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| La [[Ancora]] benché non sia altrettanto famosa di [[Aurora]] e [[Omas]], è stata una delle più importanti marche storiche di stilografiche italiane. Benché non siano mai state introdotte invenzioni tecniche di grande rilevanza, e lo stile delle penne [[Ancora]] non si sia mai distinto per originalità ed innovazione, con modelli spesso chiaramente ispirati a quelli delle marche più note le penne dell'azienda erano di ottima qualità, in particolare per la lavorazione della celluloide, proposta in colori belli ed originali. | | La [[Ancora]] benché non sia altrettanto famosa di [[Aurora]] e [[Omas]], è stata una delle più importanti marche storiche di stilografiche italiane. Benché non siano mai state introdotte invenzioni tecniche di grande rilevanza, e lo stile delle penne [[Ancora]] non si sia mai distinto per originalità ed innovazione, con modelli spesso chiaramente ispirati a quelli delle marche più note le penne dell'azienda erano di ottima qualità, in particolare per la lavorazione della celluloide, proposta in colori belli ed originali. |
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− | Come tutti gli altri produttori di penne stilografiche essa ha subito la grande crisi dovuta all'avvento della penna a sfera usa e getta, subendo un progressivo declino fino alla chiusura definitiva avvenuta nel 1975. | + | Come tutti gli altri produttori di penne stilografiche essa ha subito la grande crisi dovuta all'avvento della penna a sfera usa e getta, subendo un progressivo declino fino alla chiusura definitiva avvenuta nel 1975. Anche se il marchio, come per altre ditte storiche, è stato risuscitato nel 1988 per la produzione di stilografiche moderne. |
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| == Storia == | | == Storia == |
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| La [[Ancora]] venne fondata (secondo quanto riportato da A. Lambrou) da ''Giuseppe Zanini'', a Sesto Calende, sulle rive del Lago Maggiore, nel 1909. Questo la renderebbe la prima marca italiana di stilografiche, ma la data è poco verosimile dato che all'epoca Zanini avrebbe avuto circa 12 anni, per cui l'origine è più probabilmente riportabile al 1920. Zanini iniziò le sue attività nel campo degli oggetti da scrittura a Bologna, dove pare fosse in contatto con ''Armando Simoni'' (fondatore della [[OMAS]]), per poi fondare una propria azienda con un socio, tale Clerici. La produzione di questi primi anni non era ancora chiaramente identificata dal marchio [[Ancora]]. | | La [[Ancora]] venne fondata (secondo quanto riportato da A. Lambrou) da ''Giuseppe Zanini'', a Sesto Calende, sulle rive del Lago Maggiore, nel 1909. Questo la renderebbe la prima marca italiana di stilografiche, ma la data è poco verosimile dato che all'epoca Zanini avrebbe avuto circa 12 anni, per cui l'origine è più probabilmente riportabile al 1920. Zanini iniziò le sue attività nel campo degli oggetti da scrittura a Bologna, dove pare fosse in contatto con ''Armando Simoni'' (fondatore della [[OMAS]]), per poi fondare una propria azienda con un socio, tale Clerici. La produzione di questi primi anni non era ancora chiaramente identificata dal marchio [[Ancora]]. |
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− | La collaborazione con Clerici continuò fino al 1924, quando Zanini fondò una sua attività personale, con ragione sociale ''Fabbrica di penne stilografiche e commercio, stampe in genere e riproduzioni opere d'arte''. Nel 1925 l'attività, fino allora riferita all'abitazione personale di Zanini, venne trasferita a Sesto Calende. | + | La collaborazione con Clerici continuò fino al 1924, quando Zanini fondò una sua attività personale, con ragione sociale ''Fabbrica di penne stilografiche e commercio, stampe in genere e riproduzioni opere d'arte''. Nel 1925 l'attività, fino allora riferita all'abitazione personale di Zanini, venne trasferita a Sesto Calende. Nel 1929 con la morte del fondatore, il figlio Alfredo subentrò nella gestione fino al 1975, quando l'azienda chiuse. Nel 1938 la sede venne spostata ad Arona, dove furono creati gli stabilimenti veri e propri. |
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| [[Image:Ancora-1950.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Ancora]] degli anni '50.]] | | [[Image:Ancora-1950.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Ancora]] degli anni '50.]] |
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− | Nel 1929 con la morte del fondatore, il figlio Alfredo subentrò nella gestione fino al 1975, quando l'azienda chiuse (anche se il marchio, come per altre ditte storiche, è stato risuscitato nel 1988 per la produzione di stilografiche moderne). Nel 1938 la sede venne spostata ad Arona, dove furono creati gli stabilimenti veri e propri.
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| La produzione iniziale era costituita da penne realizzate in maniera piuttosto convenzionale con il classico [[Caricamento a contagocce|riempimento a contagocce]] oppure [[safety]], costruite sia in [[BCHR|ebanite cesellata]] che, per i modelli di maggior pregio, con [[overlay|rivestimenti]] in metallo decorato. Quest'ultimo era in genere placcato oro a 18k, anche se sono stati rinvenuti esemplari in oro massiccio; non pare invece essere stato usato l'argento. In genere questi rivestimenti sono marchiati con il nome [[Ancora]] in lettere maiuscolo sul bordo inferiore del cappuccio, ma taluni riportano sulla testa dello stesso il logo della ditta, un'ancora, in smalto bianco e blu. | | La produzione iniziale era costituita da penne realizzate in maniera piuttosto convenzionale con il classico [[Caricamento a contagocce|riempimento a contagocce]] oppure [[safety]], costruite sia in [[BCHR|ebanite cesellata]] che, per i modelli di maggior pregio, con [[overlay|rivestimenti]] in metallo decorato. Quest'ultimo era in genere placcato oro a 18k, anche se sono stati rinvenuti esemplari in oro massiccio; non pare invece essere stato usato l'argento. In genere questi rivestimenti sono marchiati con il nome [[Ancora]] in lettere maiuscolo sul bordo inferiore del cappuccio, ma taluni riportano sulla testa dello stesso il logo della ditta, un'ancora, in smalto bianco e blu. |