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| A causa della sua incapacità di rinnovarsi il declino dell'azienda proseguì inesorabile negli anni successivi fino alla seconda guerra mondiale, ed essa subì, come tutte gli altri principali produttori dell'epoca la grande crisi degli anni '50. La compagnia originale americana venne liquidata nel 1954, e gli impianti produttivi vennero ceduti alla BIC nel 1959. | | A causa della sua incapacità di rinnovarsi il declino dell'azienda proseguì inesorabile negli anni successivi fino alla seconda guerra mondiale, ed essa subì, come tutte gli altri principali produttori dell'epoca la grande crisi degli anni '50. La compagnia originale americana venne liquidata nel 1954, e gli impianti produttivi vennero ceduti alla BIC nel 1959. |
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− | La [[Waterman]] sarebbe così del tutto scomparsa se non fosse stata per le grandi capacità imprenditoriali del direttore della filiale francese, che | + | La [[Waterman]] sarebbe così del tutto scomparsa se non fosse stata per le grandi capacità imprenditoriali di Jules Fagard, che fin dal 1926 aveva creato un filiale francese, la ''Jif-Waterman'', che non solo aveva commercializzato con successo i prodotti dell'azienda, ma aveva creato stabilimenti di produzione e realizzato versioni specifiche per il mercato europeo (di particolare interesse le ''Safety'' realizzate con rivestimenti ornamentali in metalli preziosi). |
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| + | La ''Jif-Waterman'' (oggi divisione della [http://en.wikipedia.org/wiki/Newell_Rubbermaid Newell Rubbermaid]) continuò a prosperare sul mercato europeo, prima sotto la guida di Jules Fagard, ed ancor più, dopo la sua morte, sotto la direzione della sua vedova Elsa. L'azienda passò sostanzialmente indenne il periodo della seconda guerra mondiale, tanto che al fallimento della ditta madre essa ne acquisì il marchio, e continua ancor oggi ad operare come '''Waterman S.A.''', producendo penne di buona qualità in tutte le fasce di prezzo, che si distinguono in particolare per le lavorazioni in metallo e lacca. |
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| + | E' proprio dalla filiale francese che nel 1926 viene sviluppato e commercializzato la prima versione realmente pratica del riempimento a cartuccia, inizialmente realizzata in vetro e commercializzata in Europa con versioni modificate delle penne originali. Da questa innovazione, ulteriormente sviluppata, nasce 1953 l'ultimo modello storico di grande successo della [[Waterman]], la [[CF]] (appunto da ''Cartridge Filler''). Con la creazione della prima stilografica a cartucce di plastica usa e getta, che introdusse sul mercato quello che ormai è il più comune meccanismo di caricamento delle stilografiche contemporanee, la ''Jif-Waterman'', dopo oltre 30 anni, riportò il marchio [[Waterman]] all'apice dell'innovazione. |
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− | ma il nome [[Waterman]] ha continuato ad esistere grazie alla filiale francese, la ''Waterman Jif'' (in seguito divenuta '''Waterman S.A.''') che invece prosperava, e che negli anni successivi assorbì tutto quello che rimaneva della ditta originale americana e della succursale francese. E' infatti della ''Waterman Jif'' l'altra grande innovazione prodotta dal marchio [[Waterman]], la creazione della prima stilografica a cartucce di plastica usa e getta, che introdusse sul mercato quello che ormai è il più comune meccanismo di caricamento delle stilografiche contemporanee.
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