Nel [[Production started::1915]] la [[Produced by::Waterman]] introdusse una sua versione di [[caricamento a levetta]] riuscendo ad aggirare il brevetto della [[Sheaffer]]. Le penne dotate di questo sistema vennero inizialmente chiamate ''Pocket Self Filler'', o più brevemente ''PSF'', e come per le altre penne di quello stesso periodo vennero identificate da un numero a due cifre (con l'uno nelle decine e la misura del pennino nelle unità), seguite dalla dicitura ''PSF''. In realtà questo suffisso presenta una ambiguità in quanto venne usato nello stesso periodo anche per i modelli dotati del cosiddetto ''[[coin filler]]'', cosa che portò alla identificazione del caricamento a levetta con una cifra nella colonna delle decine nella successiva riorganizzazione della classificazione. | Nel [[Production started::1915]] la [[Produced by::Waterman]] introdusse una sua versione di [[caricamento a levetta]] riuscendo ad aggirare il brevetto della [[Sheaffer]]. Le penne dotate di questo sistema vennero inizialmente chiamate ''Pocket Self Filler'', o più brevemente ''PSF'', e come per le altre penne di quello stesso periodo vennero identificate da un numero a due cifre (con l'uno nelle decine e la misura del pennino nelle unità), seguite dalla dicitura ''PSF''. In realtà questo suffisso presenta una ambiguità in quanto venne usato nello stesso periodo anche per i modelli dotati del cosiddetto ''[[coin filler]]'', cosa che portò alla identificazione del caricamento a levetta con una cifra nella colonna delle decine nella successiva riorganizzazione della classificazione. |