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| Spesso e volentieri, quando si acquista una [[Vacumatic]], è necessario smontare la penna, ad esempio per sostituire il diaframma interno che con il tempo e l'azione dell'inchiostro si solidifica. Non è un'operazione particolarmente difficile, ma neanche immediata, e richiede qualche attrezzo particolare. Nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web. | | Spesso e volentieri, quando si acquista una [[Vacumatic]], è necessario smontare la penna, ad esempio per sostituire il diaframma interno che con il tempo e l'azione dell'inchiostro si solidifica. Non è un'operazione particolarmente difficile, ma neanche immediata, e richiede qualche attrezzo particolare. Nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web. |
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− | Anche se il [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]] esiste in tre versioni, la procedura di smontaggio rimane tuttavia la stessa: in questa pagina verrà descritta la riparazione di una Parker [[Vacumatic]] prodotta in Canada e dotata di caricamento "[[Lockdown]]". | + | Anche se il [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]] esiste in tre versioni, la procedura di smontaggio rimane tuttavia la stessa: in questa pagina verrà descritta la riparazione di una Parker [[Vacumatic]] prodotta in Canada e dotata della versione di caricamento denominata "[[Lockdown]]". |
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| [[File:Parker-Vacumatic-Lockdow-PreRepair.jpg|250px|thumb|[[Parker]] [[Vacumatic]] "[[Lockdown]]"]] | | [[File:Parker-Vacumatic-Lockdow-PreRepair.jpg|250px|thumb|[[Parker]] [[Vacumatic]] "[[Lockdown]]"]] |
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| ==Rimozione della sezione pennino/alimentatore== | | ==Rimozione della sezione pennino/alimentatore== |
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− | Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]. | + | Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]". |
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| Dopo aver lavato la penna si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e quasi sempre è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto" delle parti. In tal caso, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 1), in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. | | Dopo aver lavato la penna si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e quasi sempre è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto" delle parti. In tal caso, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 1), in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. |
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| ==Rimozione del sistema di caricamento== | | ==Rimozione del sistema di caricamento== |
− | Una volta separata la sezione dal fusto, si può procedere con la rimozione del gruppo di caricamento posteriore. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze di qualsiasi tipo, in quanto con queste la pressione viene applicata solo su due punti. Specialmente sui modelli prodotti durante la II Guerra Mondiale si potrebbe danneggiare il pezzo con la doppia filettatura, in quanto quest'ultimo è fatto di celluloide e non di alluminio come i modelli precedenti. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo (vedi tab. 1).
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− | E' consigliabile in ogni caso utilizzare un attrezzo apposito; ne esistono di due tipi: blocco (''Vacumatic block'') e pinza (''Vacumatic wrench''). Dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo. La pinza si avvita semplicemente alla filettatura del sistema di caricamento (dove si avvita anche il fondello) e facendo pressione sulla leva si può rimuovere il gruppo. | + | Una volta separata la sezione dal fusto, si può procedere con la rimozione del gruppo di caricamento posteriore. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze di qualsiasi tipo, in quanto con queste la pressione viene applicata solo su due punti. Specialmente sui modelli prodotti durante la II Guerra Mondiale si potrebbe danneggiare il pezzo con la doppia filettatura, in quanto quest'ultimo è fatto di [[celluloide]] e non di alluminio come i modelli precedenti. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo (vedi tab. 1). |
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| + | E' consigliabile in ogni caso utilizzare un attrezzo apposito; ne esistono di due tipi: il blocco (''Vacumatic block'') e la pinza (''Vacumatic wrench''). Dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo. La pinza si avvita semplicemente alla filettatura del sistema di caricamento (dove si avvita anche il fondello) e facendo pressione sulla leva si stringe sulla filettature e si può rimuovere il gruppo. |
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− | Anche qui il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con [[gommalacca]]. Nello smontaggio può essere conveniente tenere la pinza con la mano "debole", e tenere la penna nella mano "forte", onde evitare di esercitare troppa pressione sulla filettatura.<ref>Ho un dubbio su questo, usando la mano debole (SX) io in genere ho meno controllo e mi viene il dubbio che sia più facile sbagliare nell'esagerare che con la mano forte (DX). 8rino Forse è un dettaglio che possiamo togliere ?</ref> Nel caso di caricamento ''[[lockdown]]'' l'operazione di rimozione va effettuata con l'albero di caricamento completamente estratto. Infatti se l'albero è bloccato in posizione ritratta, è molto probabile far saltar via il tappo di ottone all'estremità dell'albero, danneggiando quindi irreversibilmente il gruppo di caricamento. | + | Anche qui il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con [[gommalacca]]. Nello smontaggio può essere conveniente tenere la pinza con la mano "debole", e tenere la penna nella mano "forte", onde evitare di esercitare troppa pressione sulla filettatura.<ref>questa indicazione ha una componente personale, ci può essere chi usando la mano debole ha meno controllo e resta il dubbio che in tal caso sia più facile sbagliare nell'esagerare che con la mano forte.</ref> Nel caso di caricamento ''[[lockdown]]'' l'operazione di rimozione va effettuata con l'albero di caricamento completamente estratto. Infatti se l'albero è bloccato in posizione ritratta, è molto probabile far saltar via il tappo di ottone all'estremità dell'albero, danneggiando quindi irreversibilmente il gruppo di caricamento. |
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| Una volta svitato il gruppo filettato si può procedere con l'estrazione dell'albero. Per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori posteriormente al fusto. Non è consigliabile afferrare e tirare l'albero esternamente: i diaframmi pietrificati e solidificati possono fare da collante tra gruppo di caricamento e fusto, rendendo estremamente facile spezzare l'albero, specialmente se in celluloide. Per l'estrazione esiste anche uno strumento apposito (''vacumatic pump ejector''),<ref>dovrei averne un esemplare ma è solo un cilindretto di legno svasato in testa, appena trovo il tempo lo fotografo.</ref> ma in generale basta utilizzare un tubo di ottone (o plastica) con i bordi levigati leggermente più piccolo del fusto (si consiglia un diametro di 1/4") o una [http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_%28meccanica%29 spina] (fig. 4).<ref>QUI SAREBBE OPPORTUNO DARE UN DIAMETRO ORIENTATIVO DEL TUBETTO, MAGARI QUELLO DELLA FOTO O IL MASSIMO DIAMETRO INTERNO DEL FUSTO</ref> | | Una volta svitato il gruppo filettato si può procedere con l'estrazione dell'albero. Per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori posteriormente al fusto. Non è consigliabile afferrare e tirare l'albero esternamente: i diaframmi pietrificati e solidificati possono fare da collante tra gruppo di caricamento e fusto, rendendo estremamente facile spezzare l'albero, specialmente se in celluloide. Per l'estrazione esiste anche uno strumento apposito (''vacumatic pump ejector''),<ref>dovrei averne un esemplare ma è solo un cilindretto di legno svasato in testa, appena trovo il tempo lo fotografo.</ref> ma in generale basta utilizzare un tubo di ottone (o plastica) con i bordi levigati leggermente più piccolo del fusto (si consiglia un diametro di 1/4") o una [http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_%28meccanica%29 spina] (fig. 4).<ref>QUI SAREBBE OPPORTUNO DARE UN DIAMETRO ORIENTATIVO DEL TUBETTO, MAGARI QUELLO DELLA FOTO O IL MASSIMO DIAMETRO INTERNO DEL FUSTO</ref> |