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| Il grande successo iniziale dell'azienda è dovuto proprio alla creazione del [[Crescent Filler]], che è stato il primo meccanismo di caricamento automatico veramente affidabile. Nel 1904 ''Roy Conklin'' si ritirò cedendo tutte le quote dell'azienda che passò di mano varie volte. In quel periodo l'azienda seguì una politica di espansione commerciale, con vigorose campagne promozionali, esportando anche in Europa e Sudamerica. | | Il grande successo iniziale dell'azienda è dovuto proprio alla creazione del [[Crescent Filler]], che è stato il primo meccanismo di caricamento automatico veramente affidabile. Nel 1904 ''Roy Conklin'' si ritirò cedendo tutte le quote dell'azienda che passò di mano varie volte. In quel periodo l'azienda seguì una politica di espansione commerciale, con vigorose campagne promozionali, esportando anche in Europa e Sudamerica. |
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− | Nel 1916 la [[Conklin]] introdusse una innovativa clip a molla, capace di allargarsi senza sforzi, che per la sua semplicità ed eleganza viene anche oggi riproposta da aziende moderne come la Visconti. Le vendite di penne, pur declinando, rimanevano ai vertici del mercato, ed i modelli incominciavano ad | + | Nel 1916 la [[Conklin]] introdusse una innovativa clip a molla, capace di allargarsi senza sforzi, che per la sua semplicità ed eleganza viene anche oggi riproposta da aziende moderne come la Visconti. Le vendite di penne, pur declinando, rimanevano ai vertici del mercato, ed i modelli incominciavano ad essere considerati un po' datati. |
− | essere considerati un po' datati. | |
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| Infatti benché fosse funzionale ed efficiente, il [[Crescent Filler]] aveva il suo peggior difetto nell'essere poco gradevole dal punto di vista estetico, e nonostante una forte campagna promozionale che ne sottolineava i pregi (Mark Twain, preso come ''testimonial'', ne elogiava il vantaggio di non consentire alla penna di rotolare giù dal tavolo) con la comparsa delle penne con caricamento a levetta le vendite iniziarono a declinare sempre più, nonostante queste fossero inferiori dal punto di vista prettamente tecnico. | | Infatti benché fosse funzionale ed efficiente, il [[Crescent Filler]] aveva il suo peggior difetto nell'essere poco gradevole dal punto di vista estetico, e nonostante una forte campagna promozionale che ne sottolineava i pregi (Mark Twain, preso come ''testimonial'', ne elogiava il vantaggio di non consentire alla penna di rotolare giù dal tavolo) con la comparsa delle penne con caricamento a levetta le vendite iniziarono a declinare sempre più, nonostante queste fossero inferiori dal punto di vista prettamente tecnico. |
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| [[Image:Endura-Series-1924-08.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Endura]] del 1924.]] | | [[Image:Endura-Series-1924-08.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Endura]] del 1924.]] |
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− | Per questo motivo nel 1921 anche la [[Conklin]] iniziò a produrre modelli con suo [[caricamento a levetta]], costruito ingegnosamente in modo da lasciare scoperta solo metà della leva. Con l'introduzione da parte dei concorrenti di penne ''importanti'' di grande dimensione come la [[LifeTime]] e la | + | Per questo motivo nel 1921 anche la [[Conklin]] iniziò a produrre modelli con suo [[caricamento a levetta]], costruito ingegnosamente in modo da lasciare scoperta solo metà della leva. Con l'introduzione da parte dei concorrenti di penne ''importanti'' di grande dimensione come la [[LifeTime]] e la [[Duofold]] nel 1923 anche la [[Conklin]] introdusse il modello [[Duragraph]], che l'anno successivo venne rinominato in [[Endura]] ed in seguito venne prodotto anche in celluloide. |
− | [[Duofold]] nel 1923 anche la [[Conklin]] introdusse il modello [[Duragraph]], che l'anno successivo venne rinominato in [[Endura]] ed in seguito venne prodotto anche in celluloide. | |
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− | A questo punto l'azienda però non era più un leader di mercato, ma si limitava a seguire quanto fatto dagli altri. Un esempio di tutto questo è l'introduzione, nel 1929, del suo primo modello ''[[streamlined]]'', la | + | A questo punto l'azienda però non era più un leader di mercato, ma si limitava a seguire quanto fatto dagli altri. Un esempio di tutto questo è l'introduzione, nel 1929, del suo primo modello ''[[streamlined]]'', la [[Symetrik]], seguendo la moda lanciata dalla [[Balance]] della [[Sheaffer]]. Le vendite risultavano in costante declino e l'azienda subì pesantemente gli effetti della grande recessione. |
− | [[Symetrik]], seguendo la moda lanciata dalla [[Balance]] della [[Sheaffer]]. Le vendite risultavano in costante declino e l'azienda subì pesantemente gli effetti della grande recessione. | |
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− | L'ultimo modello di punta della [[Conklin]] è stata la [[Nozac]], introdotta nel 1931, unica penna americana dotata di caricamento a stantuffo, dotata di serbatoio trasparente e grande capacità di inchiostro (ulteriormente sottolineata, a partire dal 1934, dall'introduzione del ''word gauge'', una | + | L'ultimo modello di punta della [[Conklin]] è stata la [[Nozac]], disegnata da ''Louis Vavrik'' ed introdotta nel 1931, unica penna americana dotata di caricamento a stantuffo, dotata di serbatoio trasparente e grande capacità di inchiostro (ulteriormente sottolineata, a partire dal 1934, dall'introduzione del ''word gauge'', una scala che misurava il numero di parole restanti). La penna, con i suoi bellissimi colori ed il corpo sfaccettato, resta uno dei vertici della produzione di quel tempo, ma il meccanismo, essendo stato ripreso da quello di una matita meccanica, non era particolarmente robusto ed efficiente e la penna non ebbe il successo che avrebbe meritato. |
− | scala che misurava il numero di parole restanti). La penna, con i suoi bellissimi colori ed il corpo sfaccettato, resta uno dei vertici della produzione di quel tempo, ma il meccanismo, essendo stato ripreso da quello di una matita meccanica, non era particolarmente robusto ed efficiente e la penna non ebbe il successo che avrebbe meritato. | |
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− | L'azienda perseguì nel suo declino e nel 1938 tutti i beni della [[Conklin]] vennero ceduti alla ''Chicago Interests''. L'anno successivo gli impianti di Toledo vennero chiusi e la produzione venne spostata a Chicago. I modelli precedenti rimasero in produzione ma durante la guerra vennero prodotte poche | + | L'azienda perseguì nel suo declino e nel 1938 tutti i beni della [[Conklin]] vennero ceduti alla ''Chicago Interests''. L'anno successivo gli impianti di Toledo vennero chiusi e la produzione venne spostata a Chicago. I modelli precedenti rimasero in produzione ma durante la guerra vennero prodotte poche penne. In seguito la produzione continuò a spostarsi su penne sempre più economiche e di fascia bassa, per finire con una penna a sfera di basso costo. Benché alcune di queste penne, come la [[Glider]], restino di interesse collezionistico, la produzione della [[Conklin]] si ridusse progressivamente di qualità e quantità, per cessare completamente nel 1948 (o 1955?). |
− | penne. In seguito la produzione continuò a spostarsi su penne sempre più economiche e di fascia bassa, per finire con una penna a sfera di basso costo. Benché alcune di queste penne, come la [[Glider]], restino di interesse collezionistico, la produzione della [[Conklin]] si ridusse progressivamente di qualità e quantità, per cessare completamente nel 1948 (o 1955?). | |
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− | Ad oggi, come accaduto per molti altri marchi storici, la [[Conklin]] è stata rifondata ed opera dal 2000 come ''Conklin Pen Co. Inc.'', le sue penne (stilografiche e non) sono sostanzialmente delle repliche dei modelli di successo degli anni d'oro, e come per la maggior parte delle penne moderne, | + | Ad oggi, come accaduto per molti altri marchi storici, la [[Conklin]] è stata rifondata ed opera dal 2000 come ''Conklin Pen Co. Inc.'', le sue penne (stilografiche e non) sono sostanzialmente delle repliche dei modelli di successo degli anni d'oro, e come per la maggior parte delle penne moderne, non hanno nessuna qualità particolare che le distingua rispetto alle penne d'epoca. |
− | non hanno nessuna qualità particolare che le distingua rispetto alle penne d'epoca. | |
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