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Le tre serie della Novum

Storia

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Una Novum della prima serie

La Novum, introdotta sul mercato dall'Aurora nel 1930,[1] costituisce la vera risposta dell'azienda al successo del nuovo stile streamlined, andando a sostituire la produzione della Superba.

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Una Novum della seconda serie

La prima serie delle Novum era dotata di un particolare fermaglio di sicurezza, questo però non si dimostrò affatto funzionale, essendo molto delicato, e dopo pochi anni venne sostituito da una clip ordinaria che manteneva la stessa forma.

Intorno alla metà degli anni '30 la Novum venne ristilizzata, vennero introdotti nuovi colori e venne modificata la forma della clip che divenne diritta con sfaccettature verticali e la decorazione del cappuccio. Vennero anche eliminati i modelli con corpo liscio cilindrico.

Infine gli ultimi modelli prodotti fra la fine degli anni '30 e l'inizio degli anni '40 tornarono ad essere disponibili anche nella versione rotonda. Questi vennero realizzati con una nuova versione di celluloide a strisce intrecciate, e dotati di un fermaglio di forma affusolata agganciato sulla testa del cappuccio con una decorazione metallica.

Caratteristiche tecniche

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Particolare del fermaglio

La Novum è per molti aspetti una penna rivoluzionaria, sia per le realizzazioni tecniche, che stilistiche. In particolare la penna venne dotata del nuovo ed originale sistema di riempimento a levetta di fondo. Inoltre un anno prima della Doric della Eversharp la penna venne prodotta anche, per alcuni modelli, con corpo e cappuccio sfaccettati.

Infine è molto originale il particolare fermaglio di sicurezza di cui erano dotati tutti i modelli della prima serie, presente sui i modelli di maggiori dimensioni, con un gancetto che scatta all'inserimento della penna nel taschino, così da bloccare la stessa in posizione ed assicurare che non potesse cadere accidentalmente. Il gancetto poteva essere poi sbloccato agendo sulla leva posta in cima alla clip stessa.

Materiali

La Novum venne prodotta soltanto in celluloide, ma il tipo di celluloide utilizzata venne modificato diverse volte durante la ristilizzazione della penna, passando dalla versione a striature verticali della prima serie, per quella marmorizzata della seconda e quelle a strisce intrecciate delle ultime produzioni.

La Novum era dotata di pennino oro a 14k, e decorata con finiture in metallo dorato, sia per la clip che per gli anellini di decorazione del cappuccio. Fa eccezione la versione autarchica presente nelle ultime produzioni, che aveva finiture cromate e pennino in Platiridio.

Sistema di riempimento

Con la Novum la Aurora fece il suo primo tentativo di innovazione nel campo dei sistemi di caricamento. La penna infatti è dotata di un particolarissimo (e sostanzialmente unico) sistema di caricamento a levetta di fondo.

Versioni

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Una Novum della terza serie

La prima serie venne prodotta in tre misure, grande, media e piccola, ed in due versioni, liscia e faccettata. Era dotata di fermaglio di sicurezza terminante in una punta piatta a forma di goccia. Data la fragilità del meccanismo dopo pochi anni il fermaglio di sicurezza venne sostituito con un fermaglio ordinario della stessa forma.

La penna era di forma leggermente affusolata nel cappuccio e nella parte finale del corpo. Il cappuccio era decorato con tre anellini metallici sottili molto ravvicinati sul fondo, mentre la cima, piatta era decorata con un leggero sbalzo sul bordo rispetto al resto della penna. Il corpo recava, come gli altri modelli del tempo dell'azienda, l'incisione della solita scritta Fabbrica Italiana di Penne a Serbatoio disposta su due linee spezzate al centro dal logo dell'azienda (l'ovoide recante la scritta Aurora Torino) sotto il quale viene però riportato il nome della penna: Novum.

La seconda serie prevedeva, oltre la realizzazione di una serie di nuovi colori in celluloide marmorizzata, una ristilizzazione della clip, diventata diritta e faccettata, e delle decorazioni del cappuccio, sempre tre anelli, ma più larghi e distanziati fra di loro. Inoltre la penna riporta il logo dell'azienda sulla sezione, con la dicitura Aurora Novum. Il modello di piccole dimensioni era senza clip ma con anellino sulla testa del cappuccio. Venne eliminata al versione liscia.

L'ultima versione della Novum venne introdotta alla fine degli anni '30; la clip venne ristilizzata dandole una forma affusolata, e venne adottata una decorazione metallica in testa del cappuccio. Venne inoltre reintrodotta la versione liscia ed utilizzata una celluloide a strisce intrecciate. Anche in questo caso la penna riporta il logo dell'azienda sulla sezione, con la dicitura Aurora Novum. Di questo modello vennero prodotte anche delle versioni autarchiche decorate in metallo cromato e con pennino in Platiridio.

Colori

La prima serie venne prodotta in sei colorazioni, a parte il classico nero a tinta unita i restanti erano realizzati in celluloide a venature verticali nei colori verde, blu, marrone, rosso borgogna, grigio.

La seconda serie della metà degli anni '30 introdusse una nuova celluloide marmorizzata realizzata in una maggiore varietà di colori, sono noti, a parte il solito nero a tinta unita, i seguenti colori: verde, rosso borgogna, porpora.

Infine nei modelli della ultima produzione venne introdotta una celluloide a strisce intrecciate, prodotta, oltre al solito nero a tinta unita nei colori: rosso, verde, blu, marrone. In un catalogo (del 1937?) sono citati: azzurro, borgogna, verde smeraldo, grigio, nero cristallo.

Pennini

I pennini corrispondono alle in tre misure della penna, in particolare sulla grande veniva montato il pennino di misura 5, sulla media il pennino di misura 3 e sulla piccola il pennino di misura 2 e mezzo. Nella seconda serie il modello piccoli era dotato di pennino di misura 1.

I modelli della ultima produzione a cavallo fra la fine degli anni '30 e l'inizio degli anni '40 prodotti con decorazioni cromate vennero dotati di pennino in Platiridio.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
Nome 5" ? come è fatta

Template:CronoModelli |- | 1930 | Introdotto il modello Novum |- | 1935 | Ristilizzazione del modello Novum |- | 1940 ca. | Ritirato il modello Novum |- |}

Materiale disponibile

Note

  1. l'anno di inizio non è del tutto sicuro, Lambrou e altri riportano questa data, Jacopini cita invece il 1933 circa.

Riferimenti esterni