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| [[File:Williamson-Safety-Overlay-Capped.jpg|thumb|Una [[Williamson]] [[safety]] ]] | | [[File:Williamson-Safety-Overlay-Capped.jpg|thumb|Una [[Williamson]] [[safety]] ]] |
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− | La [[Williamson]], o per essere più precisi la ''Williamson-Torino'' è una delle aziende nate nel distretto di [[Settimo Torinese]] fra le più interessanti, sia per la sua storia che per la sua produzione. In realtà la storia ha origine nella ''Williamson Pen Company'', una azienda americana che pare fosse attiva nella produzione dei pennini fin dalla fine del 1800. Anche se le origini di questa ditta sono incerte, è certo che ''Edgar E. Nelthorpe'' e ''George H. Williamson'' siano i cointestatari di un brevetto ({{Cite patent|US|632320}}) del [[1899]] per una penna molto simile alla [[Jointless]] della [[Parker]] e si è usata questa data come data di fondazione dell'azienda. Le prime penne sono caratterizzate da pennino marchiati con le loro iniziali: ''"N & W"''. | + | La [[Williamson]], o per essere più precisi la ''Williamson-Torino'' è una delle aziende nate nel distretto di [[Settimo Torinese]] fra le più interessanti, sia per la sua storia che per la sua produzione. In realtà la storia ha origine nella ''Williamson Pen Company'', una azienda americana che pare fosse attiva nella produzione dei pennini fin dalla fine del 1800. Anche se le origini di questa ditta sono incerte, è certo che ''Edgar E. Nelthorpe'' e ''George H. Williamson'' siano i cointestatari di un brevetto ({{Cite patent|US|632320}}) del [[1899]] per una penna molto simile alla [[Jointless]] della [[Parker]] e si è usata questa data come data di fondazione dell'azienda. Le prime penne sono caratterizzate da pennino marchiati con le loro iniziali: ''"N & W"''. |
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| L'azienda, nota anche come ''WmSon'', aveva sede a Janesville non lontano dagli stabilimenti della [[Parker]], ed alla fine dell'800 era nota per la sua produzione di pennini d'oro, cannucce in madreperla e di stilografiche in ebanite di buona qualità. Anche i legami fra la ''Williamson Pen Co.'' e la [[Parker]], a parte la vicinanza, non sono molto chiari, se non per il fatto che ''Edgar E. Nelthorpe'' lasciò la ''Williamson Pen Co.'' per quest'ultima intorno al 1900. Pare inoltre che alcuni brevetti siano stati usati congiuntamente dalle due aziende. | | L'azienda, nota anche come ''WmSon'', aveva sede a Janesville non lontano dagli stabilimenti della [[Parker]], ed alla fine dell'800 era nota per la sua produzione di pennini d'oro, cannucce in madreperla e di stilografiche in ebanite di buona qualità. Anche i legami fra la ''Williamson Pen Co.'' e la [[Parker]], a parte la vicinanza, non sono molto chiari, se non per il fatto che ''Edgar E. Nelthorpe'' lasciò la ''Williamson Pen Co.'' per quest'ultima intorno al 1900. Pare inoltre che alcuni brevetti siano stati usati congiuntamente dalle due aziende. |
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| [[Image:1939-08-Williamson.jpg|thumb|left|Una pubblicità [[Williamson]] del 1939]] | | [[Image:1939-08-Williamson.jpg|thumb|left|Una pubblicità [[Williamson]] del 1939]] |
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− | La storia della ''Williamson-Torino'' origina invece intorno al [[1906]], quando ''Riccardo Amisani'' iniziò ad importare le penna dell'azienda americana e a distribuirle in Italia. In quel periodo infatti non esistevano ancora produttori italiani in grado di rivaleggiare ad armi pari con i produttori americani o inglesi. Le penne erano comunque di buona qualità ed ottennero un discreto successo, che spinse Amisani ad iniziare una produzione locale di parti di ricambio. | + | La storia della ''Williamson-Torino'' origina invece intorno al [[1906]], quando ''Riccardo Amisani'' iniziò ad importare le penna dell'azienda americana e a distribuirle in Italia. In quel periodo infatti non esistevano ancora produttori italiani in grado di rivaleggiare ad armi pari con i produttori americani o inglesi. Le penne erano comunque di buona qualità ed ottennero un discreto successo, che spinse Amisani ad iniziare una produzione locale di parti di ricambio. |
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| Sfortunatamente l'azienda americana, che all'inizio del secolo aveva ottenuto dei buoni risultati anche negli Stati Uniti, non seppe reggere la pressione della concorrenza dei suoi vicini, ed iniziò un progressivo declino che la portò verso la chiusura, avvenuta all'inizio degli anni '30. Nel frattempo però l'industria italiana della penna si era sviluppata ed in particolare proprio nel distretto di [[Settimo Torinese]], cosa che portò Amisani, che fin dal 1921 aveva registrato il marchio ({{Marchio|20926}}) a suo nome, a dar vita ad una produzione indipendente sotto il nome di ''"Società Anonima Penne a Serbatoio Williamson"'', società fondata nei primi anni '30 con sede in Via Pr. Amedeo, 12 a Torino. Nella registrazione del marchio esiste un riferimento al trasferimento dello stesso ad una ''"Soc. An. Penne a Serbatoio"'' avvenuto nell'agosto del 1934, che pone un limite superiore alla nascita della nuova azienda. | | Sfortunatamente l'azienda americana, che all'inizio del secolo aveva ottenuto dei buoni risultati anche negli Stati Uniti, non seppe reggere la pressione della concorrenza dei suoi vicini, ed iniziò un progressivo declino che la portò verso la chiusura, avvenuta all'inizio degli anni '30. Nel frattempo però l'industria italiana della penna si era sviluppata ed in particolare proprio nel distretto di [[Settimo Torinese]], cosa che portò Amisani, che fin dal 1921 aveva registrato il marchio ({{Marchio|20926}}) a suo nome, a dar vita ad una produzione indipendente sotto il nome di ''"Società Anonima Penne a Serbatoio Williamson"'', società fondata nei primi anni '30 con sede in Via Pr. Amedeo, 12 a Torino. Nella registrazione del marchio esiste un riferimento al trasferimento dello stesso ad una ''"Soc. An. Penne a Serbatoio"'' avvenuto nell'agosto del 1934, che pone un limite superiore alla nascita della nuova azienda. |