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La linea che costituiva il vertice della gamma era infine la  [[Soennecken 111|111]], di dimensioni ancora maggiori e prodotta in otto colori diversi ed anche con lavorazioni di celluloide a lisca di pesce. Benche le penne delle due fasce più alte siano di qualità straordinaria, non riscossero, anche a causa di un prezzo troppo elevato, un grande successo (il che le rende piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti). Questo, insieme alle difficoltà incontrate anche nelle vendite di oggetti e mobili da ufficio, portò ad un declino dell'azienda durante tutti gli anni '50.  
 
La linea che costituiva il vertice della gamma era infine la  [[Soennecken 111|111]], di dimensioni ancora maggiori e prodotta in otto colori diversi ed anche con lavorazioni di celluloide a lisca di pesce. Benche le penne delle due fasce più alte siano di qualità straordinaria, non riscossero, anche a causa di un prezzo troppo elevato, un grande successo (il che le rende piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti). Questo, insieme alle difficoltà incontrate anche nelle vendite di oggetti e mobili da ufficio, portò ad un declino dell'azienda durante tutti gli anni '50.  
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Negli anni '60 venne tentato un rilancio, vennero eliminate le linee superflue e lasciate in produzione soltanto i modelli economici [[Soennecken 100|100]] e [[Soennecken 100|101]], venne poi cercata una collaborazione con la francese [[Bayard]] che portò alla creazione di una serie di sei nuove penne commercializzate in Francia, dotate di un particolare sistema di caricamento simile a quallo della [[Visofil]] della [[Swan]]. Ma neanche queste ebbero successo nel periodo del boom della penna a sfera usa e getta, e nel 1967 la [[Soenneken]] chiuse definitivamente i battenti.  
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Negli anni '60 venne tentato un rilancio, vennero eliminate le linee superflue e lasciate in produzione soltanto i modelli economici [[Soennecken 100|100]] e [[Soennecken 100|101]], venne poi cercata una collaborazione con la francese [[Bayard]] che portò alla creazione di una serie di sei nuove penne commercializzate in Francia, dotate di un particolare sistema di caricamento simile a quallo della [[Visofil]] della [[Swan]]. Ma neanche queste ebbero successo nel periodo del boom della penna a sfera usa e getta, e nel 1967 la [[Soennecken]] chiuse definitivamente i battenti.  
    
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