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La [[Tibaldi]] è stata fondata nel [[1916]], ed è una delle più antiche aziende produttrici di penne stilografiche presenti in Italia. L'autore la ritiene seconda fra più antichi produttori di stilografiche italiano, se infatti esistono marchi operanti sul mercato da prima di questa data, come la [[Montegrappa]] o la [[Nettuno]], nessuno di questi può qualificarsi nelle sue fasi iniziali come un vero produttore di stilografiche a parte la [[Uhlmann's Eterno]]. Dopo la morte del fondatore l'azienda subì un periodo di declino, con un calo di qualità e di vendite, non riuscendo a superare la crisi dell'avvento della penne a sfera usa e getta, chiudendo definitivamente i battenti nel [[1965]], anche se il marchio è stato riutilizzato in questi ultimi anni per la produzione di alcuni modelli da collezionisti.
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La ''Tibaldi'' è stata fondata nel [[1916]], ed è una delle più antiche aziende produttrici di penne stilografiche presenti in Italia. L'autore la ritiene seconda fra più antichi produttori di stilografiche italiano, se infatti esistono marchi operanti sul mercato da prima di questa data, come la [[Montegrappa]] o la [[Nettuno]], nessuno di questi può qualificarsi nelle sue fasi iniziali come un vero produttore di stilografiche a parte la [[Uhlmann's Eterno]]. Dopo la morte del fondatore l'azienda subì un periodo di declino, con un calo di qualità e di vendite, non riuscendo a superare la crisi dell'avvento della penne a sfera usa e getta, chiudendo definitivamente i battenti nel [[1965]], anche se il marchio è stato riutilizzato in questi ultimi anni per la produzione di alcuni modelli da collezionisti.
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La [[Tibaldi]] si è contraddistinta per la produzione di penne di qualità che potessero metterla in grado di competere con i prodotti americani che allora venivano importati in Italia. Anche se l'azienda non ha mai realizzato innovazioni significative sul piano tecnico, le penne prodotte non hanno nulla da invidiare sul piano della qualità a quelle degli altri principali produttori italiani, come [[Omas]] e [[Aurora]]. Di particolare pregio sono i bellissimi modelli in celluloide realizzati negli anni '30, che vengono considerati fra le più belle penne in celluloide trasparente mai realizzate.{{Infobox_Marca|Tibaldi}}{{BrandData|Founder=Giuseppe Tibaldi|Date=1916|Place=Firenze|Country=IT|Fullname=G. Tibaldi e C.|Closing=1965}}
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La ''Tibaldi'' si è contraddistinta per la produzione di penne di qualità che potessero metterla in grado di competere con i prodotti americani che allora venivano importati in Italia. Anche se l'azienda non ha mai realizzato innovazioni significative sul piano tecnico, le penne prodotte non hanno nulla da invidiare sul piano della qualità a quelle degli altri principali produttori italiani, come [[Omas]] e [[Aurora]]. Di particolare pregio sono i bellissimi modelli in celluloide realizzati negli anni '30, che vengono considerati fra le più belle penne in celluloide trasparente mai realizzate.{{Infobox_Marca|Tibaldi}}{{BrandData|Founder=Giuseppe Tibaldi|Date=1916|Place=Firenze|Country=IT|Fullname=G. Tibaldi e C.|Closing=1965}}
 
== Storia ==
 
== Storia ==
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La [[Tibaldi]] venne fondata a Firenze il 20 ottobre [[1916]] da ''Giuseppe Tibaldi'' con il marchio ''G. Tibaldi e C.'' e sede in via Madonna della Querce. L'azienda nasce dalla collaborazione di Tibaldi, che aveva alle spalle una attività imprenditoriale nell'azienda di famiglia, con ''Giovanni Benelli'', un tecnico con grande esperienza nella meccanica di precisione che divenne il responsabile della produzione ed il direttore della fabbrica.<ref>la gran parte delle informazioni storiche riportate in questa pagina deriva dal libro ''"Tibaldi - A story of fountain-pen and man"'' di Letizia Jacopini ed Enrico Bettazzi.</ref>  
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La ''Tibaldi'' venne fondata a Firenze il 20 ottobre [[1916]] da ''Giuseppe Tibaldi'' con il marchio ''G. Tibaldi e C.'' e sede in via Madonna della Querce. L'azienda nasce dalla collaborazione di Tibaldi, che aveva alle spalle una attività imprenditoriale nell'azienda di famiglia, con ''Giovanni Benelli'', un tecnico con grande esperienza nella meccanica di precisione che divenne il responsabile della produzione ed il direttore della fabbrica.<ref>la gran parte delle informazioni storiche riportate in questa pagina deriva dal libro ''"Tibaldi - A story of fountain-pen and man"'' di Letizia Jacopini ed Enrico Bettazzi.</ref>  
    
[[Image:194x-Tibaldi.jpg|thumb|Una pubblicità [[Tibaldi]] del 1941.]]
 
[[Image:194x-Tibaldi.jpg|thumb|Una pubblicità [[Tibaldi]] del 1941.]]
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Registratasi come la ''Prima e più importante fabbrica italiana di Penne Stilografiche'', la ''G. Tibaldi e C.'' é sicuramente fra le più antiche fabbriche italiane di penne stilografiche; questo primato le è disputato sia dalla [[Montegrappa]], che fa risalire le sue origini a quattro anni prima, che dalla [[Nettuno]] le cui tracce iniziali risalgono addirittura al 1911. La [[Montegrappa]] però iniziò la produzione di stilografiche solo negli anni '20, essendo nata come produttore di pennini, e pertanto non può essere considerata la prima fabbrica produttrice di stilografiche, essendo in questo posteriore anche alla [[Aurora]]. La [[Nettuno]], dai pochi dati disponibili, sembra essere stata una semplice impresa familiare in cui assemblavano penne destinate al proprio negozio, la registrazione della ditta è comunque del 1916 come per la [[Tibaldi]] e la produzione effettiva di stilografiche anche in questo caso è da porsi a partire dagli anni '20, il che di nuovo non la qualifica né come fabbrica di stilografiche, né come produttore a tutti gli effetti. L'unica produzione documentata antecedente è quella della [[Uhlmann's Eterno]], di cui ci sono tracce fin dal 1913.
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Registratasi come la ''Prima e più importante fabbrica italiana di Penne Stilografiche'', la ''G. Tibaldi e C.'' é sicuramente fra le più antiche fabbriche italiane di penne stilografiche; questo primato le è disputato sia dalla [[Montegrappa]], che fa risalire le sue origini a quattro anni prima, che dalla [[Nettuno]] le cui tracce iniziali risalgono addirittura al 1911. La [[Montegrappa]] però iniziò la produzione di stilografiche solo negli anni '20, essendo nata come produttore di pennini, e pertanto non può essere considerata la prima fabbrica produttrice di stilografiche, essendo in questo posteriore anche alla [[Aurora]]. La [[Nettuno]], dai pochi dati disponibili, sembra essere stata una semplice impresa familiare in cui assemblavano penne destinate al proprio negozio, la registrazione della ditta è comunque del 1916 come per la ''Tibaldi'' e la produzione effettiva di stilografiche anche in questo caso è da porsi a partire dagli anni '20, il che di nuovo non la qualifica né come fabbrica di stilografiche, né come produttore a tutti gli effetti. L'unica produzione documentata antecedente è quella della [[Uhlmann's Eterno]], di cui ci sono tracce fin dal 1913.
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[[File:Tibaldi-DifferentTimePens-Serie-Posted.jpg|thumb|left|Un gruppo di penne [[Tibaldi]].]]
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[[File:Tibaldi-DifferentTimePens-Serie-Posted.jpg|thumb|left|Un gruppo di penne ''Tibaldi''.]]
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I [[Modelli iniziali Tibaldi|primi modelli]] prodotti dall'azienda sono delle [[rientranti]] in ebanite nera che però potevano anche essere fornite con [[overlay|rivestimento]] in metallo. Fra queste spicca anche una versione di ''penna del dottore'' che come la omonima della [[Omas]] conteneva un termometro all'interno del corpo. Con varie modifiche le [[rientranti]] della [[Tibaldi]] rimasero in produzione fino agli anni '40. Ma il più interessante della produzione iniziale è il modello [[Perfecta]], prodotto all'inizio degli anni '20, con [[caricamento a torsione]] ed un sofisticato sistema di sicurezza, primo esempio di penna a caricamento automatico.
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I [[Modelli iniziali Tibaldi|primi modelli]] prodotti dall'azienda sono delle [[rientranti]] in ebanite nera che però potevano anche essere fornite con [[overlay|rivestimento]] in metallo. Fra queste spicca anche una versione di ''penna del dottore'' che come la omonima della [[Omas]] conteneva un termometro all'interno del corpo. Con varie modifiche le [[rientranti]] della ''Tibaldi'' rimasero in produzione fino agli anni '40. Ma il più interessante della produzione iniziale è il modello [[Perfecta]], prodotto all'inizio degli anni '20, con [[caricamento a torsione]] ed un sofisticato sistema di sicurezza, primo esempio di penna a caricamento automatico.
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In questo periodo iniziale, seguendo una strategia adottata da molti produttori italiani, venne usato dalla [[Tibaldi]] un marchio alternativo, ''The GTB Pen London'', che seguendo le tendenze esterofile si mascherava da azienda anglosassone. Con questo marchio vennero prodotte penne di seconda fascia, ma sostanzialmente identiche, a parte la finitura della testa del cappuccio e le zigrinature del fondello, alla produzione marchiata [[Tibaldi]].  
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In questo periodo iniziale, seguendo una strategia adottata da molti produttori italiani, venne usato dalla ''Tibaldi'' un marchio alternativo, ''The GTB Pen London'', che seguendo le tendenze esterofile si mascherava da azienda anglosassone. Con questo marchio vennero prodotte penne di seconda fascia, ma sostanzialmente identiche, a parte la finitura della testa del cappuccio e le zigrinature del fondello, alla produzione marchiata ''Tibaldi''.  
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Negli anni '20, seguendo una tendenza comune di tutto il mercato italiano che vedeva un fiorire di imitazioni della [[Duofold]] della [[Parker]], anche la [[Tibaldi]] produsse una [[Tibaldi Flattop|nuova serie]] di penne ''[[flat top]]'' con [[caricamento a levetta]] chiaramente ispirata a questo modello. Le nuove penne vennero realizzate inizialmente in ebanite, per poi passare alla celluloide. Una particolarità di questi modelli è la presenza di una produzione di penne in particolari colorazioni di ebanite (come la giallo/verde, o blu) che si riscontra solo<ref>almeno alle attuali conoscenze dell'autore.</ref> nella produzione della [[Waterman]].  
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Negli anni '20, seguendo una tendenza comune di tutto il mercato italiano che vedeva un fiorire di imitazioni della [[Duofold]] della [[Parker]], anche la ''Tibaldi'' produsse una [[Tibaldi Flattop|nuova serie]] di penne ''[[flat top]]'' con [[caricamento a levetta]] chiaramente ispirata a questo modello. Le nuove penne vennero realizzate inizialmente in ebanite, per poi passare alla celluloide. Una particolarità di questi modelli è la presenza di una produzione di penne in particolari colorazioni di ebanite (come la giallo/verde, o blu) che si riscontra solo<ref>almeno alle attuali conoscenze dell'autore.</ref> nella produzione della [[Waterman]].  
    
[[Image:Tibaldi-Trasparente-Black-Capped.jpg|thumb|Una [[Tibaldi]] [[Tibaldi Trasparente|Trasparente]].]]
 
[[Image:Tibaldi-Trasparente-Black-Capped.jpg|thumb|Una [[Tibaldi]] [[Tibaldi Trasparente|Trasparente]].]]
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Ma la concorrenza delle penne a basso costo in plastica, e l'inizio della diffusione della penna a sfera usa e getta iniziò a pesare significativamente sulle fortune dell'azienda, con il cambio di proprietà Pagliuca cercò di rilanciare la produzione passando completamente alle forme ogivali e per diminuire i prezzi cercò anche di semplificare la produzione ricorrendo all'uso di parti prodotte nel distretto di [[Settimo Torinese]], a scapito della grande qualità che fino allora era stata una delle caratteristica della produzione dell'azienda.  
 
Ma la concorrenza delle penne a basso costo in plastica, e l'inizio della diffusione della penna a sfera usa e getta iniziò a pesare significativamente sulle fortune dell'azienda, con il cambio di proprietà Pagliuca cercò di rilanciare la produzione passando completamente alle forme ogivali e per diminuire i prezzi cercò anche di semplificare la produzione ricorrendo all'uso di parti prodotte nel distretto di [[Settimo Torinese]], a scapito della grande qualità che fino allora era stata una delle caratteristica della produzione dell'azienda.  
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Le [[Produzione finale Tibaldi|nuove linee]], caratterizzate da forme ogivali, dalla presenza di penne con cappuccio metallico e [[pennino coperto]], e dal passaggio ai materiali plastici a tinta unita non ebbero però un grande successo nonostante gli sforzi promozionali effettuati da Pagliuca. Negli anni '60 la [[Tibaldi]] subì un progressivo declino fino alla chiusura avvenuta nel 1965. Come per molti altri marchi storici l'azienda è stata fatta rinascere recentemente per poter sfruttare il prestigio della sua storia nella produzione di stilografiche moderne.
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Le [[Produzione finale Tibaldi|nuove linee]], caratterizzate da forme ogivali, dalla presenza di penne con cappuccio metallico e [[pennino coperto]], e dal passaggio ai materiali plastici a tinta unita non ebbero però un grande successo nonostante gli sforzi promozionali effettuati da Pagliuca. Negli anni '60 la ''Tibaldi'' subì un progressivo declino fino alla chiusura avvenuta nel [[1965]]. Come per molti altri marchi storici l'azienda è stata fatta rinascere recentemente per poter sfruttare il prestigio della sua storia nella produzione di stilografiche moderne.
    
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