Modifiche

Jump to navigation Jump to search
Versione marcata per la traduzione
Riga 1: Riga 1:  
<translate>
 
<translate>
 +
<!--T:1-->
 
[[Immagine:Logo-Ancora.svg|center|300px|Logo Ancora]]
 
[[Immagine:Logo-Ancora.svg|center|300px|Logo Ancora]]
       +
<!--T:2-->
 
Benché non sia altrettanto famosa di [[Aurora]] e [[Omas]], la [[Ancora]] è stata una delle più importanti marche storiche di stilografiche italiane. Nonostante l'azienda non abbia mai introdotto invenzioni tecniche di rilevanza significativa, né lo stile si sia mai distinto per particolare originalità ed innovazione, presentando modelli spesso chiaramente ispirati a quelli delle altre marche più note, le penne dell'[[Ancora]] erano comunque di ottima qualità, distinguendosi in particolare per la lavorazione della celluloide, proposta in colori molto belli ed originali.
 
Benché non sia altrettanto famosa di [[Aurora]] e [[Omas]], la [[Ancora]] è stata una delle più importanti marche storiche di stilografiche italiane. Nonostante l'azienda non abbia mai introdotto invenzioni tecniche di rilevanza significativa, né lo stile si sia mai distinto per particolare originalità ed innovazione, presentando modelli spesso chiaramente ispirati a quelli delle altre marche più note, le penne dell'[[Ancora]] erano comunque di ottima qualità, distinguendosi in particolare per la lavorazione della celluloide, proposta in colori molto belli ed originali.
    
Come tutti gli altri produttori di penne stilografiche [[Ancora]] accusò pesantemente la grande crisi dovuta all'avvento della penna a sfera usa e getta, subendo un progressivo declino fino alla chiusura definitiva avvenuta nel 1975. Oggi il marchio è ancora presente sul mercato essendo stato risuscitato nel 1988, come avvenuto per altre ditte storiche, per usarlo nella produzione di stilografiche moderne.{{Infobox_Marca|Ancora}}
 
Come tutti gli altri produttori di penne stilografiche [[Ancora]] accusò pesantemente la grande crisi dovuta all'avvento della penna a sfera usa e getta, subendo un progressivo declino fino alla chiusura definitiva avvenuta nel 1975. Oggi il marchio è ancora presente sul mercato essendo stato risuscitato nel 1988, come avvenuto per altre ditte storiche, per usarlo nella produzione di stilografiche moderne.{{Infobox_Marca|Ancora}}
== Storia ==
+
== Storia == <!--T:3-->
    +
<!--T:4-->
 
La [[Ancora]] venne fondata (secondo quanto riportato da A. Lambrou ed altri) da ''Giuseppe Zanini'',<ref>oltre alla data della fondazione, un'altro punto incerto riguardo le origini dell'azienda è proprio il cognome del suo fondatore, si trovano infatti sia documenti in cui viene riportato il cognome ''Zannini'', con due "n", sia il semplice Zanini, su questo sono state avanzate diverse ipotesi, ma in sostanza la questione resta irrisolta.</ref> a Sesto Calende, sulle rive del Lago Maggiore, nel 1909. Non è noto da quale fonte Lambrou desuma una data così lontana, e nel sito ufficiale dell'azienda pur non essendo indicate fonti certe l'origine dell'azienda viene riportata al 1919 a Bologna,<ref>il sito dell'azienda non è comunque molto affidabile, c'è un clamoroso errore nella data di nascita di Zanini, trascritta malamente in 1897 quando sul certificato di nascita pubblicato sul sito stesso si nota la data corretta del 1879, e nel seguito si parla di una produzione di penne chiamate...  ''Aurora''.</ref> consistente con quanto indicato da molti altri.<ref>il riferimento principale resta il testo di Letizia Jacopini, ''La storia della stilografica in Italia 1900-1950''.</ref> Infine in [[:Categoria:Ancora_Documents|alcune fatture]] del 1941 si fa riferimento ad una ''Casa fondata nel 1902'' (che presumibilmente fa riferimento all'inizio delle attività commerciali di Zanini, e non alla fondazione della azienda).
 
La [[Ancora]] venne fondata (secondo quanto riportato da A. Lambrou ed altri) da ''Giuseppe Zanini'',<ref>oltre alla data della fondazione, un'altro punto incerto riguardo le origini dell'azienda è proprio il cognome del suo fondatore, si trovano infatti sia documenti in cui viene riportato il cognome ''Zannini'', con due "n", sia il semplice Zanini, su questo sono state avanzate diverse ipotesi, ma in sostanza la questione resta irrisolta.</ref> a Sesto Calende, sulle rive del Lago Maggiore, nel 1909. Non è noto da quale fonte Lambrou desuma una data così lontana, e nel sito ufficiale dell'azienda pur non essendo indicate fonti certe l'origine dell'azienda viene riportata al 1919 a Bologna,<ref>il sito dell'azienda non è comunque molto affidabile, c'è un clamoroso errore nella data di nascita di Zanini, trascritta malamente in 1897 quando sul certificato di nascita pubblicato sul sito stesso si nota la data corretta del 1879, e nel seguito si parla di una produzione di penne chiamate...  ''Aurora''.</ref> consistente con quanto indicato da molti altri.<ref>il riferimento principale resta il testo di Letizia Jacopini, ''La storia della stilografica in Italia 1900-1950''.</ref> Infine in [[:Categoria:Ancora_Documents|alcune fatture]] del 1941 si fa riferimento ad una ''Casa fondata nel 1902'' (che presumibilmente fa riferimento all'inizio delle attività commerciali di Zanini, e non alla fondazione della azienda).
    +
<!--T:5-->
 
La storia iniziale della [[Ancora]] resta pertanto alquanto incerta, di certo si sa che Zanini iniziò le sue attività nel campo degli oggetti da scrittura a Bologna, dove pare fosse in contatto con ''Armando Simoni'' (fondatore della [[OMAS]]), e dove esistono tracce della sua attività fin dal 1918.<ref>nel libro ''La storia della stilografica in Italia 1900-1950'' Letizia Jacopini pubblica una denuncia di inizio attività per la ditta ''Arti Grafiche - Giuseppe Zanini'' del 22 febbraio 1918.</ref> Nel 1920 poi fondò con un socio, tale Clerici, una propria azienda denominata ''Fabbrica e Commercio di Penne Stilografiche e Raffinati Oggetti per Arti Grafiche''. La produzione di questi primi anni non era ancora chiaramente identificata dal marchio [[Ancora]]. Nel sito ufficiale dell'attuale detentore del marchio viene riportato l'acquisto di un negozio di cancelleria a Bologna e l'inizio della produzione di stilografiche nel 1919. Sarebbe assai poco credibile che avendo fondato una azienda produttrice di stilografiche già nel 1909 si sarebbe poi messo a fondare una attività di arti grafiche a Bologna nel 1918.  
 
La storia iniziale della [[Ancora]] resta pertanto alquanto incerta, di certo si sa che Zanini iniziò le sue attività nel campo degli oggetti da scrittura a Bologna, dove pare fosse in contatto con ''Armando Simoni'' (fondatore della [[OMAS]]), e dove esistono tracce della sua attività fin dal 1918.<ref>nel libro ''La storia della stilografica in Italia 1900-1950'' Letizia Jacopini pubblica una denuncia di inizio attività per la ditta ''Arti Grafiche - Giuseppe Zanini'' del 22 febbraio 1918.</ref> Nel 1920 poi fondò con un socio, tale Clerici, una propria azienda denominata ''Fabbrica e Commercio di Penne Stilografiche e Raffinati Oggetti per Arti Grafiche''. La produzione di questi primi anni non era ancora chiaramente identificata dal marchio [[Ancora]]. Nel sito ufficiale dell'attuale detentore del marchio viene riportato l'acquisto di un negozio di cancelleria a Bologna e l'inizio della produzione di stilografiche nel 1919. Sarebbe assai poco credibile che avendo fondato una azienda produttrice di stilografiche già nel 1909 si sarebbe poi messo a fondare una attività di arti grafiche a Bologna nel 1918.  
    +
<!--T:6-->
 
La collaborazione con Clerici continuò fino al 1924, quando Zanini fondò una sua attività personale, con ragione sociale ''Fabbrica di penne stilografiche e commercio, stampe in genere e riproduzioni opere d'arte''. Nel 1925 l'attività, fino allora riferita all'abitazione personale di Zanini di via Irnerio 19f a Bologna, venne trasferita a Sesto Calende.<ref>per entrambe le date si fa riferimento a quanto riportato nel suo libro da Letizia Jacopini, dopo l'esame dei documenti della Camera di Commercio di Bologna.</ref> Il marchio [[Ancora]] venne comunque depositato solo nel 1929 ({{Marchio|40112}}). Nel 19xx con la morte del fondatore, il figlio Alfredo subentrò nella gestione fino al 1975, quando l'azienda chiuse. Nel 1938 la sede venne spostata ad Arona, dove furono creati gli stabilimenti veri e propri.
 
La collaborazione con Clerici continuò fino al 1924, quando Zanini fondò una sua attività personale, con ragione sociale ''Fabbrica di penne stilografiche e commercio, stampe in genere e riproduzioni opere d'arte''. Nel 1925 l'attività, fino allora riferita all'abitazione personale di Zanini di via Irnerio 19f a Bologna, venne trasferita a Sesto Calende.<ref>per entrambe le date si fa riferimento a quanto riportato nel suo libro da Letizia Jacopini, dopo l'esame dei documenti della Camera di Commercio di Bologna.</ref> Il marchio [[Ancora]] venne comunque depositato solo nel 1929 ({{Marchio|40112}}). Nel 19xx con la morte del fondatore, il figlio Alfredo subentrò nella gestione fino al 1975, quando l'azienda chiuse. Nel 1938 la sede venne spostata ad Arona, dove furono creati gli stabilimenti veri e propri.
    +
<!--T:7-->
 
[[Image:1950-Ancora.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Lusso]] degli anni '50.]]
 
[[Image:1950-Ancora.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Lusso]] degli anni '50.]]
    +
<!--T:8-->
 
Purtroppo la datazione dei modelli prodotti dalla [[Ancora]] è estremamente incerta e approssimata, dato che non esistono quasi cataloghi e listini. La produzione iniziale era costituita da penne realizzate in maniera piuttosto convenzionale con il classico [[safety|caricamento di sicurezza]], costruite sia in [[BCHR|ebanite cesellata]] che, per i modelli di maggior pregio, con [[overlay|rivestimenti]] in metallo decorato. Quest'ultimo era in genere placcato oro a 18k, anche se sono stati rinvenuti esemplari in oro massiccio; non pare invece essere stato usato l'argento. In genere questi rivestimenti sono marchiati con il nome [[Ancora]] in lettere maiuscolo sul bordo inferiore del cappuccio, ma taluni riportano sulla testa dello stesso il logo della ditta, un'ancora, in smalto bianco e blu, che veniva usata anche sui modelli in ebanite.
 
Purtroppo la datazione dei modelli prodotti dalla [[Ancora]] è estremamente incerta e approssimata, dato che non esistono quasi cataloghi e listini. La produzione iniziale era costituita da penne realizzate in maniera piuttosto convenzionale con il classico [[safety|caricamento di sicurezza]], costruite sia in [[BCHR|ebanite cesellata]] che, per i modelli di maggior pregio, con [[overlay|rivestimenti]] in metallo decorato. Quest'ultimo era in genere placcato oro a 18k, anche se sono stati rinvenuti esemplari in oro massiccio; non pare invece essere stato usato l'argento. In genere questi rivestimenti sono marchiati con il nome [[Ancora]] in lettere maiuscolo sul bordo inferiore del cappuccio, ma taluni riportano sulla testa dello stesso il logo della ditta, un'ancora, in smalto bianco e blu, che veniva usata anche sui modelli in ebanite.
    +
<!--T:9-->
 
Fin dagli anni '20 alle rientranti marcate ''[[Ancora]]'' venne affiancata la sottomarca ''[[Rapid]]'', rimasta in produzione fino circa gli anni '40. La sottomarca era associata esclusivamente alle penne rientranti realizzate con [[overlay|rivestimenti]] in metalli preziosi, marcate col nome ''Rapid'' e le lettere "G. Z." all'interno di un rombo sul cappuccio; il pennino era marchiato ''Ancora'' oppure ''Warranted'' con una incisione di un'ancora e le iniziali "G.Z.". In questa linea, in particolar modo negli anni '30, sono state prodotte alcune delle lavorazioni [[overlay]] più raffinate ed eleganti dell'epoca.
 
Fin dagli anni '20 alle rientranti marcate ''[[Ancora]]'' venne affiancata la sottomarca ''[[Rapid]]'', rimasta in produzione fino circa gli anni '40. La sottomarca era associata esclusivamente alle penne rientranti realizzate con [[overlay|rivestimenti]] in metalli preziosi, marcate col nome ''Rapid'' e le lettere "G. Z." all'interno di un rombo sul cappuccio; il pennino era marchiato ''Ancora'' oppure ''Warranted'' con una incisione di un'ancora e le iniziali "G.Z.". In questa linea, in particolar modo negli anni '30, sono state prodotte alcune delle lavorazioni [[overlay]] più raffinate ed eleganti dell'epoca.
    +
<!--T:10-->
 
Intorno al 1930 vennero prodotti i [[Ancora Flat-top|primi modelli]] in [[celluloide]], chiaramente ispirati alla [[Duofold]] della [[Parker]], con le estremità in ebanite nera, la clip a pallina ed il caricamento a [[pulsante di fondo]]. Questi modelli vennero prodotti in due dimensioni in celluloide marmorizzata o nero o in tinta unita. Ad essi seguirono modelli con le estremità leggermente affusolate, prodotti anche in celluloide a colori vivaci, ad oggi molto rari ed estremamente ricercati dai collezionisti.
 
Intorno al 1930 vennero prodotti i [[Ancora Flat-top|primi modelli]] in [[celluloide]], chiaramente ispirati alla [[Duofold]] della [[Parker]], con le estremità in ebanite nera, la clip a pallina ed il caricamento a [[pulsante di fondo]]. Questi modelli vennero prodotti in due dimensioni in celluloide marmorizzata o nero o in tinta unita. Ad essi seguirono modelli con le estremità leggermente affusolate, prodotti anche in celluloide a colori vivaci, ad oggi molto rari ed estremamente ricercati dai collezionisti.
    +
<!--T:11-->
 
[[Image:Ancora-Flattop-Rossa-Open.jpg|thumb|Una [[Ancora]] tipo [[Duofold]] ]]
 
[[Image:Ancora-Flattop-Rossa-Open.jpg|thumb|Una [[Ancora]] tipo [[Duofold]] ]]
    +
<!--T:12-->
 
Nei primi anni '30 venne poi introdotto come modello di punta dell'azienda l'[[Ancora Duplex]], con [[caricamento a levetta]], prodotta in quattro diverse dimensioni: da signora, media, grande e oversize. La clip era a rotellina (analoga a quella usata nei primi modelli delle [[Doric]]), ed il cappuccio presentava tre verette, a queste si aggiungevano altre tre verette decorative, la prima posta in testa al cappuccio, e le altre due sul corpo, in corrispondenza al cappuccio e sul fondo dello stesso. Tutte le finiture erano placcate oro, e le penne montavano un pennino marcato ''Ancora'' a 14 carati. Del modello esistono anche delle versioni alternative, con caricamento [[pulsante di fondo]], fermaglio a pallina, una sola veretta e colorazioni particolari della celluloide prodotte solo in tre misure, tutte però riportano il logo dell'ancora e la dicitura [[Ancora Duplex]] marchiata sul corpo della penna.  
 
Nei primi anni '30 venne poi introdotto come modello di punta dell'azienda l'[[Ancora Duplex]], con [[caricamento a levetta]], prodotta in quattro diverse dimensioni: da signora, media, grande e oversize. La clip era a rotellina (analoga a quella usata nei primi modelli delle [[Doric]]), ed il cappuccio presentava tre verette, a queste si aggiungevano altre tre verette decorative, la prima posta in testa al cappuccio, e le altre due sul corpo, in corrispondenza al cappuccio e sul fondo dello stesso. Tutte le finiture erano placcate oro, e le penne montavano un pennino marcato ''Ancora'' a 14 carati. Del modello esistono anche delle versioni alternative, con caricamento [[pulsante di fondo]], fermaglio a pallina, una sola veretta e colorazioni particolari della celluloide prodotte solo in tre misure, tutte però riportano il logo dell'ancora e la dicitura [[Ancora Duplex]] marchiata sul corpo della penna.  
    +
<!--T:13-->
 
[[Image:Ancora-Maxima-Blue-Open.jpg|thumb|Una [[Maxima]].]]
 
[[Image:Ancora-Maxima-Blue-Open.jpg|thumb|Una [[Maxima]].]]
    +
<!--T:14-->
 
Alla fine degli anni '30 vennero introdotti due nuovi modelli alta qualità, denominati rispettivamente [[Da-Ma]] e [[Maxima]]. Entrambi vennero realizzati in diversi colori ed anche in una bellissima celluloide laminata trasparente, simile a quella della [[Vacumatic]]. Le penne vennero dotato di un innovativo sistema di caricamento a [[siringa rovesciata]], con una clip a ruzzolina dorata e tre verette sul cappuccio. La differenza fra i due modelli era che la [[Maxima]] era tonda, mentre la [[Da-Ma]] faccettata, come una [[Doric]] (o come una [[Extra]]), ed era disponibile in quattro dimensioni contro le due della [[Maxima]]. Della [[Da-Ma]] venne prodotta anche una versione con [[caricamento a levetta]], inoltre la penna era dotata di un bellissimo pennino bicolore che riproduceva il logo dell'ancora.  
 
Alla fine degli anni '30 vennero introdotti due nuovi modelli alta qualità, denominati rispettivamente [[Da-Ma]] e [[Maxima]]. Entrambi vennero realizzati in diversi colori ed anche in una bellissima celluloide laminata trasparente, simile a quella della [[Vacumatic]]. Le penne vennero dotato di un innovativo sistema di caricamento a [[siringa rovesciata]], con una clip a ruzzolina dorata e tre verette sul cappuccio. La differenza fra i due modelli era che la [[Maxima]] era tonda, mentre la [[Da-Ma]] faccettata, come una [[Doric]] (o come una [[Extra]]), ed era disponibile in quattro dimensioni contro le due della [[Maxima]]. Della [[Da-Ma]] venne prodotta anche una versione con [[caricamento a levetta]], inoltre la penna era dotata di un bellissimo pennino bicolore che riproduceva il logo dell'ancora.  
    +
<!--T:15-->
 
Lanciata da una vasta campagna pubblicitaria la [[Da-Ma]] riscosse un buon successo commerciale, ma il sistema di caricamento, per quanto innovativo, risultò essere molto fragile dal punto di vista meccanico; molte penne dovettero tornare in fabbrica dove il sistema di caricamento venne modificato in un [[pulsante di fondo]], perdendo così la trasparenza del corpo penna.  
 
Lanciata da una vasta campagna pubblicitaria la [[Da-Ma]] riscosse un buon successo commerciale, ma il sistema di caricamento, per quanto innovativo, risultò essere molto fragile dal punto di vista meccanico; molte penne dovettero tornare in fabbrica dove il sistema di caricamento venne modificato in un [[pulsante di fondo]], perdendo così la trasparenza del corpo penna.  
    +
<!--T:16-->
 
Nello stesso periodo vennero prodotte anche altri modelli in celluloide con il più semplice [[caricamento a levetta]] o a [[pulsante di fondo]], di prezzo più basso rispetto alla [[Da-Ma]], ma sempre di alta qualità, con tre verrete sul cappuccio ed una clip terminante con una punta con tre piegature a forma di zampa di felino. Non è nota una denominazione specifica per questi modelli, che venivano prodotti con finiture dorate o cromate, queste ultime (in produzione dalla fine degli anni '30 ai primi degli anni '40) erano associate ai pennini in acciaio, realizzati in una lega denominata ''[[Zanio]]''.
 
Nello stesso periodo vennero prodotte anche altri modelli in celluloide con il più semplice [[caricamento a levetta]] o a [[pulsante di fondo]], di prezzo più basso rispetto alla [[Da-Ma]], ma sempre di alta qualità, con tre verrete sul cappuccio ed una clip terminante con una punta con tre piegature a forma di zampa di felino. Non è nota una denominazione specifica per questi modelli, che venivano prodotti con finiture dorate o cromate, queste ultime (in produzione dalla fine degli anni '30 ai primi degli anni '40) erano associate ai pennini in acciaio, realizzati in una lega denominata ''[[Zanio]]''.
    +
<!--T:17-->
 
[[Image:1948-05-Ancora.jpg|thumb|Pubblicità della [[Ancora Lusso|Lusso]] degli anni '50.]]
 
[[Image:1948-05-Ancora.jpg|thumb|Pubblicità della [[Ancora Lusso|Lusso]] degli anni '50.]]
 
[[Image:Ancora-Lusso-Red-Posted.jpg|thumb|left|Una [[Ancora Lusso|Lusso]].]]
 
[[Image:Ancora-Lusso-Red-Posted.jpg|thumb|left|Una [[Ancora Lusso|Lusso]].]]
    +
<!--T:18-->
 
Nel dopoguerra venne introdotto il modello [[Ancora Lusso|Lusso]], nella particolare forma a siluro, ripresa anche dalla clip, che veniva decorata con il logo dell'ancora in un ovale smaltato. Il modello venne prodotto in quattro misure, e realizzato in celluloide anellata trasparente in una gran varietà di colori. Alcuni modelli vennero realizzati con cappuccio in metallo laminato oro e corpo in celluloide laminata. Vennero anche prodotte delle versioni con [[caricamento a levetta]] in una grande varietà di celluloide marmorizzata e venata di diversi colori.  
 
Nel dopoguerra venne introdotto il modello [[Ancora Lusso|Lusso]], nella particolare forma a siluro, ripresa anche dalla clip, che veniva decorata con il logo dell'ancora in un ovale smaltato. Il modello venne prodotto in quattro misure, e realizzato in celluloide anellata trasparente in una gran varietà di colori. Alcuni modelli vennero realizzati con cappuccio in metallo laminato oro e corpo in celluloide laminata. Vennero anche prodotte delle versioni con [[caricamento a levetta]] in una grande varietà di celluloide marmorizzata e venata di diversi colori.  
    +
<!--T:19-->
 
A fianco della linea [[Ancora Lusso|Lusso]] vennero prodotte anche penne di fascia inferiore, sempre in celluloide marmorizzata, venata o anellata, ma dotate di [[caricamento a levetta]]. Prodotte in tre misure si trattava di penne di forma meno affusolata con un fermaglio diritto ed una sola veretta sul cappuccio. Continuarono inoltre ad essere prodotte anche penne in celluloide di forme più convenzionali e clip sagomata, fornite anche con [[caricamento a stantuffo]] e a [[pulsante di fondo]].  
 
A fianco della linea [[Ancora Lusso|Lusso]] vennero prodotte anche penne di fascia inferiore, sempre in celluloide marmorizzata, venata o anellata, ma dotate di [[caricamento a levetta]]. Prodotte in tre misure si trattava di penne di forma meno affusolata con un fermaglio diritto ed una sola veretta sul cappuccio. Continuarono inoltre ad essere prodotte anche penne in celluloide di forme più convenzionali e clip sagomata, fornite anche con [[caricamento a stantuffo]] e a [[pulsante di fondo]].  
    +
<!--T:20-->
 
Alla fine degli anni '40 anche la [[Ancora]], cercando di inseguire il successo della [[Parker 51]] introdusse un modello a [[hooded nib|pennino coperto]], denominato [[Calamus]], realizzato con [[caricamento a stantuffo]], e prodotto in quattro dimensioni e quattro diversi colori a tinta unita: nero, grigio, bordeaux e blu. La penna venne prodotta in due versioni, con pennino totalmente coperto o parzialmente coperto. I cappucci erano in metallo placcato oro con una incastonatura in celluloide sulla testa, mentre sul corpo era riportata l'incisione del nome del modello. I modelli iniziali riportano anche il logo ancora smaltato sulla clip.  
 
Alla fine degli anni '40 anche la [[Ancora]], cercando di inseguire il successo della [[Parker 51]] introdusse un modello a [[hooded nib|pennino coperto]], denominato [[Calamus]], realizzato con [[caricamento a stantuffo]], e prodotto in quattro dimensioni e quattro diversi colori a tinta unita: nero, grigio, bordeaux e blu. La penna venne prodotta in due versioni, con pennino totalmente coperto o parzialmente coperto. I cappucci erano in metallo placcato oro con una incastonatura in celluloide sulla testa, mentre sul corpo era riportata l'incisione del nome del modello. I modelli iniziali riportano anche il logo ancora smaltato sulla clip.  
    +
<!--T:21-->
 
Della [[Ancora]] sono note due sottomarche, la prima, come già accennato, è la ''[[Rapid]]'' che venne usata solo per i modelli [[safety]] rivestiti in metalli preziosi, la seconda è la ''[[Goliarda]]'' con cui l'azienda marcava la produzione dedicata al mercato studentesco, in questo caso si tratta in genere di penne poco costose, ma comunque eleganti e di buona costruzione, prodotte fin dagli anni '20. Queste penne venivano sempre marchiate con il nome ''Goliarda'', le prime penne a [[safety|caricamento di sicurezza]] presentavano solo la dicitura ''Goliarda - Marchio Depositato'' senza nessun riferimento ad [[Ancora]], i modelli successivi avevano la scritta ''Goliarda'' riportata sopra il logo dell'ancora.
 
Della [[Ancora]] sono note due sottomarche, la prima, come già accennato, è la ''[[Rapid]]'' che venne usata solo per i modelli [[safety]] rivestiti in metalli preziosi, la seconda è la ''[[Goliarda]]'' con cui l'azienda marcava la produzione dedicata al mercato studentesco, in questo caso si tratta in genere di penne poco costose, ma comunque eleganti e di buona costruzione, prodotte fin dagli anni '20. Queste penne venivano sempre marchiate con il nome ''Goliarda'', le prime penne a [[safety|caricamento di sicurezza]] presentavano solo la dicitura ''Goliarda - Marchio Depositato'' senza nessun riferimento ad [[Ancora]], i modelli successivi avevano la scritta ''Goliarda'' riportata sopra il logo dell'ancora.
    +
<!--T:22-->
 
Negli anni successivi l'azienda, come tutti gli altri costruttori di penne stilografiche, subì un progressivo declino dovuto alla crisi creata dall'introduzione della penna a sfera, ma continuò a produrre modelli in plastica ad iniezione con caricamento a stantuffo di buona qualità, non raggiunse mai comunque il successo dei suoi anni d'oro e nel 1975 venne definitivamente chiusa, anche se oggi il marchio è stato riportato in attività per la produzione di penne moderne.
 
Negli anni successivi l'azienda, come tutti gli altri costruttori di penne stilografiche, subì un progressivo declino dovuto alla crisi creata dall'introduzione della penna a sfera, ma continuò a produrre modelli in plastica ad iniezione con caricamento a stantuffo di buona qualità, non raggiunse mai comunque il successo dei suoi anni d'oro e nel 1975 venne definitivamente chiusa, anche se oggi il marchio è stato riportato in attività per la produzione di penne moderne.
    +
<!--T:23-->
 
{{CronoMarche}}
 
{{CronoMarche}}
 
|-
 
|-
Riga 75: Riga 97:  
|}
 
|}
    +
<!--T:24-->
 
{{LegendaModelli}}
 
{{LegendaModelli}}
 
|-
 
|-
Riga 89: Riga 112:  
|}
 
|}
   −
== Note ==
+
== Note == <!--T:25-->
 
<references/>
 
<references/>
   −
== Riferimenti esterni ==
+
== Riferimenti esterni == <!--T:26-->
 
* http://xoomer.alice.it/leiacopi/ancora.htm  
 
* http://xoomer.alice.it/leiacopi/ancora.htm  
 
* http://www.italianfountainpenacademy.it/storia/usa/ancora.htm
 
* http://www.italianfountainpenacademy.it/storia/usa/ancora.htm
 
* http://www.ancora1919.com/it/history/
 
* http://www.ancora1919.com/it/history/
    +
<!--T:27-->
 
[[Category:Marche]]
 
[[Category:Marche]]
 
[[Category:Brands]]
 
[[Category:Brands]]
 
[[Category:Italia]]
 
[[Category:Italia]]
 
</translate>
 
</translate>

Menu di navigazione