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| La [[Produttori minori americani#Corona|Corona]] è stata fondata a Janesville nel 1923 da Samuel Corona, un precedente impiegato della [[Parker]], che si mise in proprio nella produzione di penne, sull'onda del successo ottenuto da quest'ultima che portò alla nascita di una serie di concorrenti. La ditta passò però sotto la direzione di George W. Gilman nel 1927; questi era un valente inventore che fondò diverse attività. Nel 1929 la ditta si trasferì a Libertyville in Illinois. La produzione, come per molti altri produttori minori, cessò agli inizi degli anni '30 per gli effetti della grande depressione del 1929. | | La [[Produttori minori americani#Corona|Corona]] è stata fondata a Janesville nel 1923 da Samuel Corona, un precedente impiegato della [[Parker]], che si mise in proprio nella produzione di penne, sull'onda del successo ottenuto da quest'ultima che portò alla nascita di una serie di concorrenti. La ditta passò però sotto la direzione di George W. Gilman nel 1927; questi era un valente inventore che fondò diverse attività. Nel 1929 la ditta si trasferì a Libertyville in Illinois. La produzione, come per molti altri produttori minori, cessò agli inizi degli anni '30 per gli effetti della grande depressione del 1929. |
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− | Le penne della [[Produttori minori americani#Corona|Corona]] sono caratterizzate da un particolare sistema di riempimento a [[pulsante di fondo]], variante di quello usato dalla [[Parker]] in cui il sacchetto di gomma che contiene veniva compresso da una barra spostata non attraverso la rotazione del fondello, usato anche in altri modelli di penne di produttori minori dell'epoca. | + | Le penne della [[Produttori minori americani#Corona|Corona]] sono caratterizzate da un particolare sistema di riempimento a [[pulsante di fondo]], variante di quello usato dalla [[Parker]] in cui il sacchetto di gomma che contiene veniva compresso da una barra spostata attraverso la rotazione del fondello, usato anche in altri modelli di penne di produttori minori dell'epoca. |
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| Le penne del primo periodo sono realizzate in ebanite nera, fiammata e nera con incisioni. In un secondo periodo l'azienda adottò la celluloide per le estremità della penna mantenendo il corpo in ebanite, mentre gli ultimi modelli vennero realizzati interamente in celluloide nei colori verde marmorizzato, grigio e verde striati e rosso e nero. | | Le penne del primo periodo sono realizzate in ebanite nera, fiammata e nera con incisioni. In un secondo periodo l'azienda adottò la celluloide per le estremità della penna mantenendo il corpo in ebanite, mentre gli ultimi modelli vennero realizzati interamente in celluloide nei colori verde marmorizzato, grigio e verde striati e rosso e nero. |
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| Le origini della [[Diamond|Diamond Point Pen Company]] non sono molto chiare, alcuni ne riportano la fondazione all'inizio del novecento, ma c'è chi afferma di possedere penne risalenti al 1870. In realtà l'azienda sarebbe stata fondata a New York alla fine del 1800 (non si conoscono date esatte), producendo penne con [[caricamento a contagocce]] di fascia medio-bassa, in particolare le più antiche sono di peggior qualità (e probabilmente rimarchiate dalla ditta). | | Le origini della [[Diamond|Diamond Point Pen Company]] non sono molto chiare, alcuni ne riportano la fondazione all'inizio del novecento, ma c'è chi afferma di possedere penne risalenti al 1870. In realtà l'azienda sarebbe stata fondata a New York alla fine del 1800 (non si conoscono date esatte), producendo penne con [[caricamento a contagocce]] di fascia medio-bassa, in particolare le più antiche sono di peggior qualità (e probabilmente rimarchiate dalla ditta). |
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− | Secondo quanto riportato da un collezionista Il proprietario originale però morì in battaglia durante la prima guerra mondiale, lasciando inattiva la fabbrica di New York. In quel periodo la famiglia Kolber, che operava nel ramo dei liquori, dovette cambiare attività per l'avvento del proibizionismo ed acquistò la [[Diamond|Diamond Point Pen Company]], cambiandogli nome in ''New Diamond Point Pen Co.'' per differenziarsi dai precedenti prodotti. | + | Secondo quanto riportato da un collezionista il proprietario originale però morì in battaglia durante la prima guerra mondiale, lasciando inattiva la fabbrica di New York. In quel periodo la famiglia Kolber, che operava nel ramo dei liquori, dovette cambiare attività per l'avvento del proibizionismo ed acquistò la [[Diamond|Diamond Point Pen Company]], cambiandogli nome in ''New Diamond Point Pen Co.'' per differenziarsi dai precedenti prodotti. |
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| Negli anni '20 la [[Diamond]] si contraddistinse come produttore di seconda fascia per la cura delle sue realizzazioni, costruendo penne di buona qualità ad un prezzo contenuto, e non cercò mai di fare concorrenza alle [[Big Four]]. In questo periodo l'azienda produsse una serie di penne ''[[flat top]]'' simili alla [[Duofold]] ma realizzate in una grande varietà di colori e disegni. | | Negli anni '20 la [[Diamond]] si contraddistinse come produttore di seconda fascia per la cura delle sue realizzazioni, costruendo penne di buona qualità ad un prezzo contenuto, e non cercò mai di fare concorrenza alle [[Big Four]]. In questo periodo l'azienda produsse una serie di penne ''[[flat top]]'' simili alla [[Duofold]] ma realizzate in una grande varietà di colori e disegni. |
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| === Storia === | | === Storia === |
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− | Le origini della [[A. A. Waterman]] sono abbastanza incerte, la fondazione dell'azienda viene fatta risalire agli ultimi anni dell'800 (indicativamente nel 1897) ad opera di ''Arthur Waterman''. L'attività iniziale è fatta risalire a Boston o dintorni, con la produzione di penne abbastanza convenzionali con riempimento a contagocce. | + | Le origini della [[A. A. Waterman]] sono abbastanza incerte, la fondazione dell'azienda viene fatta risalire agli ultimi anni dell'800 (indicativamente nel 1897) ad opera di ''Arthur Waterman''. L'attività iniziale è fatta risalire a Boston o dintorni, con la produzione di penne abbastanza convenzionali con [[caricamento a contagocce]]. |
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| A questo stesso periodo è attribuita la produzione di penne con la giunzione spostata a metà penna, che consentiva di limitare i rischi di perdite di inchiostro dovuti alla scarsa tenuta della stessa; ponendo la giunzione a metà penna infatti consentiva, al prezzo di ridurne la capacità, di evitare che l'inchiostro fosse in costante contatto con la stessa e potesse fuoriuscire. | | A questo stesso periodo è attribuita la produzione di penne con la giunzione spostata a metà penna, che consentiva di limitare i rischi di perdite di inchiostro dovuti alla scarsa tenuta della stessa; ponendo la giunzione a metà penna infatti consentiva, al prezzo di ridurne la capacità, di evitare che l'inchiostro fosse in costante contatto con la stessa e potesse fuoriuscire. |