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| == Galalite == | | == Galalite == |
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− | La galalite un materiale inventato nel 1897<ref>ad opera Adolph Spitteler e Wilhelm Krische, che poi la brevettarono nel 1899, si veda la relativa [/http://en.wikipedia.org/wiki/Galalite voce] su Wikipedia.</ref> dal trattamento della caseina (proteina del latte) con formaldeide, il cui nome deriva appunto dall'unione delle parole greche ''gala'' (latte) e ''lithos'' (pietra). Il materiale viene prodotto da un procedimento in cui la caseina viene impastata con acqua per | + | La galalite un materiale inventato nel 1897<ref>ad opera Adolph Spitteler e Wilhelm Krische, che poi la brevettarono nel 1899, si veda la relativa [/http://en.wikipedia.org/wiki/Galalite voce] su Wikipedia.</ref> dal trattamento della caseina (proteina del latte) con formaldeide, il cui nome deriva appunto dall'unione delle parole greche ''gala'' (latte) e ''lithos'' (pietra). Il materiale viene prodotto da un procedimento in cui la caseina viene impastata e colorata e poi lavorata per produrre fogli, barre o lastre; questi vengono poi trattati per immersione in una soluzione diluita di formaldeide che ne causa, con una reazione molto lenta, il progressivo indurimento. Infine il materiale ottenuto viene fatto essiccare e poi può essere lavorato (anche in questo caso non è possibile la produzione a stampo). |
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− | La galalite venne utilizzata nella produzione delle stilografiche da alcuni produttori intorno agli anni '20, quando iniziò una ricerca sui materiali che consentisse di sostituire l'ebanite, | + | Sono caratteristiche di questo materiale la facilità di colorazione, che consente di creare infinite variazioni ed imitare diversi materiali (tanto che veniva chiamato anche corno artificiale), basta infatti immergere le barre di galalite in bagni di colorazione per ottenere l'assorbimento dei pigmenti per la porosità del materiale. Venne utilizzato principalmente per la produzione di bottoni, dove viene impiegato ancora oggi, e per la sostituzione dell'avorio nella copertura dei tasti di pianoforte. |
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| + | La galalite venne utilizzata nella produzione delle stilografiche da alcuni produttori intorno agli anni '20, quando iniziò una ricerca sui materiali che consentisse di sostituire l'ebanite. In particolare [[Sheaffer]] e soprattutto [[Parker]], con la produzione delle stilografiche della serie denominata [[Pastel]] utilizzarono questo materiale per la produzione di penne colorate. |
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| + | Il materiale però, proprio per la sua porosità, e per la caratteristica di essere leggermente solubile in acqua, si dimostrò fragile, poco stabile e venne abbandonato quasi subito, cosa che rende le penne costruite con esso molto rare. |
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