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− | I nomi della [[Chilton]] e della [[Chilton|Crocker]] rientrano fra quelli delle tante aziende nate nel periodo d'oro della stilografica americana e poi scomparse con le difficoltà incontrate negli anni successivi. La prima venne creata dal figlio del fondatore della seconda, che venne in essa assorbita. Passato il periodo d'oro degli anni '20 la [[Chilton]] come la gran parte degli altri produttori dell'epoca subì pesantemente la grande depressione del '29. Negli anni '30 le vendite peggiorarano e la produzione continuò a ridursi, fino alla definitiva uscita dal mercato nel 1941.
| + | La [[Chilton]] e la [[Chilton|Crocker]] sono due fra le più interessanti delle |
| + | tante aziende nate nel periodo d'oro della stilografica americana e poi |
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− | Nonostante la grande qualità delle sue penne, senz'altro al pari delle ben più famose [[Waterman]] e [[Parker]], la [[Chilton]] non brillò mai per una particolare attenzione agli aspetti legati alla commercializzazione, la diffusione delle sue penne non uscì mai dagli Stati Uniti, ed a lungo la distribuzione restò localizzata nel Nord Est. Le penne della [[Chilton]] erano molto belle, funzionali e con grandi doti tecniche e costruttive, ma a causa della loro scarsa diffusione non ebbero il successo che meritavano; per questo motivo sono piuttosto rare e molto ricercate dai collezionisti. | + | Nonostante la grande qualità delle sue penne, senz'altro al pari delle ben più |
| + | famose [[Waterman]] e [[Parker]], la [[Chilton]] non brillò mai per una |
| + | particolare attenzione agli aspetti legati alla commercializzazione; la |
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| + | distribuzione restò localizzata nel Nord Est del paese. Le penne della |
| + | [[Chilton]] erano molto belle, funzionali e con grandi doti tecniche e |
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| == Storia == | | == Storia == |
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− | Nel 1902 ''Seth Sears Crocker'' fondò a Boston la ''Crocker Pen Company'', in quegli anni le aziende venivano quasi sempre fondate in seguito alla realizzazione di una qualche innovazione tecnica, che nel caso della [[Chilton|Crocker]] era un nuovo sistema di riempimento denominato ''[[blow filler]]'' in quanto basato sulla compressione di un sacchetto di gomma da effettuarsi soffiando con forza nel corpo della penna da un apposito foro praticato sul fondo. | + | Nel 1902 ''Seth Sears Crocker'' fondò a Boston la ''Crocker Pen Company'', in |
| + | quegli anni le aziende venivano quasi sempre fondate in seguito alla |
| + | realizzazione di una qualche innovazione tecnica, che nel caso della |
| + | [[Chilton|Crocker]] era un nuovo sistema di riempimento denominato |
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| + | gomma da effettuarsi soffiando con forza nel corpo della penna da un apposito |
| + | foro praticato sul fondo. |
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− | Le penne prodotte dalla [[Chilton|Crocker]] erano di buona qualità, ed il sistema di caricamento funzionale, anche se piuttosto scomodo, per questo ben presto venne sostituito dal cosiddetto ''[[hatchet filler]]'', un caricamento tramite una leva agganciata al fondello della penna, realizzato in questa maniera per aggirare il brevetto della [[Sheaffer]]. ''Seth Crocker'' lasciò gli affari nel 1920, e nella conduzione dell'azienda gli subentrò il figlio, ''Seth Chilton Crocker'', che spostò l'azienda da Boston a New York. | + | Le penne prodotte dalla [[Chilton|Crocker]] erano di buona qualità, ed il |
| + | sistema di caricamento funzionale, anche se piuttosto scomodo, per questo ben |
| + | presto venne sostituito dal cosiddetto ''[[hatchet filler]]'', un caricamento |
| + | tramite una leva agganciata al fondello della penna, realizzato in questa |
| + | maniera per aggirare il brevetto della [[Sheaffer]]. ''Seth Crocker'' lasciò |
| + | gli affari nel 1920, e nella conduzione dell'azienda gli subentrò il figlio, |
| + | ''Seth Chilton Crocker'', che spostò l'azienda da Boston a New York. |
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− | Nel 1923 ''Seth Chilton Crocker'' rientrò direttamente nel mercato delle penne stilografiche fondando a Boston una nuova azienda a suo nome: la ''Chilton Pen Company''. L'anno successivo lanciò sul mercato il primo modello della nuova ditta, basato su un ingegnoso [[caricamento#caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]], evoluzione del ''[[blow filler]]'' inventato dal padre, realizzando quello che in sostanza è un precursore del ''touchdown'' che la [[Sheaffer]] introdurrà sul mercato solo più di 20 anni dopo. | + | Nel 1923 ''Seth Chilton Crocker'' rientrò direttamente nel mercato delle penne |
| + | stilografiche fondando a Boston una nuova azienda a suo nome: la ''Chilton Pen |
| + | Company''. L'anno successivo lanciò sul mercato il primo modello della nuova |
| + | ditta, basato su un ingegnoso |
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| + | evoluzione del ''[[blow filler]]'' inventato dal padre, realizzando quello che |
| + | in sostanza è un precursore del ''touchdown'' che la [[Sheaffer]] introdurrà |
| + | sul mercato solo più di 20 anni dopo. |
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− | Il [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]] della [[Chilton]] è basato sulla compressione effettuata tramite lo scorrimento del fusto esterno della penna su un cilindro metallico interno che racchiude il sacchetto di inchiostro della penna. Il fusto è fornito di un foro sul fondo da tenere chiuso con un dito in fase di compressione, una volta aperto si consente l'espansione del sacchetto ed il conseguente caricamento. | + | Il [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]] della |
| + | [[Chilton]] è basato sulla compressione effettuata tramite lo scorrimento del |
| + | fusto esterno della penna su un cilindro metallico interno che racchiude il |
| + | sacchetto di inchiostro della penna. Il fusto è fornito di un foro sul fondo |
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| + | consente l'espansione del sacchetto ed il conseguente caricamento. |
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− | Il sistema è semplice, funzionale e robusto, e consentiva di utilizzare sacchetti di dimensioni nettamente superiori rispetto a quelli dei concorrenti, tanto che le penne venivano promosse con lo slogan ''Twice the ink''. A causa però della maggiore lunghezza del gruppo pennino, resa necessaria dalla particolare struttura del sistema di caricamento, la forma delle penne era poco proporzionata per la corrispondente maggior lunghezza del cappuccio. | + | Il sistema era semplice, funzionale e robusto, e consentiva di utilizzare |
| + | sacchetti di dimensioni nettamente superiori rispetto a quelli dei |
| + | concorrenti, tanto che le penne venivano promosse con lo slogan ''Twice the |
| + | ink''. A causa però della maggiore lunghezza del gruppo pennino, resa |
| + | necessaria dalla particolare struttura del sistema di caricamento, la forma |
| + | delle penne era poco proporzionata per la corrispondente maggior lunghezza del |
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− | Le prime penne della [[Chilton]] vennero realizzate in ebanite nera o fiammata, ma già a partire dal 1926 vennero introdotti dei nuovi modelli costruiti in celluloide, nei classici colori ''Jade green'' e ''Pearl Black''. Nei primi anni tutta la produzione della [[Chilton]] proveniva dagli impianti di Boston, ed i modelli di questo periodo sono spesso indicati con il nome di questa città. | + | Le prime penne della [[Chilton]] vennero realizzate in ebanite nera o |
| + | fiammata, ma già a partire dal 1926 vennero introdotti dei nuovi modelli |
| + | costruiti in celluloide, nei classici colori ''Jade green'' e ''Pearl |
| + | Black''. Nei primi anni tutta la produzione della [[Chilton]] proveniva dagli |
| + | impianti di Boston, ed i modelli di questo periodo sono spesso indicati con il |
| + | nome di questa città. |
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− | Nel 1926 la [[Chilton]] trasferì gli impianti produttivi da Boston a Long Island (New York) inglobando anche i resti della [[Chilton|Crocker]], in questo periodo vennero prodotti nuovi modelli in celluloide con nuovi colori, e sviluppata una seconda versione del sistema di caricamento, in cui non era più il fusto esterno ad essere usato per la compressione, ma un controcappuccio metallico azionato tramite il fondello. In questo modo le dimensioni del cappuccio potevano tornare ad essere più proporzionate. All'inizio degli anni '30 vennero anche adottate, seguendo lo stile ''[[streamlined]]'' introdotto dalla [[Balance]], delle forme affusolate. I modelli di questo periodo, prodotti in 15 variazioni di colore ed 8 dimensioni diverse vengono comunemente chiamati ''Long Island''.
| + | Alla fine degli anni '20 (il momento esatto del trasferimento è incerto, |
| + | taluni lo indicano nel 1926, altri nel 1929) la [[Chilton]] trasferì gli |
| + | impianti produttivi da Boston a Long Island (New York) inglobando anche i |
| + | resti della [[Chilton|Crocker]]. In questo periodo vennero prodotti nuovi |
| + | modelli in celluloide con nuovi colori, e sviluppata una seconda versione del |
| + | sistema di caricamento, in cui non era più il fusto esterno ad essere usato |
| + | per la compressione, ma un controcappuccio metallico azionato tramite il |
| + | fondello. In questo modo le dimensioni del cappuccio potevano tornare ad |
| + | essere più proporzionate. |
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− | Nel 1935 la [[Chilton]] introdusse quello che è probabilmente il suo capolavoro, il modello [[Wingflow]],
| + | All'inizio degli anni '30 vennero anche adottate, seguendo lo stile |
| + | ''[[streamlined]]'' introdotto dalla [[Balance]], delle forme affusolate. I |
| + | modelli di questo periodo, prodotti in 15 variazioni di colore ed 8 dimensioni |
| + | diverse vengono comunemente chiamati ''Long Island''. |
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− | Nel 1939 la [[Chilton]] produsse la sua ultima penna di qualità, la [[Golden Quill]], introdotta sul mercato in occasione della Fiera Mondiale di New York. La nuova penna era contraddistinta da uno stile semplice ed austero, in netto contrasto con l'opulenza della [[Wingflow]]. La qualità come sempre era impeccabile, ma l'azienda era ormai in crisi e la nuova penna non venne pubblicizzata a sufficienza: le vendite furono scarse (tanto che la penna è molto rara ed oggi ricercatissima dai collezionisti). | + | Nel 1935 la [[Chilton]] introdusse quello che è probabilmente il suo |
| + | capolavoro, il modello [[Wingflow]], |
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| + | Nel 1939 la [[Chilton]] produsse la sua ultima penna di qualità, la [[Golden |
| + | Quill]], introdotta sul mercato in occasione della Fiera Mondiale di New |
| + | York. La nuova penna era contraddistinta da uno stile semplice ed austero, in |
| + | netto contrasto con l'opulenza della [[Wingflow]]. La qualità come sempre era |
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| + | pubblicizzata a sufficienza: le vendite furono scarse (tanto che la penna è |
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| Nel 1941, dopo aver introdotto sul mercato penne economiche di bassa qualità (le Chiltonian, vendute per lo più per corrispondenza), la [[Chilton]], incapace di generare vendite sufficienti, chiuse i battenti uscendo definitivamente dal mercato. | | Nel 1941, dopo aver introdotto sul mercato penne economiche di bassa qualità (le Chiltonian, vendute per lo più per corrispondenza), la [[Chilton]], incapace di generare vendite sufficienti, chiuse i battenti uscendo definitivamente dal mercato. |