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| La ''Maruzen'' nasce in Giappone a Yokohama nel [[1869]] con l’iniziale nome di ''Maruya'' e si occupa dell'importazione dall'Europa di libri e dizionari. L'anno successivo il fondatore Hayashi Yuteki apre un negozio nella città di Tokyo e nel [[1878]] cambia il nome della ditta nel più conosciuto ''"Maruzen Co. Ltd." (secondo il diritto societario giapponese, ''"Maruzen Kabushiki Kaisha"'' e generalmente abbreviato in ''"Maruzen K.K."''). | | La ''Maruzen'' nasce in Giappone a Yokohama nel [[1869]] con l’iniziale nome di ''Maruya'' e si occupa dell'importazione dall'Europa di libri e dizionari. L'anno successivo il fondatore Hayashi Yuteki apre un negozio nella città di Tokyo e nel [[1878]] cambia il nome della ditta nel più conosciuto ''"Maruzen Co. Ltd." (secondo il diritto societario giapponese, ''"Maruzen Kabushiki Kaisha"'' e generalmente abbreviato in ''"Maruzen K.K."''). |
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| nel [[1869]] come ditta di importazione, importando varie merci dall'Europa, ed in particolare entra sul mercato delle penne come rivenditore giapponese della [[Onoto]]. Ma nello sforzo di coprire anche la fascia più bassa del mercato, nel [[1915]] iniziò l'assemblaggio di una sua linea di penne, chiamata [[Orion]]. | | nel [[1869]] come ditta di importazione, importando varie merci dall'Europa, ed in particolare entra sul mercato delle penne come rivenditore giapponese della [[Onoto]]. Ma nello sforzo di coprire anche la fascia più bassa del mercato, nel [[1915]] iniziò l'assemblaggio di una sua linea di penne, chiamata [[Orion]]. |
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| Agli inizi del 1900 entra sul mercato delle stilografiche con l'importazione di penne quale rivenditore giapponese delle [[Onoto]] e delle [[Waterman]]'s; sul finire degli anni dieci del novecento, ''"Maruzen'' decide di avviare anche una produzione di penne a proprio marchio, utilizzando i marchi ''"[[Albion]]"'' e ''"[[Maruzen Orion|Orion]]"'', realizzate in ebanite nera cesellata e con caricamento a contagocce. | | Agli inizi del 1900 entra sul mercato delle stilografiche con l'importazione di penne quale rivenditore giapponese delle [[Onoto]] e delle [[Waterman]]'s; sul finire degli anni dieci del novecento, ''"Maruzen'' decide di avviare anche una produzione di penne a proprio marchio, utilizzando i marchi ''"[[Albion]]"'' e ''"[[Maruzen Orion|Orion]]"'', realizzate in ebanite nera cesellata e con caricamento a contagocce. |
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| Nel [[1919]] Maruzen lancia sul mercato quella che sarà la linea di stilografiche più longeva della sua storia, la ''"[[Athena]] The Pen"'' (diventata poi semplicemente [[Athena]]). Le primissime [[Athena]] prodotte erano in ebanite nera cesellata con caricamento a contagocce oppure a contagocce retrattili (tipo safety pen) e successivamente vennero prodotte anche a caricamento con sacchetto d'inchiostro a torsione ed a levetta. Della metà degli anni trenta sono le [[Athena Rinascimento]], in ebanite liscia solitamente rivestita di uno strato di lacca ''[[urushi]]'', caricamento a levetta o a contagocce. | | Nel [[1919]] Maruzen lancia sul mercato quella che sarà la linea di stilografiche più longeva della sua storia, la ''"[[Athena]] The Pen"'' (diventata poi semplicemente [[Athena]]). Le primissime [[Athena]] prodotte erano in ebanite nera cesellata con caricamento a contagocce oppure a contagocce retrattili (tipo safety pen) e successivamente vennero prodotte anche a caricamento con sacchetto d'inchiostro a torsione ed a levetta. Della metà degli anni trenta sono le [[Athena Rinascimento]], in ebanite liscia solitamente rivestita di uno strato di lacca ''[[urushi]]'', caricamento a levetta o a contagocce. |
| Il [[1937]] è l'anno in cui ''Maruzen'' rileva la fabbrica nella quale fino ad allora venivano realizzate le penne a loro marchio ed inizia così la produzione in proprio. | | Il [[1937]] è l'anno in cui ''Maruzen'' rileva la fabbrica nella quale fino ad allora venivano realizzate le penne a loro marchio ed inizia così la produzione in proprio. |
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| Al termine della guerra viene costruito un nuovo stabilimento vicino a Tokyo (il precedente era andato distrutto dagli eventi bellici) e le stilografiche della linea [[Athena]], negli anni ’50, subiscono un nuovo restyling: affiancate alle classiche in ebanite e lacca ''[[urushi]]'', vi sono quelle realizzate in [[celluloide]] colorata oppure in plastica trasparente, ed i cappucci iniziano ad essere realizzati in metallo dorato o nichelato. | | Al termine della guerra viene costruito un nuovo stabilimento vicino a Tokyo (il precedente era andato distrutto dagli eventi bellici) e le stilografiche della linea [[Athena]], negli anni ’50, subiscono un nuovo restyling: affiancate alle classiche in ebanite e lacca ''[[urushi]]'', vi sono quelle realizzate in [[celluloide]] colorata oppure in plastica trasparente, ed i cappucci iniziano ad essere realizzati in metallo dorato o nichelato. |
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| La produzione di stilografiche sembra arrestarsi ad inizio degli anni sessanta, probabilmente dovuta all'introduzione delle penne a sfera, ma in anni recenti ''Maruzen'' è uscita con stilografiche personalizzate e/o in edizione limitata (con l'aggiunta del proprio marchio), prodotte di volta in volta da aziende note come [[Pilot]], [[Sailor]] e [[Platinum]], ed anche con case europee come [[Pelikan]]. Ha continuato la vendita di inchiostri a marchio Athena Ink, alcuni dei quali realizzati ad esempio da [[Sailor]]. | | La produzione di stilografiche sembra arrestarsi ad inizio degli anni sessanta, probabilmente dovuta all'introduzione delle penne a sfera, ma in anni recenti ''Maruzen'' è uscita con stilografiche personalizzate e/o in edizione limitata (con l'aggiunta del proprio marchio), prodotte di volta in volta da aziende note come [[Pilot]], [[Sailor]] e [[Platinum]], ed anche con case europee come [[Pelikan]]. Ha continuato la vendita di inchiostri a marchio Athena Ink, alcuni dei quali realizzati ad esempio da [[Sailor]]. |
| Oggi ''Maruzen'' è un grande catena libraria e di materiale per cancelleria, sparsa su tutto il territorio giapponese con circa una cinquantina di punti vendita. | | Oggi ''Maruzen'' è un grande catena libraria e di materiale per cancelleria, sparsa su tutto il territorio giapponese con circa una cinquantina di punti vendita. |