Prenderemo in esame qui solo i materiali utilizzati tradizionalmente per la costruzione del corpo (e del cappuccio) della penna, tralasciando i dettagli relativi alle altre parti, come le decorazioni o i pennini. Riguardo questi ultimi occorre dire soltanto che se agli albori della stilografica essi venivano realizzati in oro per motivi tecnici (la resistenza alla corrosione degli inchiostri, particolarmente aggressivi rispetto alle leghe di acciaio dell'epoca), a partire dalla metà degli anni '30 la scelta del materiale rimase questa soltanto per motivi commerciali, dato che l'uso dell'acciaio inossidabile avrebbe consentito (e in molti casi, come per la [[Esterbrook]] e gli ''[[shiro nib]]'' dei produttori giapponesi, consentì) una sostituzione senza nessun rimpianto dell'oro. | Prenderemo in esame qui solo i materiali utilizzati tradizionalmente per la costruzione del corpo (e del cappuccio) della penna, tralasciando i dettagli relativi alle altre parti, come le decorazioni o i pennini. Riguardo questi ultimi occorre dire soltanto che se agli albori della stilografica essi venivano realizzati in oro per motivi tecnici (la resistenza alla corrosione degli inchiostri, particolarmente aggressivi rispetto alle leghe di acciaio dell'epoca), a partire dalla metà degli anni '30 la scelta del materiale rimase questa soltanto per motivi commerciali, dato che l'uso dell'acciaio inossidabile avrebbe consentito (e in molti casi, come per la [[Esterbrook]] e gli ''[[shiro nib]]'' dei produttori giapponesi, consentì) una sostituzione senza nessun rimpianto dell'oro. |