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| Nel 1832 ''Carl Hornemann'', un chimico, fondò nei pressi Gross-Munzel una sua fabbrica di vernici e colori da pittura, anche se taluni fanno risalire la nascita ufficiale della ''Hornemann's Paint and Ink Factory'' al 1938, data di pubblicazione del primo catalogo. Dieci anni dopo, dovendo affrontare difficoltà di distribuzione, l'azienda si trasferì nei pressi di Hanover. Nel 1963 ''Günther Wagner'' si associò a Hornemann, e nel 1971, con il ritiro di questi, acquisì l'azienda reintestandola a suo nome. | | Nel 1832 ''Carl Hornemann'', un chimico, fondò nei pressi Gross-Munzel una sua fabbrica di vernici e colori da pittura, anche se taluni fanno risalire la nascita ufficiale della ''Hornemann's Paint and Ink Factory'' al 1938, data di pubblicazione del primo catalogo. Dieci anni dopo, dovendo affrontare difficoltà di distribuzione, l'azienda si trasferì nei pressi di Hanover. Nel 1963 ''Günther Wagner'' si associò a Hornemann, e nel 1971, con il ritiro di questi, acquisì l'azienda reintestandola a suo nome. |
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− | E' dalle attività di ''Günther Wagner'' che ha origine la crescita dell'azienda, questi nel 1878 è fra i primi a registrare l'azienda sotto il marchio [[Pelikan]], ancor prima che esistesse una legislazione sui marchi di fabbrica. L'azienda assunse lo stemma di famiglia di ''Günther Wagner'' come logo, questo rappresentava un pellicano che nutriva i suoi piccoli, a simbolizzare la cura che l'azienda avrebbe avuto per i suoi dipendenti. Negli anni successivi l'azienda si espanse nel mercato europeo (a partire dall'Austria) ed allargò la sua linea di produzione. | + | E' dalle attività di ''Günther Wagner'' che ha origine la crescita dell'azienda, questi nel 1878 è fra i primi a registrare l'azienda sotto il marchio [[Pelikan]], ancor prima che esistesse una legislazione sui marchi di fabbrica. L'azienda assunse lo stemma di famiglia di come logo; questo rappresentava un pellicano che nutre i suoi piccoli, a simbolizzare la cura che l'azienda avrebbe avuto per i suoi dipendenti. Negli anni successivi l'azienda si espanse nel mercato europeo (a partire dall'Austria) ed allargò la sua linea di produzione. |
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− | A partire dal 1895, e per oltre sessanta anni, l'azienda venne diretta da ''Fritz Beindroff'', genero di ''Günther Wagner'', che dopo aver lavorato come rappresentante per la ditta ne assunse il controllo. Iniziò una espansione internazionale, con sedi aperte a Londra, Zurigo, Parigi e New York. Nel 1901 venne lanciata sul mercato la serie di inchiostri ''Pelikan 4001'', ad oggi ancora in produzione, e nel 1904 una colla per carta (la ''Pelikanol'') di grande successo. Nel 1906 a causa dell'espansione degli affari l'azienda dovette acquistare una nuova sede di 25000 mq. che dopo sette anni dovette essere ingrandita fino a 43000mq per ospitare oltre 1000 dipendenti. In questo periodo la [[Pelikan]] produceva colori per artisti, oltre 160 varietà di inchiostro, carta assorbente, carta carbone, colla ed una grande varietà di articoli di cancelleria. | + | A partire dal 1895, e per oltre sessanta anni, l'azienda venne diretta da ''Fritz Beindroff'', genero di ''Günther Wagner'', che dopo aver lavorato come rappresentante per la ditta ne assunse il controllo. Iniziò una espansione internazionale, con sedi aperte a Londra, Zurigo, Parigi e New York. Nel 1901 venne lanciata sul mercato la serie di inchiostri ''Pelikan 4001'', ad oggi ancora in produzione, e nel 1904 una colla per carta (la ''Pelikanol'') di grande successo. Nel 1906 a causa dell'espansione degli affari l'azienda dovette acquistare una nuova sede di 25000 mq che dopo sette anni dovette essere ingrandita fino a 43000 mq per ospitare oltre 1000 dipendenti. In questo periodo la [[Pelikan]] produceva colori per artisti, oltre 160 varietà di inchiostro, carta assorbente, carta carbone, colla ed una grande varietà di articoli di cancelleria. |
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| L'azienda subì un pesante arresto a causa della prima guerra mondiale, dato che oltre il 40% della sua produzione era diretto al mercato estero, ma si riprese, ritornando ad essere uno dei principali produttori di inchiostri e cancelleria del mondo. Ma l'azienda cercò da subito di ampliare la sua produzione, e sia pure molto tardivamente nel 1929 essa fece un ingresso eclatante sul mercato delle penne stilografiche, introducendo il primo modello con [[caricamento a stantuffo]], di cui aveva acquisito il brevetto due anni prima. | | L'azienda subì un pesante arresto a causa della prima guerra mondiale, dato che oltre il 40% della sua produzione era diretto al mercato estero, ma si riprese, ritornando ad essere uno dei principali produttori di inchiostri e cancelleria del mondo. Ma l'azienda cercò da subito di ampliare la sua produzione, e sia pure molto tardivamente nel 1929 essa fece un ingresso eclatante sul mercato delle penne stilografiche, introducendo il primo modello con [[caricamento a stantuffo]], di cui aveva acquisito il brevetto due anni prima. |
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| Il [[caricamento a stantuffo]] infatti è una invenzione di ''Theodor Kovacs'', un ingegnere che lo brevettò nel 1925, e poi si associò per metterlo in produzione con i fratelli ''Edmund'' e ''Mavro Moster'', proprietari della ditta croata ''Penkala''. Questi nel 1927 si trovarono in difficoltà finanziarie e Kovacs vendette il brevetto alla [[Pelikan]]. Dopo due anni di accurate ricerche nacque la prima stilografica della [[Pelikan]], la [[Pelikan 100|100]], una vera rivoluzione nel mondo della stilografica europea, che fino ad allora era rimasto sostanzialmente legato al caricamento [[safety]]. | | Il [[caricamento a stantuffo]] infatti è una invenzione di ''Theodor Kovacs'', un ingegnere che lo brevettò nel 1925, e poi si associò per metterlo in produzione con i fratelli ''Edmund'' e ''Mavro Moster'', proprietari della ditta croata ''Penkala''. Questi nel 1927 si trovarono in difficoltà finanziarie e Kovacs vendette il brevetto alla [[Pelikan]]. Dopo due anni di accurate ricerche nacque la prima stilografica della [[Pelikan]], la [[Pelikan 100|100]], una vera rivoluzione nel mondo della stilografica europea, che fino ad allora era rimasto sostanzialmente legato al caricamento [[safety]]. |
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| + | La [[100]] era realizzata in maniera impeccabile in tutte le sue parti, e non solo nel nuovo sitema di caricamento. Era dotata di sezione trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro ben tre anni prima che i prototipi della [[Vacumatic]] iniziassero ad introdurre questa nuova tendenza nel mercato americano, aveva un alimentore brevettato ben funzionate, una funzionale clip a forma di becco di pellicano ed era dotata di un ottimo pennino flessibile. La [[Pelikan]] organizzò una grande campagna promozionale per la nuova penna, e per superare le barriere doganali creò impianti produttivi in tutta Europa (Bucarest, Zurigo, Sofia, Parigi, Zagabia, Varsavia, Barcellona, Milano...) e pure in America Latina. |
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| + | Nel 1931 la penna, prodotta inizialmente con un cappuccio liscio senza decorazioni, venne ristilizzata prima inserendo due verette sul cappuccio, e poi rendendo la testa dello stesso più affusolata. I modelli iniziali erano prodotti solo con corpo in colore verde o nero, ed in due misure, quella standard ed una versione da signora con una vera in cima al cappuccio. Sempre nel 1931 venne introdotto |
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| + | Nel 1939 v |
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| [[Image:Pelikan-400-195x.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Pelikan]] degli anni '50.]] | | [[Image:Pelikan-400-195x.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Pelikan]] degli anni '50.]] |