Differenze tra le versioni di "Aurora Iridia"

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La serie di penne chiamate ''Iridia'' vennero prodotte dall'[[Produced by::Aurora]] nella seconda metà degli anni '30. Ma sul modello non ci sono datazioni precise, e neanche dati che consentano di avere un riferimento esatto a questo nome,<ref>nel libro di Luca De Ponti viene affermato che a questa serie l'azienda non diede alcun nome, Letizia Jacopini ne parla in una didascalia come ''serie Iridia'' e non essendovi alternative si è adottato questo nome.</ref> si è assunto pertanto arbitrariamente il [[Production started::1938]] come data di introduzione ed il [[Production ended::1945]] come data di dismissione ai fini della generazione della cronologia. Nella [[numerazione Aurora]] sulle sezioni di queste penne sono stati ritrovati i numeri 59 e 65 (o 69<ref>i precedenti numeri vengono riportati da Luca de Ponti, questo numero è presente sulla sezione della penna illustrata a fianco, [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=78&t=6876 come riportato] dall'autore della foto, ma non è chiaro se sia alternativo ai precedenti.</ref>) per la versione più grande e 64 su quella più piccola.
 
La serie di penne chiamate ''Iridia'' vennero prodotte dall'[[Produced by::Aurora]] nella seconda metà degli anni '30. Ma sul modello non ci sono datazioni precise, e neanche dati che consentano di avere un riferimento esatto a questo nome,<ref>nel libro di Luca De Ponti viene affermato che a questa serie l'azienda non diede alcun nome, Letizia Jacopini ne parla in una didascalia come ''serie Iridia'' e non essendovi alternative si è adottato questo nome.</ref> si è assunto pertanto arbitrariamente il [[Production started::1938]] come data di introduzione ed il [[Production ended::1945]] come data di dismissione ai fini della generazione della cronologia. Nella [[numerazione Aurora]] sulle sezioni di queste penne sono stati ritrovati i numeri 59 e 65 (o 69<ref>i precedenti numeri vengono riportati da Luca de Ponti, questo numero è presente sulla sezione della penna illustrata a fianco, [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=78&t=6876 come riportato] dall'autore della foto, ma non è chiaro se sia alternativo ai precedenti.</ref>) per la versione più grande e 64 su quella più piccola.
  
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Si tratta di penne dotate di buona qualità senza innovazioni particolari, a parte l'uso, probabilmente per la prima volta, del caricamento a [[pulsante di fondo]]. La clip è montata a vite sulla testa del cappuccio con una testina metallica che ne copre la sommità, in maniera analoga a quella della [[Etiopia]], il cappuccio è con chiusura a vite.
  
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La penna venne realizzata in due misure, media e piccola. Le linee sono slanciate con un corpo sottile ed affusolato. La penna era caratterizzata da un cappuccio decorato con due verette ed una clip affusolata con terminazione a punta di cravatta e stelo incurvato, molto simile a quella della [[Superna]] e più ancora a quella della [[Etiopia]], con cui condivide la testa del cappuccio in metallo dorato. La stessa decorazione veniva utilizzata anche per il fondello, realizzato in celluloide nera.
  
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== Riferimenti esterni ==
 
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* Nessuno per ora
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* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=78&t=6876] Presentazione sul forum di una ''Iridia''
 
== Note ==
 
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Versione attuale delle 17:14, 5 nov 2022

Storia

Una Iridia

La serie di penne chiamate Iridia vennero prodotte dall'Aurora nella seconda metà degli anni '30. Ma sul modello non ci sono datazioni precise, e neanche dati che consentano di avere un riferimento esatto a questo nome,[1] si è assunto pertanto arbitrariamente il 1938 come data di introduzione ed il 1945 come data di dismissione ai fini della generazione della cronologia. Nella numerazione Aurora sulle sezioni di queste penne sono stati ritrovati i numeri 59 e 65 (o 69[2]) per la versione più grande e 64 su quella più piccola.

Caratteristiche tecniche

Si tratta di penne dotate di buona qualità senza innovazioni particolari, a parte l'uso, probabilmente per la prima volta, del caricamento a pulsante di fondo. La clip è montata a vite sulla testa del cappuccio con una testina metallica che ne copre la sommità, in maniera analoga a quella della Etiopia, il cappuccio è con chiusura a vite.

Materiali

Questa penne venne realizzata in celluloide, la clip e le finiture erano in metallo dorato, il pennino era in oro a 14 carati.

Sistema di riempimento

Il sistema di caricamento è a pulsante di fondo, forse adottato per la prima volta su questo modello. Il fondello è in celluloide nera con l'estremità inferiore coperta da una terminazione in metallo laminato in oro.

Versioni

La penna venne realizzata in due misure, media e piccola. Le linee sono slanciate con un corpo sottile ed affusolato. La penna era caratterizzata da un cappuccio decorato con due verette ed una clip affusolata con terminazione a punta di cravatta e stelo incurvato, molto simile a quella della Superna e più ancora a quella della Etiopia, con cui condivide la testa del cappuccio in metallo dorato. La stessa decorazione veniva utilizzata anche per il fondello, realizzato in celluloide nera.

Colori

La penne è stata prodotta in celluloide marmorizzata, sono riscontrati i seguenti colori: rosso borgogna, viola, verde, grigio, azzurro, marrone.

Pennini

I pennini corrispondono alle due misure della penna, in particolare sulla grande veniva montato il pennino di misura 2½, mentre sulla piccola il pennino di misura 1.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
grande 13.2 cm

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1945 gli stabilimenti della Aurora vengono distrutti da un bombardamento

Riferimenti esterni

  • [1] Presentazione sul forum di una Iridia

Note

  1. nel libro di Luca De Ponti viene affermato che a questa serie l'azienda non diede alcun nome, Letizia Jacopini ne parla in una didascalia come serie Iridia e non essendovi alternative si è adottato questo nome.
  2. i precedenti numeri vengono riportati da Luca de Ponti, questo numero è presente sulla sezione della penna illustrata a fianco, come riportato dall'autore della foto, ma non è chiaro se sia alternativo ai precedenti.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.