Differenze tra le versioni di "Kaweco Sport"
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− | + | Nel 1938 la versione [[rientrante]], identificata stavolta dal numero 609, venne affiancata da una versione con [[caricamento a stantuffo]] con il fusto in celluloide, identificata con il numero 612. A queste si affiancarono diverse matite meccaniche (la 17 e la 18, a rotazione, e la 818, a spinta). Nel 1940 le penne vennero ristilizzate ritornando al precedente #9 per la versione rientrante (sempre in [[ebanite]]) e adottando il numero 12 per quella a stantuffo (in [[celluloide]]). | |
− | + | Dopo la guerra a partire dal 1949 venne prodotta la versione con [[caricamento a stantuffo]] identificata stavolta con il numero 112; a questa si associava una matita a rotazione, marcata con il numero 19, ed una a spinta, marcata con il numero 840. Nel 1953 venne introdotta accanto alla 12 pure una versione da signora con il numero 11, entrambe esistevano nella variante "A" con pennino in acciaio. Nel 1960 la penna venne numerata 12G, affiancata dalla matita meccanica 19 e dalla sfera 619. | |
− | + | Il modello venne rivisto nel 1965 introducendo la plastica a stampo, venne prodotta la 12G a stantuffo con pennino ordinario e la V12, sempre a stantuffo, ma con pennino carenato, sempre di colore nero; le penne erano sempre affiancate dalla matita meccanica 19 o dalla sfera 619. Nel 1970 venne introdotta la V16 sempre in plastica a stampo e con pennino carenato, che però venne realizzata anche in altri colori. Nel 1979 venne introdotta una versione a cartuccia, ma la produzione terminò con la chiusura dell'azienda nel [[Production ended::1980]]. Con il rilancio del marchio nel 1995 la Sport fu uno dei primi modelli reintrodotti. | |
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+ | La [[Sport]] è un modello caratterizzato principalmente dalle dimensioni molto ridotte da chiusa, ottenute utilizzando un cappuccio lungo che una volta avvitato va a sovrapporsi al fusto della penna, una soluzione che la [[Kaweco]] sembra aver usato dal 1911 (presente su un catalogo di quell'anno per i modelli denominati [[Lilliput]]) e che comunque era stata utilizzata ancor prima dalla [[Swan]] con la [[Longshort]] e che verrà adottato dalla [[Diamond Point]] per la ''[[Barrel in the Cap]]'' ed in tempo più recenti dalla [[Pilot]] con la [[Pilot Elite|Elite]]. | ||
− | + | In particolare questa caratteristica è molto evidente nei primi modelli [[rientranti]], in cui le dimensioni del corpo sono praticamente identiche a quelle del cappuccio, che la rendono una delle penne più compatte mai realizzate (molto di più degli altri esempi citati, che essendo a contagocce o a pulsante, hanno il pennino che sporge dal fusto e devono pertanto lasciare sufficiente spazio per poterlo alloggiare dentro il cappuccio. | |
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+ | La prima versione del modello venne realizzato con il classico [[safety filler]] già in uso su altri modelli della ditta, che si prestava particolarmente bene alla realizzazione di una penna molto compatta. A questo venne aggiunto fin dalla fine degli anni '30 (indicativamente il 1938) il [[caricamento a stantuffo]], nella versione utilizzata anche dagli altri modelli della [[Kaweco]] che prevede l'accesso alla manopola di caricamento dopo aver rimosso il fondellino. | ||
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− | * | + | * [https://web.archive.org/web/20170329052648/http://www.kaweco-pen.com/img/global/kaweco-sport-historie.pdf] Storia del modello pubblicata dall'azienda, non più presente sul sito. |
+ | * [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=28&t=13884] Presentazione sul forum del modello #12 (EF) a stantuffo. | ||
== Note == | == Note == | ||
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Versione attuale delle 21:22, 6 dic 2021
Storia
Benché esista un antesignano del modello risalente al 1911 con una penna corta rientrante la Kaweco 616, indicata come dedicata a signore, ufficiali e sportivi, inserita poi nel catalogo del 1913 (insieme alla Kaweco 617) nella sezione Sport-Series, e modelli molto simili (Kaweco 684, Kaweco 684 e Kaweco 687, denominate Lilliput), il modello Sport venne introdotto sul mercato da Kaweco con questo nome (marcato sulle penne) nel 1934 circa,[1] con una rientrante in ebanite marcata con il numero 9, associata ad una matita meccanica con meccanismo a rotazione marcata con il numero 17.
Nel 1938 la versione rientrante, identificata stavolta dal numero 609, venne affiancata da una versione con caricamento a stantuffo con il fusto in celluloide, identificata con il numero 612. A queste si affiancarono diverse matite meccaniche (la 17 e la 18, a rotazione, e la 818, a spinta). Nel 1940 le penne vennero ristilizzate ritornando al precedente #9 per la versione rientrante (sempre in ebanite) e adottando il numero 12 per quella a stantuffo (in celluloide).
Dopo la guerra a partire dal 1949 venne prodotta la versione con caricamento a stantuffo identificata stavolta con il numero 112; a questa si associava una matita a rotazione, marcata con il numero 19, ed una a spinta, marcata con il numero 840. Nel 1953 venne introdotta accanto alla 12 pure una versione da signora con il numero 11, entrambe esistevano nella variante "A" con pennino in acciaio. Nel 1960 la penna venne numerata 12G, affiancata dalla matita meccanica 19 e dalla sfera 619.
Il modello venne rivisto nel 1965 introducendo la plastica a stampo, venne prodotta la 12G a stantuffo con pennino ordinario e la V12, sempre a stantuffo, ma con pennino carenato, sempre di colore nero; le penne erano sempre affiancate dalla matita meccanica 19 o dalla sfera 619. Nel 1970 venne introdotta la V16 sempre in plastica a stampo e con pennino carenato, che però venne realizzata anche in altri colori. Nel 1979 venne introdotta una versione a cartuccia, ma la produzione terminò con la chiusura dell'azienda nel 1980. Con il rilancio del marchio nel 1995 la Sport fu uno dei primi modelli reintrodotti.
Caratteristiche tecniche
La Sport è un modello caratterizzato principalmente dalle dimensioni molto ridotte da chiusa, ottenute utilizzando un cappuccio lungo che una volta avvitato va a sovrapporsi al fusto della penna, una soluzione che la Kaweco sembra aver usato dal 1911 (presente su un catalogo di quell'anno per i modelli denominati Lilliput) e che comunque era stata utilizzata ancor prima dalla Swan con la Longshort e che verrà adottato dalla Diamond Point per la Barrel in the Cap ed in tempo più recenti dalla Pilot con la Elite.
In particolare questa caratteristica è molto evidente nei primi modelli rientranti, in cui le dimensioni del corpo sono praticamente identiche a quelle del cappuccio, che la rendono una delle penne più compatte mai realizzate (molto di più degli altri esempi citati, che essendo a contagocce o a pulsante, hanno il pennino che sporge dal fusto e devono pertanto lasciare sufficiente spazio per poterlo alloggiare dentro il cappuccio.
Tutte le varianti note sono con chiusura del cappuccio a vite, e non dotate di fermaglio, mentre i sistemi di caricamento variano, partendo dal safety filler per arrivare alla cartuccia.
Materiali
La prima versione del modello era una rientrante realizzata (a parte ovviamente il pennino) interamente in ebanite, a questa si affiancò dopo qualche anno una versione a stantuffo con il corpo in celluloide nera con finestra trasparente. L'uso dell'ebanite, abbinata alla celluloide restò fino al dopoguerra quando si passò prima all'uso esclusivo della celluloide e poi alla realizzazione in resina plastica. I pennini erano in oro a 14 carati, ma nel dopoguerra vennero introdotte anche delle versioni con pennino in acciaio.
Sistema di riempimento
La prima versione del modello venne realizzato con il classico safety filler già in uso su altri modelli della ditta, che si prestava particolarmente bene alla realizzazione di una penna molto compatta. A questo venne aggiunto fin dalla fine degli anni '30 (indicativamente il 1938) il caricamento a stantuffo, nella versione utilizzata anche dagli altri modelli della Kaweco che prevede l'accesso alla manopola di caricamento dopo aver rimosso il fondellino.
Versioni
Colori
Pennini
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
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Riepilogo delle informazioni disponibili
Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1934 | l'azienda introduce le Sport marcate col numero 9 |
1938 | l'azienda ristilizza la Sport, con le due versioni 609 (rientrante) e 612 (a stantuffo) |
1940 | l'azienda ristilizza nuovamente la Sport, con le due versioni 9 (rientrante) e 12 (a stantuffo) |
1949 | l'azienda ristilizza nuovamente la Sport, con la versione 112 |
1953 | l'azienda ristilizza nuovamente la Sport, con le due versioni 12 e 11 (da signora) |
1960 | l'azienda ristilizza nuovamente la Sport, con la versione 12G |
1962 | l'azienda introduce dei modelli a pennino carenato |
1965 | l'azienda ristilizza nuovamente la Sport, con le due versioni 12G e V12 (a pennino carenato) |
1970 | l'azienda ristilizza nuovamente la Sport, con le versioni V16 e V16N (a pennino carenato) |
Riferimenti esterni
- [1] Storia del modello pubblicata dall'azienda, non più presente sul sito.
- [2] Presentazione sul forum del modello #12 (EF) a stantuffo.
Note
- ↑ le date relative a questo modello sono ricavate facendo riferimento come fonte primaria al PDF sulla storia dello stesso pubblicato dall'azienda (una volta reperibile su archive.org all'indirizzo del primo riferimento, ormai indisponibili su Internet), e questa è la data del volantino più antico su cui compare un riferimento esplicito al modello.
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.