Differenze tra le versioni di "Caesar"

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La ''"[[Fratelli Rossi Vicenza]]"'', subito dopo la sua nascita avvenuta ad opera dei fratelli Rinaldo e Marcello Rossi con il nome di ''Fratelli Rossi - Penne Stilografiche e Materiali Pressati'' nel [[1923]] a Sandrigo, piccolo paese situato nei pressi di Vicenza, utilizzò prevalentemente il marchio ''Caesar'', che per questo contraddistingue tutta la sua produzione iniziale.
 
La ''"[[Fratelli Rossi Vicenza]]"'', subito dopo la sua nascita avvenuta ad opera dei fratelli Rinaldo e Marcello Rossi con il nome di ''Fratelli Rossi - Penne Stilografiche e Materiali Pressati'' nel [[1923]] a Sandrigo, piccolo paese situato nei pressi di Vicenza, utilizzò prevalentemente il marchio ''Caesar'', che per questo contraddistingue tutta la sua produzione iniziale.
  
</noinclude>Il marchio, di cui non esiste purtroppo traccia nell'archivo dei marchi, era contraddistinto da un logo costituito dalla scritta ''"CAESAR"'' in stampatello all'interno di uno spazio riquadrato a forma di targa sovrastata dall'aquila imperiale, ed era chiaramente ispirato dal clima di esaltazione dell'impero romano instaurato dalle attività propagandistiche del regime fascista. Oltre a questo marchio vennero usati altri marchi con la stessa ispirazione,<ref>questo è quanto riporta Letizia Jacopini nel suo testo.</ref> come [[Julianus]], [[Juventus]], [[Italo]], di cui pure non esiste traccia nel database dei marchi dell'archivio di stato.
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</noinclude>Il marchio, di cui non esiste purtroppo traccia nell'archivo dei marchi, era contraddistinto da un logo costituito dalla scritta ''"CAESAR"'' in stampatello all'interno di uno spazio riquadrato a forma di targa, sovrastata dall'aquila imperiale, ed era chiaramente ispirato dal clima di esaltazione dell'impero romano instaurato dalle attività propagandistiche del regime fascista.
  
La produzione di questi primi anni era rivolta alla fascia più bassa del mercato, con stilografiche a [[pulsante di fondo]] prodotte prevalentemente in celluloide nera, che avevano comunque un livello di qualità più che accettabile. Le penne sono in genere riconoscibili per la dicitura ''F.R.V.'' incisa sul serbatoio e sul pennino. L'azienda commercializzava comunque anche parti e linee per la produzione su richiesta, ed essendo i suoi pennini con un buon rapporto qualità/prezzo capita di trovarli spesso montati su altre penne.  
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[[File:Caesar-BlueBronzeCream-Aperta.jpg|thumb|Una ''Caesar'']]
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Oltre a questo marchio vennero usati altri marchi denominati seguendo la stessa ispirazione come [[Julianus]], [[Juventus]], [[Italo]],<ref>questo è quanto riporta Letizia Jacopini nel suo testo.</ref>  anche di questi non esiste alcuna traccia nel database dei marchi dell'Archivio di Stato italiano.
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La produzione dei primi anni era rivolta alla fascia più bassa del mercato, con stilografiche a [[pulsante di fondo]] prodotte prevalentemente in celluloide sia nera che colorata, e con delle rientranti in [[ebanite]] nera con diverse lavorazioni. prodotte prevalentemente coi marchi [[Juventus]] e [[Julianus]].<ref>occorre però precisare che per il marchio [[Julianus]] la situazione risulta meno chiara, essendo stata trovata una "penna Julianus" sotto il marchio [[Superia]], anch'esso del tutto assante dal database dell'Archivio di Stato.</ref> Nonostante si trattasse di produzioni di fascia economica, avevano comunque un livello di qualità più che accettabile.
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Si riconduce all'azienda anche una produzione su commissione per diversi marchi, in tal caso le penne sono in genere riconoscibili per la dicitura ''F.R.V.'' incisa sul serbatoio e sul pennino. L'azienda commercializzava inoltre anche singole parti, pennini ed altri componenti sia per la produzione conto terzi che per i ricambi. In particolare essendo i suoi pennini dotati di un buon rapporto qualità/prezzo capita di trovarli spesso montati su altre penne.
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La produzione più antica vede delle [[flat top]] che riprendono un maniera esplicita le linee della [[Duofold]], contraddistinte dal marchio ''[[Caesar Extra]]''; erano realizzate in due diverse dimensioni, dotate di pennino in oro, e si distinguono per la particolare bellezza dei colori delle [[celluloide]]. Una produzione successiva, più semplice e marchiata semplicemente ''Caesar'', vede penne di misura più piccola con pennino in acciaio marchiato sia ''Caesar'' (sia con una scritta semplice che con l'uso dell'aquila imperiale) che ''warranted''. Si tratta sempre di penne con fusto e cappuccio cilindrici, ma dotate di una testina svasata con due scalini, una clip curva piuttosto elegante, ed un fondellino zigrinato.<noinclude>
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Versione attuale delle 21:39, 21 mar 2022

Caesar
Foto marca
Foglietti istruzioni

La "Fratelli Rossi Vicenza", subito dopo la sua nascita avvenuta ad opera dei fratelli Rinaldo e Marcello Rossi con il nome di Fratelli Rossi - Penne Stilografiche e Materiali Pressati nel 1923 a Sandrigo, piccolo paese situato nei pressi di Vicenza, utilizzò prevalentemente il marchio Caesar, che per questo contraddistingue tutta la sua produzione iniziale.

Il marchio, di cui non esiste purtroppo traccia nell'archivo dei marchi, era contraddistinto da un logo costituito dalla scritta "CAESAR" in stampatello all'interno di uno spazio riquadrato a forma di targa, sovrastata dall'aquila imperiale, ed era chiaramente ispirato dal clima di esaltazione dell'impero romano instaurato dalle attività propagandistiche del regime fascista.

Una Caesar

Oltre a questo marchio vennero usati altri marchi denominati seguendo la stessa ispirazione come Julianus, Juventus, Italo,[1] anche di questi non esiste alcuna traccia nel database dei marchi dell'Archivio di Stato italiano.

La produzione dei primi anni era rivolta alla fascia più bassa del mercato, con stilografiche a pulsante di fondo prodotte prevalentemente in celluloide sia nera che colorata, e con delle rientranti in ebanite nera con diverse lavorazioni. prodotte prevalentemente coi marchi Juventus e Julianus.[2] Nonostante si trattasse di produzioni di fascia economica, avevano comunque un livello di qualità più che accettabile.

Si riconduce all'azienda anche una produzione su commissione per diversi marchi, in tal caso le penne sono in genere riconoscibili per la dicitura F.R.V. incisa sul serbatoio e sul pennino. L'azienda commercializzava inoltre anche singole parti, pennini ed altri componenti sia per la produzione conto terzi che per i ricambi. In particolare essendo i suoi pennini dotati di un buon rapporto qualità/prezzo capita di trovarli spesso montati su altre penne.

La produzione più antica vede delle flat top che riprendono un maniera esplicita le linee della Duofold, contraddistinte dal marchio Caesar Extra; erano realizzate in due diverse dimensioni, dotate di pennino in oro, e si distinguono per la particolare bellezza dei colori delle celluloide. Una produzione successiva, più semplice e marchiata semplicemente Caesar, vede penne di misura più piccola con pennino in acciaio marchiato sia Caesar (sia con una scritta semplice che con l'uso dell'aquila imperiale) che warranted. Si tratta sempre di penne con fusto e cappuccio cilindrici, ma dotate di una testina svasata con due scalini, una clip curva piuttosto elegante, ed un fondellino zigrinato.

Note

  1. questo è quanto riporta Letizia Jacopini nel suo testo.
  2. occorre però precisare che per il marchio Julianus la situazione risulta meno chiara, essendo stata trovata una "penna Julianus" sotto il marchio Superia, anch'esso del tutto assante dal database dell'Archivio di Stato.