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In alternativa, non potendo o non essendo comodo smontare il pennino, si può provare a stringere un poco lo spazio tra i rebbi.  
 
In alternativa, non potendo o non essendo comodo smontare il pennino, si può provare a stringere un poco lo spazio tra i rebbi.  
 
Questo potrebbe ridurre un poco il flusso. Se lo si riduce troppo, allora conviene smontare il pennino ed agire sulle ali come indicato sopra.
 
Questo potrebbe ridurre un poco il flusso. Se lo si riduce troppo, allora conviene smontare il pennino ed agire sulle ali come indicato sopra.
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==Come esaminare l'allineamento delle punte==
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Una volta allineate le punte occorre  controllare se quanto fatto ha avuto un buon esito. Il modo migliore per fare questa verifica è quella di osservarle nel modo corretto, come rappresentato in figura 10.
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[[File: Allineamento punte.jpg|600px|center|thumb|Fig. 10 - Esaminare le punte in modo corretto]]
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Come possiamo vedere, nel primo e nel secondo caso, la verifica non è corretta. Il modo corretto di osservare l'allineamento delle punte è quello di mettere la penna di fronte a noi con una inclinazione di circa 50-60°.
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Perché questo è il modo corretto? Perché, quando noi scriviamo, non utilizziamo la penna in verticale od in orizzontale, ma la teniamo inclinata. L'angolo che si forma tra la punta del pennino e la carta è statisticamente attorno ai 55°, ma se Voi scrivete con angoli inferiori o superiori dovrete tenerne conto e fare le verifiche con questi angoli (non è il caso di usare un goniometro... diciamo che deve essere una cosa indicativa!).
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Quindi la porzione di punta che a noi interessa verificare è proprio quella a contatto della carta.
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Non sempre le punte hanno esattamente la stessa forma e di conseguenza, benché si presentino allineate, non è detto che tocchino la carta insieme. Il materiale di riporto può avere, per costruzione o per precedenti utilizzi, delle lievi diversità di forma.
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Se questo accade, allora bisogna correggere l'allineamento in modo tale che le punte si presentino allineate all'angolo di scrittura a Voi congeniale e che tocchino il foglio contemporaneamente. Come spiegato precedentemente occorre abbassare la punta più distante dall'alimentatore.
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Agendo in questo modo, "accorderete" il pennino alle vostre reali necessità, che sono appunto legate all'angolo con il quale impugnate la penna.
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Se non rimuovete la parte tagliente, danneggerete sicuramente e permanentemente le superfici che verranno bagnate dall'inchiostro. Questo è particolarmente vero nel caso di spessimetro d'acciaio (duro) e pennino d'oro (morbido).
 
Se non rimuovete la parte tagliente, danneggerete sicuramente e permanentemente le superfici che verranno bagnate dall'inchiostro. Questo è particolarmente vero nel caso di spessimetro d'acciaio (duro) e pennino d'oro (morbido).
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Non è improbabile che dopo una maldestra operazione di allargamento, si osservino delle inestetiche tacche sul taglio. (8rino)
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Non è improbabile che dopo una maldestra operazione di allargamento, si osservino delle inestetiche tacche sul taglio, quindi prendetevi il tempo e la pazienza necessari per realizzare le manovre al meglio.  
    
I pennini economici a volte hanno una fessura che non è stretta in cima/larga in fondo, ma parallela come in fig. 12-2. In questo caso, l'azione capillare è presente ma incerta, anche perchè ogni piccola pressione tende a divaricare i bordi. Il liquido potrebbe essere richiamato verso la punta ma potrebbe anche non farlo ed il flusso di conseguenza sarà inaffidabile. Inoltre, se la fessura è troppo larga il flusso sarà maggiore (molto bagnato) mentre se la penna viene tenuta con pennino verso l'alto, quest'ultimo può perdere la continuità di flusso  generando false partenze. In questo caso si può provare a correggere il problema incrociando le punte dei rebbi in modo simile a quando si incrociano le dita.
 
I pennini economici a volte hanno una fessura che non è stretta in cima/larga in fondo, ma parallela come in fig. 12-2. In questo caso, l'azione capillare è presente ma incerta, anche perchè ogni piccola pressione tende a divaricare i bordi. Il liquido potrebbe essere richiamato verso la punta ma potrebbe anche non farlo ed il flusso di conseguenza sarà inaffidabile. Inoltre, se la fessura è troppo larga il flusso sarà maggiore (molto bagnato) mentre se la penna viene tenuta con pennino verso l'alto, quest'ultimo può perdere la continuità di flusso  generando false partenze. In questo caso si può provare a correggere il problema incrociando le punte dei rebbi in modo simile a quando si incrociano le dita.
L'azione avviene così: (a pennino smontato meglio ?? 8rino) con le dita, portate la punta sinistra sopra la destra. Poi ripetete l'operazione invertendo: punta destra sopra la sinistra.
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L'azione avviene così: con le dita, portate la punta sinistra sopra la destra. Poi ripetete l'operazione invertendo: punta destra sopra la sinistra.
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Ovviamente, se potete smontare il pennino, l'operazione sarà più agevole e precisa.
    
Infine, quando si presenta una fessura con rastrematura inversa (larga sulle punte e stretta verso il foro di sfiato) come in fig. 11-3, l'inchiostro non raggiungerà le punte. Come detto sopra, l'azione capillare tende a portare un liquido verso la parte più stretta, ed in questo caso non è la punta ma il foro di sfiato.  
 
Infine, quando si presenta una fessura con rastrematura inversa (larga sulle punte e stretta verso il foro di sfiato) come in fig. 11-3, l'inchiostro non raggiungerà le punte. Come detto sopra, l'azione capillare tende a portare un liquido verso la parte più stretta, ed in questo caso non è la punta ma il foro di sfiato.  
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