Differenze tra le versioni di "Bachelite"
(5 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate) | |||
Riga 1: | Riga 1: | ||
− | + | [[Image:Parker-Bakelite-LC-1916.jpg|thumb|Pubblicità di modello [[Parker]] in bachelite]] | |
− | + | ||
− | + | La <includeonly>[[bachelite]]</includeonly><noinclude>bachelite</noinclude> è un <includeonly>materiale</includeonly><noinclude>[[materiali|materiale]]</noinclude> sintetizzato per la prima volta nel 1907<ref>ad opera del chimico belga ''Leo Baekeland'', cui deve il nome, si veda la [http://en.wikipedia.org/wiki/Bakelite voce sulla bachelite] su Wikipedia.</ref> prodotto dalla reazione sotto pressione e calore di fenolo e formaldeide | |
− | |||
− | |||
− | |||
− | < | ||
− | |||
− | |||
− | |||
− | </ | ||
− | </noinclude> | ||
− | |||
− | opera del chimico belga ''Leo Baekeland'', cui deve il nome, si veda la | ||
− | |||
− | prodotto dalla reazione sotto pressione e calore di fenolo e formaldeide | ||
mescolati con degli opportuni riempitivi (spesso farina di legno, che le da il | mescolati con degli opportuni riempitivi (spesso farina di legno, che le da il | ||
tipico colore marrone) ed è la prima resina fenolica che sia stata prodotta. | tipico colore marrone) ed è la prima resina fenolica che sia stata prodotta. | ||
− | |||
− | |||
È un materiale dotato di elevatissima resistenza elettrica, che ha visto un ampio impiego nella realizzazione di isolanti in circuiti ed interruttori. È inoltre dotato di una ottima resistenza al calore, proprietà che unita alla capacità di isolamento lo ha visto impiegato diffusamente nella realizzazione degli involucri di apparecchi elettrici come radio e telefoni. | È un materiale dotato di elevatissima resistenza elettrica, che ha visto un ampio impiego nella realizzazione di isolanti in circuiti ed interruttori. È inoltre dotato di una ottima resistenza al calore, proprietà che unita alla capacità di isolamento lo ha visto impiegato diffusamente nella realizzazione degli involucri di apparecchi elettrici come radio e telefoni. | ||
− | Le sue caratteristiche fisiche, ed in particolare quella di poter essere realizzato anche in forma trasparente, lo hanno reso un buon candidato anche per la produzione di penne stilografiche ed è stato utilizzato in particolare | + | Le sue caratteristiche fisiche, ed in particolare quella di poter essere realizzato anche in forma trasparente, lo hanno reso un buon candidato anche per la produzione di penne stilografiche ed è stato utilizzato in particolare dalla [[Dunn]], probabilmente il primo produttore a realizzare una stilografica a caricamento automatico con il corpo trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro, anche se è noto l'impiego del materiale da parte della [[Parker]] fino dal [[1913]].<ref>David Nishimura riporta, in [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=136998 questa discussione], la presenza di queste penne trasparenti in cataloghi della [[Parker]] a partire dal [[1913]], la pubblicità da cui è estratta l'immagine riportata è del [[1916]].</ref> |
− | dalla [[Dunn]], probabilmente il primo produttore a realizzare una stilografica a caricamento automatico con il corpo trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro, anche se è noto l'impiego del materiale da parte della [[Parker]] fino dal 1913.<ref>David Nishimura riporta, in [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=136998 questa discussione], la presenza di queste penne trasparenti in cataloghi della [[Parker]] a partire dal 1913, la pubblicità da cui è estratta l'immagine riportata è del 1916.</ref> | ||
− | Essendo però un materiale relativamente recente, ed entrato in produzione industriale a metà degli negli anni '10, ha conosciuto una diffusione piuttosto scarsa rispetto all'ebanite. Essendo poi di difficile colorazione non ha avuto | + | Essendo però un materiale relativamente recente, ed entrato in produzione industriale a metà degli negli anni '10, ha conosciuto una diffusione piuttosto scarsa rispetto all'ebanite. Essendo poi di difficile colorazione non ha avuto successo neanche in seguito a causa dell'emergere, negli stessi anni, dell'impiego della [[celluloide]] con i suoi colori sgargianti. |
− | successo neanche in seguito a causa dell'emergere, negli stessi anni, dell'impiego della celluloide con i suoi colori sgargianti. | ||
Nonostante questo la bachelite è stata utilizzata da vari produttori, come la [[Parker]] per alcuni modelli precedenti la [[Duofold]] (in particolare per la [[Parker Lucky Curve|Lucky Curve 20]]), la citata [[Dunn]] e la [[Pelikan]] che la impiegò nella realizzazione del corpo trasparente delle prime versioni della [[Pelikan 100|100]]. | Nonostante questo la bachelite è stata utilizzata da vari produttori, come la [[Parker]] per alcuni modelli precedenti la [[Duofold]] (in particolare per la [[Parker Lucky Curve|Lucky Curve 20]]), la citata [[Dunn]] e la [[Pelikan]] che la impiegò nella realizzazione del corpo trasparente delle prime versioni della [[Pelikan 100|100]]. | ||
<noinclude> | <noinclude> | ||
+ | == Note == | ||
<references/> | <references/> | ||
[[Category:Vocabolario]] | [[Category:Vocabolario]] | ||
+ | [[Category:Materiali]] | ||
+ | [[Category:Tecnica]] | ||
<noinclude> | <noinclude> |
Versione attuale delle 22:12, 29 ott 2020
La bachelite è un materiale sintetizzato per la prima volta nel 1907[1] prodotto dalla reazione sotto pressione e calore di fenolo e formaldeide mescolati con degli opportuni riempitivi (spesso farina di legno, che le da il tipico colore marrone) ed è la prima resina fenolica che sia stata prodotta.
È un materiale dotato di elevatissima resistenza elettrica, che ha visto un ampio impiego nella realizzazione di isolanti in circuiti ed interruttori. È inoltre dotato di una ottima resistenza al calore, proprietà che unita alla capacità di isolamento lo ha visto impiegato diffusamente nella realizzazione degli involucri di apparecchi elettrici come radio e telefoni.
Le sue caratteristiche fisiche, ed in particolare quella di poter essere realizzato anche in forma trasparente, lo hanno reso un buon candidato anche per la produzione di penne stilografiche ed è stato utilizzato in particolare dalla Dunn, probabilmente il primo produttore a realizzare una stilografica a caricamento automatico con il corpo trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro, anche se è noto l'impiego del materiale da parte della Parker fino dal 1913.[2]
Essendo però un materiale relativamente recente, ed entrato in produzione industriale a metà degli negli anni '10, ha conosciuto una diffusione piuttosto scarsa rispetto all'ebanite. Essendo poi di difficile colorazione non ha avuto successo neanche in seguito a causa dell'emergere, negli stessi anni, dell'impiego della celluloide con i suoi colori sgargianti.
Nonostante questo la bachelite è stata utilizzata da vari produttori, come la Parker per alcuni modelli precedenti la Duofold (in particolare per la Lucky Curve 20), la citata Dunn e la Pelikan che la impiegò nella realizzazione del corpo trasparente delle prime versioni della 100.
Note
- ↑ ad opera del chimico belga Leo Baekeland, cui deve il nome, si veda la voce sulla bachelite su Wikipedia.
- ↑ David Nishimura riporta, in questa discussione, la presenza di queste penne trasparenti in cataloghi della Parker a partire dal 1913, la pubblicità da cui è estratta l'immagine riportata è del 1916.