Vengono chiamate safety (usando la terminologia anglosassone), le penne dotate di un sistema di caricamento che consente di far rientrare il gruppo pennino all'interno della penna e chiudere la stessa in maniera ermetica garantendo appunto la sicurezza rispetto ad eventuali perdite di inchiostro della stessa. Per questa caratteristica in Italia si fa riferimento a penne di questo tipo con il nome di rientranti.

Nel caso più comune le rientranti sono dotate di quello che nel nostro caso abbiamo chiamato sistema di riempimento di sicurezza o safety filler, in cui il pennino viene ritratto con la rotazione del fondello attraverso una vite senza fine, ma esistono anche sistemi di caricamento dotati di meccanismi totalmente diversi, in cui ad esempio si esegue direttamente una traslazione longitudinale, che ottengono lo stesso risultato, come il non-leakable filler della Moore.

Benché il nome rientrante sia utilizzato solo per questa tipologia di penne, il nome safety, che nell'ambito collezionistico del mondo anglosassone è sostanzialmente un sinonimo, è più ambiguo. Si tenga presente infatti che storicamente il termine è stato utilizzato dalle aziende anche per penne che nulla hanno a che fare con le rientranti come le si sono caratterizzate qui, usandolo invece per indicare la presenza di una qualche caratteristica (ad esempio nelle Swan il cappuccio con chiusura a vite) che fornisse una forma di maggiore sicurezza nei confronti di perdite di inchiostro.

Trattandosi di penne dotate di quello che è stato uno dei primi sistemi di caricamento realizzato tramite un apparato meccanico, tra l'altro anche parecchio sofisticato in termini di realizzazione, le safety/rientranti sono in genere penne antiche che destano un notevole interesse collezionistico. In particolare poi la produzione europea (e quella italiana in particolare) si distingue anche per la presenza di versioni dotate di elaborati rivestimenti decorativi.