Soennecken

Logo Soennecken

La Soennecken è stata fondata nel 1875, e nasce come produttore di pennini e calamai. Essa è uno dei più importanti produttori storici di stilografiche della Germania e viene considerata generalmente come la prima azienda tedesca ad aver realizzato delle penne stilografiche, che figuravano già in un suo catalogo del 1890, avendo iniziato la produzione nel 1887.[1]

Il periodo d'oro dell'azienda è da situarsi negli anni '30 quando la Soennecken produceva probabilmente le migliori penne disponibili sul mercato tedesco. Come le altre aziende subì in maniera decisiva la crisi degli anni '60 dovuta all'introduzione della penna a sfera usa e getta e chiuse i battenti nel 1967. Oggi il marchio viene usato per articoli di cancelleria. Per la loro altissima qualità, rimasta costante anche nel periodo finale di crisi dell'azienda, le penne della Soennecken riscuotono oggi un grande interesse da parte dei collezionisti.

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Storia

 
Fabbrica della Soennecken a Poppelsdorf (Bonn)

La Soennecken Verlag venne fondata nel 1875 quando Friederich Soennecken si mise in affari aprendo un negozio di cartoleria ad Iserlohn. Friederich Soennecken aveva già fondato nel 1868 la Kaufmannische Verein Iserlohn, una associazione dedicata alla corrispondenza commerciale, ed aveva sviluppato un suo stile di calligrafia.

Con l'apertura del negozio egli dette vita ad una vendita di pennini, calamai e libri di esercizi di calligrafia che ebbero un gran successo fra gli studenti universitari, tanto che nel 1876 si trasferì nella città universitaria di Bonn. Grazie al successo del suo stile la società ebbe una notevole espansione e già dal 1883 venne costruita a Poppelsdorf, al centro di Bonn, una sede di tre piani che vedeva all'opera all'incirca una quarantina di dipendenti. In questo stesso periodo l'azienda si espanse nel mercato degli strumenti da scrittura grazie ad invenzioni come il taccuino a fogli mobili e la perforatrice. La Soennecken diventò uno dei principali produttori tedeschi nel campo della cancelleria, estendo la sua produzione anche ai mobili da ufficio.

 
Foto del logo in pietra della Soennecken presente sull'edificio dell'azienda

L'inizio della produzione di penne stilografiche non è noto con precisione, si sa però che queste compaiono già in un catalogo del 1890,[2] insieme ad oltre altri 150 prodotti di cancelleria. Si tratta di modelli in ebanite con caricamento a contagocce, caratterizzati da una riga di blocco per il cappuccio. La penna era caratterizzata dalla incisione F. Soennecken 554 e disponibile in quattro misure (numerate da 3 a 6) e con pennini in oro prodotti dall'azienda stessa.

Di questi primi modelli non si hanno a disposizione molte informazioni, vengono riportate comunque diverse varianti: la numero 575 con cappuccio cilindrico, la numero 576 con cappuccio conico, ed un alimentatore di tipo overfeed, la 577 con cappuccio conico.

 
Foto di un catalogo Soennecken del 1895

La prima stilografica con caricamento safety venne realizzata nel 1905 (più precisamente compare per la prima volta in un catalogo di quell'anno), ed adottava un accorgimento simile a quello adottato dalla Kaweco con una protuberanza sul fondo del cappuccio che consentiva, inserendo questo sul fondello della penna, di facilitare la rotazione (ed il conseguente rientro del meccanismo) tramite una corrispondente incisione. Di queste nuove penne risultano oltre 30 diversi modelli presenti in un catalogo del 1905.

Nel 1913 venne ampliata la gamma delle stilografiche, i modelli a corpo liscio vennero identificati con numeri 8, 10, 12, 14 e 16, quelli intagliati con 810, 812, 814, 816 fino ad 820, con prezzi fra 10 e 25 marchi. Vennero anche prodotti modelli con verette placcate oro, o direttamente in oro, identificati per l'apposizione di una Z al numero della penna. Vennero realizzati anche modelli in metallo prezioso, quelli in oro erano identificati dal numero 11 preposto al numero del modello, mentre quelli in argento dal numero 10.

Nel 1927 vennero introdotti i primi modelli con caricamento a levetta, dismesso però tre anni, nel 1930, quando venne invece introdotto un particolare caricamento a pulsante di fondo, caratterizzato da un guscio di protezione che permetteva di nascondere il pulsante in ebanite, su cui si operava ruotando il guscio. Il nuovo sistema riscosse un buon successo, anche se la produzione di penne safety venne mantenuta fino al 1939. Alla linea di penne più pregiate, con il nuovo caricamento a pulsante di fondo venne dato il nome Rheingold (Oro del Reno), ispirato al nome del tesoro della saga dell'Anello del Nibelungo di Wagner, e vennero caratterizzate da una decorazione sulla testa del cappuccio costituita da una "S" circondata da un cerchio bianco intarsiato a sua volta circondato da raggi.

Nei modelli successivi il logo venne semplificato eliminando il cerchio, e mantenendo la "S" circondata da raggi come un sole, inoltre anche il pulsante di caricamento venne modificato realizzandolo in colore bianco per renderlo più visibile. Nel 1931, spinta dalla concorrenza subita negli anni precedenti, in particolare a causa della Osmia e dalla sua produzione di Duofold in celluloide per conto della Parker, anche la Soennecken iniziò ad utilizzare questo a questo materiale. Così la serie Rheingold divenne disponibile, oltre che nel classico nero, nei colori blu, verde, rosso e marrone, oltre ad un modello di lusso in Pearl and Black. I nuovi modelli in celluloide erano disponibili in tre misure, 912, 913 e 916, a questi si affiancava un modello economico con il numero 305, senza logo sul cappuccio e disponibile nei colori nero, blu, rosso, verde e marmorizzato perla con bordi neri, ed un altro modello economico marcato con il numero 406.

Nel 1933 la serie Rheingold venne nuovamente modificata e prodotta in quattro diverse misure; i modelli assunsero i numeri 1911, 1913, 1915 e 1917. Questi vennero affiancati alcuni modelli di seconda fascia, il 306 prodotto nei colori nero, blu e perla, ed il 205, una penna economica, chiamata anche Seneca, ed infine una penna a stilo per il disegno tecnico, siglata come 560A. Nel 1935 venne introdotto il modello di lusso Präsident, con il corpo dotato di una sezione trasparente ed nuovo meccanismo di caricamento a sfiatatoio, usato poi anche sulla Rheingold.

Negli stessi anni il sempre maggior successo del nuovo caricamento a stantuffo introdotto dalla Pelikan spinse anche la Soennecken ad adottare questo sistema con il modello 1306, realizzato secondo un progetto estremamente robusto in cui il perno ed il dato di fissaggio del pistone erano realizzati in ottone. Nonostante questo le nuove penne della Soennecken vennero commercializzate ad un prezzo più basso degli equivalenti modelli della Montblanc e della Pelikan. Nello stesso periodo venne commercializzato un modello economico per studenti denominato S4, chiamata anche Sutterlin.

 
Prima pagina del catalogo 1937/38

Quello precedente la seconda guerra mondiale è il periodo di maggio successo dell'azienda, con una produzione che spaziava dalle stilografiche ai mobili da ufficio, coprendo tutti i campi della cancelleria. Nel 1938 i modelli erano il 507, 510 e 510S, con un nuovo logo costituito da un'aquila appollaiata su un pennino, all'interno di un cerchio, utilizzato anche sulla Präsident, nel catalogo del 1937/38 compaiono anche le nuove versioni della linea Rheingold coi numeri 613 e 616. Quando con la guerra divenne impossibile l'uso dell'oro per i pennini, la Soennecken ricorse al palladio, marcandoli con la sigla Pargo. Nel 1940 la produzione venne ridotta a soli quattro modelli, 506, 507, 510 e S4.

La guerra ebbe consegenze pesantissime sulla azienda, le fabbriche di Bonn vennero completamente distrutte dai bombardamenti, ma nel 1945 la produzione venne ripresa dal figlio e dal nipote del fondatore. Vennero prodotte due modelli della linea Präsident con pennino oro bicolore e corpo nero e ripresa la produzione dei due modelli della linea Rheingold coi numeri 613 e 616, questi vennero prodotti in celluloide nera, blu, grigia, e perlata verde, anche se sono noti altri colori meno comuni. Infine venne ripresa la produzione dei modelli caricamento a stantuffo, coi numeri 504, 506, 507 e 510. Questi, oltre al classico nero, vennero prodotti anche in perla e con una celluloide a motivi intrecciato di colore blu, rosso, grigio o verde.

Nel 1940 circa venne introdotta una nuova linea di penne con caricamento a stantuffo con pennino in metallo, di forma più tozza, più larghe, con una guaina più spessa ed un cappuccio appiattito. Vennero denominate, a seconda della dimensione, coi numeri 110, 112, 116 e 120. Inizialmente vennero prodotte in colore nero, ma in seguito vennero introdotte anche versioni in celluloide a motivi intrecciati di colore blu o grigio.

Nel 1949 venne introdotta una nuova linea, nei tre modelli 410, 414, e 420, dotata di un nuovo caricamento a stantuffo che faceva uso di un meccanismo brevettato nel 1939, in cui la manopola dello stantuffo veniva bloccata quando in posizione di riposo. Per poter caricare la penna occorreva sollevare il fondello leggermente per sbloccarlo e consentirne la rotazione, una volta caricata la penna e riportato indietro lo stantuffo il fondello veniva automaticamente bloccato nella posizione di riposo, evitando rotazioni inopportune. Le nuove stilografiche erano più sottili dei modelli procedenti e più affusolate. In questi stessi anni vennero prodotti modelli per il mercato studentesco, marcati S4 e S6, ed una serie di penne di forma affusolata in celluloide nera, denominata 100, 100 Extra, 101 Lady e Schreibneister.

 
Pubblicità del modello 111 del 1953

Negli anni dal 1947 al 1950 vennero poi introdotte quattro ulteriori linee di penne, caratterizzate ciascuna da tre diverse misure: Lady, Superior ed Extra, in dimensione crescente. La linea più economica era la 444, prodotta in nero ed in dimensioni minori, a questa seguiva la linea 333 prodotta in diversi colori. La linea 222 era prodotta in una particolare celluloide a pelle di lucertola nei colori rosso, verde, grigio e nero e sezione semitrasparente, con una clip fissata a vite sul cappuccio in un pezzo unico.

La linea che costituiva il vertice della gamma era infine la 111, di dimensioni ancora maggiori e prodotta in otto colori diversi ed anche con lavorazioni di celluloide a lisca di pesce. Benché le penne delle due fasce più alte siano di qualità straordinaria, non riscossero, anche a causa di un prezzo troppo elevato, un grande successo (il che le rende piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti). Questo, insieme alle difficoltà incontrate anche nelle vendite di oggetti e mobili da ufficio, portò ad un declino dell'azienda durante tutti gli anni '50.

Negli anni '60 venne tentato un rilancio, vennero eliminate le linee superflue e lasciate in produzione soltanto i modelli economici 100 e 101, venne poi cercata una collaborazione con la francese Bayard che portò alla creazione di una serie di sei nuove penne commercializzate in Francia, dotate di un particolare sistema di caricamento simile a quello della Visofil della Swan. Ma neanche queste ebbero successo nel periodo del boom della penna a sfera usa e getta, e nel 1967 la Soennecken chiuse definitivamente i battenti.

Cronologia

Anno Avvenimento
1875 l'azienda viene fondata da Friederich Soennecken a Bonn come Soennecken Verlag
1876 l'azienda si sposta a Bonn
1890 l'azienda inizia la produzione di stilografiche
1905 l'azienda registra ufficialmente il marchio Soennecken
1905 l'azienda introduce una serie di penne con caricamento di sicurezza
1913 l'azienda amplia la gamma di stilografiche con molti modelli
1927 l'azienda introduce dei modelli con caricamento a levetta
1930 l'azienda introduce le Rheingold (modelli 912, 913 e 916)
1930 l'azienda introduce il caricamento a pulsante di fondo
1931 l'azienda introduce la celluloide nella linea Rheingold
1933 l'azienda ristruttura la linea Rheingold (modelli 1911, 1913, 1915 e 1917)
1935 l'azienda introduce le Präsident
1935 l'azienda introduce le prime penne con caricamento a stantuffo
1937 l'azienda ristruttura la linea Rheingold (modelli 613, e 616)
1938 l'azienda introduce le Soennecken 510S
1938 l'azienda introduce le Soennecken 510
1938 l'azienda introduce le Soennecken 506
1938 l'azienda introduce le Soennecken 507
1940 l'azienda introduce le Soennecken 110 (data incerta[3])
1940 l'azienda introduce le Soennecken 112 (data incerta[3])
1940 l'azienda introduce le Soennecken S4
1940 l'azienda introduce le Soennecken 120 (data incerta[3])
1940 l'azienda introduce le Soennecken 116 (data incerta[3])
1945 l'azienda ricomincia la produzione coi modelli Soennecken 504, Soennecken 506, Soennecken 507 e Soennecken 510
1948 l'azienda introduce le Soennecken 333 (data indicativa, sta per il periodo fra il 1947 ed il 1950)
1948 l'azienda introduce le Soennecken 222 (data indicativa, sta per il periodo fra il 1947 ed il 1950)
1948 l'azienda introduce le Soennecken 444 (data indicativa, sta per il periodo fra il 1947 ed il 1950)
1948 l'azienda introduce le Soennecken 111 (data indicativa, sta per il periodo fra il 1947 ed il 1950)
1949 l'azienda introduce le Soennecken 420
1949 l'azienda introduce le Soennecken 410
1949 l'azienda introduce le Soennecken 414
1967 l'azienda fallisce e cessa la produzione

Riferimenti esterni

  • [1] Discussione su FPN
  • [2] Pagina su Penspotters
  • [3] Storia dell'azienda relativa a Poppelsdorf
  • [4] Pagina su wikipedia in inglese
  • [5] Pagina su wikipedia in tedesco

Note

  1. almeno secondo quanto affermato in questo articolo di celebrazione del cinquantenario dell'azienda.
  2. le informazioni sulla produzione iniziale dell'azienda sono tratte per la maggior parte da quanto riportato da A. Lambrou nei suoi libri: si tenga presente che si sono riscontrate molte inesattezze in altri dati storici da lui riportati, per cui la loro attendibilità è relativa.
  3. 3,0 3,1 3,2 3,3 indicativa, posteriore a questo catalogo, ma per la presenza prevalente di pennini in acciaio, il modello era sicuramente prodotto durante la guerra.