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| [[Image:Logo-FaberCastell.svg|center|350px|Logo Faber-Castell]] | | [[Image:Logo-FaberCastell.svg|center|350px|Logo Faber-Castell]] |
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− | Le attività della [[Faber-Castell]] risalgono addirittura al XVIII secolo, e l'azienda è ancor oggi nota principalmente per la sua attività di produttore di matite, svolta ininterrottamente dalle sue origini. Benché la produzione di matite sia sempre stata l'attività principale dell'azienda si può inserire la [[Faber-Castell]] nell'elenco dei principali produttori tedeschi grazie alla acquisizione della [[Osmia]] avvenuta nel 1935, marchio mantenuto sulla propria produzione fino agli inizi degli anni '60, quando la crisi derivata dal successo della penna a sfera spinse la [[Faber-Castell]] a produrre modelli più economici. | + | Le attività della ''Faber-Castell'' risalgono addirittura al XVIII secolo, e l'azienda è ancor oggi nota principalmente per la sua attività di produttore di matite, svolta ininterrottamente dalle sue origini. Benché la produzione di matite sia sempre stata l'attività principale dell'azienda si può inserire la ''Faber-Castell'' nell'elenco dei principali produttori tedeschi grazie alla acquisizione della [[Osmia]] avvenuta nel 1935, marchio mantenuto sulla propria produzione fino agli inizi degli anni '60, quando la crisi derivata dal successo della penna a sfera spinse la ''Faber-Castell'' a produrre modelli più economici. |
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− | Benché esistano alcune produzioni indipendenti, precedenti l'acquisizione della [[Osmia]], la produzione di stilografiche di qualità della [[Faber-Castell]] si identifica sostanzialmente con quella di quest'ultima. La produzione degli anni '60 infatti è scarsamente significativa, tanto che produzione di stilografiche cessò definitivamente nel 1975 quando la [[Faber-Castell]], nel corso di una ristrutturazione aziendale, eliminò questo settore per concentrarsi sulle sue altre attività produttive, salvo poi, con il ritorno in voga della stilografica, riprenderne la produzione in questi ultimi anni. | + | Benché esistano alcune produzioni indipendenti, precedenti l'acquisizione della [[Osmia]], la produzione di stilografiche di qualità della ''Faber-Castell'' si identifica sostanzialmente con quella di quest'ultima. La produzione degli anni '60 infatti è scarsamente significativa, tanto che produzione di stilografiche cessò definitivamente nel 1975 quando la ''Faber-Castell'', nel corso di una ristrutturazione aziendale, eliminò questo settore per concentrarsi sulle sue altre attività produttive, salvo poi, con il ritorno in voga della stilografica, riprenderne la produzione in questi ultimi anni. |
| {{BrandData|Ancestor=Kaspar Faber|Founder=Alexander Castell|Place=Stein|OrigDate=1761|Date=1898|ProdDate=1908|Country=DE}}{{Infobox_Marca|Faber-Castell}} | | {{BrandData|Ancestor=Kaspar Faber|Founder=Alexander Castell|Place=Stein|OrigDate=1761|Date=1898|ProdDate=1908|Country=DE}}{{Infobox_Marca|Faber-Castell}} |
| == Storia == | | == Storia == |
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− | Le origini della [[Faber-Castell]] sono fatte risalire al [[1761]] quando ''Kaspar Faber'' iniziò la produzione di matite a Stein, un paesino situato nei pressi di Norimberga. L'attività venne sviluppata dal figlio Anton Wilhelm, che dette vita alla ''A. W. Faber'', e passò poi al figlio di questi. Il vero artefice del successo fu però il nipote ''Lothar von Faber'' che prese in mano una azienda in declino e con l'invenzione della moderna matita in legno, restata invariata fino ai nostri giorni, riportò al successo il marchio ''[[A. W. Faber]]''. | + | Le origini della ''Faber-Castell'' sono fatte risalire al [[1761]] quando ''Kaspar Faber'' iniziò la produzione di matite a Stein, un paesino situato nei pressi di Norimberga. L'attività venne sviluppata dal figlio Anton Wilhelm, che dette vita alla ''[[A. W. Faber]]'', e passò poi al figlio di questi. Il vero artefice del successo fu però il nipote ''Lothar von Faber'' che prese in mano una azienda in declino e con l'invenzione della moderna matita in legno, restata invariata fino ai nostri giorni, riportò al successo il marchio ''[[A. W. Faber]]''. |
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− | Alla metà del 1800 la [[Faber-Castell]] era già una grande azienda internazionale, diretta da ''Lothar von Faber'' con l'ausilio dei fratelli Eberhard e Johan Faber. Sia Eberhard che Johan crearono delle loro aziende, il primo a New York, dove era andato per dirigere la filiale americana della ditta, sempre per la produzione di matite, il secondo a Norimberga, dove nel [[1878]] fondò una sua società personale, che nel [[1885]] diventò una società in accomandita familiare, la ''Johan Faber A. G.''. | + | Alla metà del 1800 la futura ''Faber-Castell'' era già una grande azienda internazionale, diretta da ''Lothar von Faber'' con l'ausilio dei fratelli Eberhard e Johan Faber. Sia Eberhard che Johan crearono delle loro aziende, il primo a New York, dove era andato per dirigere la filiale americana della ditta, che nel [[1861]] fondò la ''[[Eberhard Faber]]'' sempre per la produzione di matite, il secondo a Norimberga, dove nel [[1879]] fondò una sua società personale, che nel [[1885]] diventò una società in accomandita familiare, la ''[[Johan Faber A. G.]]''. Con la morte di Eberhard Faber nel [[1879]] la sua azienda passò ai figli ed al fratello Lothar.<ref>queste date derivano da quanto riportato in [https://www.eberhardfaber.com/Company/heritage/history questa pagina].</ref> |
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| Con la sua azienda Johan iniziò anche una produzione di penne stilografiche intorno agli anni '20, si trattava principalmente di penne in ebanite con caricamento [[safety]] e a [[pulsante di fondo]], vennero prodotti anche alcuni modelli in metallo. Il marchio dell'azienda era costituito da due martelli incrociati e sul cappuccio dei modelli in ebanite era riportato il nome ''Johan Faber'', riportato pure sulla clip. Verso la fine degli anni '20 venne prodotta anche una serie con [[caricamento a stantuffo]] con forme arrotondate e fino a quattro verette sul cappuccio. | | Con la sua azienda Johan iniziò anche una produzione di penne stilografiche intorno agli anni '20, si trattava principalmente di penne in ebanite con caricamento [[safety]] e a [[pulsante di fondo]], vennero prodotti anche alcuni modelli in metallo. Il marchio dell'azienda era costituito da due martelli incrociati e sul cappuccio dei modelli in ebanite era riportato il nome ''Johan Faber'', riportato pure sulla clip. Verso la fine degli anni '20 venne prodotta anche una serie con [[caricamento a stantuffo]] con forme arrotondate e fino a quattro verette sul cappuccio. |
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| Il ramo principale dell'azienda restò in mano a ''Lothar Faber'' fino alla sua morte, in seguito gli subentrò la moglie e nel [[1898]] il conte ''Alexander zu Castell'', cha aveva sposato sua nipote. Questi ribattezzò la società con il nome con cui è tutt'ora nota, trasformandola nella ''A. W. Faber-Castell''. La produzione però restò concentrata sulle matite, e la prima penna, una [[safety]] in ebanite, viene fatta risalire al [[1908]]. La penna recava la dicitura ''A. W. Faber-Castell'' e viste le similiarità tecniche del meccanismo di caricamento, è molto probabile che fosse stata prodotta dalla [[Kaweco]] su commissione. | | Il ramo principale dell'azienda restò in mano a ''Lothar Faber'' fino alla sua morte, in seguito gli subentrò la moglie e nel [[1898]] il conte ''Alexander zu Castell'', cha aveva sposato sua nipote. Questi ribattezzò la società con il nome con cui è tutt'ora nota, trasformandola nella ''A. W. Faber-Castell''. La produzione però restò concentrata sulle matite, e la prima penna, una [[safety]] in ebanite, viene fatta risalire al [[1908]]. La penna recava la dicitura ''A. W. Faber-Castell'' e viste le similiarità tecniche del meccanismo di caricamento, è molto probabile che fosse stata prodotta dalla [[Kaweco]] su commissione. |
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− | Alla morte di ''Alexander Castell'' nel [[1929]] l'azienda divenne una società in accomandita familiare. Il figlio Roland realizzò fra il [[1931]] ed il 1932 la riunificazione fra la ''A. W. Faber-Castell'' e la ''Johan Faber A. G.'' dando vita alla [[Faber-Castell]] di oggi. Nel [[1935]] la [[Faber-Castell]] iniziò ad acquistare le azioni della ''Osmia A. G.'', all'epoca uno dei principali produttori tedeschi, assumendone il controllo per poter avere un forte punto di appoggio nell'industria della produzione di stilografiche. | + | Alla morte di ''Alexander Castell'' nel [[1929]] l'azienda divenne una società in accomandita familiare. Il figlio Roland realizzò fra il [[1931]] ed il 1932 la riunificazione fra la ''A. W. Faber-Castell'' e la ''[[Johan Faber A. G.]]'' dando vita alla ''Faber-Castell'' di oggi. Nel [[1935]] la ''Faber-Castell'' iniziò ad acquistare le azioni della ''[[Osmia]] A. G.'', all'epoca uno dei principali produttori tedeschi, assumendone il controllo per poter avere un forte punto di appoggio nell'industria della produzione di stilografiche. |
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− | Nonostante l'acquisizione della [[Osmia]] la [[Faber-Castell]] produsse direttamente anche qualche modello, nel [[1936]] produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di [[caricamento a stantuffo]] e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale. | + | Nonostante l'acquisizione della [[Osmia]] la ''Faber-Castell'' produsse direttamente anche qualche modello, nel [[1936]] produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di [[caricamento a stantuffo]] e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale. |
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− | [[Image:1937-07-FaberCastell-n36.jpg|thumb|Pubblicità di una [[Faber-Castell]] ]] | + | [[Image:1937-07-FaberCastell-n36.jpg|thumb|Pubblicità di una ''Faber-Castell'' ]] |
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| Con l'acquisizione della [[Osmia]] le stilografiche assunsero l'iscrizione ''A. W. Faber-Castell Dossenheim'' ma continuarono anche a portare il marchio [[Osmia]], che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Alla fine degli anni '30, a causa della seconda guerra mondiale, l'azienda subì, come tutti gli altri produttori tedeschi, notevoli difficoltà, ma nonostante la produzione venisse ridotta per la chiamata alle armi della gran parte degli impiegati, essa restò attiva, e non avendo gli impianti subito danni significativi, la produzione fu ripresa a pieno ritmo a partire dal [[1946]], riproponendo gli stessi modelli dell'anteguerra, ma con il solo [[caricamento a stantuffo]] e con l'esplicita dicitura (oltre al marchio ed al logo [[Osmia]]) di ''A. W. Faber-Castell''. | | Con l'acquisizione della [[Osmia]] le stilografiche assunsero l'iscrizione ''A. W. Faber-Castell Dossenheim'' ma continuarono anche a portare il marchio [[Osmia]], che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Alla fine degli anni '30, a causa della seconda guerra mondiale, l'azienda subì, come tutti gli altri produttori tedeschi, notevoli difficoltà, ma nonostante la produzione venisse ridotta per la chiamata alle armi della gran parte degli impiegati, essa restò attiva, e non avendo gli impianti subito danni significativi, la produzione fu ripresa a pieno ritmo a partire dal [[1946]], riproponendo gli stessi modelli dell'anteguerra, ma con il solo [[caricamento a stantuffo]] e con l'esplicita dicitura (oltre al marchio ed al logo [[Osmia]]) di ''A. W. Faber-Castell''. |
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− | Dal [[1949]] la [[Faber-Castell]] iniziò anche la produzione di penne a sfera, e nel [[1950]] introdusse direttamente anche un suo modello a forma di siluro, denominato [[Gentleman]], nei colori nero o grigio perla e argento. La penna aveva caratteristiche rivoluzionare, una clip a forma di farfalla ed un particolare [[caricamento a stantuffo]] che conteneva parte del meccanismo nella manopola stessa, consentendo una maggiore dimensione del serbatoio, ma soprattutto era realizzata con un corpo trasparente coperto da un cilindro di plastica opaca sul quale erano praticate una serie regolare di incisioni che svolgevano allo stesso tempo il ruolo di facilitare l'impugnatura della penna e di consentire la visualizzazione del livello di inchiostro. | + | Dal [[1949]] la ''Faber-Castell'' iniziò anche la produzione di penne a sfera, e nel [[1950]] introdusse direttamente anche un suo modello a forma di siluro, denominato [[Gentleman]], nei colori nero o grigio perla e argento. La penna aveva caratteristiche rivoluzionare, una clip a forma di farfalla ed un particolare [[caricamento a stantuffo]] che conteneva parte del meccanismo nella manopola stessa, consentendo una maggiore dimensione del serbatoio, ma soprattutto era realizzata con un corpo trasparente coperto da un cilindro di plastica opaca sul quale erano praticate una serie regolare di incisioni che svolgevano allo stesso tempo il ruolo di facilitare l'impugnatura della penna e di consentire la visualizzazione del livello di inchiostro. |
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− | All'inizio degli anni '60 il marchio [[Osmia]] non venne più utilizzato e vennero introdotti una serie di modelli a pennino coperto marchiati direttamente ''A. W. Faber-Castell'', dotati di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro, più sottili rispetto alle versioni precedenti e realizzati in plastica a stampo. La linea di lusso venne denominata [[Faber-Castell 66|66]], aveva il corpo in plastica nera, rossa, blu o verde, il cappuccio laminato ed il pennino in oro; i modelli di fascia media vennero chiamati [[Faber-Castell Progress]] e prodotti in tre versioni, la 77S in plastica con pennino in acciaio, la 55S con cappuccio in argento e corpo in plastica e pennino in acciao, e la 55G con pennino in oro. Venne prodotta anche una versione per studenti denominata 54VT (da ''Vest Tank'') un serbatoio di riserva usabile tramite una valvola. | + | All'inizio degli anni '60 il marchio [[Osmia]] non venne più utilizzato e vennero introdotti una serie di modelli a pennino coperto marchiati direttamente ''A. W. Faber-Castell'', dotati di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro, più sottili rispetto alle versioni precedenti e realizzati in plastica a stampo. La linea di lusso venne denominata [[Faber-Castell 66|66]], aveva il corpo in plastica nera, rossa, blu o verde, il cappuccio laminato ed il pennino in oro; i modelli di fascia media vennero chiamati [[Faber-Castell Progress]] e prodotti in tre versioni, la 77S in plastica con pennino in acciaio, la 55S con cappuccio in argento e corpo in plastica e pennino in acciaio, e la 55G con pennino in oro. Venne prodotta anche una versione per studenti denominata 54VT (da ''Vest Tank'') un serbatoio di riserva usabile tramite una valvola. |
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− | Alla fine degli anni '60, come avveniva per la gran parte di tutti gli altri produttori di penne stilografiche, avendo per di più completamente cancellato un marchio prestigioso che godeva di una vasta popolarità, le vendite declinarono in maniera irreversibile, reggendo solo parzialmente per le penne destinate agli studenti. Nel [[1975]], nel corso di una ristrutturazione aziendale, la [[Faber-Castell]] eliminò completamente l'intero settore di produzione delle stilografiche, salvo riprendere la produzione ai nostri giorni, con il ritorno in voga di questo strumento di scrittura. | + | Alla fine degli anni '60, come avveniva per la gran parte di tutti gli altri produttori di penne stilografiche, avendo per di più completamente cancellato un marchio prestigioso che godeva di una vasta popolarità, le vendite declinarono in maniera irreversibile, reggendo solo parzialmente per le penne destinate agli studenti. Nel [[1975]], nel corso di una ristrutturazione aziendale, la ''Faber-Castell'' eliminò completamente l'intero settore di produzione delle stilografiche, salvo riprendere la produzione ai nostri giorni, con il ritorno in voga di questo strumento di scrittura. |
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