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− | Benché la [[Lamy]], essendo nata nel 1930, risulti essere uno dei produttori storici tedeschi, viene spesso considerata come un'azienda di fondazione recente. Fin dagli anni '60 infatti i suoi modelli si sono sempre caratterizzati per l'attenzione al design e alla ricerca stilistica, con la produzione di modelli di grande pregio come la [[Lamy 2000]] che, per il loro stile futuristico e minimalista, han garantito all'azienda una immagine di modernità ed avanguardia. | + | Benché la ''Lamy'', essendo nata nel [[1930]], risulti essere uno dei produttori storici tedeschi, viene spesso considerata come un'azienda di fondazione recente. Fin dagli anni '60 infatti i suoi modelli si sono sempre caratterizzati per l'attenzione al design e alla ricerca stilistica, con la produzione di modelli di grande pregio come la [[Lamy 2000]] che, per il loro stile futuristico e minimalista, han garantito all'azienda una immagine di modernità ed avanguardia. |
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− | Avendo sempre investito in ricerca e sviluppo l'azienda ha saputo superare brillantemente il periodo di crisi seguito all'introduzione della penna a sfera, restando al passo con i tempi ed adeguandosi alle nuove richieste del mercato, su cui è rimasta continuamente presente dalla fondazione. A tutt'oggi la [[Lamy]] si contraddistingue come produttore di stilografiche di fascia media, e di strumenti di scrittura destinati all'uso quotidiano. Nonostante l'azienda abbia scelto di non produrre modelli di lusso, le sue penne sono di ottima qualità e mantengono quella particolare attenzione all'innovazione stilistica che le rende sempre attuali ed interessanti.{{Infobox_Marca|Lamy}}{{BrandData|Founder=Joseph C. Lamy|Place=Heidelberg|Country=DE|Date=1930|Fullname=Orthos Fullhalterfabrik C. J. Lamy|Trademarks=Artus,Orthos}} | + | Avendo sempre investito in ricerca e sviluppo l'azienda ha saputo superare brillantemente il periodo di crisi seguito all'introduzione della penna a sfera, restando al passo con i tempi ed adeguandosi alle nuove richieste del mercato, su cui è rimasta continuamente presente dalla fondazione. A tutt'oggi la '''Lamy'' si contraddistingue come produttore di stilografiche di fascia media, e di strumenti di scrittura destinati all'uso quotidiano. Nonostante l'azienda abbia scelto di non produrre modelli di lusso, le sue penne sono di ottima qualità e mantengono quella particolare attenzione all'innovazione stilistica che le rende sempre attuali ed interessanti.{{Infobox_Marca|Lamy}}{{BrandData|Founder=Joseph C. Lamy|Place=Heidelberg|Country=DE|Date=1930|Fullname=Orthos Fullhalterfabrik C. J. Lamy|Trademarks=Artus,Orthos}} |
| == Storia == <!--T:3--> | | == Storia == <!--T:3--> |
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− | La [[Lamy]] nacque ad opera di ''Joseph C. Lamy'' nel [[1930]] ad Heidelberg, con il nome di ''"Orthos Fullhalterfabrik C. J. Lamy''". ''Joseph C. Lamy'' era stato direttore del settore esportazioni della [[Parker]] fino dagli '20. Nel 1927 era tornato ad Heidelberg come direttore generale della ''Parker Germany'' nel periodo in cui questa aveva acquisito la [[Osmia]] per la produzione in Germania della [[Duofold]]. | + | La ''Lamy'' nacque ad opera di ''Joseph C. Lamy'' nel [[1930]] ad Heidelberg, con il nome di ''"Orthos Fullhalterfabrik C. J. Lamy''". ''Joseph C. Lamy'' era stato direttore del settore esportazioni della [[Parker]] fino dagli '20. Nel 1927 era tornato ad Heidelberg come direttore generale della ''Parker Germany'' nel periodo in cui questa aveva acquisito la [[Osmia]] per la produzione in Germania della [[Duofold]]. |
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− | Nel [[1933]] la [[Lamy]] acquisì un primo brevetto per una combinazione penna/matita, e mise in produzione una penna di grandi dimensioni, sempre pensata per fare concorrenza alla [[Duofold]]. Di questi anni si hanno poche notizie, e non sono noti modelli specifici, le penne venivano commercializzate semplicemente con il marchio [[Orthos]]. | + | Nel [[1933]] la ''Lamy'' acquisì un primo brevetto per una combinazione penna/matita, e mise in produzione una penna di grandi dimensioni, sempre pensata per fare concorrenza alla [[Duofold]]. Di questi anni si hanno poche notizie, e non sono noti modelli specifici, le penne venivano commercializzate semplicemente con il marchio [[Orthos]]. |
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− | Inoltre ''Joseph C. Lamy'' seppe presagire i tempi intuendo le potenzialità della plastica, ed acquisì la ''[[Artus]] Fullaltergesellschaft Kaufmann und Co'', le cui origini sembrano risalire al 1936/37, iniziando, probabilmente per primo in Europa, a produrre penne in plastica a iniezione. Il primo modello era realizzato con un nuovo meccanismo a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]] brevettato e pur restando commercializzato con il marchio [[Artus]] si distingueva chiaramente dai predecessori. | + | Inoltre ''Joseph C. Lamy'' seppe presagire i tempi intuendo le potenzialità della plastica, ed acquisì la ''[[Artus]] Fullaltergesellschaft Kaufmann und Co'', le cui origini sembrano risalire al [[1935]],<ref>almeno secondo quanto riportato in [https://www.fountainpennetwork.com/forum/topic/318913-markant-artus-and-optimat-from-the-50s-60s/ questa discussione].</ref> iniziando, probabilmente per primo in Europa, a produrre penne in plastica a iniezione. Il primo modello era realizzato con un nuovo meccanismo a [[caricamento a stantuffo|stantuffo]] brevettato e pur restando commercializzato con il marchio [[Artus]] si distingueva chiaramente dai predecessori. |
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− | Non è chiaro se la produzione di penne in plastica iniziò intorno al [[1939]], data approssimativa della acquisizione della [[Artus]], o solo nel dopoguerra. Non è chiaro neanche quando cessò l'uso del marchio [[Orthos]], ma almeno fino al 1941<ref>almeno secondo quanto riportato in questa [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=19039 discussione].</ref> i due marchi coesistettero condividendo indirizzo e numero di telefono, anche durante un cambiamento di sede avvenuto nel 1940. | + | Non è chiaro se la produzione di penne in plastica iniziò intorno al [[1939]], data approssimativa della acquisizione della [[Artus]], o solo nel dopoguerra. Non è chiaro neanche quando cessò l'uso del marchio [[Orthos]], ma almeno fino al 1941<ref>almeno secondo quanto riportato in questa [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=19039 discussione].</ref> i due marchi coesistettero condividendo indirizzo e numero di telefono, anche durante un cambiamento di sede avvenuto nel [[1940]]. |
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− | Solo nel [[1952]] l'azienda immise sul mercato la prima penna marcata [[Lamy]], il modello [[Lamy 27]], con [[caricamento a stantuffo]] e pennino semi-coperto, di forme affusolate con uno stile che richiama quello della [[Parker 51]], che in quel periodo vedeva innumerevoli imitatori. Nonostante la somiglianza, la [[Lamy 27]] era una penna con una sua chiara personalità, e presentava notevoli innovazioni tecniche, ed in particolare il sistema di alimentazione, denominato ''[[Tintomatic]]'', che viene usato ancora oggi per la sua caratteristica di garantire un flusso costante di inchiostro nonostante le variazioni di temperatura e pressione, grazie a dei micro intarsi intorno all'alimentatore. | + | Solo nel [[1952]] l'azienda immise sul mercato la prima penna marcata ''Lamy'', il modello [[Lamy 27]], con [[caricamento a stantuffo]] e pennino semi-coperto, di forme affusolate con uno stile che richiama quello della [[Parker 51]], che in quel periodo vedeva innumerevoli imitatori. Nonostante la somiglianza, la [[Lamy 27]] era una penna con una sua chiara personalità, e presentava notevoli innovazioni tecniche, ed in particolare il sistema di alimentazione, denominato ''[[Tintomatic]]'', che viene usato ancora oggi per la sua caratteristica di garantire un flusso costante di inchiostro nonostante le variazioni di temperatura e pressione, grazie a dei micro intarsi intorno all'alimentatore. |
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− | Nel [[1966]] l'azienda creò quello che viene considerato il suo capolavoro, la [[Lamy 2000]]. Per la realizzazione di questa penna la [[Lamy]] si rivolse a ''Gerd A. Müller'' un famoso designer industriale che seguiva i dettami stilistici della [http://it.wikipedia.org/wiki/Bauhaus Bauhaus], per cui la forma segue dalla funzione. La penna venne realizzata in [[Makrolon]], una resina plastica di policarbonato rinforzata con fibre di vetro, un materiale per l'epoca rivoluzionario. Dotata di [[caricamento a stantuffo]] la penna viene considerata uno dei migliori esempi di design moderno per la semplicità delle linee e la funzionalità della realizzazione. | + | Nel [[1966]] l'azienda creò quello che viene considerato il suo capolavoro, la [[Lamy 2000]]. Per la realizzazione di questa penna la ''Lamy'' si rivolse a ''Gerd A. Müller'' un famoso designer industriale che seguiva i dettami stilistici della [http://it.wikipedia.org/wiki/Bauhaus Bauhaus], per cui la forma segue dalla funzione. La penna venne realizzata in [[Makrolon]], una resina plastica di policarbonato rinforzata con fibre di vetro, un materiale per l'epoca rivoluzionario. Dotata di [[caricamento a stantuffo]] la penna viene considerata uno dei migliori esempi di design moderno per la semplicità delle linee e la funzionalità della realizzazione. |
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− | Negli anni successivi la [[Lamy]] ha sempre mantenuto una costante ricerca nello stile e nella realizzazione penne funzionali e robuste. Senza puntare alla ricerca dell'oggetto di lusso esclusivo (dal costo proibitivo), ma senza neanche scadere nella cultura dell'usa e getta al minimo costo (e valore) possibile, la [[Lamy]] è riuscita a restare sul mercato degli strumenti di scrittura proprio grazie alla sua capacità di creare penne di design moderno e di elevata qualità costruttiva, ed oggi risulta essere il principale produttore tedesco di articoli da scrittura. | + | Negli anni successivi la ''Lamy'' ha sempre mantenuto una costante ricerca nello stile e nella realizzazione penne funzionali e robuste. Senza puntare alla ricerca dell'oggetto di lusso esclusivo (dal costo proibitivo), ma senza neanche scadere nella cultura dell'usa e getta al minimo costo (e valore) possibile, la ''Lamy'' è riuscita a restare sul mercato degli strumenti di scrittura proprio grazie alla sua capacità di creare penne di design moderno e di elevata qualità costruttiva, ed oggi risulta essere il principale produttore tedesco di articoli da scrittura. |
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| ==Riferimenti esterni== <!--T:16--> | | ==Riferimenti esterni== <!--T:16--> |
| * [http://www.lamy.com] Sito ufficiale dell'azienda | | * [http://www.lamy.com] Sito ufficiale dell'azienda |
− | * [http://web.archive.org/web/20100715150112/http://lamy.sproctor.com/] Sito dedicato alla storia della Lamy, inattivo | + | * [http://web.archive.org/web/20100715150112/http://lamy.sproctor.com/] Sito dedicato alla storia dell'azienda, inattivo |
− | * [http://www.rickconner.net/penspotters/lamy.html] Articolo sulla Lamy | + | * [http://www.rickconner.net/penspotters/lamy.html] Articolo sull'azienda |
| + | * [https://www.fountainpennetwork.com/forum/topic/231042-the-unofficial-artus-thread-german-brands/] Discussione sulla [[Artus]] su FPN |
| + | * [https://www.fountainpennetwork.com/forum/topic/318913-markant-artus-and-optimat-from-the-50s-60s/] Discussione su FPN con alcuni dati storici |
| * [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=33160] Articolo e discussione sulla [[Lamy 27]] | | * [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=33160] Articolo e discussione sulla [[Lamy 27]] |
| * [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=26083] Articolo e discussione sulla [[Lamy 2000]] | | * [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=26083] Articolo e discussione sulla [[Lamy 2000]] |