Differenze tra le versioni di "Tabo Mentis"

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La produzione di questi modelli da parte della [[Tabo]] inizia alla fine degli anni '30 (indicativamente nel [[Production started::1939]]) e prosegue per un periodo indefinito. Sono modelli relativamente rari rispetto alla produzione [[Produced by::Tabo]], probabilmente anche per uno scarso successo commerciale.  
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Le penne di questa serie vennero prodotte in tre diverse misure, con tre verette sul cappuccio e con una clip a forma di freccia. Questa però è abbastanza diversa alle analoghe clip presenti su altri modelli italiani dello stesso periodo, che erano imitazioni piuttosto esplicite della clip [[Vacumatic]] della [[Parker]] ed è invece caratterizzata da una coda rettangolare piatta piuttosto estesa e da una terminazione appuntita ma della forma di una breve coda di freccia.
  
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Le penne di questa serie vennero realizzate in diverse varietà di celluloide caratterizzate da combinazioni cromatiche molto contrastate e con abbinamenti inusuali, come screziature verdi su fondo dorato o screziature azzurre su fondo perla. Non è noto un preciso elenco di colori.  
  
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Le penne di questa serie erano dotate di pennino oro a 14 carati, recanti la incisione ''Tabo'' in caratteri maiuscoli sopra la ''Osmiridio'' il tutto posto sopra un rombo contenente il valore della caratura espresso in millesimi.
 
Le penne di questa serie erano dotate di pennino oro a 14 carati, recanti la incisione ''Tabo'' in caratteri maiuscoli sopra la ''Osmiridio'' il tutto posto sopra un rombo contenente il valore della caratura espresso in millesimi.
  
 
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== Riferimenti esterni ==
 
== Riferimenti esterni ==

Versione attuale delle 20:42, 13 lug 2022

Storia

La produzione di questi modelli da parte della Tabo inizia alla fine degli anni '30 (indicativamente nel 1939) e prosegue per un periodo indefinito. Sono modelli relativamente rari rispetto alla produzione Tabo, probabilmente anche per uno scarso successo commerciale.

Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1945, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.

Caratteristiche tecniche

Si tratta di penne non caratterizzate da nessuna particolare caratteristica tecnica. Il cappuccio era con innesto a vite.

Materiali

Le penne di questa serie vennero realizzate in celluloide, con finiture e fermaglio in metallo laminato in oro, ed il pennino in oro a 14 carati.

Sistema di riempimento

Questi modelli erano caratterizzati dal sistema di riempimento a pulsante di fondo

Versioni

Le penne di questa serie vennero prodotte in tre diverse misure, con tre verette sul cappuccio e con una clip a forma di freccia. Questa però è abbastanza diversa alle analoghe clip presenti su altri modelli italiani dello stesso periodo, che erano imitazioni piuttosto esplicite della clip Vacumatic della Parker ed è invece caratterizzata da una coda rettangolare piatta piuttosto estesa e da una terminazione appuntita ma della forma di una breve coda di freccia.

Colori

Le penne di questa serie vennero realizzate in diverse varietà di celluloide caratterizzate da combinazioni cromatiche molto contrastate e con abbinamenti inusuali, come screziature verdi su fondo dorato o screziature azzurre su fondo perla. Non è noto un preciso elenco di colori.

Pennini

Le penne di questa serie erano dotate di pennino oro a 14 carati, recanti la incisione Tabo in caratteri maiuscoli sopra la Osmiridio il tutto posto sopra un rombo contenente il valore della caratura espresso in millesimi.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
grande --
media --
piccola --

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1939 l'azienda introduce le Tabo Mentis (data indicativa, sta per la fine degli anni '30)
1939 la Stiassi e Tantini diventa la S.I.S.A. (Società Italiana Stilografiche e Affini), inizia l'uso del marchio Tabo
1940 la S.I.S.A., detentore del archio Tabo, diventa la F.I.S.A. (Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini) (data approssimata[1])

Riferimenti esterni

  • nessuno per ora

Note

  1. si suppone l'anno seguente la fondazione della S.I.S.A.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.