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Nel 1942 durante un bombardamento la fabbrica di Milano di Via Lamarmora venne quasi completamente distrutta,[1] la produzione venne spostata a Lesa, sul Lago Maggiore, con notevoli difficoltà logistiche essendo gli stabilimenti suddivisi in quattro diversi capannoni alquanto lontani fra loro. In questo periodo l'azienda si limitò a proseguire una limitata produzione dei modelli esistenti senza nessuna variazione o innovazione e solo nel 1946, quando l'azienda poté tornare a Milano, venne ripresa la produzione a pieno regime.
↑questo è anche il motivo per cui ci sono forti incertezze su molte date, essendo andati persi nell'occasione tutti gli archivi dell'azienda.