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| La [[Osmia]] ebbe un grosso successo iniziale, diventando in breve il secondo produttore di penne del paese, tanto che venne creata appositamente una fabbirca di pennini. Verso la fine degli anni '20 però le vendite avevano subito un rallentamento, ed i margini erano scarsi, per cui l'azienda si ritrovò in difficoltà finanziarie. E' in questo periodo che la [[Parker]], che stava cercando di espandersi in Europa, iniziò ad interessarsi alla [[Osmia]] che acquisì (o con la quale assunse una compartecipazione, le fonti non sono chiare) nel 1928. In questo periodo l'azienda produsse le [[Duofold]] per il mercato europeo, riconoscibile per la dicitura ''Parker - Osmia A. G. Heidelberg''. | | La [[Osmia]] ebbe un grosso successo iniziale, diventando in breve il secondo produttore di penne del paese, tanto che venne creata appositamente una fabbirca di pennini. Verso la fine degli anni '20 però le vendite avevano subito un rallentamento, ed i margini erano scarsi, per cui l'azienda si ritrovò in difficoltà finanziarie. E' in questo periodo che la [[Parker]], che stava cercando di espandersi in Europa, iniziò ad interessarsi alla [[Osmia]] che acquisì (o con la quale assunse una compartecipazione, le fonti non sono chiare) nel 1928. In questo periodo l'azienda produsse le [[Duofold]] per il mercato europeo, riconoscibile per la dicitura ''Parker - Osmia A. G. Heidelberg''. |
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| + | [[Image:Osmia-Instruction.jpg|thumb|Foglietto di istruzioni di una Osmia]] |
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| Nello stesso periodo continuò la produzione a marchio [[Osmia]], con penne [[safety]] in ebanite rosso/nera, penne a levevetta e matite meccaniche, per le quali restava anche il logo originale sul cappuccio. Intorno al 1930 la [[Parker]] si ritirò, dato che le vendite della [[Duofold]] non avevano avuto un grande successo a causa del prezzo troppo elevato per il mercato tedesco, e del pennino troppo rigido. L'attività proseguì (o venne ceduta) alla ''Osmia Gmbh'', di nuovo sotto la direzione dei fratelli Böhler. Venne lanciata una nuova linea, la [[Osmia Supra]], simile alle [[Duofold]], con un caricamento a [[pulsante di fondo]] perfezionato, ed il logo in ottone smaltato sulla cima del cappuccio. | | Nello stesso periodo continuò la produzione a marchio [[Osmia]], con penne [[safety]] in ebanite rosso/nera, penne a levevetta e matite meccaniche, per le quali restava anche il logo originale sul cappuccio. Intorno al 1930 la [[Parker]] si ritirò, dato che le vendite della [[Duofold]] non avevano avuto un grande successo a causa del prezzo troppo elevato per il mercato tedesco, e del pennino troppo rigido. L'attività proseguì (o venne ceduta) alla ''Osmia Gmbh'', di nuovo sotto la direzione dei fratelli Böhler. Venne lanciata una nuova linea, la [[Osmia Supra]], simile alle [[Duofold]], con un caricamento a [[pulsante di fondo]] perfezionato, ed il logo in ottone smaltato sulla cima del cappuccio. |
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− | [[Image:Osmia-Instruction.jpg|thumb|Foglietto di istruzioni di una Osmia]]
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| Nel 1932, dovendo affrontare le difficoltà finanziarie per la restituzione degli investimenti alla [[Parker]] la fabbrica di pennini venne venduta alla [[Degussa]]. Nel 1933 venne modificata la forma delle penne per seguire lo stile ''[[streamlined]]'' assunto anche dalle [[Duofold]] di quell'epoca. Vennero lanciati anche altri modelli: la linea [[Luxus]], con forma a siluro e [[caricamento a stantuffo]], la [[Osmia Progress]], con un caricamento a membrana simile a quello della [[Vacumatic]]. Nonostante i guai finanziari dovuti alla fine della collaborazione con la [[Parker]] la [[Osmia]] ottenne comunque un buon successo. | | Nel 1932, dovendo affrontare le difficoltà finanziarie per la restituzione degli investimenti alla [[Parker]] la fabbrica di pennini venne venduta alla [[Degussa]]. Nel 1933 venne modificata la forma delle penne per seguire lo stile ''[[streamlined]]'' assunto anche dalle [[Duofold]] di quell'epoca. Vennero lanciati anche altri modelli: la linea [[Luxus]], con forma a siluro e [[caricamento a stantuffo]], la [[Osmia Progress]], con un caricamento a membrana simile a quello della [[Vacumatic]]. Nonostante i guai finanziari dovuti alla fine della collaborazione con la [[Parker]] la [[Osmia]] ottenne comunque un buon successo. |
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| Dal 1935 l'azienda venne progressivamente acquisita dalla [[Faber-Castell]], anche se la vendita definitiva di tutti gli assetti proprietari venne effettuata solo nel 1951. Le stilografiche assunsero l'iscrizione ''A. W. Faber-Castell Dossenheim'' ma continuarono comunque a portare il marchio [[Osmia]], che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Nel 1938 Hermann Böhler si dimise dalla [[Osmia]] per fondare a Dossenheim un'altra società che produceva stilografiche e matite automatiche. | | Dal 1935 l'azienda venne progressivamente acquisita dalla [[Faber-Castell]], anche se la vendita definitiva di tutti gli assetti proprietari venne effettuata solo nel 1951. Le stilografiche assunsero l'iscrizione ''A. W. Faber-Castell Dossenheim'' ma continuarono comunque a portare il marchio [[Osmia]], che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Nel 1938 Hermann Böhler si dimise dalla [[Osmia]] per fondare a Dossenheim un'altra società che produceva stilografiche e matite automatiche. |
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| + | [[Image:Osmia-Instruction2.jpg|thumb|Foglietto di istruzioni di una Osmia Faber-Castell]] |
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| Nonostante l'acquisizione della [[Osmia]] la [[Faber-Castell]] produsse direttamente anche qualche modello, nel 1936 produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di [[caricamento a stantuffo]] e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale. | | Nonostante l'acquisizione della [[Osmia]] la [[Faber-Castell]] produsse direttamente anche qualche modello, nel 1936 produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di [[caricamento a stantuffo]] e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale. |