Riga 1: |
Riga 1: |
| Molti sistemi di caricamento, fra cui quelli probabilmente più diffusi nelle stilografiche antiche, come il [[caricamento a levetta]] o quello a [[pulsante di fondo]], sono basati sulla compressione ed il successivo rilascio di un [[sacchetto di gomma]] elastica, la cui espansione viene utilizzata per aspirare l'inchiostro al suo interno. Il sacchetto costituisce pertanto sia il serbatoio che parte del meccanismo di caricamento, e spesso la riparazione di quest'ultimo consiste semplicemente nella sostituzione di un sacchetto rovinato. | | Molti sistemi di caricamento, fra cui quelli probabilmente più diffusi nelle stilografiche antiche, come il [[caricamento a levetta]] o quello a [[pulsante di fondo]], sono basati sulla compressione ed il successivo rilascio di un [[sacchetto di gomma]] elastica, la cui espansione viene utilizzata per aspirare l'inchiostro al suo interno. Il sacchetto costituisce pertanto sia il serbatoio che parte del meccanismo di caricamento, e spesso la riparazione di quest'ultimo consiste semplicemente nella sostituzione di un sacchetto rovinato. |
| | | |
− | Nelle versioni originali delle penne antiche il sacchetto era realizzato in lattice, e con l'uso continuo esso tende o rompersi per l'usura; inoltre. anche se lasciato inutilizzato, con il tempo ed il contatto con gli inchiostri esso tende comunque ad indurirsi e "pietrificare" diventando inutilizzabile. In questo caso occorre aprire la penna separando la sezione dal corpo (si faccia riferimento alla pagina "[[smontare e rimontare levetta e pulsante di fondo]]" per i due casi più comuni) per provvedere alla sua sostituzione. | + | Nelle versioni originali delle penne antiche il sacchetto era realizzato in lattice, e con l'uso continuo esso tende o rompersi per l'usura; inoltre. anche se lasciato inutilizzato, con il tempo ed il contatto con gli inchiostri esso tende comunque ad indurirsi e "pietrificare" diventando inutilizzabile. In questo caso occorre aprire la penna separando la [[sezione]] dal corpo (si faccia riferimento alla pagina "[[smontare e rimontare levetta e pulsante di fondo]]" per i due casi più comuni) per provvedere alla sua sostituzione. |
| | | |
| ==La scelta della misura del sacchetto== | | ==La scelta della misura del sacchetto== |
Riga 20: |
Riga 20: |
| [[Image:Misura-Diametro-Imboccatura-Fusto.jpg|thumb|Fig. 3 - Come misurare il diametro interno del fusto]] | | [[Image:Misura-Diametro-Imboccatura-Fusto.jpg|thumb|Fig. 3 - Come misurare il diametro interno del fusto]] |
| | | |
− | Se non si dispone preventivamente delle varie misure occorrerà determinare quella più adeguata con un conto misurando il diametro della penna. Si tenga conto che se si esegue la misura all'imboccatura della sezione in genere la dimensione verrà sovrastimata, se non si tiene contro dell'ingombro interno del sistema di caricamento. La [[barra di pressione]] di un [[caricamento a levetta]] o a [[pulsante di fondo]] può infatti essere spessa fino a 0.9 mm, che devono essere sottratti dal diametro misurato all'imboccatura della sezione. Non è questo il caso per altri sistemi di caricamento (come quello pneumatico della [[Chilton]]) ma si tratta comunque di casi particolari, applicheremo il conto seguente a quello più comune. | + | Se non si dispone preventivamente delle varie misure occorrerà determinare quella più adeguata con un conto misurando il diametro della penna. Si tenga conto che se si esegue la misura all'imboccatura della [[sezione]] in genere la dimensione verrà sovrastimata, se non si tiene contro dell'ingombro interno del sistema di caricamento. La [[barra di pressione]] di un [[caricamento a levetta]] o a [[pulsante di fondo]] può infatti essere spessa fino a 0.9 mm, che devono essere sottratti dal diametro misurato all'imboccatura della sezione. Non è questo il caso per altri sistemi di caricamento (come quello pneumatico della [[Chilton]]) ma si tratta comunque di casi particolari, applicheremo il conto seguente a quello più comune. |
| | | |
| Un pollice equivale a 25.4 mm quindi un sacchetto di misura "14" corrisponde a 14/64 di pollice, vale a dire 14/64*25.4 = 5.55 mm diametro esterno. Se si misura un diametro all'imboccatura di 8.4 mm, si dovrà stimare un diametro utile interno di 8.4-0.9*2 = 6.6 mm. La misura del sacchetto in sessantaquattresimi di pollice dovrà pertanto essere: 6.6*64/25.4 = 16.63 e si dovrà quindi scegliere un sacchetto da 16. Il conto è stato eseguito con una [[Waterman 852V|852V]] ed in effetti il sacchetto da 16 è anche quello che verrebbe selezionato col metodo empirico precedente. | | Un pollice equivale a 25.4 mm quindi un sacchetto di misura "14" corrisponde a 14/64 di pollice, vale a dire 14/64*25.4 = 5.55 mm diametro esterno. Se si misura un diametro all'imboccatura di 8.4 mm, si dovrà stimare un diametro utile interno di 8.4-0.9*2 = 6.6 mm. La misura del sacchetto in sessantaquattresimi di pollice dovrà pertanto essere: 6.6*64/25.4 = 16.63 e si dovrà quindi scegliere un sacchetto da 16. Il conto è stato eseguito con una [[Waterman 852V|852V]] ed in effetti il sacchetto da 16 è anche quello che verrebbe selezionato col metodo empirico precedente. |
Riga 28: |
Riga 28: |
| I sacchetti attualmente in commercio sono principalmente di due tipi, quelli tradizionali in gomma/lattice, in genere di colore nero, e quelli nuovi in silicone, chiari e parzialmente trasparenti, illustrati nell'immagine precedente. Le differenze sono significative (per i dettagli si rimanda alla [[Sacchetti elastici|relativa pagina]]). | | I sacchetti attualmente in commercio sono principalmente di due tipi, quelli tradizionali in gomma/lattice, in genere di colore nero, e quelli nuovi in silicone, chiari e parzialmente trasparenti, illustrati nell'immagine precedente. Le differenze sono significative (per i dettagli si rimanda alla [[Sacchetti elastici|relativa pagina]]). |
| | | |
− | Per le loro migliori caratteristiche sono senz'altro da preferire i sacchetti in silicone, anche se in genere sono più costosi. Il materiale è molto più stabile e resistente alle componenti degli inchiostri e dimostra una tenuta meccanica ed un mantenimento dell'elasticità molto più prolungato. Inoltre non è noto il rilascio di nessun componente chimico durante l'invecchiamento, e non sono quindi fonte di possibili alterazioni di materiali delicati come la [[celluloide]]. Si tratta pertanto, nonostante il costo superiore di una scelta comunque conveniente. | + | Per le loro migliori caratteristiche sono senz'altro da preferire i sacchetti in silicone, anche se in genere sono più costosi. Il materiale è molto più stabile e resistente alle componenti degli inchiostri e dimostra una tenuta meccanica ed un mantenimento dell'elasticità molto più prolungato. Inoltre non è noto il rilascio di nessun componente chimico durante l'invecchiamento, e non sono quindi fonte di possibili alterazioni di materiali delicati come la [[celluloide]]. |
| + | |
| + | Si tratta pertanto, nonostante il costo superiore all'acquisto, di una scelta comunque conveniente nel lungo periodo. L'esperienza personale dell'autore di queste note è che di essersi trovato varie volte nella situazione in cui sacchetto in lattice sostituito si sia di nuovo pietrificato dopo qualche anno, costringendo ad un'altra sostituzione, evenienza mai verificatasi coi sacchetti in silicone. |
| | | |
| ==Taglio in lunghezza== | | ==Taglio in lunghezza== |
Riga 45: |
Riga 47: |
| ==Preparazione ed incollaggio== | | ==Preparazione ed incollaggio== |
| | | |
− | Una volta tagliato a misura il sacchetto, si dovrà predisporne l'incollaggio sul collare della sezione. In genere nel restauro di penne antiche, questa conterrà i residui del sacchetto rimosso e dello [[shellac]] utilizzato per l'incollaggio, che dovranno essere rimossi grattandoli via con un trincetto o un coltellino. Nell'eseguire l'operazione si stia attenti a non esagerare e tranciare parte del collare e rimuovere anche parte dell'ebanite dello stesso, in alcuni casi il collare è molto sottile ed è opportuno essere delicati, è importante che la superficie ottenuto dia un buon appoggio, non che sia perfettamente liscia, in alcuni casi anzi sono pure presenti scanalature. | + | Una volta tagliato a misura il sacchetto, si dovrà predisporne l'incollaggio sul collare della sezione. In genere nel restauro di penne antiche, questa conterrà i residui del sacchetto rimosso e dello [[shellac]] utilizzato per l'incollaggio, che dovranno essere rimossi grattandoli via con un trincetto o un coltellino. Nell'eseguire l'operazione si stia attenti a non esagerare e tranciare parte del collare e rimuovere anche parte dell'ebanite dello stesso, in alcuni casi il collare è molto sottile ed è opportuno essere delicati per evitare rischi di rottura; è importante che la superficie ripulita dia un buon appoggio, non che sia perfettamente liscia, in alcuni casi anzi sono pure presenti scanalature per facilitare la presa dello [[shellac]]. |
| | | |
| <center><gallery perrow=2 widths=350px heights=200px> | | <center><gallery perrow=2 widths=350px heights=200px> |
− | File:Collare-Sezione-Pulitura-1.jpg|Fig. 8 - Pulitura del collare della sezione | + | File:Collare-Sezione-Pulitura-1.jpg|Fig. 8 - Raschiatura del collare della sezione |
− | File:Collare-Sezione-Pulitura-2.jpg|Fig. 9 - Risultato della pulitura del collare | + | File:Collare-Sezione-Pulitura-2.jpg|Fig. 9 - Risultato della raschiatura del collare |
| </gallery></center> | | </gallery></center> |
| + | |
| + | Una volta ripulito il collare della sezione, occorre incollarvi il sacchetto. Il collante da usare è sempre lo [[shellac]], esso infatti è assolutamente reversibile, quando è secco lo si può ammorbidire con il calore e se se ne usa troppo o ci si sporca le dita o lo si sbrodola su altre parti della penna lo si può rimuovere facilmente con un po' di alcol su un panno pulito (da sacrificare, non usate la vostra camicia/maglietta preferita ...). |
| + | |
| + | |
| + | [[File:Disposizione-Shellac-Collare-1.jpg|center|350px|Fig. 10 - Distrubuzione dello shellac]] |
| + | |
| + | Si distribuisca lo [[shellac]] sul [[collare]] della sezione prendendolo dalla sua boccetta (o da dove lo tenete) con uno stecchino da denti, è bene che sia piuttosto liquido (nelle foto si ne è usato uno molto denso per renderlo più visibile, si è dovuto poi "diluirlo" con un po' di alcol). L'unica precauzione da prendere è quella di stare attenti a non ostruire il canale dell'[[alimentatore]], altrimenti si potrebbe anche essere costretti a smontare la sezione per poterlo ripulire (se si è esagerato, se la cosa è superficiale basta il solito panno con l'alcol). |
| + | |
| + | <center><gallery perrow=2 widths=350px heights=200px> |
| + | File:Disposizione-Shellac-Collare-2.jpg|Fig. 11 - Risultato di fronte |
| + | File:Disposizione-Shellac-Collare-3.jpg|Fig. 12 - Risultato di lato |
| + | </gallery></center> |
| + | |
| | | |
| da finire, da finire, da finire | | da finire, da finire, da finire |
| | | |
| [[Category:Riparazioni]] | | [[Category:Riparazioni]] |