />
==Storia==<br />
<br />
[[Image:1949-Sheaffer-Touchdown-Sets.jpg|thumb|Pubblicità del 1949]]<br />
<br />
In realtà più che di uno specifico modello vengono genericamente chiamate in questo modo dai collezionisti le penne caratterizzate dall'omonino nuovo sistema di caricamento introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1949]]. <br />
<br />
Abbiamo fatto la scelta di identificare in maniera generica questi modelli con il nome ''touchdown'', mentre chiameremo il caricamento stesso ''[[Touch Down]]'' (come nella pubblicità pubblicata a fianco) con lo spazio intermedio e le lettere maiuscole. In realtà trattasi solo del cambiamento del sistema di caricamento rispetto ai modelli precedenti dotati di [[siringa rovesciata]], di cui mantengono inalterate tutte le altre caratteristiche, che invece spesso vengono indicati, almeno nelle pubblicità degli anni immediatamente precedenti l'introduzione del ''[[Touch Down]]'', con il nome ''Deluxe''.<br />
<br />
I nome con cui l'azienda indicava i modelli infatti facevano principalmente riferimento a materiali e finiture, ed al tipo di pennino, pertanto anche se è ormai assolutamente comune fare riferimento con questo nome a quei modelli di penne, sarebbe in realtà più appropriato riferirlo al solo sistema di caricamento.<br />
<br />
{{TerminazioneIgnota|1952|in riferimento all'introduzione delle [[Snorkel Pen]]}}<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La principale caratteristica tecnica di queste penne è il nuovo sistema di caricamento, anche se lo stesso tipo di penna si trova anche con la siringa rovesciata. Le clip sono dotate di un meccanismo a molla, e la chiusura del cappuccio è a vite, in quelle di fascia più alta viene usata una filettatura metallica costituita da un anello filettato inserito direttamente fra la sezione ed il corpo penna che riduce l'usura, sulle più economiche ''[[Cadet]]'' invece è filettata la parte terminale del fusto.<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Questi modelli sono realizzati in resina plastica nera o in colori uniformi, con varianti nelle finiture, cromate o dorate, e nella realizzazione del cappuccio, che veniva realizzato anche completamente in metallo. La clip è in metallo, dorato o cromato a seconda delle versioni. I pennini sono diversi, sia [[pennino conico|conici]] che aperti, realizzati a seconda della versione più o meno pregiata in oro 14 carati o in lega di palladio-argento (Pd-Ad). <br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
Il sistema di caricamento di questa serie ne costituisce la sua principale novità tecnica e la contraddistingue al punto che la stessa è identificata come tale proprio per questo. Il sistema è il ''[[Touch Down]]'' (brevetto {{Cite patent|US|2610612}}), e si tratta di una evoluzione del sistema pneumatico della [[Chilton]], basato comunque sulla compressione di un sacchetto di gomma grazie all'uso di un pistone metallico interno al fusto che una volta estratto e poi spinto indietrocrea una compressione pneumatica sul sacchetto, che viene rilasciata attraverso delle scanalature laterali quando il pistone arriva a fine corsa. <br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
Vennero realizzate diverse varianti come ...<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
Le penne di questa serie vennero realizzate in una serie di plastiche di diverse colori a tinta unita. <br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
Vennero usati, a seconda della versione e ...<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = Cadet<br />
|Lunghezza = 13,3 cm <br />
|body=11,2 cm<br />
|posted=14,6 cm<br />
|cap=6,2 cm<br />
|d_body=11,0 mm<br />
|d_cap= 12,2 mm<br />
|d_section=9,4 mm <br />
|weight=13 g<br />
|w_cap=4 g<br />
}}<br />
{{TabEnd}}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Touchdown{{!}}{{!}}Touch Down}}<br />
<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferTouchdownEarly.htm] Pagina dedicate alle prime Touchdown su Penhero<br />
* [http://www.vintagepens.com/Sheaffer_Touchdown_Snorkel.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura su Touchdown e [[Snorkel Pen]]<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferTouchdownGuide.htm] Pagina dedicata al sistema di caricamento [[Touch Down]] su Penhero<br />
* [https://web.archive.org/web/20160401110127/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagina sul sito dismesso di Penspotters su TM Snorkels e Touchdown<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
<br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Touchdown}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Eyedropper_filler&diff=142006Eyedropper filler2021-02-14T00:00:24Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div><translate><!--T:1--><br />
<noinclude>{{ReferBox|Sistemi di caricamento}}</noinclude>Il cosiddetto ''eyedropper filler'', come viene chiamato nel mondo anglosassone, è quello che da noi viene denominato spesso ''caricamento a caduta'' oppure, con una traduzione diretta, ''caricamento a contagocce''. Si tratta del primo [[Sistemi di caricamento|sistema di caricamento]] adottato nelle stilografiche ed in realtà non lo si può considerare neanche un vero e proprio sistema di caricamento, dato che in sostanza non esiste nessun ''"sistema"''.<br />
<br />
<!--T:2--><br />
In questo caso infatti il riempimento della penna avviene smontando il gruppo pennino dal fusto, che essendo cavo viene utilizzato direttamente come serbatoio. L'operazione di riempimento viene effettuata, ottenuto l'accesso al serbatoio, con l'immissione dell'inchiostro a caduta da effettuarsi in genere con un contagocce, che nelle versioni originali veniva fornito dal produttore stesso assieme alla penna. Completato il riempimento il gruppo pennino doveva essere rimontato sul fusto per poter utilizzare la penna.<br />
<br />
<!--T:3--><br />
[[Image:EyedropperSchema.svg|center|500px|Schema di una penna con caricamento a contagocce]]<br />
<br />
<!--T:4--><br />
Per la sua semplicità costruttiva questo ''"sistema"'' è stato adottato da tutti i produttori fin dall'800 agli albori dello sviluppo della penna stilografica, ed è rimasto in uso fino agli inizi del '900. Il sistema è semplice, specie nei termini dei requisiti tecnici per la costruzione, ed inoltre ha il vantaggio di consentire una grande capienza di inchiostro, maggiore di qualunque altro, in quanto determinata solo dalle dimensioni del corpo della penna. <br />
<br />
<!--T:5--><br />
Presenta però numerosi inconvenienti, il primo dei quali è senz'altro la scomodità delle operazioni di riempimento, dato che per ricaricare una penna occorre smontarne la sezione con il pennino, in genere umido di inchiostro, e riporlo in luogo separato dove non macchi e non rischi di cadere. Le operazioni di caricamento poi sono molto scomode, occorre avere un contagocce o attrezzo similare, ed in genere l'operazione del travaso di inchiostro, dovendo mantenere sempre ben verticale il corpo della penna che agisce da serbatoio, risulta essere delicata ed a rischio di macchie e versamenti di inchiostro.<br />
<br />
<!--T:6--><br />
Un secondo inconveniente origina poi dal fatto che con l'usura, specie nei modelli di qualità inferiore, avere l'inchiostro in contatto diretto con il corpo della penna può causare perdite in corrispondenza della giunzione fra fusto e gruppo pennino una volta che questa perde la sua tenuta. Inoltre, dovendo svitare ed avvitare quest'ultimo il rischio di macchiarsi le mani, specie in presenza di un corpo che è stato pieno di inchiostro fino ad allora è sempre piuttosto alto. Il corpo della penna poi doveva essere realizzato soltanto in materiale inerte che fosse capace di resistere al contatto con gli agenti corrosivi presenti negli inchiostri, che all'epoca della sua introduzione era soltanto l'[[ebanite]].<br />
<br />
<!--T:7--><br />
Un ultimo inconveniente, spesso molto fastidioso, è che essendo in questo caso l'inchiostro contenuto direttamente nel corpo della penna, quando questa si svuota si determina una notevole sensibilità alle variazioni di pressione e temperatura dell'aria contenuta all'interno del fusto della penna, che è tanto maggiore quanto più grande è il volume disponibile. I problemi maggiori si avevano allora in caso di viaggi in aereo, dove le variazioni di pressione altimetrica causavano invariabilmente una fuoriuscita di inchiostro. <br />
<br />
<!--T:8--><br />
Ma con queste penne per causare una perdita spesso è sufficiente il solo calore della mano che impugna la penna. Questo viene trasmesso all'aria contenuta all'interno del fusto, provocandone una espansione che altera così l'equilibrio della pressione fra interno e esterno. Si ottiene così con relativa facilità una perdita di inchiostro. Benché oggi sia tornato di moda in qualche modello, per il suo gusto ''retrò'', resta comunque, posto che lo si possa davvero considerare tale, un ''sistema'' di caricamento primitivo.<noinclude><br />
{{CategorizeArticle|Tecnica|Vocabolario|Sistemi di caricamento|Glossary|Technology|Filling systems}}</noinclude><br />
</translate></div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Plunger_filler&diff=142005Plunger filler2021-02-13T23:55:39Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>Il caricamento a ''siringa rovesciata'', chiamato usualmente ''plunger filler'' dai collezionisti anglosassoni, è, quando ben funzionante, uno dei più semplici ed efficaci [[Sistemi di caricamento|sistemi di riempimento]], ed è probabilmente anche quello che consente di caricare la maggior quantità di inchiostro a parità di volume della penna. Inoltre è anche uno dei più antichi, essendo stato introdotto per la prima volta sul mercato nel [[1905]], con il lancio della [[Onoto]]. <br />
<br />
[[Image:PlungerFillerSchema.svg|center|500px|Schema di una penna con caricamento a ''siringa rovesciata'' (''plunger filler'')]]<br />
<br />
La creazione di questo caricamento, almeno nella prima versione utilizzabile, si può attribuire a ''George Sweeter'', che ne cedette il brevetto a ''Evelyn [[De La Rue]]'' per la realizzazione della [[Onoto]]. Molto più tardi, in risposta alla moda delle penne trasparenti che consentissero di visualizzare il livello di inchiostro, esso venne adottato anche della [[Sheaffer]] a partire dal [[1934]] con il nome di ''[[Vacuum-Fil]]''<ref>ma solo sui modelli economici, sia per la linea [[Wasp]] che per quella chiamata con questo nome, verrà utilizzato sui modelli dell'azienda marcati [[Sheaffer]] (le [[Balance]]) solo a partire dall'anno successivo, il brevetto originale della ditta, ({{Cite patent|US|1926405}}), è del [[1933]].</ref> e dalla [[Eversharp]] nel [[1937]]. Nelle penne giapponesi un [[contagocce di sicurezza|meccanismo molto simile]] veniva usato solo come sistema di sicurezza per penne con [[caricamento a contagocce|riempimento a contagocce]].<br />
<br />
Il principio di funzionamento, come espresso dal nome, si basa sull'inversione del meccanismo della siringa (anche se forse l'analogia sarebbe maggiore con la pompa di una bicicletta), in cui si usa il pistone della siringa, invece che per risucchiare l'inchiostro, per espellere l'aria dal corpo della penna e creare una depressione che poi è quella che consente di effettuarne il riempimento. <br />
<br />
Dal punto di vista meccanico il sistema è simile al precedente [[caricamento a siringa]], l'aria viene espulsa spingendo tramite il fondello della penna un pistone costituito da un alberino sulla cui testa è montata una guarnizione in gomma che scorre a tenuta rispetto al corpo cavo della penna, esattamente come il pistone di una siringa. L'alberino fuoriesce, tramite una guarnizione a tenuta, dal fondo della penna per agganciarsi al fondello della stessa che viene utilizzato come maniglia per operare il caricamento. La parte finale del corpo della penna, in corrispondenza alla posizione di riposo del pistone, presenta però un allargamento, così che esso non sia più a tenuta. <br />
<br />
Ciò rende possibile, a differenza della siringa classica, effettuare il caricamento reinserendo il pistone all'interno del corpo della penna: con l'espulsione dell'aria così ottenuta si crea una depressione dietro la testa del pistone, che quando questo raggiunge la posizione finale della sua corsa, in cui non vi è più tenuta rispetto al corpo della penna, causa il risucchio dell'inchiostro all'interno della stessa. <br />
<br />
Il meccanismo presenta molti vantaggi in quanto lo spazio da esso occupato è molto ridotto, per cui, fintanto che le guarnizioni sono a posto, si ottiene una enorme capacità di caricamento. Il suo problema principale è però proprio quello della perfetta tenuta delle guarnizioni, queste infatti devono sopportare una depressione piuttosto forte, e capita piuttosto spesso che esse, pur garantendo dalle perdite, non consentano un caricamento efficace. <br />
<br />
Inoltre una buona tenuta, essenziale per il funzionamento, comporta anche la presenza, a penna scarica, di un grosso volume di aria ben isolato presente all'interno del corpo della stessa, cosa che rende le penne dotate di questo sistema di caricamento molto sensibili alle variazioni di pressione (con il rischio di conseguenti fuoriuscite di inchiostro). <br />
<br />
Inoltre, soprattutto con i modelli americani della [[Sheaffer]] e dalla [[Eversharp]], la guarnizione sul fondo, che è essenziale per il funzionamento del sistema, tende a deteriorarsi abbastanza rapidamente. Per le due aziende citate la sua sostituzione però comporta la completa sostituzione del fondo stesso della penna, che doveva avvenire con dei ricambi che oggi non esistono più. Pertanto le penne con caricamento a ''siringa rovesciata'' hanno una fama di essere difficili da riparare e di funzionamento incerto, anche se in realtà tutto ciò non si applica affatto alle [[Onoto]], che sono piuttosto semplici da riparare e ben funzionanti anche dopo diversi decenni.<noinclude><br />
==Brevetti correlati==<br />
{{ListaBrevettiFeature|Plunger filler}}<br />
==Note==<br />
<references/><br />
[[Categoria:Tecnica]]<br />
[[Categoria:Sistemi di caricamento]]<br />
[[Categoria:Vocabolario]]<br />
</noinclude></div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer_Thin_Model_%26_Snorkel_Pen&diff=142004Sheaffer Thin Model & Snorkel Pen2021-02-13T23:24:53Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>=Storia=<br />
<br />
[[Image:1951-11-Sheaffer-TM-Autograph.jpg|thumb|Una pubblicità del 1951 per le [[Sheaffer TM|Thin Model]]]]<br />
<br />
La serie delle [[Thin Model]], cui si fa di solito con la semplice sigla [[Sheaffer TM|TM]], venne introdotta sul mercato dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1950]], a partire dai nuovi modelli [[Touchdown]] introdotti l'anno precedente. Si trattava rispetto a questi di penne dotate di un corpo più sottile ed allungato, da cui il nome.<br />
<br />
Il modello chiamato [[Snorkel Pen|Snorkel]] dai collezionisti, o meglio la ''[[Snorkel Pen]]'', come identificata nel materiale pubblicitario dell'azienda, venne introdotta sul mercato dalla [[Sheaffer]] nel 1952, come evoluzione della precedente [[Sheaffer TM|TM]], cui è identica nelle forme, differendo per il sistema di caricamento ed una lunghezza leggermente superiore. Il marchio [[Sheaffer TM|TM]] venne comunque mantenuto per un breve periodo anche per il nuovo modello, come risulta da [[:File:1952-12-Sheaffer-TM-Snorkel-Sentinel.jpg|questa pubblicità]]. Le ''[[Snorkel Pen]]'' rimasero in produzione invece fino all'incirca il [[Production ended::1959]].<br />
<br />
Vennero inoltre prodotte delle ulteriori penne, con la stessa linea, stavolta senza [[snorkel]] ma con un alimentatore dotato di condotto (denominato ''[[Tip-dip]]''). Si trattava di versioni più economiche, identificate come [[Sheaffer Cadet|Cadet]] e [[Craftsman]].<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
A parte il sistema di caricamento (''[[Touch Down]]'' o ''[[snorkel]]'') la principale caratteristica tecnica di queste penne è l'uso della [[resina plastica]], che unite ai suddetti sistemi di caricamento permettono la realizzazione di penne molto più sottili rispetto alle altre dello stesso periodo. <br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Queste penne sono prodotte per i modelli in [[resina plastica]] (Bakelite C-11, un copolimero stirene-acrilonitrile) per il corpo e la sezione, ed anche, a seconda dei modelli per il cappuccio. Le decorazioni a seconda dei casi sono in metallo cromato o laminato. Alcune versioni di fascia superiore sono prodotte con cappuccio metallico, sia cromato che laminato. Nelle versioni di lusso sia il corpo che il cappuccio sono realizzati in metallo laminato, e, per le versioni di maggiore pregio, anche in oro massiccio.<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
Le penne della serie [[Sheaffer TM|TM]] erano dotate del caricamento [[Touch Down]], i successivi modelli [[Snorkel Pen]] sono invece caratterizzati dall'omonimo caricamento denominato [[snorkel filler|snorkel]], dal tubicino metallico utilizzato per effettuare il riempimento della penna senza che il pennino di quest'ultima dovesse essere immerso nella boccetta di inchiostro, evitando così il problema della ripulitura dello stesso dall'eccesso di inchiostro.<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
Benché le penne siano sostanzialmente identiche, e spesso vengano confuse, le denominazioni utilizzate dalla [[Sheaffer]] per identificare le varie versioni sono diverse a seconda che si tratti di una [[Sheaffer TM|TM]] o di una <br />
[[Snorkel Pen]], anche se alcuni nomi sono comuni e quindi forieri di confusione. In entrambi i casi era seguita la convenzione adottata dalla [[Sheaffer]] per identificare le diverse versioni dei suoi modelli per tipo di pennino, livello di finiture, presenza o meno della garanzia a vita ''[[White dot]]'' e valore dei materiali. Per le diverse versioni della linea [[Sheaffer TM|TM]] si può fare riferimento alla seguente tabella:<br />
<br />
{| class="wikitable" style="width:100%;" border="1" cellpadding="3"<br />
|-<br />
!width="10%" | Nome <br />
!width="10%" | Cappuccio<br />
!width="12%" | Banda<br />
!width="10%" | Corpo<br />
!width="8%" | Pennino<br />
!width="7%" | Clip<br />
!width="5%" | [[White dot]]<br />
!width="5%" | Prezzo <br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Craftsman|Craftsman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| riporto<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K n.33 <br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Admiral|Admiral]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Veretta, 0.2 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sovereign|Sovereign]]''<br />
| Acciaio rigato<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Statesman|Statesman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5 <br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Valiant|Valiant]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sentinel|Sentinel]] Deluxe''<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Crest|Crest]] Deluxe''<br />
| Laminato oro<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Signature|Signature]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Oro 14K, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph'' <br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Autograph|Autograph]]''<br />
| Plastica nera<br />
| Oro 14K, 1.2 cm<br />
| Plastica nera<br />
| 14K 2T ''Triumph'' <br />
| liscia, oro 14K <br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Triumph|Triumph]]''<br />
| Laminato oro<br />
| assente<br />
| Laminato oro<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Crest|Crest]] [[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]''<br />
| Oro 14K<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]''<br />
| Oro (9K,14K,18K) <br />
| assente<br />
| Oro 14K - righe<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
Per quanto riguarda le [[Snorkel Pen]] le diverse denominazioni date alle varie versioni sono elencate quanto riportato nella tabella seguente. Le penne dotate di ''[[White dot]]'' partono da un livello minimo di prezzo di 13.50$. <br />
<br />
{| class="wikitable" style="width:100%;" border="1" cellpadding="3"<br />
|-<br />
!width="10%" | Nome <br />
!width="10%" | Cappuccio<br />
!width="12%" | Banda<br />
!width="10%" | Corpo<br />
!width="8%" | Pennino<br />
!width="7%" | Clip<br />
!width="5%" | [[White dot]]<br />
!width="5%" | Prezzo<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Special|Special]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| Pd-Ag n.5 <br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Admiral|Admiral]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| 8.75 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Saratoga|Saratoga]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| 10.75 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sovereign|Sovereign]]'' (early)<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sovereign|Sovereign]]'' (late)<br />
| Acciaio rigato<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Statesman|Statesman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| Pd-Ag ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Clipper|Clipper]]''<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| Pd-Ag ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Valiant|Valiant]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| 17.75 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sentinel|Sentinel]]''<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| 20.00 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Crest|Crest]]''<br />
| Laminato oro<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| 25.00 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Signature|Signature]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Oro 14K, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Autograph|Autograph]]''<br />
| Plastica nera<br />
| Oro 14K, 1.2 cm<br />
| Plastica nera<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Triumph|Triumph]]''<br />
| Laminato oro rigato<br />
| assente<br />
| Laminato oro rigato<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]'' (USA)<br />
| Oro 14K rigato<br />
| assente<br />
| Oro 14K rigato<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]'' (UK)<br />
| Oro 9K grana d'orzo<br />
| assente<br />
| Oro 9K grana d'orzo<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
Tutte le penne vennero prodotte in un'unica misura, e sono, seguendo le tendenze stilistiche che si andavano affermando, piuttosto sottili. Come tutta la produzione [[Sheaffer]] continuano a presentare una serie di inscrizioni sul corpo, su tre righe vengono riportate le diciture: ''"W.A. SHEAFFER PEN CO."'', ''"FORT MADISON, IOWA, U.S.A."'' e ''"MADE IN U.S.A."''<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
Le penne vennero prodotte inizialmente in pochi colori primari, a questi seguirono negli anni successivi diverse varianti in altri colori resi possibili dall'evoluzione tecnica nella produzione di materiali plastici.<br />
<br />
==Pennini==<br />
{| class="wikitable" style="float:right; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-left:0.5em;" border="1"<br />
! Nome !! Descrizione<br />
|-<br />
| Pd-Ag n.5 || Pennino aperto in ''Palladio/Argento''<br />
|-<br />
| 14K n.33 || Pennino aperto in oro 14K monocolore<br />
|-<br />
| 14K n.5 || Pennino aperto in oro 14K monocolore <br />
|-<br />
| 14K 2T n.5 || Pennino aperto in oro 14K bicolore (palladium masked)<br />
|-<br />
| Pd-Ag ''Triumph'' || Pennino in conico ''Palladio/Argento''<br />
|-<br />
| 14K 2T ''Triumph'' || Pennino conico in oro 14K bicolore (palladium masked)<br />
|}<br />
<br />
I pennini utilizzati sono nelle due tipologie, quello classico aperto, ed il nuovo pennino conico, spesso indicato con il nome di [[Triumph Nib]], che in realtà dovrebbe essere associato solo alla versione del pennino conico in oro a 14 carati bicolore. <br />
<br />
Le varianti, per come le abbiamo indicate nelle tabelle precedenti, sono le seguenti, la nomenclatura illustrata nella tabella a fianco segue le indicazioni utilizzate da Richard Binder, che riflettono in parte quelle utilizzate dall'azienda.<br />
<br />
{| class="wikitable" style="float:left; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-right:0.5em;" border="1"<br />
! Lettera !! Significato<br />
|-<br />
| G''n'' || Da calligrafia (Gregg shorthand)<br />
|-<br />
| A''n'' || Contabile iperfine (accountant - needle fine)<br />
|-<br />
| X''n'' || Extra fine<br />
|-<br />
| F''n'' || Fine<br />
|-<br />
| M''n'' || Medio (''medium'')<br />
|-<br />
| B''n'' || Largo (''broad'' o ''coarse'')<br />
|-<br />
| S''n'' || [[Stub]]<br />
|-<br />
| Z''n'' || Da musica ([[Music nib]])<br />
|}<br />
<br />
Nella produzione delle [[Snorkel Pen]] inoltre l'azienda iniziò ad introdurre un sistema di marcatura basato su un codice di almeno due caratteri (una lettera seguita da un numero) con alcuni possibili suffissi o affissi (solo lettere) per specificare tipo e caratteristiche del pennino. <br />
<br />
Questi codici possono essere trovati nella parte bassa sul fronte per i pennini aperti, e sul retro (dal lato dell'alimentatore) per i pennini conici. <br />
<br />
{| class="wikitable" style="float:right; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-left:0.5em;" border="1"<br />
! Numero !! Significato<br />
|-<br />
| ''x''2 || 14K n.5<br />
|-<br />
| ''x''3 || 14K 2T n.5<br />
|-<br />
| ''x''4 || Pd-Ag ''Triumph''<br />
|-<br />
| ''x''5 || 14K 2T ''Triumph''<br />
|-<br />
| ''x''6 || Pd-Ag n.5<br />
|}<br />
<br />
La gran parte dei codici è composta da due soli caratteri, la lettera iniziale indica il tipo di tratto del pennino, ed è affine ai codici M, F e B usati anche da altre aziende, l'elenco dei possibili valori è riportato nella prima tabella. <br />
<br />
Nella seconda tabella sono riportati i codici numerici che indicano la tipologia del pennino (se aperto tradizionale o [[Triumph Nib]] conico, se in oro 14 ordinario, o bicolore con laminatura in palladio, o in palladio-argento).<br />
<br />
{| class="wikitable" style="float:left; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-right:0.5em;" border="1"<br />
! Lettera !! Significato<br />
|-<br />
| F || Flessibile (prefisso)<br />
|-<br />
| L || Obliquo sinistro (suffisso)<br />
|-<br />
| R || Obliquo destro (suffisso)<br />
|}<br />
<br />
Infine le lettere illustrate nella terza tabella potevano essere usate come prefisso (per la "F") o suffisso (per "L" e "R") per indicare ulteriori caratteristiche del pennino, se flessibile o obliquo (a destra o a sinistra).<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| Thin Model<br />
| 5" 55, 14,2 cm<br />
| 11mm il corpo, 12 mm il cappuccio <br />
|-<br />
| Snorkel Pen <br />
| 5" 55, 14,2 cm<br />
| 11mm il corpo, 12 mm il cappuccio <br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Sheaffer TM{{!}}{{!}}Snorkel Pen}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://vacumania.com/website/sheaffersnorkelguide.htm] Pagina dedicata alle [[Snorkel Pen]] su Vacumania<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/snorkel.htm] Profilo delle [[Snorkel Pen]] sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/td_tm.htm] Profilo delle [[Thin Model]] sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferTMTouchdown.htm] Pagina sulle [[Thin Model]] su PenHero<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferSnorkel.htm] Pagina sulle [[Snorkel Pen]] su PenHero<br />
* [http://penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferSnorkelNibCodes.htm] Spiegazione dei codici dei pennini su PenHero<br />
* [https://web.archive.org/web/20160401110127/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagina sul sito dismesso di Penspotters su TM Snorkels e predecessori <br />
* [http://www.vintagepens.com/Sheaffer_Touchdown_Snorkel.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura su [[Touchdown]] e [[Snorkel Pen]]<br />
* [https://web.archive.org/web/20150327032458/http://www.rickconner.net/penoply/sh.5.html] Descrizione di una [[Snorkel Pen]] (1955) sul sito dismesso Penoply <br />
* [https://web.archive.org/web/20090429100423/http://www.mkpens.co.uk/sheaffer_snorkel_profile.htm] Spiegazione delle denominazioni varie versioni [[Snorkel Pen]] sul sito dismesso MK Pens<br />
* [https://drive.google.com/file/d/1Ab0u_2UhSxSSkajh1cBu2XpwtBfP3Dht/view] Catalogo Snorkel Luglio 1955 (dalla [https://pencollectorsofamerica.org/reference-library/sheaffer/ Reference Library] della PCA)<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Sheaffer TM{{!}}{{!}}Snorkel Pen}}<br />
<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Touchdown&diff=142003Touchdown2021-02-13T23:24:24Z<p>Maylota: /* Riferimenti esterni */</p>
<hr />
<div>[[Image:Sheaffer-TouchDown-Sovereign-Green-Open.jpg|thumb|Una ''Touchdown'']]<br />
==Storia==<br />
<br />
[[Image:1949-Sheaffer-Touchdown-Sets.jpg|thumb|Pubblicità del 1949]]<br />
<br />
In realtà più che di uno specifico modello vengono genericamente chiamate in questo modo dai collezionisti le penne caratterizzate dall'omonino nuovo sistema di caricamento introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1949]]. <br />
<br />
Abbiamo fatto la scelta di identificare in maniera generica questi modelli con il nome ''touchdown'', mentre chiameremo il caricamento stesso ''[[Touch Down]]'' (come nella pubblicità pubblicata a fianco) con lo spazio intermedio e le lettere maiuscole. In realtà trattasi solo del cambiamento del sistema di caricamento rispetto ai modelli precedenti dotati di [[siringa rovesciata]], di cui mantengono inalterate tutte le altre caratteristiche, che invece spesso vengono indicati, almeno nelle pubblicità degli anni immediatamente precedenti l'introduzione del ''[[Touch Down]]'', con il nome ''Deluxe''.<br />
<br />
I nome con cui l'azienda indicava i modelli infatti facevano principalmente riferimento a materiali e finiture, ed al tipo di pennino, pertanto anche se è ormai assolutamente comune fare riferimento con questo nome a quei modelli di penne, sarebbe in realtà più appropriato riferirlo al solo sistema di caricamento.<br />
<br />
{{TerminazioneIgnota|1952|in riferimento all'introduzione delle [[Snorkel Pen]]}}<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La principale caratteristica tecnica di queste penne è il nuovo sistema di caricamento, anche se lo stesso tipo di penna si trova anche con la siringa rovesciata. Le clip sono dotate di un meccanismo a molla, e la chiusura del cappuccio è a vite, in quelle di fascia più alta viene usata una filettatura metallica costituita da un anello filettato inserito direttamente fra la sezione ed il corpo penna che riduce l'usura, sulle più economiche ''[[Cadet]]'' invece è filettata la parte terminale del fusto.<br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Questi modelli sono realizzati in resina plastica nera o in colori uniformi, con varianti nelle finiture, cromate o dorate, e nella realizzazione del cappuccio, che veniva realizzato anche completamente in metallo. La clip è in metallo, dorato o cromato a seconda delle versioni. I pennini sono diversi, sia [[pennino conico|conici]] che aperti, realizzati a seconda della versione più o meno pregiata in oro 14 carati o in lega di palladio-argento (Pd-Ad). <br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
Il sistema di caricamento di questa serie ne costituisce la sua principale novità tecnica e la contraddistingue al punto che la stessa è identificata come tale proprio per questo. Il sistema è il ''[[Touch Down]]'' (brevetto {{Cite patent|US|2610612}}), e si tratta di una evoluzione del sistema pneumatico della [[Chilton]], basato comunque sulla compressione di un sacchetto di gomma grazie all'uso di un pistone metallico interno al fusto che una volta estratto e poi spinto indietrocrea una compressione pneumatica sul sacchetto, che viene rilasciata attraverso delle scanalature laterali quando il pistone arriva a fine corsa. <br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
Vennero realizzate diverse varianti come ...<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
Le penne di questa serie vennero realizzate in una serie di plastiche di diverse colori a tinta unita. <br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
Vennero usati, a seconda della versione e ...<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
{{RigaDimModelli<br />
|Versione = Cadet<br />
|Lunghezza = 13,3 cm <br />
|body=11,2 cm<br />
|posted=14,6 cm<br />
|cap=6,2 cm<br />
|d_body=11,0 mm<br />
|d_cap= 12,2 mm<br />
|d_section=9,4 mm <br />
|weight=13 g<br />
|w_cap=4 g<br />
}}<br />
{{TabEnd}}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Touchdown{{!}}{{!}}Touch Down}}<br />
<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferTouchdownEarly.htm] Pagina dedicate alle prime Touchdown su Penhero<br />
* [http://www.vintagepens.com/Sheaffer_Touchdown_Snorkel.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura su Touchdown e [[Snorkel Pen]]<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferTouchdownGuide.htm] Pagina dedicata al sistema di caricamento [[Touch Down]] su Penhero<br />
* [https://web.archive.org/web/20160401110127/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagina sul sito dismesso di Penspotters su TM Snorkels e predecessori<br />
<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
<br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Touchdown}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer_Thin_Model_%26_Snorkel_Pen&diff=142002Sheaffer Thin Model & Snorkel Pen2021-02-13T22:09:34Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>=Storia=<br />
<br />
[[Image:1951-11-Sheaffer-TM-Autograph.jpg|thumb|Una pubblicità del 1951 per le [[Sheaffer TM|Thin Model]]]]<br />
<br />
La serie delle [[Thin Model]], cui si fa di solito con la semplice sigla [[Sheaffer TM|TM]], venne introdotta sul mercato dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1950]], a partire dai nuovi modelli [[Touchdown]] introdotti l'anno precedente. Si trattava rispetto a questi di penne dotate di un corpo più sottile ed allungato, da cui il nome.<br />
<br />
Il modello chiamato [[Snorkel Pen|Snorkel]] dai collezionisti, o meglio la ''[[Snorkel Pen]]'', come identificata nel materiale pubblicitario dell'azienda, venne introdotta sul mercato dalla [[Sheaffer]] nel 1952, come evoluzione della precedente [[Sheaffer TM|TM]], cui è identica nelle forme, differendo per il sistema di caricamento ed una lunghezza leggermente superiore. Il marchio [[Sheaffer TM|TM]] venne comunque mantenuto per un breve periodo anche per il nuovo modello, come risulta da [[:File:1952-12-Sheaffer-TM-Snorkel-Sentinel.jpg|questa pubblicità]]. Le ''[[Snorkel Pen]]'' rimasero in produzione invece fino all'incirca il [[Production ended::1959]].<br />
<br />
Vennero inoltre prodotte delle ulteriori penne, con la stessa linea, stavolta senza [[snorkel]] ma con un alimentatore dotato di condotto (denominato ''[[Tip-dip]]''). Si trattava di versioni più economiche, identificate come [[Sheaffer Cadet|Cadet]] e [[Craftsman]].<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
A parte il sistema di caricamento (''[[Touch Down]]'' o ''[[snorkel]]'') la principale caratteristica tecnica di queste penne è l'uso della [[resina plastica]], che unite ai suddetti sistemi di caricamento permettono la realizzazione di penne molto più sottili rispetto alle altre dello stesso periodo. <br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Queste penne sono prodotte per i modelli in [[resina plastica]] (Bakelite C-11, un copolimero stirene-acrilonitrile) per il corpo e la sezione, ed anche, a seconda dei modelli per il cappuccio. Le decorazioni a seconda dei casi sono in metallo cromato o laminato. Alcune versioni di fascia superiore sono prodotte con cappuccio metallico, sia cromato che laminato. Nelle versioni di lusso sia il corpo che il cappuccio sono realizzati in metallo laminato, e, per le versioni di maggiore pregio, anche in oro massiccio.<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
Le penne della serie [[Sheaffer TM|TM]] erano dotate del caricamento [[Touch Down]], i successivi modelli [[Snorkel Pen]] sono invece caratterizzati dall'omonimo caricamento denominato [[snorkel filler|snorkel]], dal tubicino metallico utilizzato per effettuare il riempimento della penna senza che il pennino di quest'ultima dovesse essere immerso nella boccetta di inchiostro, evitando così il problema della ripulitura dello stesso dall'eccesso di inchiostro.<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
Benché le penne siano sostanzialmente identiche, e spesso vengano confuse, le denominazioni utilizzate dalla [[Sheaffer]] per identificare le varie versioni sono diverse a seconda che si tratti di una [[Sheaffer TM|TM]] o di una <br />
[[Snorkel Pen]], anche se alcuni nomi sono comuni e quindi forieri di confusione. In entrambi i casi era seguita la convenzione adottata dalla [[Sheaffer]] per identificare le diverse versioni dei suoi modelli per tipo di pennino, livello di finiture, presenza o meno della garanzia a vita ''[[White dot]]'' e valore dei materiali. Per le diverse versioni della linea [[Sheaffer TM|TM]] si può fare riferimento alla seguente tabella:<br />
<br />
{| class="wikitable" style="width:100%;" border="1" cellpadding="3"<br />
|-<br />
!width="10%" | Nome <br />
!width="10%" | Cappuccio<br />
!width="12%" | Banda<br />
!width="10%" | Corpo<br />
!width="8%" | Pennino<br />
!width="7%" | Clip<br />
!width="5%" | [[White dot]]<br />
!width="5%" | Prezzo <br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Craftsman|Craftsman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| riporto<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K n.33 <br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Admiral|Admiral]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Veretta, 0.2 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sovereign|Sovereign]]''<br />
| Acciaio rigato<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Statesman|Statesman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5 <br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Valiant|Valiant]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sentinel|Sentinel]] Deluxe''<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Crest|Crest]] Deluxe''<br />
| Laminato oro<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Signature|Signature]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Oro 14K, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph'' <br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Autograph|Autograph]]''<br />
| Plastica nera<br />
| Oro 14K, 1.2 cm<br />
| Plastica nera<br />
| 14K 2T ''Triumph'' <br />
| liscia, oro 14K <br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Triumph|Triumph]]''<br />
| Laminato oro<br />
| assente<br />
| Laminato oro<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Crest|Crest]] [[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]''<br />
| Oro 14K<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]''<br />
| Oro (9K,14K,18K) <br />
| assente<br />
| Oro 14K - righe<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
Per quanto riguarda le [[Snorkel Pen]] le diverse denominazioni date alle varie versioni sono elencate quanto riportato nella tabella seguente. Le penne dotate di ''[[White dot]]'' partono da un livello minimo di prezzo di 13.50$. <br />
<br />
{| class="wikitable" style="width:100%;" border="1" cellpadding="3"<br />
|-<br />
!width="10%" | Nome <br />
!width="10%" | Cappuccio<br />
!width="12%" | Banda<br />
!width="10%" | Corpo<br />
!width="8%" | Pennino<br />
!width="7%" | Clip<br />
!width="5%" | [[White dot]]<br />
!width="5%" | Prezzo<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Special|Special]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| Pd-Ag n.5 <br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Admiral|Admiral]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| 8.75 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Saratoga|Saratoga]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| 10.75 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sovereign|Sovereign]]'' (early)<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sovereign|Sovereign]]'' (late)<br />
| Acciaio rigato<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Statesman|Statesman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| Pd-Ag ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Clipper|Clipper]]''<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| Pd-Ag ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Valiant|Valiant]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| 17.75 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sentinel|Sentinel]]''<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| 20.00 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Crest|Crest]]''<br />
| Laminato oro<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| 25.00 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Signature|Signature]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Oro 14K, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Autograph|Autograph]]''<br />
| Plastica nera<br />
| Oro 14K, 1.2 cm<br />
| Plastica nera<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Triumph|Triumph]]''<br />
| Laminato oro rigato<br />
| assente<br />
| Laminato oro rigato<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]'' (USA)<br />
| Oro 14K rigato<br />
| assente<br />
| Oro 14K rigato<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]'' (UK)<br />
| Oro 9K grana d'orzo<br />
| assente<br />
| Oro 9K grana d'orzo<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
Tutte le penne vennero prodotte in un'unica misura, e sono, seguendo le tendenze stilistiche che si andavano affermando, piuttosto sottili. Come tutta la produzione [[Sheaffer]] continuano a presentare una serie di inscrizioni sul corpo, su tre righe vengono riportate le diciture: ''"W.A. SHEAFFER PEN CO."'', ''"FORT MADISON, IOWA, U.S.A."'' e ''"MADE IN U.S.A."''<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
Le penne vennero prodotte inizialmente in pochi colori primari, a questi seguirono negli anni successivi diverse varianti in altri colori resi possibili dall'evoluzione tecnica nella produzione di materiali plastici.<br />
<br />
==Pennini==<br />
{| class="wikitable" style="float:right; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-left:0.5em;" border="1"<br />
! Nome !! Descrizione<br />
|-<br />
| Pd-Ag n.5 || Pennino aperto in ''Palladio/Argento''<br />
|-<br />
| 14K n.33 || Pennino aperto in oro 14K monocolore<br />
|-<br />
| 14K n.5 || Pennino aperto in oro 14K monocolore <br />
|-<br />
| 14K 2T n.5 || Pennino aperto in oro 14K bicolore (palladium masked)<br />
|-<br />
| Pd-Ag ''Triumph'' || Pennino in conico ''Palladio/Argento''<br />
|-<br />
| 14K 2T ''Triumph'' || Pennino conico in oro 14K bicolore (palladium masked)<br />
|}<br />
<br />
I pennini utilizzati sono nelle due tipologie, quello classico aperto, ed il nuovo pennino conico, spesso indicato con il nome di [[Triumph Nib]], che in realtà dovrebbe essere associato solo alla versione del pennino conico in oro a 14 carati bicolore. <br />
<br />
Le varianti, per come le abbiamo indicate nelle tabelle precedenti, sono le seguenti, la nomenclatura illustrata nella tabella a fianco segue le indicazioni utilizzate da Richard Binder, che riflettono in parte quelle utilizzate dall'azienda.<br />
<br />
{| class="wikitable" style="float:left; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-right:0.5em;" border="1"<br />
! Lettera !! Significato<br />
|-<br />
| G''n'' || Da calligrafia (Gregg shorthand)<br />
|-<br />
| A''n'' || Contabile iperfine (accountant - needle fine)<br />
|-<br />
| X''n'' || Extra fine<br />
|-<br />
| F''n'' || Fine<br />
|-<br />
| M''n'' || Medio (''medium'')<br />
|-<br />
| B''n'' || Largo (''broad'' o ''coarse'')<br />
|-<br />
| S''n'' || [[Stub]]<br />
|-<br />
| Z''n'' || Da musica ([[Music nib]])<br />
|}<br />
<br />
Nella produzione delle [[Snorkel Pen]] inoltre l'azienda iniziò ad introdurre un sistema di marcatura basato su un codice di almeno due caratteri (una lettera seguita da un numero) con alcuni possibili suffissi o affissi (solo lettere) per specificare tipo e caratteristiche del pennino. <br />
<br />
Questi codici possono essere trovati nella parte bassa sul fronte per i pennini aperti, e sul retro (dal lato dell'alimentatore) per i pennini conici. <br />
<br />
{| class="wikitable" style="float:right; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-left:0.5em;" border="1"<br />
! Numero !! Significato<br />
|-<br />
| ''x''2 || 14K n.5<br />
|-<br />
| ''x''3 || 14K 2T n.5<br />
|-<br />
| ''x''4 || Pd-Ag ''Triumph''<br />
|-<br />
| ''x''5 || 14K 2T ''Triumph''<br />
|-<br />
| ''x''6 || Pd-Ag n.5<br />
|}<br />
<br />
La gran parte dei codici è composta da due soli caratteri, la lettera iniziale indica il tipo di tratto del pennino, ed è affine ai codici M, F e B usati anche da altre aziende, l'elenco dei possibili valori è riportato nella prima tabella. <br />
<br />
Nella seconda tabella sono riportati i codici numerici che indicano la tipologia del pennino (se aperto tradizionale o [[Triumph Nib]] conico, se in oro 14 ordinario, o bicolore con laminatura in palladio, o in palladio-argento).<br />
<br />
{| class="wikitable" style="float:left; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-right:0.5em;" border="1"<br />
! Lettera !! Significato<br />
|-<br />
| F || Flessibile (prefisso)<br />
|-<br />
| L || Obliquo sinistro (suffisso)<br />
|-<br />
| R || Obliquo destro (suffisso)<br />
|}<br />
<br />
Infine le lettere illustrate nella terza tabella potevano essere usate come prefisso (per la "F") o suffisso (per "L" e "R") per indicare ulteriori caratteristiche del pennino, se flessibile o obliquo (a destra o a sinistra).<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| Thin Model<br />
| 5" 55, 14,2 cm<br />
| 11mm il corpo, 12 mm il cappuccio <br />
|-<br />
| Snorkel Pen <br />
| 5" 55, 14,2 cm<br />
| 11mm il corpo, 12 mm il cappuccio <br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Sheaffer TM{{!}}{{!}}Snorkel Pen}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://vacumania.com/website/sheaffersnorkelguide.htm] Pagina dedicata alle [[Snorkel Pen]] su Vacumania<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/snorkel.htm] Profilo delle [[Snorkel Pen]] sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/td_tm.htm] Profilo delle [[Thin Model]] sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferTMTouchdown.htm] Pagina sulle [[Thin Model]] su PenHero<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferSnorkel.htm] Pagina sulle [[Snorkel Pen]] su PenHero<br />
* [http://penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferSnorkelNibCodes.htm] Spiegazione dei codici dei pennini su PenHero<br />
* [https://web.archive.org/web/20160401110127/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagina sul sito dismesso di Penspotters su TM Snorkels e predecessori <br />
* [http://www.vintagepens.com/Sheaffer_Touchdown_Snorkel.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura su [[Touchdown]] e [[Snorkel Pen]]<br />
* [https://web.archive.org/web/20150327032458/http://www.rickconner.net/penoply/sh.5.html] Descrizione di una [[Snorkel Pen]] (1955) sul sito dismesso di Penspotters <br />
* [https://web.archive.org/web/20090429100423/http://www.mkpens.co.uk/sheaffer_snorkel_profile.htm] Spiegazione delle denominazioni varie versioni [[Snorkel Pen]] sul sito dismesso MK Pens<br />
* [https://drive.google.com/file/d/1Ab0u_2UhSxSSkajh1cBu2XpwtBfP3Dht/view] Catalogo Snorkel Luglio 1955 (dalla [https://pencollectorsofamerica.org/reference-library/sheaffer/ Reference Library] della PCA)<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Sheaffer TM{{!}}{{!}}Snorkel Pen}}<br />
<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer_Thin_Model_%26_Snorkel_Pen&diff=142001Sheaffer Thin Model & Snorkel Pen2021-02-13T22:00:38Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>=Storia=<br />
<br />
[[Image:1951-11-Sheaffer-TM-Autograph.jpg|thumb|Una pubblicità del 1951 per le [[Sheaffer TM|Thin Model]]]]<br />
<br />
La serie delle [[Thin Model]], cui si fa di solito con la semplice sigla [[Sheaffer TM|TM]], venne introdotta sul mercato dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1950]], a partire dai nuovi modelli [[Touchdown]] introdotti l'anno precedente. Si trattava rispetto a questi di penne dotate di un corpo più sottile ed allungato, da cui il nome.<br />
<br />
Il modello chiamato [[Snorkel Pen|Snorkel]] dai collezionisti, o meglio la ''[[Snorkel Pen]]'', come identificata nel materiale pubblicitario dell'azienda, venne introdotta sul mercato dalla [[Sheaffer]] nel 1952, come evoluzione della precedente [[Sheaffer TM|TM]], cui è identica nelle forme, differendo per il sistema di caricamento ed una lunghezza leggermente superiore. Il marchio [[Sheaffer TM|TM]] venne comunque mantenuto per un breve periodo anche per il nuovo modello, come risulta da [[:File:1952-12-Sheaffer-TM-Snorkel-Sentinel.jpg|questa pubblicità]]. Le ''[[Snorkel Pen]]'' rimasero in produzione invece fino all'incirca il [[Production ended::1959]].<br />
<br />
Vennero inoltre prodotte delle ulteriori penne, con la stessa linea, stavolta senza [[snorkel]] ma con un alimentatore dotato di condotto (denominato ''[[Tip-dip]]''). Si trattava di versioni più economiche, identificate come [[Sheaffer Cadet|Cadet]] e [[Craftsman]].<br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
A parte il sistema di caricamento (''[[Touch Down]]'' o ''[[snorkel]]'') la principale caratteristica tecnica di queste penne è l'uso della [[resina plastica]], che unite ai suddetti sistemi di caricamento permettono la realizzazione di penne molto più sottili rispetto alle altre dello stesso periodo. <br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Queste penne sono prodotte per i modelli in [[resina plastica]] (Bakelite C-11, un copolimero stirene-acrilonitrile) per il corpo e la sezione, ed anche, a seconda dei modelli per il cappuccio. Le decorazioni a seconda dei casi sono in metallo cromato o laminato. Alcune versioni di fascia superiore sono prodotte con cappuccio metallico, sia cromato che laminato. Nelle versioni di lusso sia il corpo che il cappuccio sono realizzati in metallo laminato, e, per le versioni di maggiore pregio, anche in oro massiccio.<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
Le penne della serie [[Sheaffer TM|TM]] erano dotate del caricamento [[Touch Down]], i successivi modelli [[Snorkel Pen]] sono invece caratterizzati dall'omonimo caricamento denominato [[snorkel filler|snorkel]], dal tubicino metallico utilizzato per effettuare il riempimento della penna senza che il pennino di quest'ultima dovesse essere immerso nella boccetta di inchiostro, evitando così il problema della ripulitura dello stesso dall'eccesso di inchiostro.<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
Benché le penne siano sostanzialmente identiche, e spesso vengano confuse, le denominazioni utilizzate dalla [[Sheaffer]] per identificare le varie versioni sono diverse a seconda che si tratti di una [[Sheaffer TM|TM]] o di una <br />
[[Snorkel Pen]], anche se alcuni nomi sono comuni e quindi forieri di confusione. In entrambi i casi era seguita la convenzione adottata dalla [[Sheaffer]] per identificare le diverse versioni dei suoi modelli per tipo di pennino, livello di finiture, presenza o meno della garanzia a vita ''[[White dot]]'' e valore dei materiali. Per le diverse versioni della linea [[Sheaffer TM|TM]] si può fare riferimento alla seguente tabella:<br />
<br />
{| class="wikitable" style="width:100%;" border="1" cellpadding="3"<br />
|-<br />
!width="10%" | Nome <br />
!width="10%" | Cappuccio<br />
!width="12%" | Banda<br />
!width="10%" | Corpo<br />
!width="8%" | Pennino<br />
!width="7%" | Clip<br />
!width="5%" | [[White dot]]<br />
!width="5%" | Prezzo <br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Craftsman|Craftsman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| riporto<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K n.33 <br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Admiral|Admiral]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Veretta, 0.2 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sovereign|Sovereign]]''<br />
| Acciaio rigato<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Statesman|Statesman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5 <br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Valiant|Valiant]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sentinel|Sentinel]] Deluxe''<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Crest|Crest]] Deluxe''<br />
| Laminato oro<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Signature|Signature]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Oro 14K, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph'' <br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Autograph|Autograph]]''<br />
| Plastica nera<br />
| Oro 14K, 1.2 cm<br />
| Plastica nera<br />
| 14K 2T ''Triumph'' <br />
| liscia, oro 14K <br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Triumph|Triumph]]''<br />
| Laminato oro<br />
| assente<br />
| Laminato oro<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Crest|Crest]] [[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]''<br />
| Oro 14K<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]''<br />
| Oro (9K,14K,18K) <br />
| assente<br />
| Oro 14K - righe<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
Per quanto riguarda le [[Snorkel Pen]] le diverse denominazioni date alle varie versioni sono elencate quanto riportato nella tabella seguente. Le penne dotate di ''[[White dot]]'' partono da un livello minimo di prezzo di 13.50$. <br />
<br />
{| class="wikitable" style="width:100%;" border="1" cellpadding="3"<br />
|-<br />
!width="10%" | Nome <br />
!width="10%" | Cappuccio<br />
!width="12%" | Banda<br />
!width="10%" | Corpo<br />
!width="8%" | Pennino<br />
!width="7%" | Clip<br />
!width="5%" | [[White dot]]<br />
!width="5%" | Prezzo<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Special|Special]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| Pd-Ag n.5 <br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Admiral|Admiral]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| 8.75 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Saratoga|Saratoga]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| 10.75 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sovereign|Sovereign]]'' (early)<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sovereign|Sovereign]]'' (late)<br />
| Acciaio rigato<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T n.5<br />
| Sheaffer’S <br />
| no<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Statesman|Statesman]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| Pd-Ag ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Clipper|Clipper]]''<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| Pd-Ag ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Valiant|Valiant]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Laminata oro, 0.7 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| 17.75 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Sentinel|Sentinel]]''<br />
| Acciaio rigato<br />
| Laminata oro, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| 20.00 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Crest|Crest]]''<br />
| Laminato oro<br />
| assente<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| 25.00 $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Signature|Signature]]''<br />
| Plastica colorata<br />
| Oro 14K, 0.5 cm<br />
| Plastica colorata<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Autograph|Autograph]]''<br />
| Plastica nera<br />
| Oro 14K, 1.2 cm<br />
| Plastica nera<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Triumph|Triumph]]''<br />
| Laminato oro rigato<br />
| assente<br />
| Laminato oro rigato<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]'' (USA)<br />
| Oro 14K rigato<br />
| assente<br />
| Oro 14K rigato<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
| ''[[Sheaffer Masterpiece|Masterpiece]]'' (UK)<br />
| Oro 9K grana d'orzo<br />
| assente<br />
| Oro 9K grana d'orzo<br />
| 14K 2T ''Triumph''<br />
| liscia<br />
| si<br />
| XX $<br />
|-<br />
|}<br />
<br />
Tutte le penne vennero prodotte in un'unica misura, e sono, seguendo le tendenze stilistiche che si andavano affermando, piuttosto sottili. Come tutta la produzione [[Sheaffer]] continuano a presentare una serie di inscrizioni sul corpo, su tre righe vengono riportate le diciture: ''"W.A. SHEAFFER PEN CO."'', ''"FORT MADISON, IOWA, U.S.A."'' e ''"MADE IN U.S.A."''<br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
Le penne vennero prodotte inizialmente in pochi colori primari, a questi seguirono negli anni successivi diverse varianti in altri colori resi possibili dall'evoluzione tecnica nella produzione di materiali plastici.<br />
<br />
==Pennini==<br />
{| class="wikitable" style="float:right; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-left:0.5em;" border="1"<br />
! Nome !! Descrizione<br />
|-<br />
| Pd-Ag n.5 || Pennino aperto in ''Palladio/Argento''<br />
|-<br />
| 14K n.33 || Pennino aperto in oro 14K monocolore<br />
|-<br />
| 14K n.5 || Pennino aperto in oro 14K monocolore <br />
|-<br />
| 14K 2T n.5 || Pennino aperto in oro 14K bicolore (palladium masked)<br />
|-<br />
| Pd-Ag ''Triumph'' || Pennino in conico ''Palladio/Argento''<br />
|-<br />
| 14K 2T ''Triumph'' || Pennino conico in oro 14K bicolore (palladium masked)<br />
|}<br />
<br />
I pennini utilizzati sono nelle due tipologie, quello classico aperto, ed il nuovo pennino conico, spesso indicato con il nome di [[Triumph Nib]], che in realtà dovrebbe essere associato solo alla versione del pennino conico in oro a 14 carati bicolore. <br />
<br />
Le varianti, per come le abbiamo indicate nelle tabelle precedenti, sono le seguenti, la nomenclatura illustrata nella tabella a fianco segue le indicazioni utilizzate da Richard Binder, che riflettono in parte quelle utilizzate dall'azienda.<br />
<br />
{| class="wikitable" style="float:left; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-right:0.5em;" border="1"<br />
! Lettera !! Significato<br />
|-<br />
| G''n'' || Da calligrafia (Gregg shorthand)<br />
|-<br />
| A''n'' || Contabile iperfine (accountant - needle fine)<br />
|-<br />
| X''n'' || Extra fine<br />
|-<br />
| F''n'' || Fine<br />
|-<br />
| M''n'' || Medio (''medium'')<br />
|-<br />
| B''n'' || Largo (''broad'' o ''coarse'')<br />
|-<br />
| S''n'' || [[Stub]]<br />
|-<br />
| Z''n'' || Da musica ([[Music nib]])<br />
|}<br />
<br />
Nella produzione delle [[Snorkel Pen]] inoltre l'azienda iniziò ad introdurre un sistema di marcatura basato su un codice di almeno due caratteri (una lettera seguita da un numero) con alcuni possibili suffissi o affissi (solo lettere) per specificare tipo e caratteristiche del pennino. <br />
<br />
Questi codici possono essere trovati nella parte bassa sul fronte per i pennini aperti, e sul retro (dal lato dell'alimentatore) per i pennini conici. <br />
<br />
{| class="wikitable" style="float:right; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-left:0.5em;" border="1"<br />
! Numero !! Significato<br />
|-<br />
| ''x''2 || 14K n.5<br />
|-<br />
| ''x''3 || 14K 2T n.5<br />
|-<br />
| ''x''4 || Pd-Ag ''Triumph''<br />
|-<br />
| ''x''5 || 14K 2T ''Triumph''<br />
|-<br />
| ''x''6 || Pd-Ag n.5<br />
|}<br />
<br />
La gran parte dei codici è composta da due soli caratteri, la lettera iniziale indica il tipo di tratto del pennino, ed è affine ai codici M, F e B usati anche da altre aziende, l'elenco dei possibili valori è riportato nella prima tabella. <br />
<br />
Nella seconda tabella sono riportati i codici numerici che indicano la tipologia del pennino (se aperto tradizionale o [[Triumph Nib]] conico, se in oro 14 ordinario, o bicolore con laminatura in palladio, o in palladio-argento).<br />
<br />
{| class="wikitable" style="float:left; margin: auto; font-size:90%; border-collapse:collapse; margin-bottom:0.5em; margin-right:0.5em;" border="1"<br />
! Lettera !! Significato<br />
|-<br />
| F || Flessibile (prefisso)<br />
|-<br />
| L || Obliquo sinistro (suffisso)<br />
|-<br />
| R || Obliquo destro (suffisso)<br />
|}<br />
<br />
Infine le lettere illustrate nella terza tabella potevano essere usate come prefisso (per la "F") o suffisso (per "L" e "R") per indicare ulteriori caratteristiche del pennino, se flessibile o obliquo (a destra o a sinistra).<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| Thin Model<br />
| 5" 55, 14,2 cm<br />
| 11mm il corpo, 12 mm il cappuccio <br />
|-<br />
| Snorkel Pen <br />
| 5" 55, 14,2 cm<br />
| 11mm il corpo, 12 mm il cappuccio <br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|Sheaffer TM{{!}}{{!}}Snorkel Pen}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://vacumania.com/website/sheaffersnorkelguide.htm] Pagina dedicata alle [[Snorkel Pen]] su Vacumania<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/snorkel.htm] Profilo delle [[Snorkel Pen]] sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/td_tm.htm] Profilo delle [[Thin Model]] sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferTMTouchdown.htm] Pagina sulle [[Thin Model]] su PenHero<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferSnorkel.htm] Pagina sulle [[Snorkel Pen]] su PenHero<br />
* [http://penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferSnorkelNibCodes.htm] Spiegazione dei codici dei pennini su PenHero<br />
* [https://web.archive.org/web/20160401110127/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.snorkel.html] Pagina sul sito dismesso di Penspotters su TM Snorkels e predecessori <br />
* [http://www.vintagepens.com/Sheaffer_Touchdown_Snorkel.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura su [[Touchdown]] e [[Snorkel Pen]]<br />
* [https://web.archive.org/web/20150327032458/http://www.rickconner.net/penoply/sh.5.html] Descrizione di una [[Snorkel Pen]] (1955) sul sito dismesso di Penspotters <br />
* [https://web.archive.org/web/20090429100423/http://www.mkpens.co.uk/sheaffer_snorkel_profile.htm] Spiegazione delle denominazioni varie versioni [[Snorkel Pen]] sul sito dismesso MK Pens<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|Sheaffer TM{{!}}{{!}}Snorkel Pen}}<br />
<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer_PFM&diff=141999Sheaffer PFM2021-02-13T19:09:32Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>[[Image:Sheaffer-PFM-III-Black-Extracted.jpg|thumb|Una [[PFM]] III nera]]<br />
=Storia=<br />
[[Image:1960-05-Sheaffer-PFM-et-al.jpg|thumb|Una pubblicità del 1960]]<br />
<br />
Il modello [[PFM]] venne introdotto dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1959]], ed uscì di produzione all'incirca nel [[Production ended::1968]].<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], essa venne lanciata in grande stile promuovendone il particolarissimo pennino, denominato ''[[Inlaid nib]]'' per la sua caratteristica di essere dotato di ali inserite ad intarsio sulla sezione della penna, che da allora divenne una delle caratteristiche distintive della produzione di questa azienda. <br />
<br />
Nonostante le sue notevoli caratteristiche la [[PFM]] non riscosse un grande successo, pertanto è una penna relativamente rara e comunque molto ricercata. A partire dal [[1962]] la produzione viene limitata ai modelli versione III e V.<ref>per le date il riferimento è tratto dall'articolo di Sam Marshall, ''Snorkels and PFMs'', pubblicato su ''The PENnant XVI/2'' (estate 2002), pp. 11-15.</ref><br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], è l'unico modello, eccettuata la precedente [[Snorkel Pen]] a fare uso del caricamento [[snorkel filler|snorkel]]. Inoltre è la prima penna della [[Sheaffer]] ad adottare il pennino intarsiato denominato ''[[Inlaid nib]]''.<ref>per questo pennino erano stati depositati due brevetti negli USA, il {{USPTO Patent|D0188265}} ed il {{USPTO Patent|D0188266}}, rispettivamente per pennino e blocco pennino.</ref> <br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Tutte le [[PFM]] conosciute hanno il corpo realizzato in [[Resina plastica|plastica ad iniezione]], verosimilmente simile o uguale a quella della [[Snorkel Pen]] mentre il cappuccio, a seconda della versione, può essere realizzato anch'esso in plastica o in metallo con varie finiture a seconda dei diversi modelli. Sono citate versioni di lusso con corpo e cappuccio in oro, ma non sono noti esemplari effettivamente prodotti delle stesse.<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
La [[PFM]] è il secondo ed unico modello della [[Sheaffer]] che fa uso del particolarissimo e sofisticato caricamento [[snorkel filler|snorkel]], ma date le maggiori dimensioni della penna, questo è ovviamente diverso da quello delle [[Snorkel Pen]]. Il principio di funzionamento comunque, differenza di dimensioni del meccanismo a parte, è identico, il sistema consente il caricamento senza sporcare il pennino e presenta una capacità analoga a quella di un [[caricamento a levetta]].<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
La [[PFM]] venne prodotta in cinque versioni ordinarie, a cui si fa riferimento normalmente con i corrispondenti progressivi numeri romani, come illustrato [[PFM#Dimensioni|più avanti]]. I prezzi partivano dai $10 della ''I'' fino ai $25 della ''V'', se abbinate alla rispettiva matita, l'intervallo di prezzi era fra $14.95$ e $35. E' nota inoltre una versione ''[[Autograph]]'' con banda sul cappuccio e fermaglio in oro.<br />
<br />
Sono citate da ''Fountain Pens and Pencils, The Golden age of Writing Instruments'', di George Fischler e Stuart Schneider altre tre versioni, di cui comunque non compare traccia nei cataloghi dell'azienda, denominate rispettivamente ''VI'', ''VII'' e ''VIII'', rispettivamente con corpo in metallo dorato, con cappuccio in oro e totalmente in oro. Di queste però non sono note versioni esistenti, anche se Richard Binder riporta notizia, datagli da Gordon Brown e David Isaacson di una penna in oro 9k con marcatura europea venduta ad un asta a Londra per circa 3600 sterline. <br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
A parte le finiture in nickel o oro del cappuccio, i colori del corpo della [[PFM]] sono stati prodotti in solo cinque colori, ed in particolare ''black'', ''blue'', ''burgundy'', ''green'', e ''grey''. I più rari sono il ''blue'', il ''green'', ed il ''grey'', ma di questi di gran lunga il più raro è il ''grey'', non citato nei cataloghi e prodotto soltanto per un anno. E' nota anche la produzione di una versione ''[[demonstrator]]'' in plastica trasparente (nella sola versione ''III'') che non è stata comunque mai commercializzata. <br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| ''I''<br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''II'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio con clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''III'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''IV'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio laminato con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''V'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''autograph'' <br />
| 5" 3/8<br />
| <br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|PFM}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/pfm.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferPFM.htm] Pagina sul sito Penhero<br />
* [https://web.archive.org/web/20150301160353/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.pfm.html] Pagina sul sito dismesso Penspotters<br />
* [http://www.vintagepens.com/Sheaffer_PFM.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura<br />
* [https://drive.google.com/file/d/1OdLXrosGK8ruo7LgX88UsYVoUnSUOOaF/view] Brochure del 1959<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|PFM}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer_PFM&diff=141989Sheaffer PFM2021-02-13T17:28:59Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>[[Image:Sheaffer-PFM-III-Black-Extracted.jpg|thumb|Una [[PFM]] III nera]]<br />
=Storia=<br />
[[Image:1960-05-Sheaffer-PFM-et-al.jpg|thumb|Una pubblicità del 1960]]<br />
<br />
Il modello [[PFM]] venne introdotto dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1959]], ed uscì di produzione all'incirca nel [[Production ended::1968]].<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], essa venne lanciata in grande stile promuovendone il particolarissimo pennino, denominato ''[[Inlaid nib]]'' per la sua caratteristica di essere dotato di ali inserite ad intarsio sulla sezione della penna, che da allora divenne una delle caratteristiche distintive della produzione di questa azienda. <br />
<br />
Nonostante le sue notevoli caratteristiche la [[PFM]] non riscosse un grande successo, pertanto è una penna relativamente rara e comunque molto ricercata. A partire dal [[1962]] la produzione viene limitata ai modelli versione III e V.<ref>per le date il riferimento è tratto dall'articolo di Sam Marshall, ''Snorkels and PFMs'', pubblicato su ''The PENnant XVI/2'' (estate 2002), pp. 11-15.</ref><br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], è l'unico modello, eccettuata la precedente [[Snorkel Pen]] a fare uso del caricamento [[snorkel filler|snorkel]]. Inoltre è la prima penna della [[Sheaffer]] ad adottare il pennino intarsiato denominato ''[[Inlaid nib]]''.<ref>per questo pennino erano stati depositati due brevetti negli USA, il {{USPTO Patent|D0188265}} ed il {{USPTO Patent|D0188266}}, rispettivamente per pennino e blocco pennino.</ref> <br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Tutte le [[PFM]] conosciute hanno il corpo realizzato in [[Resina plastica|plastica ad iniezione]], verosimilmente simile o uguale a quella della [[Snorkel Pen]] mentre il cappuccio, a seconda della versione, può essere realizzato anch'esso in plastica o in metallo con varie finiture a seconda dei diversi modelli. Sono citate versioni di lusso con corpo e cappuccio in oro, ma non sono noti esemplari effettivamente prodotti delle stesse.<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
La [[PFM]] è il secondo ed unico modello della [[Sheaffer]] che fa uso del particolarissimo e sofisticato caricamento [[snorkel filler|snorkel]], ma date le maggiori dimensioni della penna, questo è ovviamente diverso da quello delle [[Snorkel Pen]]. Il principio di funzionamento comunque, differenza di dimensioni del meccanismo a parte, è identico, il sistema consente il caricamento senza sporcare il pennino e presenta una capacità analoga a quella di un [[caricamento a levetta]].<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
La [[PFM]] venne prodotta in cinque versioni ordinarie, a cui si fa riferimento normalmente con i corrispondenti progressivi numeri romani, come illustrato [[PFM#Dimensioni|più avanti]]. I prezzi partivano dai $10 della ''I'' fino ai $25 della ''V'', se abbinate alla rispettiva matita, l'intervallo di prezzi era fra $14.95$ e $35. E' nota inoltre una versione ''[[Autograph]]'' con banda sul cappuccio e fermaglio in oro.<br />
<br />
Sono citate da ''Fountain Pens and Pencils, The Golden age of Writing Instruments'', di George Fischler e Stuart Schneider altre tre versioni, di cui comunque non compare traccia nei cataloghi dell'azienda, denominate rispettivamente ''VI'', ''VII'' e ''VIII'', rispettivamente con corpo in metallo dorato, con cappuccio in oro e totalmente in oro. Di queste però non sono note versioni esistenti, anche se Richard Binder riporta notizia, datagli da Gordon Brown e David Isaacson di una penna in oro 9k con marcatura europea venduta ad un asta a Londra per circa 3600 sterline. <br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
A parte le finiture in nickel o oro del cappuccio, i colori del corpo della [[PFM]] sono stati prodotti in solo cinque colori, ed in particolare ''black'', ''blue'', ''burgundy'', ''green'', e ''grey''. I più rari sono il ''blue'', il ''green'', ed il ''grey'', ma di questi di gran lunga il più raro è il ''grey'', non citato nei cataloghi e prodotto soltanto per un anno. E' nota anche la produzione di una versione ''[[demonstrator]]'' in plastica trasparente (nella sola versione ''III'') che non è stata comunque mai commercializzata. <br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| ''I''<br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''II'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio con clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''III'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''IV'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio laminato con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''V'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''autograph'' <br />
| 5" 3/8<br />
| <br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|PFM}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/pfm.htm] Profilo sul sito di Richard Binder<br />
* [http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferPFM.htm] Pagina sul sito Penhero<br />
* [https://web.archive.org/web/20150301160353/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.pfm.html] Pagina sul sito dismesso Penspotters<br />
* [http://www.vintagepens.com/Sheaffer_PFM.shtml] Pagina sul sito di David Nishimura<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|PFM}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylotahttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Sheaffer_PFM&diff=141988Sheaffer PFM2021-02-13T17:20:22Z<p>Maylota: </p>
<hr />
<div>[[Image:Sheaffer-PFM-III-Black-Extracted.jpg|thumb|Una [[PFM]] III nera]]<br />
=Storia=<br />
[[Image:1960-05-Sheaffer-PFM-et-al.jpg|thumb|Una pubblicità del 1960]]<br />
<br />
Il modello [[PFM]] venne introdotto dalla [[Produced by::Sheaffer]] nel [[Production started::1959]], ed uscì di produzione all'incirca nel [[Production ended::1968]].<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], essa venne lanciata in grande stile promuovendone il particolarissimo pennino, denominato ''[[Inlaid nib]]'' per la sua caratteristica di essere dotato di ali inserite ad intarsio sulla sezione della penna, che da allora divenne una delle caratteristiche distintive della produzione di questa azienda. <br />
<br />
Nonostante le sue notevoli caratteristiche la [[PFM]] non riscosse un grande successo, pertanto è una penna relativamente rara e comunque molto ricercata. A partire dal [[1962]] la produzione viene limitata ai modelli versione III e V.<ref>per le date il riferimento è tratto dall'articolo di Sam Marshall, ''Snorkels and PFMs'', pubblicato su ''The PENnant XVI/2'' (estate 2002), pp. 11-15.</ref><br />
<br />
=Caratteristiche tecniche=<br />
<br />
La [[PFM]] è una delle penne tecnicamente più avanzate ed interessanti prodotte dalla [[Sheaffer]], è l'unico modello, eccettuata la precedente [[Snorkel Pen]] a fare uso del caricamento [[snorkel filler|snorkel]]. Inoltre è la prima penna della [[Sheaffer]] ad adottare il pennino intarsiato denominato ''[[Inlaid nib]]''.<ref>per questo pennino erano stati depositati due brevetti negli USA, il {{USPTO Patent|D0188265}} ed il {{USPTO Patent|D0188266}}, rispettivamente per pennino e blocco pennino.</ref> <br />
<br />
==Materiali==<br />
<br />
Tutte le [[PFM]] conosciute hanno il corpo realizzato in [[Resina plastica|plastica ad iniezione]], verosimilmente simile o uguale a quella della [[Snorkel Pen]] mentre il cappuccio, a seconda della versione, può essere realizzato anch'esso in plastica o in metallo con varie finiture a seconda dei diversi modelli. Sono citate versioni di lusso con corpo e cappuccio in oro, ma non sono noti esemplari effettivamente prodotti delle stesse.<br />
<br />
==Sistema di riempimento==<br />
<br />
La [[PFM]] è il secondo ed unico modello della [[Sheaffer]] che fa uso del particolarissimo e sofisticato caricamento [[snorkel filler|snorkel]], ma date le maggiori dimensioni della penna, questo è ovviamente diverso da quello delle [[Snorkel Pen]]. Il principio di funzionamento comunque, differenza di dimensioni del meccanismo a parte, è identico, il sistema consente il caricamento senza sporcare il pennino e presenta una capacità analoga a quella di un [[caricamento a levetta]].<br />
<br />
=Versioni=<br />
<br />
La [[PFM]] venne prodotta in cinque versioni ordinarie, a cui si fa riferimento normalmente con i corrispondenti progressivi numeri romani, come illustrato [[PFM#Dimensioni|più avanti]]. I prezzi partivano dai $10 della ''I'' fino ai $25 della ''V'', se abbinate alla rispettiva matita, l'intervallo di prezzi era fra $14.95$ e $35. E' nota inoltre una versione ''[[Autograph]]'' con banda sul cappuccio e fermaglio in oro.<br />
<br />
Sono citate da ''Fountain Pens and Pencils, The Golden age of Writing Instruments'', di George Fischler e Stuart Schneider altre tre versioni, di cui comunque non compare traccia nei cataloghi dell'azienda, denominate rispettivamente ''VI'', ''VII'' e ''VIII'', rispettivamente con corpo in metallo dorato, con cappuccio in oro e totalmente in oro. Di queste però non sono note versioni esistenti, anche se Richard Binder riporta notizia, datagli da Gordon Brown e David Isaacson di una penna in oro 9k con marcatura europea venduta ad un asta a Londra per circa 3600 sterline. <br />
<br />
==Colori==<br />
<br />
A parte le finiture in nickel o oro del cappuccio, i colori del corpo della [[PFM]] sono stati prodotti in solo cinque colori, ed in particolare ''black'', ''blue'', ''burgundy'', ''green'', e ''grey''. I più rari sono il ''blue'', il ''green'', ed il ''grey'', ma di questi di gran lunga il più raro è il ''grey'', non citato nei cataloghi e prodotto soltanto per un anno. E' nota anche la produzione di una versione ''[[demonstrator]]'' in plastica trasparente (nella sola versione ''III'') che non è stata comunque mai commercializzata. <br />
<br />
==Pennini==<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| ''I''<br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''II'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio con clip cromata, pennino in palladio<br />
|-<br />
| ''III'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo e cappuccio in plastica con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''IV'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio in acciaio laminato con banda e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''V'' <br />
| 5" 3/8<br />
| Corpo in plastica, cappuccio e clip dorata, pennino in oro<br />
|-<br />
| ''autograph'' <br />
| 5" 3/8<br />
| <br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{RiepilogoModello}}<br />
{{CronoModello|PFM}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* http://www.richardspens.com/ref/profiles/pfm.htm<br />
* http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaffer/SheafferPFM.htm<br />
* https://web.archive.org/web/20150301160353/http://www.rickconner.net/penspotters/sheaffer.pfm.html<br />
* http://www.vintagepens.com/Sheaffer_PFM.shtml<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Sheaffer|PFM}}<br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Sheaffer]]</div>Maylota