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| una simile origine. | | una simile origine. |
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− | La storia della penna stilografica è indissolubilmente legata a quella dei | + | La storia della penna stilografica è infatti indissolubilmente legata a quella dei |
| vari sistemi che sono stati ideati negli anni per effettuarne il caricamento | | vari sistemi che sono stati ideati negli anni per effettuarne il caricamento |
| dell'inchiostro. In particolare nei primi anni del '900 tutti i produttori | | dell'inchiostro. In particolare nei primi anni del '900 tutti i produttori |
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| === ''eyedropper filler'' === | | === ''eyedropper filler'' === |
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− | Si suole chiamare così il cosiddetto ''caricamento a contagocce'', che in realtà non si può considerare un vero sistema di riempimento, dato che in realtà non esiste nessun ''"sistema"''. In questo caso infatti il caricamento della penna avviene svitando (o staccando, a seconda delle modalità di costruzione) il gruppo pennino dal fusto della penna che essendo cavo viene utilizzato come serbatoio; l'operazione di riempimento in genere veniva effettuato a caduta tramite un contagocce (o un qualunque altro strumento equivalente) spesso fornito direttamente dal produttore stesso assieme alla penna. | + | Si suole chiamare così il cosiddetto ''caricamento a contagocce'', che in realtà non si può considerare un vero e proprio sistema di riempimento, dato che in realtà non esiste nessun ''"sistema"''. In questo caso infatti il caricamento della penna avviene smontando il gruppo pennino dal fusto della penna, che essendo cavo viene utilizzato come serbatoio. L'operazione di riempimento viene effettuata, ottenuto l'accesso al serbatoio, con l'immissione dell'inchiostro a caduta da effettuarsi con un contagocce. che spesso veniva fornito dal produttore stesso assieme alla penna. Completato il riempimento il gruppo pennino doveva essere rimontato sul fusto per poter utilizzare la penna. |
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− | Per la sua semplicità questo ''"sistema"'' è stato adottato fin dall'800 agli albori dello sviluppo della penna stilografica, e permane in uso fino agli inizi del '900. Il sistema è semplice, specie in termini dei requisiti tecnici per la costruzione, inoltre ha il vantaggio di consentire una grande capienza di inchiostro, determinata solo dalle dimensioni del corpo della penna, ma presenta numerosi inconvenienti, il primo dei quali è la scomodità delle operazioni di riempimento (occorreva infatti smontare la penna per ricaricarla). | + | Per la sua semplicità costruttiva questo ''"sistema"'' è stato adottato fin dall'800 agli albori dello sviluppo della penna stilografica, ed è rimasto in uso fino agli inizi del '900. Il sistema è semplice, specie nei termini dei requisiti tecnici per la costruzione, ed inoltre ha il vantaggio di consentire una grande capienza di inchiostro, determinata solo dalle dimensioni del corpo della penna; presenta però numerosi inconvenienti, il primo dei quali è senz'altro la scomodità delle operazioni di riempimento, dato che per ricaricarla occorre smontare la penna. |
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− | Un secondo inconveniente originava poi dal fatto che, specie nei modelli di qualità inferiore, avere l'inchiostro in contatto diretto con il corpo della penna poteva causare perdite (specie con l'usura) in corrispondenza della giunzione con il gruppo pennino. Inoltre, dovendo svitare ed avvitare quest'ultimo, ed essendovi in genere residui di inchiostro, si finiva inevitabilmente per | + | Un secondo inconveniente origina poi dal fatto che con l'usura, specie nei modelli di qualità inferiore, avere l'inchiostro in contatto diretto con il corpo della penna può causare perdite in corrispondenza della giunzione fra fusto e gruppo pennino. Inoltre, dovendo svitare ed avvitare quest'ultimo il rischio di macchiarsi le mani è sempre piuttosto alto. Il corpo della penna poi doveva essere realizzato soltanto in materiale inerte che fosse capace di resistere al contatto con gli agenti corrosivi presenti negli inchiostri (all'epoca questo era solo l'ebanite). |
− | macchiarsi le mani. Inoltre il corpo della penna poteva essere realizzato soltanto in materiale inerte, capace di resistere al contatto con gli agenti corrosivi presenti negli inchiostri (all'epoca solo l'ebanite). | |
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− | Infine essendo l'inchiostro contenuto direttamente nel corpo della penna, quando questa si andava svuotando si aveva una notevole sensibilità alle variazioni di pressione e temperatura (tanto maggiore quanto più grande è il volume disponibile); il calore della mano ad esempio si trasmetteva direttamente all'aria contenuta internamente alla penna, e questo, alterando l'equilibrio della pressione, causava fuoriuscite di inchiostro.
| + | Un ultimo inconveniente, spesso molto fastidioso, è che essendo in questo caso l'inchiostro contenuto direttamente nel corpo della penna, quando questa si svuota si determina una notevole sensibilità alle variazioni di pressione e temperatura dell'aria contenuta all'interno del fusto della penna, che è tanto maggiore quanto più grande è il volume disponibile. Questo fa sì ad esempio che quando il calore della mano che impugna la penna si trasmette all'aria contenuta all'interno del fusto, questa subisce una espansione alterando l'equilibrio della pressione fra interno e esterno, e causando con relativa facilità perdite di inchiostro. |
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| === ''safety filler'' === | | === ''safety filler'' === |
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− | Viene chiamato così il cosiddetto ''caricamento di sicurezza'', che nasce come | + | Viene chiamato così il cosiddetto ''caricamento di sicurezza'', che nasce come evoluzione del sistema di caricamento a contagocce. Per semplificare le operazioni di riempimento ed evitare fuoriuscite di inchiostro in conseguenza di differenze di pressione e temperatura, in questo caso il gruppo |
− | evoluzione del sistema di caricamento a contagocce. Per semplificare le | + | pennino viene montato su di un meccanismo che consente di ritrarlo all'interno del corpo della penna. Da questa caratteristica viene anche il nome di ''[[rientranti]]'' con cui spesso si identificano le penne che usano questo caricamento. |
− | operazioni di riempimento ed evitare fuoriuscite dell'inchiostro in | |
− | conseguenza di differenze di pressione o altro in questo caso il gruppo | |
− | pennino viene montato su di un meccanismo che consente di ritrarlo all'interno | |
− | del corpo della penna. Da questa caratteristica viene anche il nome di | |
− | [[rientranti]] che spesso identifica tutta la classe delle penne che usano | |
− | questo caricamento. | |
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− | Una volta ritirato il pennino nel corpo della penna quest'ultimo diventa | + | Una volta che si sia fatto rientrare il pennino nel corpo della penna, quest'ultimo diventa accessibile per il riempimento, da effettuare tramite il solito contagocce. In questo caso si ha meno volume disponibile per l'inchiostro, essendo l'interno del fusto occupato anche dal meccanismo, ma comunque sufficiente. Per poter usare la penna basterà riutilizzare il meccanismo alla rovescia per riportare il pennino in posizione di lavoro, facendolo uscire dal corpo della penna. |
− | accessibile per il riempimento tramite il solito contagocce; inoltre con il | |
− | pennino in tale posizione la penna può essere chiusa ermeticamente con un
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− | cappuccio fornito di adeguata guarnizione che permette di garantirsi contro la
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− | fuoriuscita di eventuali perdite di inchiostro, caratteristica a cui è dovuto
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− | il nome ''safety'' del caricamento stesso. Per usare la penna basterà
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− | Il fascino di questo sistema di caricamento risiede nella complessità
| + | Inoltre con il pennino rientrato all'interno del fusto, la penna può essere chiusa ermeticamente utilizzando un cappuccio a fondo piatto che può essere fornito di adeguate guarnizioni che permettano di garantirsi contro la fuoriuscita di eventuali perdite di inchiostro, caratteristica a cui è dovuto il nome [[safety]] con viene chiamato questo caricamento. Questo fu un grosso passo avanti in un'epoca in cui le perdite di inchiostro erano molto comuni, e la tenuta dei cappucci, spesso bloccati semplicemente a pressione sul fusto della penna, era assai problematica. |
− | meccanica della sua realizzazione, che spesso mostra i vertici delle
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− | tecnologie dell'epoca: il gruppo pennino infatti viene fatto spostare grazie
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− | ad una vite elicoidale azionata dalla rotazione del fondello della penna, per
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− | eseguire il caricamento deve essere fatto rientrare e riportato in pozione per
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− | la scrittura. Con queste penne è fondamentale ricordarsi di aprire il
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− | cappuccio in posizione verticale, e di non richiuderlo senza avere ritratto il | |
− | pennino, tanto che alcuni modelli prevedono la presenza di un apposito
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− | Benché lo sia classificato, forse ingiustamente, fra i sistemi di caricamento | + | Il fascino di questo sistema di caricamento risiede nella complessità meccanica della sua realizzazione, che spesso mostra i vertici delle tecnologie dell'epoca: il gruppo pennino infatti viene fatto spostare grazie ad una vite elicoidale azionata dalla rotazione del fondello della penna. In posizione di lavoro esso andrà a chiudere ermeticamente il fusto, mentre in posizione di riposo lascerò completo accesso all'interno della penna. |
− | primitivi, in realtà il ''safety filler'' ha resistito sul mercato molto più a | + | |
− | lungo di altri sistemi di riempimento creati in periodi successivi. In | + | Con queste penne è fondamentale ricordarsi di aprire il cappuccio sempre in posizione verticale, e di non richiuderlo mai senza avere prima ritratto completamento il pennino all'interno del fusto, per evitare di danneggirne la punta. Dato che questo era un inconveniente comune alcuni modelli prevedono addirittura la presenza di un apposito meccanismo di sicurezza (in genere uno spillo montato al centro del cappuccio che va a battere sul gruppo pennino, che così ne impedisce la chiusura se questo non è stato completamente ritirato all'interno del corpo della penna. |
− | particolare si trovano in produzione modelli che lo utilizzano fino agli anni | + | |
− | '20. A causa del suo valore storico, che lo vede essere sostanzialmente il | + | Benché lo sia classificato, forse ingiustamente, fra i sistemi di caricamento primitivi, in realtà il ''safety filler'' ha resistito sul mercato molto più a lungo di altri sistemi di riempimento creati in periodi successivi. In particolare si trovano in produzione modelli che lo utilizzano fino agli anni |
− | primo sistema meccanico dedicato al riempimento della penna, esso continua a | + | '20. A causa del suo valore storico, che lo vede essere sostanzialmente il primo sistema meccanico dedicato al riempimento della penna, esso continua a riscuotere un innegabile interesse da parte dei collezionisti, molti dei quali hanno una particolare predilezione per le penne ''[[rientranti]]''. |
− | riscuotere un innegabile interesse da parte dei collezionisti, molti dei quali | |
− | hanno una particolare predilezione per le penne ''rientranti''. | |
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| == Compressione diretta del ''sacchetto'' == | | == Compressione diretta del ''sacchetto'' == |