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| Registratasi come la ''Prima e più importante fabbrica italiana di Penne Stilografiche'', la ''G. Tibaldi e C.'' é probabilmente davvero la più antica fabbrica italiana di penne stilografiche; questo primato le è disputato sia dalla [[Montegrappa]], che fa risalire le sue origini a quattro anni prima, che dalla [[Nettuno]] le cui tracce iniziali risalgono addirittura al 1911. La [[Montegrappa]] però iniziò la produzione di stilografiche solo negli anni '20, essendo nata come produttore di pennini, e pertanto non può essere considerata la prima fabbrica produttrice di stilografiche, essendo in questo posteriore anche alla [[Aurora]]. La [[Nettuno]], dai pochi dati disponibili, sembra essere stata una semplice impresa familiare in cui assemblavano penne destinate al proprio negozio, la registazione della ditta è comunque del 1916 come per la [[Tibaldi]] e la produzione effettiva di stilografiche anche in questo caso è da porsi a partire dagli anni '20, il che di nuovo non la qualifica né come fabbrica di stilografiche, né come produttore a tutti gli effetti. | | Registratasi come la ''Prima e più importante fabbrica italiana di Penne Stilografiche'', la ''G. Tibaldi e C.'' é probabilmente davvero la più antica fabbrica italiana di penne stilografiche; questo primato le è disputato sia dalla [[Montegrappa]], che fa risalire le sue origini a quattro anni prima, che dalla [[Nettuno]] le cui tracce iniziali risalgono addirittura al 1911. La [[Montegrappa]] però iniziò la produzione di stilografiche solo negli anni '20, essendo nata come produttore di pennini, e pertanto non può essere considerata la prima fabbrica produttrice di stilografiche, essendo in questo posteriore anche alla [[Aurora]]. La [[Nettuno]], dai pochi dati disponibili, sembra essere stata una semplice impresa familiare in cui assemblavano penne destinate al proprio negozio, la registazione della ditta è comunque del 1916 come per la [[Tibaldi]] e la produzione effettiva di stilografiche anche in questo caso è da porsi a partire dagli anni '20, il che di nuovo non la qualifica né come fabbrica di stilografiche, né come produttore a tutti gli effetti. |
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| + | [[Image:Tibaldi-Pens-Set.jpg|thumb|left|Un gruppo di penne [[Tibaldi]].]] |
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| I [[Modelli iniziali Tibaldi|primi modelli]] prodotti dall'azienda sono delle [[rientranti]] in ebanite nera che però potevano anche essere fornite con [[overlay|rivestimento]] in metallo. Fra queste spicca anche una versione di ''penna del dottore'' che come la omonima della [[Omas]] conteneva un termometro all'interno del corpo. Con varie modifiche le [[rientranti]] della [[Tibaldi]] rimasero in produzione fino agli anni '40. Viene citato anche un modello [[Perfecta]], prodotto all'inizio degli anni '20, con [[caricamento a torsione]] come primo esempio di penna a caricamento automatico. | | I [[Modelli iniziali Tibaldi|primi modelli]] prodotti dall'azienda sono delle [[rientranti]] in ebanite nera che però potevano anche essere fornite con [[overlay|rivestimento]] in metallo. Fra queste spicca anche una versione di ''penna del dottore'' che come la omonima della [[Omas]] conteneva un termometro all'interno del corpo. Con varie modifiche le [[rientranti]] della [[Tibaldi]] rimasero in produzione fino agli anni '40. Viene citato anche un modello [[Perfecta]], prodotto all'inizio degli anni '20, con [[caricamento a torsione]] come primo esempio di penna a caricamento automatico. |
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| Negli anni '20, seguendo una tendenza comune di tutto il mercato italiano che vedeva un fiorire di imitazioni della [[Duofold]] della [[Parker]], anche la [[Tibaldi]] produsse una [[Tibaldi Flattop|nuova serie]] di penne ''[[flat top]]'' con [[caricamento a levetta]] chiaramente ispirata a questo modello. Le nuove penne vennero realizzate inizialmente in ebanite, per poi passare alla celluloide. Una particolarità di questi modelli è la presenza di una produzione di penne in particolari colorazioni di ebanite (come la giallo/verde, o blu) che si riscontra solo<ref>almeno alle attuali conoscenze dell'autore.</ref> nella produzione della [[Waterman]]. | | Negli anni '20, seguendo una tendenza comune di tutto il mercato italiano che vedeva un fiorire di imitazioni della [[Duofold]] della [[Parker]], anche la [[Tibaldi]] produsse una [[Tibaldi Flattop|nuova serie]] di penne ''[[flat top]]'' con [[caricamento a levetta]] chiaramente ispirata a questo modello. Le nuove penne vennero realizzate inizialmente in ebanite, per poi passare alla celluloide. Una particolarità di questi modelli è la presenza di una produzione di penne in particolari colorazioni di ebanite (come la giallo/verde, o blu) che si riscontra solo<ref>almeno alle attuali conoscenze dell'autore.</ref> nella produzione della [[Waterman]]. |
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− | L'introduzione della celluloide corrispose anche alla nascita di una nuova linea di penne, denominata [[Infrangibile]] la cui produzione venne mantenuta fino agli anni '40. sia pure con diverse ristilizzazioni e modifiche tecniche, come il passaggio dal [[caricamento a levetta]] al caricamento a [[pulsante di fondo]]. Alla [[Infrangibile]] si affiancarono, a partire dalla seconda metà degli anni '30, due altre linee, denominate rispettivamente [[Tibaldi Lusso|Lusso]] ed [[Impero]]. Quest'ultima era la serie di punta della azienda e venne prodotta in due versioni, la rarissima ''[[Impero|Poligonale]]'' sfaccettata, e la ''[[Impero|Trasparente]]'' di forma tonda. E' per questi modelli, dotati di un peculiare caricamento a pulsante affine al ''[[Caricamento#vacumatic|Vacumatic]]'' che sono state utilizzate le più belle lavorazioni di celluloide semitrasparente.
| + | [[Image:Tibaldi-Trasparente-Black-Capped.jpg|thumb|Una [[Tibaldi]] [[Impero|Trasparente]].]] |
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− | [[Image:Tibaldi-Pens-Set.jpg|thumb|Un gruppo di penne [[Tibaldi]].]] | + | L'introduzione della celluloide corrispose anche alla nascita di una nuova linea di penne, denominata [[Infrangibile]] la cui produzione venne mantenuta fino agli anni '40. sia pure con diverse ristilizzazioni e modifiche tecniche, come il passaggio dal [[caricamento a levetta]] al caricamento a [[pulsante di fondo]]. Alla [[Infrangibile]] si affiancarono, a partire dalla seconda metà degli anni '30, due altre linee, denominate rispettivamente [[Tibaldi Lusso|Lusso]] ed [[Impero]]. Quest'ultima era la serie di punta della azienda e venne prodotta in due versioni, la rarissima ''[[Poligonale]]'' sfaccettata, e la ''[[Tibaldi Trasparente|Trasparente]]'' di forma tonda. E' per questi modelli, dotati di un peculiare caricamento a pulsante affine al ''[[Caricamento#vacumatic|Vacumatic]]'' che sono state utilizzate le più belle lavorazioni di celluloide semitrasparente. |
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| Anche negli anni '30 venne eseguita una diversificazione della produzione, con la creazione di una apposita sottomarca, la [[Giti]], marcata chiaramente come ''produzione Tibaldi'' dedicata alla produzione di penne di minor pregio ma comunque di buona qualità. Realizzate con finiture meno elaborate e con materiali più poveri (in particolare con pennini placcati o in acciaio semplice) queste penne subirono molteplici variazioni stilistiche, riflettenti quelle dei prodotti della marca principale, restando in produzione fino agli anni '50. | | Anche negli anni '30 venne eseguita una diversificazione della produzione, con la creazione di una apposita sottomarca, la [[Giti]], marcata chiaramente come ''produzione Tibaldi'' dedicata alla produzione di penne di minor pregio ma comunque di buona qualità. Realizzate con finiture meno elaborate e con materiali più poveri (in particolare con pennini placcati o in acciaio semplice) queste penne subirono molteplici variazioni stilistiche, riflettenti quelle dei prodotti della marca principale, restando in produzione fino agli anni '50. |