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| Senza perderci in una lezione di tecnologia, e semplificando il concetto, possiamo dire che il senso di laminazione è la direzione nella quale la bramma (forma del metallo dopo la colata) è stata tirata attraverso a dei cilindri con una luce calibrata, fino allo spessore voluto della lamiera. Questo passaggio forzato, lascia sulla superficie del metallo delle striature, come si può vedere nella fig. 6. | | Senza perderci in una lezione di tecnologia, e semplificando il concetto, possiamo dire che il senso di laminazione è la direzione nella quale la bramma (forma del metallo dopo la colata) è stata tirata attraverso a dei cilindri con una luce calibrata, fino allo spessore voluto della lamiera. Questo passaggio forzato, lascia sulla superficie del metallo delle striature, come si può vedere nella fig. 6. |
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− | [[File:ricostruzione I_bar_senso laminazione.jpg|400px|center|thumb|Fig. 6 - Senso di laminazione]] | + | [[File:Ricostruzione-I-bar-Senso-Laminazione.jpg|400px|center|thumb|Fig. 6 - Senso di laminazione]] |
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| Possiamo immaginare quelle linee come le fibre del materiale. Se effettueremo una piega perpendicolare alle fibre, queste si allungheranno, se la faremo parallela ad esse, queste tenderanno a distaccarsi ed a rompersi (questo concetto vale per tutte le pieghe sui materiali metallici). Questo ci riporta all'inizio del paragrafo: sapendo che dovremo fare due pieghe, e sapendo che dovranno essere fatte perpendicolari al senso di laminazione, il lato più lungo della lamina dovrà essere parallelo al senso di laminazione come indicato nella fig. 7. | | Possiamo immaginare quelle linee come le fibre del materiale. Se effettueremo una piega perpendicolare alle fibre, queste si allungheranno, se la faremo parallela ad esse, queste tenderanno a distaccarsi ed a rompersi (questo concetto vale per tutte le pieghe sui materiali metallici). Questo ci riporta all'inizio del paragrafo: sapendo che dovremo fare due pieghe, e sapendo che dovranno essere fatte perpendicolari al senso di laminazione, il lato più lungo della lamina dovrà essere parallelo al senso di laminazione come indicato nella fig. 7. |
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− | [[File:ricostruzione I_bar_taglio.jpg|400px|center|thumb|Fig. 7 - Taglio della lamina]] | + | [[File:Ricostruzione-I-bar-Taglio.jpg|400px|center|thumb|Fig. 7 - Taglio della lamina]] |
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| Dopo aver tracciato sull'alpacca la lamina,per tagliarla si può utilizzare una vecchia forbice. | | Dopo aver tracciato sull'alpacca la lamina,per tagliarla si può utilizzare una vecchia forbice. |
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| Con una pinza, potete stringere il pezzo tra i becchi e farli scorrere nel verso della lunghezza inclinando leggermente i becchi della pinza dalla parte opposta alla curva (come fareste con la forbice ed il nastro per fare i riccioli sui pacchi regalo!), vedi fig. 8. | | Con una pinza, potete stringere il pezzo tra i becchi e farli scorrere nel verso della lunghezza inclinando leggermente i becchi della pinza dalla parte opposta alla curva (come fareste con la forbice ed il nastro per fare i riccioli sui pacchi regalo!), vedi fig. 8. |
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− | [[File:ricostruzione I_bar_raddrizzatura_lamina.jpg|400px|center|thumb|Fig. 8 - Raddrizzatura della lamina]] | + | [[File:Ricostruzione-I-bar-Raddrizzatura-Lamina.jpg|400px|center|thumb|Fig. 8 - Raddrizzatura della lamina]] |
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| Quando la lamina sarà abbastanza planare, provvedete a tagliare od a smussare i quattro spigoli alle estremità. | | Quando la lamina sarà abbastanza planare, provvedete a tagliare od a smussare i quattro spigoli alle estremità. |
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| Il confronto tra la vecchia lamina, la muova lamina e l'elemento di pressione si può vedere nella fig. 9. A conferma di quanto detto all'inizio riguardo alla maggiore lunghezza, nella stessa figura si può notare che la nuova lamina è più lunga della precedente di circa 10-15 mm. | | Il confronto tra la vecchia lamina, la muova lamina e l'elemento di pressione si può vedere nella fig. 9. A conferma di quanto detto all'inizio riguardo alla maggiore lunghezza, nella stessa figura si può notare che la nuova lamina è più lunga della precedente di circa 10-15 mm. |
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− | [[File:ricostruzione I_bar_confronto_lamine.jpg|400px|center|thumb|Fig. 9 - Confronto lamine]] | + | [[File:Ricostruzione-I-bar-Raddrizzatura-Confronto-Lamine.jpg|400px|center|thumb|Fig. 9 - Confronto lamine]] |
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| Prima di procedere, è consigliabile fare una prova per verificare che la nuova lamina alloggi senza impuntamenti dentro all'elemento di pressione (o [[barra di pressione]]) come in fig. 10. Per provare la condizione, potete fare quanto segue: inserite la lamina nell'elemento di pressione e stringete entrambi tra le dita dove sono state sollevate le alette (in centro). In questa condizione, le due estremità della lamina devono potersi flettere liberamente. Se così non è, provvedete a rimuovere un poco di materiale con la carta vetro. | | Prima di procedere, è consigliabile fare una prova per verificare che la nuova lamina alloggi senza impuntamenti dentro all'elemento di pressione (o [[barra di pressione]]) come in fig. 10. Per provare la condizione, potete fare quanto segue: inserite la lamina nell'elemento di pressione e stringete entrambi tra le dita dove sono state sollevate le alette (in centro). In questa condizione, le due estremità della lamina devono potersi flettere liberamente. Se così non è, provvedete a rimuovere un poco di materiale con la carta vetro. |