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| Alla penna venne affiancato anche un inchiostro dedicato, sviluppato dall'azienda in concomitanza con il lancio della penna stessa, i cui componenti danneggiavano la [[celluloide]] e che viene indicato come una dei motivi per la scelta della [[lucite]]. L'inchiostro, chiamato a sua volta ''[[Parker 51 Ink]]'', aveva caratteristiche innovative; oltre alla rapidità di essiccamento, che si era tradotta sul design della nuova stilografica con l'originale soluzione del pennino coperto. L'inchiostro vantava un'alta impermeabilità, notevole resistenza alla luce e brillantezza dei colori ed era prodotto nelle quattro tonalità: ''India black'', ''Tunis blue'', ''China red'', ''Pan American green''. Ebbe comunque vita breve, proprio a causa della sua aggressività che portava a danneggiare le penne per cui venne dismesso abbastanza rapidamente.<ref>la data di dismissione non è nota, ma, come si può verificare su [[:File:1946-01-Parker-51.jpg|questa scansione]], viene menzionato almeno fino al 1946.</ref> | | Alla penna venne affiancato anche un inchiostro dedicato, sviluppato dall'azienda in concomitanza con il lancio della penna stessa, i cui componenti danneggiavano la [[celluloide]] e che viene indicato come una dei motivi per la scelta della [[lucite]]. L'inchiostro, chiamato a sua volta ''[[Parker 51 Ink]]'', aveva caratteristiche innovative; oltre alla rapidità di essiccamento, che si era tradotta sul design della nuova stilografica con l'originale soluzione del pennino coperto. L'inchiostro vantava un'alta impermeabilità, notevole resistenza alla luce e brillantezza dei colori ed era prodotto nelle quattro tonalità: ''India black'', ''Tunis blue'', ''China red'', ''Pan American green''. Ebbe comunque vita breve, proprio a causa della sua aggressività che portava a danneggiare le penne per cui venne dismesso abbastanza rapidamente.<ref>la data di dismissione non è nota, ma, come si può verificare su [[:File:1946-01-Parker-51.jpg|questa scansione]], viene menzionato almeno fino al 1946.</ref> |
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− | La ''Parker 51'' ha subito diverse evoluzioni nel corso della sua storia trentennale, la prima avvenne quasi immediatamente come conseguenza dell'entrata in guerra degli Stati Uniti, e comportò un cambiamento quasi immediato, la penna infatti passò da un fondello con una terminazione decorata da un [[jewel]] analogo a quello del cappuccio, ad un fondello affusolato per diminuire l'uso di parti metalliche. Queste versioni iniziali con due ''[[jewel]]'', denominate ''first year'' dato che la loro produzione durò all'incirca per un anno,<ref>il cambiamento viene spesso indicato come avvenuto il primo anno, ma la data è appunto indicativa e non ci sono riferimenti certi, David Nishimura fa una [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/1941_51s.shtml analisi dettagliata] della problematica, e ritiene che la produzione sia proseguita anche nel 1942 forse anche oltre.</ref> sono piuttosto rare e per questo molto ricercate. | + | La ''Parker 51'' ha subito diverse evoluzioni nel corso della sua storia trentennale, la prima avvenne quasi immediatamente come conseguenza dell'entrata in guerra degli Stati Uniti, e comportò un cambiamento quasi immediato, la penna infatti passò da un fondello con una terminazione decorata da un ''[[jewel]]'' analogo a quello del cappuccio, ad un fondello affusolato per diminuire l'uso di parti metalliche. Queste versioni iniziali con due ''[[jewel]]'', denominate ''first year'' dato che la loro produzione durò all'incirca per un anno,<ref>il cambiamento viene spesso indicato come avvenuto il primo anno, ma la data è appunto indicativa e non ci sono riferimenti certi, David Nishimura fa una [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/1941_51s.shtml analisi dettagliata] della problematica, e ritiene che la produzione sia proseguita anche nel 1942 forse anche oltre.</ref> sono piuttosto rare e per questo molto ricercate. |
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| Le successive versioni restano sostanzialmente identiche a quelle del primo anno, con il sistema di caricamento ereditato dalle [[Vacumatic]] ''[[speedline]]'' e l'unica differenza di un fondello affusolato. Le penne sono in genere databili grazie al [[codice di datazione Parker|codice]] adottato dalla [[Parker]], che per alcuni modelli presenta la particolarità di riportare una ''T'' prima dell'anno, associata probabilmente all'uso di parti prodotte in Canada nello stabilimento di Toronto.<ref>seguendo David Nishimura, che la propone in questo [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/Parker_date_codes.shtml dettagliato articolo], questa sembra l'ipotesi più ragionevole, l'indicazione che queste penne siano di produzione canadese si scontra sul fatto che sono marcate ''Made in USA''.</ref> | | Le successive versioni restano sostanzialmente identiche a quelle del primo anno, con il sistema di caricamento ereditato dalle [[Vacumatic]] ''[[speedline]]'' e l'unica differenza di un fondello affusolato. Le penne sono in genere databili grazie al [[codice di datazione Parker|codice]] adottato dalla [[Parker]], che per alcuni modelli presenta la particolarità di riportare una ''T'' prima dell'anno, associata probabilmente all'uso di parti prodotte in Canada nello stabilimento di Toronto.<ref>seguendo David Nishimura, che la propone in questo [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/Parker_date_codes.shtml dettagliato articolo], questa sembra l'ipotesi più ragionevole, l'indicazione che queste penne siano di produzione canadese si scontra sul fatto che sono marcate ''Made in USA''.</ref> |
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| La versione denominata ''Mark Ia'' nasce alla fine degli anni Cinquanta, il forellino di aerazione del fusto venne spostato dalla sommità dello stesso lungo il fianco della penna, a circa due terzi di distanza dal cerchietto di chiusura metallico. | | La versione denominata ''Mark Ia'' nasce alla fine degli anni Cinquanta, il forellino di aerazione del fusto venne spostato dalla sommità dello stesso lungo il fianco della penna, a circa due terzi di distanza dal cerchietto di chiusura metallico. |
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− | Nell'ottobre del 1949 venne immesssa sul mercato la versione ''[[Flighter]]'' della ''51'', la prima penna interamente in acciaio prodotta dalla [[Parker]]. In seguito venne prodotte delle versioni ''[[Flighter]]'' anche per i modelli [[Parker 61|61]], [[Parker 75|75]], Sonnet ed altri. | + | Nell'ottobre del 1949 venne immesssa sul mercato la versione ''[[Flighter]]'' della ''51'', la prima penna con corpo e cappuccio interamente in acciaio prodotta dalla [[Parker]]. In seguito vennero prodotte delle versioni ''[[Flighter]]'' anche per i modelli [[Parker 61|61]], [[Parker 75|75]], Sonnet ed altri. |
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− | La versione ''Mark II'' nasce a partire dalla metà degli anni Sessanta c'è un restyling della Parker 51 sulla falsariga della [[Parker 61]]. Il cappuccio è simile a quello della 61, ma la clip è sempre quella standard. Il fusto invece ha un terminale piatto e non più stondato, culmina con una profilatura conica che richiama il design delle prime versioni con il ''[[jewel]]'' terminale. Anche il gruppo serbatoio all'interno della penna, presenta un terminale conico in metallo al posto del tappo in plastica nero del modello precedente. | + | La versione ''Mark II'' nasce a partire dalla metà degli anni Sessanta, quando venne fatta una ristilizzazione della 51 sulla falsariga della [[Parker 61|61]]. Il cappuccio era simile a quello della [[Parker 61|61]], ma la clip era sempre quella standard. Il fusto invece aveva un terminale piatto e non più stondato, culminante con una profilatura conica che richiamava il design delle prime versioni con il ''[[jewel]]'' terminale. Anche il gruppo serbatoio all'interno della penna, presentava un terminale conico in metallo al posto del tappo in plastica nero del modello precedente. |
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− | La versione denominata ''Mark III'' venne introdotta nel 1969 circa. La nuova versione è simile alla precedente ma la clip sul cappuccio non è più parte integrante dell'anello di chiusura che contiene il ''[[jewel]]'', bensì è un elemento a sé stante ed è più lunga rispetto a quella dei modelli passati. La sommità del cappuccio è più affusolata e di minor diametro rispetto alla versione precedente e l'anello di chiusura del fermaglio è avvitato sul cappuccio da una vite che contiene anche il ''jewel'', come accade nella Parker 75, tuttavia alcune Mark III hanno ancora il vecchio fermaglio delle ''Mark II''. | + | La versione denominata ''Mark III'' venne introdotta nel 1969 circa. La nuova versione era simile alla precedente ma la clip sul cappuccio non era più parte integrante dell'anello di chiusura che contiene il ''[[jewel]]'', bensì era un elemento a sé stante ed era più lunga rispetto a quella dei modelli passati. La sommità del cappuccio era più affusolata e di minor diametro rispetto alla versione precedente e l'anello di chiusura del fermaglio era avvitato sul cappuccio da una vite che contenente anche il ''jewel'', come nella [[Parker 75]]; tuttavia alcune Mark III sono state trovate con ancora il vecchio fermaglio delle ''Mark II''. |
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