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Nel [[Production started::1948]] la [[Produced by::Omas]], per rispondere al successo della [[Parker 51]] ed alla nuova tendenza stilistica dei [[hooded nib|pennini coperti]] introdusse sul mercato la ''361'', una penna dotata di un rivoluzionario e funzionale sistema di doppia scrittura (rigido e flessibile), che la rende, anche sul piano tecnico, una delle penne più interessanti che siano state realizzate in Italia. L'introduzione della nuova penna avvenne insieme ad una ristilizzazione completa di tutte le altre serie (con la sola eccezione della [[Extra Lucens]]).  
 
Nel [[Production started::1948]] la [[Produced by::Omas]], per rispondere al successo della [[Parker 51]] ed alla nuova tendenza stilistica dei [[hooded nib|pennini coperti]] introdusse sul mercato la ''361'', una penna dotata di un rivoluzionario e funzionale sistema di doppia scrittura (rigido e flessibile), che la rende, anche sul piano tecnico, una delle penne più interessanti che siano state realizzate in Italia. L'introduzione della nuova penna avvenne insieme ad una ristilizzazione completa di tutte le altre serie (con la sola eccezione della [[Extra Lucens]]).  
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La penna ebbe un notevole successo, e per le sue caratteristiche tecniche (costruzione in celluloide, [[caricamento a stantuffo]], pennino a doppia scrittura), è superiore ad una [[Parker 51]] da qualunque punto di vista, tanto che si vocifera che la stessa [[Parker]] abbia cercato a lungo di comprare il brevetto che la [[Omas]] deteneva su di essa.<ref>il brevetto americano è il {{Cite patent|US|2565667}}, ottenuto nel 1951, ma richiesto negli USA nel marzo 1949 e fa riferimento a quello ottenuto in Italia nel marzo del 1948, al momento non disponibile, ma che secondo quanto risultante da [[:File:Omas-VS-Instr-Internal.jpg|questo foglietto di istruzioni]] e dalle stampigliature presenti sulle penne, risulta essere il {{Cite patent|IT|440022}}.</ref> La penna rimase in produzione fino alla metà degli anni 60 (assumeremo arbitrariamente il [[Production ended::1965]] ai soli fini di gestione della cronologia) ed a partire dal 1954 venne realizzata anche in resina plastica.
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La penna ebbe un notevole successo, e per le sue caratteristiche tecniche (costruzione in celluloide, [[caricamento a stantuffo]], pennino a doppia scrittura), è superiore ad una [[Parker 51]] da qualunque punto di vista, tanto che si vocifera che la stessa [[Parker]] abbia cercato a lungo di comprare il brevetto che la [[Omas]] deteneva su di essa.<ref>il brevetto americano è il {{Cite patent|US|2565667}}, ottenuto nel 1951, ma richiesto negli USA nel marzo 1949 e fa riferimento a quello ottenuto in Italia nel marzo del 1948, al momento non disponibile, ma che secondo quanto risultante da [[:File:Omas-VS-Instr-Internal.jpg|questo foglietto di istruzioni]] e dalle stampigliature presenti sulle penne, risulta essere il {{Cite patent|IT|440022}}.</ref> La penna rimase in produzione fino almeno alla metà degli anni 60 (compare in un catalogo che presenta le novità del [[1965]]); assumeremo arbitrariamente come termine della produzione il [[Production ended::1967]], ai soli fini di gestione della cronologia, ed a partire dal 1954 venne realizzata anche in resina plastica.
    
=Caratteristiche tecniche=
 
=Caratteristiche tecniche=

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