| Una prima traccia certa della produzione di penne stilografiche origina al 1921, data di registrazione del marchio ''Penna Nettuno Sicurezza'' ({{Marchio|21390}}) usato per la produzione di penne realizzate sia con [[caricamento a contagocce]] che [[safety]]. La produzione iniziale è infatti abbastanza convenzionale, con penne in ebanite nera liscia di diverse misure ([[Nettuno 50x|502]], [[Nettuno 50x|504]], [[Nettuno 50x|506]], [[Nettuno 50x|508]]). A queste si aggiungono penne con [[overlay|rivestimenti]] in metallo placcato oro. | | Una prima traccia certa della produzione di penne stilografiche origina al 1921, data di registrazione del marchio ''Penna Nettuno Sicurezza'' ({{Marchio|21390}}) usato per la produzione di penne realizzate sia con [[caricamento a contagocce]] che [[safety]]. La produzione iniziale è infatti abbastanza convenzionale, con penne in ebanite nera liscia di diverse misure ([[Nettuno 50x|502]], [[Nettuno 50x|504]], [[Nettuno 50x|506]], [[Nettuno 50x|508]]). A queste si aggiungono penne con [[overlay|rivestimenti]] in metallo placcato oro. |
− | Nel 1922 Umberto Vecchietti morì, lasciando l'azienda nelle mani della moglie, Ada Corazza Vecchietti, che la portò avanti aprendo, nel 1928, lo storico negozio di Via Marconi 6, ancora oggi gestito dalla famiglia. Nel 1930 il figlio di Umberto, Alfonso, subentrò alla madre nella conduzione dell'azienda, portata avanti fino alla chiusura della stessa negli anni '50. | + | Nel 1922 Umberto Vecchietti morì, lasciando l'azienda nelle mani della moglie, Ada Corazza Vecchietti, che la portò avanti aprendo, nel 1928, lo storico negozio di Via Manzoni 6, rimasto aperto per 83 anni prima del trasferimento nella nuova sede attuale, ed ancor oggi gestito dalla famiglia. Nel 1930 il figlio di Umberto, Alfonso, subentrò alla madre nella conduzione dell'azienda, portata avanti fino alla chiusura della stessa negli anni '50. |
| Intorno alla metà degli anni '20 anche la [[Nettuno]], come tutti gli altri marchi italiani, iniziò una produzione di imitazioni della [[Duofold]], che all'epoca era il riferimento stilistico di tutti i produttori. In questo caso venne anche adottato il caricamento a [[pulsante di fondo]], ed i [[Nettuno Flattop|modelli]], a parte l'incisione del nome ''Nettuno'' sul fermaglio sono sostanzialmente identici all'originale della [[Parker]], sia per la clip a pallina, che per la forma di corpo, cappuccio e fondello. Negli anni '30, continuando a seguire l'evoluzione della [[Duofold]], vennero prodotti nuovi modelli in versione ''[[streamlined]]'', e venne introdotta anche una nuova clip con terminazione a forma di spatola. | | Intorno alla metà degli anni '20 anche la [[Nettuno]], come tutti gli altri marchi italiani, iniziò una produzione di imitazioni della [[Duofold]], che all'epoca era il riferimento stilistico di tutti i produttori. In questo caso venne anche adottato il caricamento a [[pulsante di fondo]], ed i [[Nettuno Flattop|modelli]], a parte l'incisione del nome ''Nettuno'' sul fermaglio sono sostanzialmente identici all'originale della [[Parker]], sia per la clip a pallina, che per la forma di corpo, cappuccio e fondello. Negli anni '30, continuando a seguire l'evoluzione della [[Duofold]], vennero prodotti nuovi modelli in versione ''[[streamlined]]'', e venne introdotta anche una nuova clip con terminazione a forma di spatola. |