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Per poter operare occorre rimuovere un eventuale [[controcappuccio]]; non è detto che questo sia presente in tutti i modelli (alcune penne hanno il [[cappuccio]] costituito solo dalla lamina di metallo), ma se presente come per la [[Omas 556]] in questione questo deve essere estratto. Le modalità con cui si può effettuare l'operazione variano anche dal tipo di costruzione (per quelli inseriti ad incastro in cappucci di plastica si può fare riferimento a [[Estrarre controcappucci non filettati|questa pagina]]) della penna. Nel caso della [[Omas 556]] in questione c'è un controcappuccio fissato a vite che tiene a incastro anche la [[clip]], per estrarlo lo si deve svitare al contrario (girando nella direzione in cui normalmente si avvita), ed una volta rimosso si potrà liberare la clip.
 
Per poter operare occorre rimuovere un eventuale [[controcappuccio]]; non è detto che questo sia presente in tutti i modelli (alcune penne hanno il [[cappuccio]] costituito solo dalla lamina di metallo), ma se presente come per la [[Omas 556]] in questione questo deve essere estratto. Le modalità con cui si può effettuare l'operazione variano anche dal tipo di costruzione (per quelli inseriti ad incastro in cappucci di plastica si può fare riferimento a [[Estrarre controcappucci non filettati|questa pagina]]) della penna. Nel caso della [[Omas 556]] in questione c'è un controcappuccio fissato a vite che tiene a incastro anche la [[clip]], per estrarlo lo si deve svitare al contrario (girando nella direzione in cui normalmente si avvita), ed una volta rimosso si potrà liberare la clip.
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A questo punto si deve separare il corpo del cappuccio in ebanite dalla laminatura che lo ricopre, dato che è questa che dovrà essere ribattuta, ed è una operazione non troppo facile. Per farlo occorre riscaldare con un accendino l'esterno del cappuccio, e se si dispone di un rottame che abbia la stessa filettatura, avvitarlo per poi estrarre gradatamente la parte in ebanite per trazione; non avendo rottami di quella misura si può utilizzare (facendo attenzione il fusto stesso della penna. Il lavoro deve essere eseguito con calma, riscaldando dal basso (bordo del cappuccio) verso la testa, operazione da fare gradualmente più volte fino alla completa estrazione, la parte in ebanite è incollata alla laminatura con materiale catramoso (probabilmente proprio catrame puro, di cui è riportato l'uso come sigillante). Tutte le parti smontate che fanno parte del cappuccio sono mostrate in figura 5, ed il corpo interno in ebanite è in figura 6.
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A questo punto si deve separare il corpo del cappuccio in ebanite dalla laminatura che lo ricopre, dato che è questa che dovrà essere ribattuta, ed è una operazione non troppo facile. Per farlo occorre riscaldare con un accendino l'esterno del cappuccio, e se si dispone di un rottame che abbia la stessa filettatura, avvitarlo per poi estrarre gradatamente la parte in ebanite per trazione; non avendo rottami di quella misura si può utilizzare (facendo attenzione il fusto stesso della penna). Il lavoro deve essere eseguito con calma, riscaldando dal basso (bordo del cappuccio) verso la testa, operazione da fare gradualmente più volte fino alla completa estrazione, la parte in ebanite è incollata alla laminatura con materiale catramoso (probabilmente proprio catrame puro, di cui è riportato l'uso come sigillante). Tutte le parti smontate che fanno parte del cappuccio sono mostrate in figura 5, ed il corpo interno in ebanite è in figura 6.
    
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