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| L'azienda iniziò a produrre penne in ebanite di ottima qualità, dotate del proprio [[Caricamento#Moore non-leakable filler|peculiare caricamento di sicurezza]], una variante del classico sistema di caricamento [[safety]], che consentiva una maggiore semplicità costruttiva. Le penne vennero commercializzate con il nome di ''Moore's [[Non-Leakable]] Fountain Pen''. A prova della efficacia del suo sistema di caricamento, le [[Non-Leakable]] venivano vendute facendole uscire dalla fabbrica già cariche di inchiostro. | | L'azienda iniziò a produrre penne in ebanite di ottima qualità, dotate del proprio [[Caricamento#Moore non-leakable filler|peculiare caricamento di sicurezza]], una variante del classico sistema di caricamento [[safety]], che consentiva una maggiore semplicità costruttiva. Le penne vennero commercializzate con il nome di ''Moore's [[Non-Leakable]] Fountain Pen''. A prova della efficacia del suo sistema di caricamento, le [[Non-Leakable]] venivano vendute facendole uscire dalla fabbrica già cariche di inchiostro. |
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− | Le penne di questo periodo vennero e prodotte in diverse dimensioni, dalle minuscole penne da signora e da taschino, alle versioni giganti, di dimensioni confrontabili con le [[Parker Giant|Black Giant]] della [[Parker]] o la [[Waterman Standard Numbering System|20]] della [[Waterman]]. Anche le lavorazioni e le decorazioni erano le più svariate, le penne erano principalmente prodotte in ebanite nera cesellata, ma sono presenti versioni decorate con bande o rivestimenti in metallo, ed anche, molto più rare, versioni in ebanite fiammmata rosso/nera. | + | Le penne di questo periodo vennero e prodotte in diverse dimensioni, dalle minuscole penne da signora e da taschino, alle versioni giganti, di dimensioni confrontabili con le [[Parker Giant|Black Giant]] della [[Parker]] o la [[Waterman Standard Numbering System|20]] della [[Waterman]]. Anche le lavorazioni e le decorazioni erano le più svariate, le penne erano principalmente prodotte in ebanite nera cesellata, ma sono presenti versioni decorate con bande o rivestimenti in metallo, ed anche, molto più rare, versioni in ebanite fiammata rosso/nera. |
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| Nel 1917, visto lo sviluppo delle vendite legato al successo delle sue ''Moore's Non-Leakable Fountain Pen'', la ''American Fountain Pen Company'' cambiò nome in ''Moore Pen Company''. L'anno successivo la [[Moore]] introdusse sul mercato i primi modelli con [[caricamento a levetta]], ma i modelli [[Non-Leakable]] restarono in produzione fino alla fine degli anni '20. Di questo periodo è il modello [[Tuscan]] che presentava un cappuccio dotato di una decorazione metallica particolarmente interessante. | | Nel 1917, visto lo sviluppo delle vendite legato al successo delle sue ''Moore's Non-Leakable Fountain Pen'', la ''American Fountain Pen Company'' cambiò nome in ''Moore Pen Company''. L'anno successivo la [[Moore]] introdusse sul mercato i primi modelli con [[caricamento a levetta]], ma i modelli [[Non-Leakable]] restarono in produzione fino alla fine degli anni '20. Di questo periodo è il modello [[Tuscan]] che presentava un cappuccio dotato di una decorazione metallica particolarmente interessante. |
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| Intorno al 1920 la [[Moore]] introdusse dei modelli in ebanite con una testina del cappuccio in caseina colorata che permettesse di distinguerli. Le penne di questa serie erano prodotte in tre dimensioni, la [[Monarch]] con la testina in color verde, era la più grande, una penna gigante di dimensioni simili a quelle di una [[Waterman Standard Numbering System|Waterman 58]], la [[Monarch|Major]] era una penna di dimensioni intermedie, caratterizzata da una testina di colore rosso, mentre la più piccola era denominata [[Monarch|Acme]], è caratterizzata da una testina color azzurro. | | Intorno al 1920 la [[Moore]] introdusse dei modelli in ebanite con una testina del cappuccio in caseina colorata che permettesse di distinguerli. Le penne di questa serie erano prodotte in tre dimensioni, la [[Monarch]] con la testina in color verde, era la più grande, una penna gigante di dimensioni simili a quelle di una [[Waterman Standard Numbering System|Waterman 58]], la [[Monarch|Major]] era una penna di dimensioni intermedie, caratterizzata da una testina di colore rosso, mentre la più piccola era denominata [[Monarch|Acme]], è caratterizzata da una testina color azzurro. |
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− | Nel 1925 l'azienda introdusse, sulla scia di quanto fatto dalla [[Sheaffer]], una garanzia a vita sulle proprie penne contraddistista dal marchio ''Red Dot''. Il marchio venne mantenuto per quattro anni fino al 1929. | + | Nel 1925 l'azienda introdusse, sulla scia di quanto fatto dalla [[Sheaffer]], una garanzia a vita sulle proprie penne contraddistinta dal marchio ''Red Dot''. Il marchio venne mantenuto per quattro anni fino al 1929. |
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| Nel 1927 l'azienda iniziò, seguendo la tendenze del mercato, a produrre penne in celluloide, delle [[Flat top]] di ottima qualità. L'azienda cercò di continuare a competere con le [[Big Four]], producendo penne di valore, man non riuscì comunque ad avvicinarsi ai loro volumi di vendita. Le penne dalla [[Moore]] infatti erano ben realizzate e robuste, ma dopo l'innovativo sistema di caricamento adottato nei primi anni restarono sempre abbastanza ordinarie, seguendo le tendenze correnti sia nello stile che nella tecnica. | | Nel 1927 l'azienda iniziò, seguendo la tendenze del mercato, a produrre penne in celluloide, delle [[Flat top]] di ottima qualità. L'azienda cercò di continuare a competere con le [[Big Four]], producendo penne di valore, man non riuscì comunque ad avvicinarsi ai loro volumi di vendita. Le penne dalla [[Moore]] infatti erano ben realizzate e robuste, ma dopo l'innovativo sistema di caricamento adottato nei primi anni restarono sempre abbastanza ordinarie, seguendo le tendenze correnti sia nello stile che nella tecnica. |
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− | Negli anni '30 la qualità delle penne diminuì sensibilmente, l'azienda si posizionò infatti fra i produttori di seconda fascia; vennero prodotti vari modelli in stile ''[[Streamlined]]'' seguendo la moda introdotta dalla [[Sheffer]], ma niente di particolarmente originale. Nonostante questi nuovi modelli non fossero particolarmente originali, la qualitù restò comunque di buon livello. | + | Negli anni '30 la qualità delle penne diminuì sensibilmente, l'azienda si posizionò infatti fra i produttori di seconda fascia; vennero prodotti vari modelli in stile ''[[Streamlined]]'' seguendo la moda introdotta dalla [[Sheffer]], ma niente di particolarmente originale. Nonostante questi nuovi modelli non fossero particolarmente originali, la qualità restò comunque di buon livello. |
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| Unica eccezione a questa tendenza fu la creazione della [[Fingertip]], l'ultimo modello significativo prodotto dall'azienda. La [[Fingertip]] venne introdotta sul mercato nel 1946, per competere con la [[51]] della [[Parker]]. Il suo design futuristico però risultò essere troppo in avanti per i tempi e purtroppo la penna non riscosse il successo che meritava. Nel 1951 la linea [[Fingertip]] venne dismessa e sostituita dalla [[Specialist]], un modello economico di scarsa qualità. La produzione finale della [[Moore]] vede la presenza di penne economiche di bassa qualità; l'azienda cessò definitivamente la produzione nel 1956. | | Unica eccezione a questa tendenza fu la creazione della [[Fingertip]], l'ultimo modello significativo prodotto dall'azienda. La [[Fingertip]] venne introdotta sul mercato nel 1946, per competere con la [[51]] della [[Parker]]. Il suo design futuristico però risultò essere troppo in avanti per i tempi e purtroppo la penna non riscosse il successo che meritava. Nel 1951 la linea [[Fingertip]] venne dismessa e sostituita dalla [[Specialist]], un modello economico di scarsa qualità. La produzione finale della [[Moore]] vede la presenza di penne economiche di bassa qualità; l'azienda cessò definitivamente la produzione nel 1956. |