Differenze tra le versioni di "Come ricostruire una parte in resina"

Da FountainPen.
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{{doppia immagine|center|Ricostruzione_polvere_colla_inserimento_carta.jpg|350|Ricostruzione_polvere_colla_inserimento_carta_dett.jpg|350|Fig. 3 - Inserimento della carta}}
 
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Per aiutarci a far entrare la carta all'interno di un foro da circa 5-6 mm possiamo usare un tondino (in questo caso una punta da trapano. In tal modo otteniamo che la carta sia supportata e quindi che entri più facilmente, ed inoltre ci servirà per aiutarci a modellarla in modo tale che stia a contatto della parte come nella Fig.3 a destra.
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Per aiutarci a far entrare la carta all'interno del canotto da ricostruire, possiamo usare un tondino (in questo caso una punta da trapano). In tal modo otteniamo che la carta sia supportata e quindi che entri più facilmente, ed inoltre ci servirà per aiutarci a modellarla in modo tale che stia a contatto della faccia interna come illustrato nella Fig.3 a destra.
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Quando la carta sarà posizionata, e dopo aver controllato che, come detto sopra, sbordi di un paio di millimetri oltre la parte da ricostruire, possiamo metter un goccia di colla come in Fig.4
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[[File:Ricostruzione_polvere_colla_incollaggio_carta.jpg|400px|center|thumb|Fig. 4 - Incollaggio della carta]]
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Versione delle 20:25, 25 mar 2015

Succede spesso che volendo rimettere a posto una stilografica (ma non solo) ci sia accorga che una parte della stessa è rovinata da una mancanza di materiale. Come fare a sopperire a questo? Con un poco di carta, polvere di resina e cianoacrilato secondo il metodo preferito (e suggerito) dal nostro PeppePipes. Come già detto altre volte, occorre tenere sempre i pezzi o le penne che riteniamo non riparabili: sono una fonte di materiali. Naturalmente, più resine e più colori diversi avremo da parte e più ampia sarà la nostra possibilità di intervento. Vediamo come è strutturato l'intervento e poi, come sempre, seguiremo un ricostruzione esplicativa. L'intervento di ricostruzione prevede l'utilizzo di un materiale analogo (o esattamente lo stesso) a quello mancante, un poco di carta velina (se necessaria) e della normale colla cianoacrilica. Se è il caso, con la carta velina e la colla cianoacrilica costruiremo il telaio di supporto per appoggiare il materiale necessario alla ricostruzione. Ovviamente il materiale dovremo prepararlo prima polverizzandone un pezzetto con un colore molto simile al pezzo che andremo a riparare. Metteremo al posto della parte mancante una miscela di polvere precedentemente preparata mescolata con la colla. A strati successivi ricreeremo la parte mancante e poi la finiremo con carte abrasive e lucidature a seconda del grado di finitura richiesto.

Vediamo ora in pratica come funziona il metodo. Come si può vedere nella figura 1, è stato scelto un pezzo senza particolari problemi estetici da riparare: il collare di una sezione.

Fig. 1 - Pezzo da riparare

Ovviamente conviene iniziare, almeno la prima volta, con un pezzo "facile" proprio per impratichirsi con i mezzi e con la tecnica. Come vedremo, la tecnica può variare in funzione del tipo di colla, della temperatura ed umidità ed anche dalle nostre sensazioni nell'applicazione.

Iniziamo con procurarci della carta velina (vedi Fig.2) od una carta abbastanza sottile e porosa. Come anticipato, questa carta dovrà fare da impalcatura al nostro riporto di materiale, e per tenerla in posizione e darle la giusta consistenza andrà bagnata con della colla cianoacrilica. Ecco perché dovrà essere abbastanza porosa. In quanto al fatto che sia carta velina, o cartine da sigaretta od altra carta di pari caratteristiche è per limitarne lo spessore. Come vedrete in seguito, essendo applicata all'interno del canotto rotto del nostro alimentatore (ma pensatela anche all'interno di un cappuccio con il bordo sbeccato) è pacifico che tanto più sarà sottile tanto meno creerà problemi di eventuali futuri accoppiamenti.

Iniziamo con tagliarne una strisciolina che ricopra la parte mancante avendo cura di lasciare circa un paio di millimetri di ricchezza sui fianchi e inseriamola nella sezione come mostrato nella Fig.3 a sinistra.

Per aiutarci a far entrare la carta all'interno del canotto da ricostruire, possiamo usare un tondino (in questo caso una punta da trapano). In tal modo otteniamo che la carta sia supportata e quindi che entri più facilmente, ed inoltre ci servirà per aiutarci a modellarla in modo tale che stia a contatto della faccia interna come illustrato nella Fig.3 a destra. Quando la carta sarà posizionata, e dopo aver controllato che, come detto sopra, sbordi di un paio di millimetri oltre la parte da ricostruire, possiamo metter un goccia di colla come in Fig.4



(Se il danno fosse eccessivo, possiamo intervenire come spiegato in questa pagina)



PS riguardo all'uso del cianacrilato "rinforzato" c'è pure questa pagina, va valutato se unirla e farne una sola o se dividere le due cose, o se usarla come sezione di questa, da includere opportunamente.