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| A fianco della linea [[Lusso]] vennero prodotte anche penne di fascia inferiore, sempre in celluloide marmorizzata, venata o anellata, ma dotate di [[caricamento a levetta]]. Prodotte in tre misure si trattava di penne di forma meno affusolata con un fermaglio diritto ed una sola veretta sul cappuccio. Continuarono inoltre ad essere prodotte anche penne in celluloide di forme più convenzionali e clip sagomata, fornite anche con [[caricamento a stantuffo]] e a [[pulsante di fondo]]. | | A fianco della linea [[Lusso]] vennero prodotte anche penne di fascia inferiore, sempre in celluloide marmorizzata, venata o anellata, ma dotate di [[caricamento a levetta]]. Prodotte in tre misure si trattava di penne di forma meno affusolata con un fermaglio diritto ed una sola veretta sul cappuccio. Continuarono inoltre ad essere prodotte anche penne in celluloide di forme più convenzionali e clip sagomata, fornite anche con [[caricamento a stantuffo]] e a [[pulsante di fondo]]. |
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− | Alla fine degli anni '40 anche la [[Ancora]] introdusse un modello a pennino coperto, denominato [[Calamus]], realizzato con [[caricamento a stantuffo]], e prodotto i due dimensioni e diversi colori, e con pennino coperto o parzialmente coperto. I cappucci erano in metallo placcato oro con una incastonatura in celluloide sulla testa, mentre sul corpo era riportata l'incisione del nome del modello. I modelli iniziali riportano anche il logo ancora smaltato sulla clip. | + | Alla fine degli anni '40 anche la [[Ancora]], cercando di inseguire il successo della [[Parker 51]] introdusse un modello a pennino coperto, denominato [[Calamus]], realizzato con [[caricamento a stantuffo]], e prodotto in quattro dimensioni e quattro diversi colori a tinta unita: nero, grigio, bordeaux e blu. La penna venne prodotta in due versioni, con pennino totalmente coperto o parzialmente coperto. I cappucci erano in metallo placcato oro con una incastonatura in celluloide sulla testa, mentre sul corpo era riportata l'incisione del nome del modello. I modelli iniziali riportano anche il logo ancora smaltato sulla clip. |
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− | Della [[Ancora]] sono note due sottomarche, la prima, come già accennato, è la ''Rapid'' che venne usata solo per i modelli [[safety]] rivestiti in metalli preziosi, la seconda è la ''Goliarda'' con cui l'azienda marcava la produzione dedicata al mercato studentesco, in questo caso si tratta in genere di penne poco costose, ma comunque eleganti e di buona costruzione. | + | Della [[Ancora]] sono note due sottomarche, la prima, come già accennato, è la ''Rapid'' che venne usata solo per i modelli [[safety]] rivestiti in metalli preziosi, la seconda è la ''Goliarda'' con cui l'azienda marcava la produzione dedicata al mercato studentesco, in questo caso si tratta in genere di penne poco costose, ma comunque eleganti e di buona costruzione, prodotte fin dagli anni '20. Queste penne venivano sempre marchiate con il nome ''Goliarda'', le prime penne a [[safety|caricamento di sicurezza]] presentavano solo la dicitura ''Goliarda - Marchio Depositato'' senza nessun riferimento ad [[Ancora]], i modelli successivi avevano la scritta ''Goliarda'' riportata sopre il logo dell'ancora. |
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− | Negli anni successivi l'azienda subì la crisi dovuta all'introduzione della penna a sfera, ma continuò a produrre modelli in plastica ad iniezione con caricamento a stantuffo, non raggiunse mai comunque il successo dei suoi anni d'oro e nel 1975 venne definitivamente chiusa. | + | Negli anni successivi l'azienda, come tutti gli altri costruttori di penne stilografiche, subì un progrssivo declino dovuto alla crisi creata dall'introduzione della penna a sfera, ma continuò a produrre modelli in plastica ad iniezione con caricamento a stantuffo di buona qualità, non raggiunse mai comunque il successo dei suoi anni d'oro e nel 1975 venne definitivamente chiusa. |
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