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La collaborazione con Clerici continuò fino al [[1924]], quando Zanini fondò una sua attività personale, con ragione sociale ''Fabbrica di penne stilografiche e commercio, stampe in genere e riproduzioni opere d'arte''. Nel [[1925]] l'attività, fino allora riferita all'abitazione personale di Zanini di via Irnerio 19f a Bologna, venne trasferita a Sesto Calende.<ref>per entrambe le date si fa riferimento a quanto riportato nel suo libro da Letizia Jacopini, dopo l'esame dei documenti della Camera di Commercio di Bologna.</ref> Il marchio [[Ancora]] venne comunque depositato solo nel [[1929]] ({{Marchio|40112}}). Nel 19xx con la morte del fondatore, il figlio Alfredo subentrò nella gestione fino al [[1975]], quando l'azienda chiuse. Nel [[1938]] la sede venne spostata ad Arona, dove furono creati gli stabilimenti veri e propri.
 
La collaborazione con Clerici continuò fino al [[1924]], quando Zanini fondò una sua attività personale, con ragione sociale ''Fabbrica di penne stilografiche e commercio, stampe in genere e riproduzioni opere d'arte''. Nel [[1925]] l'attività, fino allora riferita all'abitazione personale di Zanini di via Irnerio 19f a Bologna, venne trasferita a Sesto Calende.<ref>per entrambe le date si fa riferimento a quanto riportato nel suo libro da Letizia Jacopini, dopo l'esame dei documenti della Camera di Commercio di Bologna.</ref> Il marchio [[Ancora]] venne comunque depositato solo nel [[1929]] ({{Marchio|40112}}). Nel 19xx con la morte del fondatore, il figlio Alfredo subentrò nella gestione fino al [[1975]], quando l'azienda chiuse. Nel [[1938]] la sede venne spostata ad Arona, dove furono creati gli stabilimenti veri e propri.
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[[File:1951-Ancora-Lusso.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Lusso]] degli anni '50.]]
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[[File:1952-11-Ancora-Lusso.jpg|thumb|left|Pubblicità della [[Lusso]] degli anni '50.]]
    
Purtroppo la datazione dei modelli prodotti dalla [[Ancora]] è estremamente incerta e approssimata, dato che non esistono quasi cataloghi e listini. La [[Modelli iniziali Ancora|produzione iniziale]] era costituita da penne realizzate in maniera piuttosto convenzionale con il classico [[safety|caricamento di sicurezza]], costruite sia in [[BCHR|ebanite cesellata]] che, per i modelli di maggior pregio, con [[overlay|rivestimenti]] in metallo decorato. Quest'ultimo era in genere placcato oro a 18k, anche se sono stati rinvenuti esemplari in oro massiccio; non pare invece essere stato usato l'argento. In genere questi rivestimenti sono marchiati con il nome [[Ancora]] in lettere maiuscolo sul bordo inferiore del cappuccio, ma taluni riportano sulla testa dello stesso il logo della ditta, un'ancora, in smalto bianco e blu, che veniva usata anche sui modelli in ebanite.
 
Purtroppo la datazione dei modelli prodotti dalla [[Ancora]] è estremamente incerta e approssimata, dato che non esistono quasi cataloghi e listini. La [[Modelli iniziali Ancora|produzione iniziale]] era costituita da penne realizzate in maniera piuttosto convenzionale con il classico [[safety|caricamento di sicurezza]], costruite sia in [[BCHR|ebanite cesellata]] che, per i modelli di maggior pregio, con [[overlay|rivestimenti]] in metallo decorato. Quest'ultimo era in genere placcato oro a 18k, anche se sono stati rinvenuti esemplari in oro massiccio; non pare invece essere stato usato l'argento. In genere questi rivestimenti sono marchiati con il nome [[Ancora]] in lettere maiuscolo sul bordo inferiore del cappuccio, ma taluni riportano sulla testa dello stesso il logo della ditta, un'ancora, in smalto bianco e blu, che veniva usata anche sui modelli in ebanite.
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