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[[Image:Aurora-RA-Overlay-n1.jpg|thumb|left|Una [[R.A.]] n.1]]
 
[[Image:Aurora-RA-Overlay-n1.jpg|thumb|left|Una [[R.A.]] n.1]]
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[[Image:1923-Aurora-ARA.jpg|thumb|Pubblicità [[A.R.A.]] degli anni '20.]]
    
Certamente i modelli iniziali prodotti fin dalla nascita dell'azienda sono stati quelli con caricamento [[safety]], denominati [[R.A.]],<ref>le denominazioni sono appunto quelle utilizzate nel catalogo del 1922, presenti anche in molte pubblicità dello stesso periodo.</ref> sigla di ''Rientrante Aurora'', e con [[caricamento a contagocce]], denominate sia [[F.A.]], sigla di ''Fisso Aurora''.  Delle penne a [[caricamento a contagocce|contagocce]] venne poi realizzata una seconda versione di prezzo più basso, denominata [[F.A.S.]], sigla di ''Fisso Aurora Semplice'', dotata, al contrario della versione [[F.A.]] che aveva un attacco a vite, di un semplice cappuccio ad incastro.
 
Certamente i modelli iniziali prodotti fin dalla nascita dell'azienda sono stati quelli con caricamento [[safety]], denominati [[R.A.]],<ref>le denominazioni sono appunto quelle utilizzate nel catalogo del 1922, presenti anche in molte pubblicità dello stesso periodo.</ref> sigla di ''Rientrante Aurora'', e con [[caricamento a contagocce]], denominate sia [[F.A.]], sigla di ''Fisso Aurora''.  Delle penne a [[caricamento a contagocce|contagocce]] venne poi realizzata una seconda versione di prezzo più basso, denominata [[F.A.S.]], sigla di ''Fisso Aurora Semplice'', dotata, al contrario della versione [[F.A.]] che aveva un attacco a vite, di un semplice cappuccio ad incastro.
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[[Image:1923-Aurora-ARA.jpg|thumb|Pubblicità [[A.R.A.]] degli anni '20.]]
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A questi modelli si aggiunge, (non è chiaro se da subito o in seguito all'inizio degli anni '20 ma compare nel catalogo del 1922 stesso), la [[A.R.A]], sigla che sta per ''Aurora a Riempimento Automatico'', dotata invece del classico [[caricamento a levetta]] e per questo pubblicizzata come ''"la penna che non imbratta le mani"''.
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A questi modelli si aggiunge, (non è chiaro se da subito o in seguito all'inizio degli anni '20 ma compare nel catalogo del 1922 stesso), la [[A.R.A]], sigla che sta per ''Aurora a Riempimento Automatico'', dotata invece del classico [[caricamento a levetta]] e per questo pubblicizzata come ''"la penna che non imbratta le mani"''.
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[[Image:Aurora-ARA-n4.jpg|thumb|left|Una [[A.R.A.]] n. 4]]
    
Inizialmente tutti i modelli erano accomunati dall'assenza di fermaglio esattamente come per i modelli della [[Montblanc]] dello stesso periodo. Poi questo fu reso disponibile in forma di clip montata su una fascetta da infilare e stringere sul cappuccio;<ref>Luca de Ponti riporta la data del 1925.</ref>  questa prima versione presenta l'incisione frontale ''Aurora Torino'' nel logo ovoidale dell'azienda. Fanno seguito a queste gli eleganti fermagli su anello di fissaggio montati sulla testa del cappuccio, in cui l'anello era decorato a foglie di alloro o con motivi traforati, che sono databili intorno alla metà degli anni '20. Seguono le clip rivettate ed i fermagli incastrati sul cappuccio che poi verranno usati anche per il successivo modello [[Aurora Duplex|Duplex]].
 
Inizialmente tutti i modelli erano accomunati dall'assenza di fermaglio esattamente come per i modelli della [[Montblanc]] dello stesso periodo. Poi questo fu reso disponibile in forma di clip montata su una fascetta da infilare e stringere sul cappuccio;<ref>Luca de Ponti riporta la data del 1925.</ref>  questa prima versione presenta l'incisione frontale ''Aurora Torino'' nel logo ovoidale dell'azienda. Fanno seguito a queste gli eleganti fermagli su anello di fissaggio montati sulla testa del cappuccio, in cui l'anello era decorato a foglie di alloro o con motivi traforati, che sono databili intorno alla metà degli anni '20. Seguono le clip rivettate ed i fermagli incastrati sul cappuccio che poi verranno usati anche per il successivo modello [[Aurora Duplex|Duplex]].