Differenze tra le versioni di "Pistola ad aria calda"

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Come illustrato nella pagina "[[Uso del calore per favorire lo smontaggio]]" il metodo migliore per effettuare il riscaldamento delle parti di una penna che si intende smontare è quello di utilizzare una pistola ad aria calda che consenta di regolare la temperatura dell'aria. Queste in genere sono ad uso professionale e pochissime forniscono temperature utili allo smontaggio (in genere si parte da qualche centinaio di gradi, che sono comunque eccessivi).  
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Come illustrato nella pagina "[[Uso del calore per favorire lo smontaggio]]" il metodo migliore per effettuare il riscaldamento delle parti di una penna che si intende smontare è quello di utilizzare una pistola ad aria calda che consenta di regolare la temperatura dell'aria.  
  
Un possibile sostituto è un asciugacapelli (o ''phon'') specie se usato in combinazione con una bocchetta per concentrare il flusso d'aria. Ancora migliore è una piccola pistola da hobbista, come quella illustrata in figura, che dispone di un cavalletto per poterla appoggiare su un tavolo lasciando con questo libere entrambe le mani per lavorare. In tutti i casi, quando non si dispone di un regolatore sufficientemente preciso di temperatura, è opportuno stare molto attenti dato che la celluloide si scioglie sopra i 65°, eventualmente eseguendo delle misure di temperatura con un termometro da cucina e riscaldando la penna ad una distanza opportuna come già indicato nella pagina citata.
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Si tenga presente però che la gran parte di quelle in commercio sono ad uso professionale per la sverniciatura, e oltre ad essere relativamente costose, pochissime forniscono temperature utili allo smontaggio di una stilografica; in genere infatti si parte da una temperatura minima dell'aria prodota di qualche centinaio di gradi, che nel nostro caso di utilizzo sono sempre eccessivi.
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Un possibile sostituto è un asciugacapelli (il classico ''phon'') specie se usato in combinazione con una bocchetta per concentrare il flusso d'aria. Ancora migliore è una piccola pistola da hobbista, come quella illustrata in figura, che dispone di un cavalletto per poterla appoggiare su un tavolo lasciando con questo libere entrambe le mani per lavorare.  
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In tutti i casi, quando non si dispone di un regolatore sufficientemente preciso di temperatura, è opportuno stare molto attenti dato che la celluloide si scioglie sopra i 65°, eventualmente eseguendo delle misure di temperatura con un termometro da cucina e riscaldando la penna ad una distanza opportuna come già indicato nella pagina citata.
  
 
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Versione attuale delle 13:57, 16 dic 2017

Piccola pistola ad aria calda

Come illustrato nella pagina "Uso del calore per favorire lo smontaggio" il metodo migliore per effettuare il riscaldamento delle parti di una penna che si intende smontare è quello di utilizzare una pistola ad aria calda che consenta di regolare la temperatura dell'aria.

Si tenga presente però che la gran parte di quelle in commercio sono ad uso professionale per la sverniciatura, e oltre ad essere relativamente costose, pochissime forniscono temperature utili allo smontaggio di una stilografica; in genere infatti si parte da una temperatura minima dell'aria prodota di qualche centinaio di gradi, che nel nostro caso di utilizzo sono sempre eccessivi.

Un possibile sostituto è un asciugacapelli (il classico phon) specie se usato in combinazione con una bocchetta per concentrare il flusso d'aria. Ancora migliore è una piccola pistola da hobbista, come quella illustrata in figura, che dispone di un cavalletto per poterla appoggiare su un tavolo lasciando con questo libere entrambe le mani per lavorare.

In tutti i casi, quando non si dispone di un regolatore sufficientemente preciso di temperatura, è opportuno stare molto attenti dato che la celluloide si scioglie sopra i 65°, eventualmente eseguendo delle misure di temperatura con un termometro da cucina e riscaldando la penna ad una distanza opportuna come già indicato nella pagina citata.