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| <noinclude>{{Infobox_Marca|Zenith}}</noinclude> | | <noinclude>{{Infobox_Marca|Zenith}}</noinclude> |
− | [[File:Zenith-Extra-Flattop-MarbledGrayGreen-Measure.jpg|thumb|Una ''Zenith'' in celluloide]]
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| Benché come per la gran parte delle marche minori italiane i dati relativi alla ''Zenith'' siano abbastanza scarsi, almeno le origini dell'azienda sono abbastanza chiare: le attività del marchio sono legate alle attività di Giuseppe Morandino, proprietario di una cartoleria a Milano (una fattura del 1930 indica la sede di via Antonio Kramer 22), e grossista di articoli da scrittura,<ref>questo è quanto riporta Letizia Jacopini, ed il dato è confermato dalla registrazione del marchio.</ref> che lo registrò nel [[1929]] al {{Marchio|40796}}. | | Benché come per la gran parte delle marche minori italiane i dati relativi alla ''Zenith'' siano abbastanza scarsi, almeno le origini dell'azienda sono abbastanza chiare: le attività del marchio sono legate alle attività di Giuseppe Morandino, proprietario di una cartoleria a Milano (una fattura del 1930 indica la sede di via Antonio Kramer 22), e grossista di articoli da scrittura,<ref>questo è quanto riporta Letizia Jacopini, ed il dato è confermato dalla registrazione del marchio.</ref> che lo registrò nel [[1929]] al {{Marchio|40796}}. |
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| La produzione ''Zenith'' si distingue almeno nei primi anni per delle laminate di buona qualità, probabilmente prodotte su commissione (su alcune di esse sono state ritrovate le marchiature della [[Montegrappa]]), prodotte in almeno quattro misure su meccanismi analoghi a quelli della [[Waterman 42]]. Le penne riportano spesso la stampigliatura del marchio oltre che sul bordo del cappuccio, anche sulla clip, e sul pennino. Una produzione successiva di laminate, disponibile anche con caricamento a [[pulsante di fondo]], risulta di qualità inferiore. | | La produzione ''Zenith'' si distingue almeno nei primi anni per delle laminate di buona qualità, probabilmente prodotte su commissione (su alcune di esse sono state ritrovate le marchiature della [[Montegrappa]]), prodotte in almeno quattro misure su meccanismi analoghi a quelli della [[Waterman 42]]. Le penne riportano spesso la stampigliatura del marchio oltre che sul bordo del cappuccio, anche sulla clip, e sul pennino. Una produzione successiva di laminate, disponibile anche con caricamento a [[pulsante di fondo]], risulta di qualità inferiore. |
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− | Sembrano sempre di produzione [[Montegrappa]], utilizzando lo stesso caricamento adottato su alcune [[Elmo]], una serie di stilografiche (databili approssimativamente intorno agli anni '30) in celluloide, marcata in questo caso ''Zenith'' o ''Zenith Extra''. Più tarda (fra la fine degli anni '30 e l'inizio dei '40) una produzione di penne derivate dai modelli ''[[Sirium]]'' e ''[[Sirium Extra]]'' della [[Giacomazzi]], identici ma con stampigliatura ''Zenith'' aggiunta. | + | [[File:Zenith-Extra-Flattop-MarbledGrayGreen-Measure.jpg|thumb|Una ''Zenith'' in celluloide]] |
| + | Sembrano sempre di produzione [[Montegrappa]], utilizzando lo stesso caricamento adottato su alcune [[Elmo]], una serie di stilografiche (databili approssimativamente intorno agli anni '30) in celluloide, marcate in questo caso ''Zenith'' o ''Zenith Extra''. Più tarda (fra la fine degli anni '30 e l'inizio dei '40) una produzione di penne derivate dai modelli ''[[Sirium]]'' e ''[[Sirium Extra]]'' della [[Giacomazzi]], identici ma con stampigliatura ''Zenith'' aggiunta. |
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| La produzione è proseguita nel dopoguerra con modelli economici in stile [[Parker 51]], e con rivestimenti laminati di bassa qualità e molto semplici, analoghi alla produzione [[Kosca]] del dopoguerra, o imitazioni della [[Skyline]]. La ditta risulta registrata (come SAS di Giuseppe Morandino) nell'annuario generale dell'industria del 1956.<ref>sia come produttore di penne che di pennini, vedi [[:File:1956-Annuario-Generale-Industria-Stilografiche-B.jpg|questo estratto]] e [[:File:1956-Annuario-Generale-Industria-Pennini-A.jpg|quest'altro]].</ref> Non ci sono dati specifici sulla chiusura della ditta, ma nella registrazione del marchio ripetuta nel 1956 ({{Marchio|129642}}) viene citata la data del [[1963]] come cessione definitiva, che assumeremo come data di chiusura della ditta. | | La produzione è proseguita nel dopoguerra con modelli economici in stile [[Parker 51]], e con rivestimenti laminati di bassa qualità e molto semplici, analoghi alla produzione [[Kosca]] del dopoguerra, o imitazioni della [[Skyline]]. La ditta risulta registrata (come SAS di Giuseppe Morandino) nell'annuario generale dell'industria del 1956.<ref>sia come produttore di penne che di pennini, vedi [[:File:1956-Annuario-Generale-Industria-Stilografiche-B.jpg|questo estratto]] e [[:File:1956-Annuario-Generale-Industria-Pennini-A.jpg|quest'altro]].</ref> Non ci sono dati specifici sulla chiusura della ditta, ma nella registrazione del marchio ripetuta nel 1956 ({{Marchio|129642}}) viene citata la data del [[1963]] come cessione definitiva, che assumeremo come data di chiusura della ditta. |