Differenze tra le versioni di "Filigree"
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− | + | La caratteristica distintiva, che adotteremo per indicare con questo nome la decorazione di una stilografica, è che il rivestimento sia costituito da un motivo metallico sovrastante la penna rivestita realizzato con sezioni molto sottili che possono essere considerate sostanzialmente analoghe a dei fili, anche qualora la realizzazione delle stesse non sia propriamente una filigrana, ma una variante più sofisticata di ''[[lavorazione a galleria]]''. Talvolta infatti si tende a chiamare ''filigree'' anche le penne che adottano questo tipo di lavorazione, che invece indicheremo come "[[traforate]]", in cui il rivestimento viene realizzato con una lastra sottile di metallo traforato con motivi decorativi. | |
− | + | In genere si usavano rivestimenti in oro, o metallo placcato, più raramente argento, con motivi e decorazioni i più diversi, ed anche con la combinazione di diversi colori della laminatura, o con la combinazione di parti realizzate con questa lavorazione ed altre più semplicemente incise, cesellate o a rilievo. L'utilizzo di questa decorazione è tipica della produzione italiana, con la produzione di rivestimenti di grande complessità ed elaborazione, in genere applicati a penne [[rientranti]], ed in particolare si distinguono in questo quelli utilizzati per le [[Waterman 42]], che erano le penne di maggior pregio all'epoca del suo massimo splendore. | |
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Versione attuale delle 19:16, 25 gen 2022
Il filigree vero e proprio è una lavorazione artistica a filigrana in cui una decorazione metallica viene realizzata incrociando e saldando fra loro sottili fili di metallo prezioso (oro o argento o anche entrambi). Esistono esemplari di questo tipo di decorazione in alcuni rivestimenti di lusso prodotti per penne europee, ma in genere si indica con questo nome una lavorazione più semplice in cui questi elementi sono realizzati da elementi assemblati che non è detto siano ottenuti direttamente dalla saldatura di fili, ma possono anche essere stati realizzati dal taglio e dall'assemblaggio di lamine.
La caratteristica distintiva, che adotteremo per indicare con questo nome la decorazione di una stilografica, è che il rivestimento sia costituito da un motivo metallico sovrastante la penna rivestita realizzato con sezioni molto sottili che possono essere considerate sostanzialmente analoghe a dei fili, anche qualora la realizzazione delle stesse non sia propriamente una filigrana, ma una variante più sofisticata di lavorazione a galleria. Talvolta infatti si tende a chiamare filigree anche le penne che adottano questo tipo di lavorazione, che invece indicheremo come "traforate", in cui il rivestimento viene realizzato con una lastra sottile di metallo traforato con motivi decorativi.
In genere si usavano rivestimenti in oro, o metallo placcato, più raramente argento, con motivi e decorazioni i più diversi, ed anche con la combinazione di diversi colori della laminatura, o con la combinazione di parti realizzate con questa lavorazione ed altre più semplicemente incise, cesellate o a rilievo. L'utilizzo di questa decorazione è tipica della produzione italiana, con la produzione di rivestimenti di grande complessità ed elaborazione, in genere applicati a penne rientranti, ed in particolare si distinguono in questo quelli utilizzati per le Waterman 42, che erano le penne di maggior pregio all'epoca del suo massimo splendore.