Modifiche

In questo periodo iniziale, seguendo una strategia adottata da molti produttori italiani, venne usato dalla [[Tibaldi]] un marchio alternativo, ''The GTB Pen London'', che seguendo le tendenze esterofile si mascherava da azienda anglosassone. Con questo marchio vennero prodotte penne di seconda fascia, ma sostanzialmente identiche, a parte la finitura della testa del cappuccio e le zigrinature del fondello, alla produzione marchiata [[Tibaldi]].  

In questo periodo iniziale, seguendo una strategia adottata da molti produttori italiani, venne usato dalla [[Tibaldi]] un marchio alternativo, ''The GTB Pen London'', che seguendo le tendenze esterofile si mascherava da azienda anglosassone. Con questo marchio vennero prodotte penne di seconda fascia, ma sostanzialmente identiche, a parte la finitura della testa del cappuccio e le zigrinature del fondello, alla produzione marchiata [[Tibaldi]].  

Negli anni '20, seguendo un comportamento comune di tutto il mercato italiano, all'epoca dominato dalle tendenze stilistiche dettate dai produttori americani, venne prodotta una serie di imitazioni della [[Duofold]] della [[Parker]]

Negli anni '20, seguendo una tendenza comune di tutto il mercato italiano che vedeva un fiorire di imitazioni della

 

 

, all'epoca al continuo inseguimento delle innovazioni stilistiche dei produttori americani, venne prodotta una nuova serie penne ''[[flat top]]'' con [[caricamento a levetta]] con uno stile chiaramente ispirato alla [[Duofold]] della [[Parker]]

 

 

 

essendo all'epoca il mercato italiano dominato dalle tendenze stilistiche dettate dai produttori americani, seguendo una  venne prodotta una nuova serie penne ''[[flat top]]'' chiaramente ispirate alla [[Duofold]] della [[Parker]]